Vallata
Campania

Vallata (Vaddàta in dialetto vallatese) è un comune italiano della provincia di Avellino in Campania. Situata nell'Appennino Campano, il centro abitato di Vallata sorge su una collina a 870 metri di altitudine, a cavallo tra la valle dell'Ufita e la valle del Calaggio nel territorio della Baronia. Facente parte del distretto sismico dell'Irpinia, Vallata ha risentito dei diversi terremoti che hanno colpito il territorio nel corso dei decenni, come il terremoto del 1962 e quello del 1980, gli ultimi in ordine di tempo. Classificazione sismica: zona 1, alta sismicità. Vallata, con circa 302 ettari di territorio, ricade all'interno della zona di protezione speciale dei Boschi e Sorgenti della Baronia, da cui si è sviluppato il relativo parco urbano intercomunale Boschi, sorgenti e geositi della Baronia. È il centro più popoloso della Baronia, sub-regione storica dell'Irpinia. L'economia del comune è basata prevalentemente sull'agricoltura (grano, prodotti caseari, vino, olio) e sul commercio (il mercato settimanale del giovedì è uno dei più grandi della Baronia). A partire dalla fine del XX secolo è stata sfruttata la caratteristica ventosità dell'altopiano del Formicoso in cui è insediato un ampio parco eolico. Il prodotto tipico del paese è il caciocavallo, un formaggio vaccino a denominazione di origine protetta di forma ovale o tronco-conica con testina o senza.

ETIMOLOGIA
Riguardo il toponimo del paese, sono presenti due ipotesi: una prima riguarda la posizione geografica del centro abitato, che si sviluppa su una collina a cavallo tra due valli[5]; secondo l'altra ipotesi, il nome del paese deriverebbe dalla posizione dei primi insediamenti, che si svilupparono nella parte bassa dell'attuale centro abitato.

CENNI STORICI
Alcune notizie di un insediamento denominato Vallata risalgono al Medioevo: sono stati ritrovati documenti in cui si fa riferimento a un tal "Ruggero da Vallata" nel 1111. Resti della cinta muraria testimoniano l'antica fondazione dell'insediamento. Alcuni reperti di recenti scavi, tuttavia, testimonierebbero la presenza di un insediamento già in età preistorica. Nell'Ottocento il comune fece parte del circondario di Castelbaronia ricadente nel distretto di Ariano nell'ambito del principato Ultra all'interno del regno delle Due Sicilie. In epoca postunitaria Vallata fu parte del mandamento di Castelbaronia nell'ambito del circondario di Ariano di Puglia all'interno della provincia di Avellino.

Chiesa madre di San Bartolomeo Apostolo
La chiesa madre è collocata nel centro storico di Vallata ed è dedicata al santo patrono Bartolomeo Apostolo: risalente all'anno Mille, secondo alcune ipotesi, è stata più volte ricostruita nei secoli a causa dei vari terremoti che hanno colpito il paese. L'interno si presenta con tre navate, di cui una laterale è interrotta dalla base del campanile, in stile romanico e con soffitto ligneo; al di sopra del maestoso altare maggiore è presente un'enorme tela raffigurante il martirio di San Bartolomeo, opera attribuita a Lanfranco, così come la statua del santo venerata nella stessa chiesa. L'altare del presbiterio è costituito da pezzi del vecchio altare; l'elemento più prezioso è, sicuramente, il sarcofago marmoreo su cui è presente un medaglione marmoreo del '700 di arte napoletana che raffigura il santo patrono. La facciata è caratterizzata da un artistico portale in pietra e da un grande rosone dal diametro di circa 3 metri raffigurante la Vergine Maria.

Chiesa di San Vito
La chiesa di San Vito si trova all'estremità sud del centro abitato ed è stata edificata presumibilmente tra il XIII e il XV secolo con pietre e calce. L'altare maggiore della cappella, in cui è custodita la statua del santo a busto intero, invece, è stato realizzato nel 1777, come riportato alla base, mentre gli altari laterali, dedicati a San Gaetano e Sant'Andrea, sono stati costruiti nel 1793. L'attuale aspetto della chiesa è dato da alcuni interventi di ristrutturazione fatti a partire dagli anni Novanta, che hanno permesso anche di riportare alla luce il rivestimento in pietre della struttura. Secondo la tradizione, la statua custodita nella cappella non viene mai portata in processione per paura che il santo si rivolti contro con una tempesta di pietre: per questo motivo, durante la processione, viene portata una statua a mezzo busto custodita nella chiesa madre.

Chiesa di Santa Maria
La chiesa di Santa Maria venne costruita agli inizi degli anni Trenta del Novecento sull'omonimo colle, a circa 950 metri slm, per volontà popolare, a seguito del ritrovamento sulla collina di alcuni reperti preziosi, tra cui un crocifisso e un quadro raffigurante la Madonna, entrambi risalenti al XV secolo, seguendo le indicazioni fornite da un certo Giovanni Antonio Crincoli, che le ricevette in sogno, secondo la tradizione, dalla Vergine stessa. Nei decenni successivi l'edificio è andato incontro a un rapido declino e rimanendo in uno stato di abbandono per i diversi anni; solo a partire dalla fine degli anni Novanta, grazie all'impegno di un comitato cittadino, cominciarono i lavori di ricostruzione e restauro della chiesa, finanziati totalmente dai cittadini tramite gli eventi che si tengono nel mese di Agosto sulla collina, come sagre ed eventi musicali. All'interno della chiesa viene venerata una statua lignea della Vergine recentemente restaurata.

Fontana delle Festole, antica fonte in pietra, sorge alle pendici del monte Santo Stefano ed è raggiungibile a piedi dal centro.
"Battaglia del Chianchione", dipinto di Alfonso Cipollini, esposto nella sala del consiglio comunale.
Belvedere di San Rocco: piazza posta a circa 900 metri slm, da cui si gode il panorama sul monte Santo Stefano e la valle dell'Ufita.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 2.686 (M 1.303, F 1.383)
Densità per Kmq: 56,3
Superficie: 47,67 Kmq

CAP 83059
Telefonico Prefisso 0827
Codice Istat 064114
Codice Catastale L589

Denominazione Abitanti vallatesi
Santo Patrono San Bartolomeo
Festa Patronale 24 agosto
Giorno di Mercato Settimanale giovedì

Etimologia (origine del nome)
Il nome del luogo, che corrisponde all'italiano "vallata", rispecchia la sua posizione geografica.

Il Comune di Vallata fa parte di:
Comunità Montana Zona dell'Ufita
Regione Agraria n. 3 - Alto Calaggio e Alto Ofanto

Località e Frazioni di Vallata
Sferracavallo, Maggiano, Serra Mattina, Macchialvio, Mezzana Perazze, Padula, Piano delle Rose

Comuni Confinanti
Bisaccia, Carife, Guardia Lombardi, Scampitella, Trevico

Ville e Palazzi
Palazzo Cataldo
Palazzo Gallicchio
Palazzo Netta
Palazzo Tullio

Chiese e altri edifici religiosi vallatesi
Parrocchiale di San Bartolomeo
Chiesa di Santa Maria
Chiesa di San Vito.

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Conservatorio di Musica Domenico Cimarosa - Avellino (AV)
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