Il LAMBRUSCO è una storia ricca di sentimenti appassionati
che si ritrovano nella cultura dei prodotti a Denominazione di
Origine (DOP e IGP) e mettono in evidenza il legame con il territorio
di origine.
Il fascino, la fragranza e i profumi irripetibili del LAMBRUSCO
che hanno fatto più volte il giro del mondo si propone
di trasmettere la cultura e la tradizione del territorio di Modena
da dove le viti selvatiche di Lambrusco sono state domesticate
per donare agli estimatori questa eccellenza dell’enologia
italiana.
Il Lambrusco si fa condurre dal suo istinto quando con movenze
feline esprime la sua vitalità nel momento in cui viene
versato nel calice: dalla spuma evanescente si sprigionano una
moltitudine di emozioni nelle quali riconosci la maestosa bellezza
della natura.
Questo per comprendere che il Lambrusco ancor prima di essere
il nome di una famiglia di vitigni e di un vino identifica un
territorio esclusivo dal quale ha avuto origine.
La relazione ”Terra – Vite – Uomo”
determina così la distintività, la vocazione alla
viticoltura di una specifica zona agricola, nel territorio di
Modena non ci sono produttori di uve ma Viticultori qualificati.
Qui, nel cuore dell’Emilia ha iniziato la propria attività
l’azienda vinicola più antica della nostra regione,
operano tre cantine sociali che dal 2003 hanno festeggiato il
centenario dalla loro fondazione, ma soprattutto la vitivinicoltura
a Modena si identifica nei “Lambruschi DOP. In questo contesto
i lambruschi DOP rappresentano un fattore di modernità,
per il basso contenuto alcolico, i profumi e la piacevole freschezza
derivante dall’ essere frizzanti.
Le affermazioni del Lambrusco nei tasting internazionali dimostrano
capacità, impegno competenza e tanta, tanta passione da
parte di tutti coloro che, lavorano per il successo di questo
vino unico, eccezionale.
Tipicità, tradizione, moderne tecniche produttive e precisi
riferimenti territoriali. Facile, quando si parla di Lambrusco,
mettere in fila parole dal contenuto simbolico ed evocativo. Facile
perchè il Lambrusco è uno dei vini italiani più
conosciuti, apprezzati ed acquistati nel mondo. Una bollicina
carica di storia, tradizione e colore, quel rosso rubino che incanta
e lega, come un filo della memoria collettiva, fatti, personaggi,
umori e amori di una terra, Modena, che di quel vino è
madre generosa.
A
questo punto è lecito chiedersi: ma cosa intendono comunicare
i produttori quando presentano un Lambrusco con la sigla DOP?
Semplicemente affermare che alcuni prodotti hanno più cose
da raccontare rispetto ad altri: da dove provengono, come vengono
lavorati, quali sono le caratteristiche e le peculiarità
che li differenziano dalle produzioni che non si identificano
in un territorio ben definito. Si arriva così a codificare
tipi di vino simili, ma distinti. In provincia di Modena questi
sono il Lambrusco di Sorbara, il Lambrusco
Salamino di Santa Croce, il Lambrusco Grasparossa
di Castelvetro, che nel 1970 hanno ottenuto la Denominazione
di Origine Controllata ai quali di recente si è aggregato
il Lambrusco di Modena con il riconoscimento
della DOP.
Sono vini moderni con spiccate caratteristiche organolettiche,
allegri, invitanti, moderatamente alcolici che si esaltano nelle
tipologie “frizzante” e “spumante”.
Il profumo intenso e fruttato, il gusto ricco ed equilibrato li
rendono gradevoli, versatili e generosi negli abbinamenti. Sono
vini completi che, serviti freschi, sono adatti per molte occasioni
di consumo, come testimoniano i successi ottenuti in Italia e
nel mondo.
Il merito di questi riconoscimenti è tutto dei produttori,
piccoli e grandi, che hanno creduto nelle potenzialità
del Lambrusco ed hanno saputo reagire alle difficoltà con
investimenti significativi nelle tecniche di coltivazione, nella
metodologia di trasformazione delle uve, nell’affinamento
della tecnologia di produzione: tutto ciò per arrivare
a migliorare la qualità dei Lambruschi DOP e recuperare
produzioni di lunga tradizione come la tipologia spumante.
Questo ci racconta la storia e ce lo ricorda ad ogni sorso il
Lambrusco stesso.