Carpi
è un comune della provincia di Modena in Emilia-Romagna;
è il secondo centro per grandezza e importanza
della provincia di Modena. Il comune fa parte dell'Unione
Terre d'Argine, insieme ai comuni di Soliera, Novi di
Modena e Campogalliano, ed è situato a circa
20 km a nord-ovest di Modena. l territorio della città
non è suddiviso ufficialmente in quartieri. Tuttavia
alcune zone sono riconoscibili dagli abitanti e dai
visitatori con nomi determinati. La zona del centro
storico è ormai considerata un tutt'uno ma nei
secoli scorsi, all'interno delle mura, erano molti i
toponimi in vigore. Le zone di espansione residenziale
prendono invece il nome da frazioni e località
oggi inglobate nel tessuto urbano (Quartirolo, Due Ponti,
Cibeno) oppure dai nomi delle vie principali all'interno
di essi. Il comune di Carpi, nel 2008, ha raggiunto
per la prima volta i 100.000 abitanti (101.327 all'aprile
2008 secondo i dati dell'anagrafe cittadina)[9], anche
grazie all'immigrazione, proveniente in particolare
dai paesi dell'est Europa, dal Nordafrica e dal Sub-continente
Indiano.
L'evoluzione demografica ha comportato una intensa espansione
edilizia, che ha da poco portato i confini abitati di
Carpi (escluse le frazioni) oltre la tangenziale Bruno
Losi e la ferrovia. Il comune ha un'importanza economica
per la provincia modenese, infatti a Carpi sono presenti
molte industrie tessili e il comune è famoso
per essere assieme a Biella, Treviso e Prato il motore
dell'industria del "made in Italy" per quanto
riguarda l'abbigliamento. Negli ultimi anni il settore
tessile è entrato in crisi a causa delle merci
importate dai paesi dell'est europeo e dall'Asia. La
maschera di Carnevale carpigiana si chiama Mostardino
che trae il suo nome dalla tipica produzione della mostarda
fina.
ETIMOLOGIA
Potrebbe derivare dal latino carpinus, ossia "carpine",
un tipo di albero che è raffigurato anche nello
stemma comunale.
MANIFESTAZIONI
Ogni anno si tiene a Carpi il Festival filosofia, uno
dei più importanti convegni a livello internazionale
su vari temi filosofici. Ogni anno, nel mese di ottobre,
si tiene la Festa del racconto e premio letterario Arturo
Loria, giunto alla sua XII edizione nel 2008.
DA
VEDERE
La
civiltà rinascimentale ha lasciato a Carpi, Piazza
dei Martiri, chiusa sul lato occidentale da un unico
lungo portico di 53 colonne e dal lato settentrionale
dalla cattedrale manierista di Santa Maria Assunta,
iniziata nel Cinquecento e terminata tre secoli più
tardi.
Il
Castello, o Palazzo dei Pio, si affaccia invece sul
lato orientale della piazza; è un insieme di
edifici di stile medievale (la torre merlata di Passerino
Bonaccolsi), rinascimentale (la cilindrica Uccelliera,
la lunga facciata, il torrione di Galasso Pio all'estremità
sinistra) e seicentesca (di quest'epoca è la
pur sobria Torre dell'orologio). All'interno è
notevole la Cappella, con affreschi di Bernardino Loschi
e Vincenzo Catena.
Il
Castelvecchio, in piazzale Re Astolfo, dedicato al celebre
sovrano longobardo.
La
chiesa di San Niccolò con i suoi chiostri, bell'esempio
di architettura cinquecentesca.
I
portici: il più noto è il Portico del
Grano di corso Alberto Pio, terminanti in piazza Garibaldi.
In piazza Martiri invece è il Portico Lungo (52
arcate, stile rinascimentale). Notevole anche il Portico
di San Nicolò, che si prolunga dall'antico convento
francescano per buona parte di via Berengario.
La
chiesa di Santa Chiara in Corso Fanti che conserva all'interno
il corpo della "Beata" Camilla Pio di Savoia,
fondatrice nel 1500 dell'annesso Monastero delle Clarisse,
tuttora presente.
La
chiesa del Ss. Crocifisso (detta del Cristo o dell'Adorazione),
unica chiesa di architettura barocca in città.
La
chiesa patronale di San Bernardino da Siena.
La
pieve di Santa Maria in Castello, detta la Sagra, la
cui fondazione è di epoca longobarda; fu arricchita
da principi locali con affreschi e marmi; la facciata
fu realizzata in epoca rinascimentale da Baldassarre
Peruzzi ma nella stessa furono inseriti anche elementi
di un' altra chiesa fra i quali alcuni lavori della
scuola dell'Antelami; è attigua alla pieve un
alto campanile.
La
sinagoga di Via Rovighi, un tempo zona del ghetto, chiusa
al culto agli inizi del Novecento, che sarà adibita
a sede della Fondazione Campo di Fossoli. Al suo interno
si conservano pregevoli architetture e alcuni arredi.
Le
porte e le mura oramai sono state abbattute all'inizio
del xx secolo. Al posto del tracciato delle mura sono
stati aperti dei viali di scorrimento e in luogo delle
porte dei piazzali. Tra le più celebri si ricordano
Barriera Fanti (ora Piazzale Dante Alighieri), Porta
Modena (Piazzale Ramazzini) e Porta Mantova (Piazzale
Marconi).
Solo
da qualche anno è visitabile Palazzo Foresti
dove sono fra l'altro visibili numerosi quadri dell'Ottocento
e novecento inclusi anche dipinti di alcuni macchiaioli.
Dopo
i lavori iniziati nel 2005, il centro storico di Carpi
è stato ristrutturato: la maggior parte delle
colonne sono state ristuccate mentre Corso Alberto Pio
e Corso Fanti, le vie che rispettivamente congiungono
piazza Martiri a piazza Garibaldi (piazzetta), e sempre
Piazza Martiri al Parco Comunale sono state completamente
rinnovate con un nuovo pavimento di pietra bianca, piante,
panchine e lampioni. Dal mese di novembre si è
inaugurata la nuova biblioteca multimediale nella sede
della ex manifattura "Loria", edificio storico
completamente ristrutturato. Nel
2008, in coincidenza con il centenario della sconfitta
di Dorando Pietri della maratona alle olimpiadi di Londra
nel 1908, è stata inaugurata una statua dedicata
all'atleta.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Carpi
era un borgo medievale di origine preistorica (civiltà
villanoviana) rifondato, probabilmente come roccaforte
(castrum Carpi), nell'Alto Medioevo. A partire dal XIV
secolo fu sede della signoria dei Pio, per passare poi
a far parte dei domini estensi nel Cinquecento. Nel
1779 è stata eretta a sede diocesana. Nel secondo
dopoguerra Carpi si è profondamente trasformata,
grazie
allo sviluppo dell'industria della maglieria. Durante
la seconda guerra mondiale, la frazione di Fossoli fu
il sito di un campo di transito, dal quale numerosi
detenuti furono deportati verso i campi di sterminio
e che ora è utilizzato come memoriale e come
museo della 2ª guerra mondiale. Il Comune di Carpi
ha allestito il Museo del Deportato come memoriale della
deportazione ed organizza regolarmente numerose manifestazioni
in memoria dell'olocausto. Carpi è tra le Città
decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione
perché è stato insignito della Medaglia
d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue
popolazioni e per la sua attività nella lotta
partigiana durante la seconda guerra mondiale e della
Medaglia d'oro al Valor Civile per il sostegno dato
dai cittadini alle persone internate al campo di Fossoli
per alleviare le pene e consentirne la fuga. Nell'opera
di soccorso ai perseguitati e agli ebrei si distinse
in particolare Odoardo Focherini, il quale pagherà
il suo impegno con la deportazione e la morte nel campo
di concentramento di Hersbruck. Medaglia d'oro dell'Unione
delle Comunità Israelitiche Italiane nel 1955,
Giusto tra le nazioni a Yad Vashem nel 1969, Focherini
è stato ricordato nel 2006, nel centenario della
sua nascita, con importanti manifestazioni con ospiti
internazionali. Il campo di Fossoli fu la prima sede
dell'iniziativa di don Zeno Saltini a favore degli orfani
di guerra e dei diseredati che poi portarono alla comunità
di Nomadelfia.
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