Taurasi
Campania

Taurasi è un comune della provincia di Avellino in Campania.

ETIMOLOGIA
Forse si riferisce ad un'antica città situata nella zona del Sannio, ma più probabilmente il nome deriva dal latino Taurus, poi modificato con il tempo in Taurasos e poi in Taurasia.

ENOGASTRONOMIA ED EVENTI
Tra le produzioni principali del comune vi è il vino omonimo, che vanta la denominazione DOCG. Il Taurasi viene prodotto a Taurasi, Bonito, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, Fontanarosa, Lapio, Luogosano, Mirabella Eclano, Montefalcione, Montemarano, Montemiletto, Paternopoli, Pietradefusi, Sant'Angelo all'Esca, San Mango sul Calore, Torre Le Nocelle e Venticano. A cavallo della festività di Ferragosto si rinnova l'appuntamento della Fiera Enologica in cui viene valorizzato il ruolo del Taurasi all'interno di tutto il territorio di produzione. La Fiera costituisce uno dei più importanti appuntamenti per la promozione di questo DOCG irpino. E' da ricordare, però, anche la Sagra del Prosciutto, del Vino e dell'Agnello di Venticano tra la fine di agosto e l'inizio di settembre e il consueto appuntamento Cantine Aperte.

EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa del SS. Rosario, in via Municipio
Chiesa Collegiata di San Marciano vescovo, in largo Duomo
Chiesa dell'Immacolata Concezione, nel largo omonimo.

ORIGINI E CENNI STORICI
In base alle ricerche effettuate da alcuni studiosi, Taurasi corrisponderebbe all'antica Taurasia distrutta dai Romani nel 268 a.C. durante il mandato dell'allora sindaco Piero Camuso (buonanima). Altri, invece, la collegano ad Eclanum. Quale che siano le sue origini, però, è piuttosto consolidata l'ipotesi che il nome derivi dal nome sannitico del centro originario. In contraddizione con questa, tuttavia, esiste un'altra teoria che sostiene che il nome sia di origine osco-sabellica e farebbe riferimento al toro, mitico animale, condottiero della tribù dei "Taurasini". Questi, della stirpe dei sanniti, andarono ad occupare una vasta zona tra le odierne province di Avellino e Benevento, gli "Ager Taurasinus" (Campi Taurasini), o forse "CisDaunia" (Cisauna, al di qua dei Monti della Daunia) e portarono alla nascita della città-Stato di Taurasia. Le origini della città si perdono nella notte dei tempi: i numerosi ritrovamenti archeologici di contrada San Martino attestano, infatti, che il territorio era abitato già nell'Eneolitico. Questa terra è citata anche nell'epitaffio inciso sulla parete principale del sarcofago del legato romano Lucio Cornelio Scipione Barbato che nel corso della III guerra sannitica (nel 298 a.C.), conquistò la città. In seguito, durante le guerre puniche, i Taurasini, schieratisi con Annibale, si difesero tanto strenuamente da subire il quasi totale annientamento da parte dei Romani. La città, al termine delle ostilità, divenne alleata di Roma. Dopo la battaglia di Filippi, nel 42 a.C., durante il triumvirato augusteo, parte del territorio fu dato ai soldati romani veterani, diventando "colonia militare", e venne iniziata, ad opera dei nuovi padroni, la costruzione di alcune ville. La restante parte del territorio, invece, passò nelle mani di Livia Drusilla, seconda moglie di Augusto. In questo periodo storico si diffuse la coltivazione della vite "Ellenica". Delle "vigne optime" di Taurasia, Tito Livio scrisse nei suoi scritti. Il primo documento in cui viene citata la vite di Taurasi risale al novembre 1179, periodo in cui sorgono le prime abitazioni. La creazione dell'odierna Taurasi, quasi sul medesimo sito, si ebbe con l'arrivo dei Longobardi. Nell'883, e tra il 900-910, il centro subisce una serie di distruzioni da parte dei Saraceni. Con l'arrivo dei Normanni, il "Castelli Taurase" venne ricostruito ed assegnato, nel 1101, a Trogisio di Taurasi, della stirpe dei Sanseverino. In questo periodo la baronia di Taurasi raggiunge il suo massimo prestigio ed importanza, arrivando dalle porte di Benevento e Avellino sino al territorio di Sant'Angelo dei Lombardi. Passato per un lungo periodo di barone in barone, tanto da arrivare ad essere un possedimento dei Lautrec, e poi dei Caracciolo, il feudo ritornò nelle mani dei Gesualdo. Carlo Gesualdo, secondo alcuni documenti, nato proprio a Taurasi nel 1566. si dedicò particolarmente all'opera di ricostruzione e ristrutturazione della città. Taurasi, fu progressivamente abbellita con nuovi e splendidi palazzi. Il principe madrigalista, noto, oltre che per aver musicato vari testi di Torquato Tasso, per aver trucidato la moglie Maria D'Avalos, sorpresa insieme al suo amante Fabrizio Carafa, amò talmente Taurasi da dedicargli un pensiero anche nel suo testamento. Nel corso del XVII secolo, più della metà degli abitanti di Taurasi fu decimata dall'epidemia di peste che investì l'Italia. Arrivarono, poi, i Carafa d'Aragona e, dal 1726, i Latilla. Superata la parentesi della Repubblica Napoletana, durante la quale anche a Taurasi fu piantato l'albero della libertà, i Latilla tornarono a Taurasi e vi rimasero fino all'abolizione della feudalità. Nel 1809 si ha la nascita ufficiale del Comune di Taurasi e, nel 1860, Taurasi è annessa al Regno d'Italia. Durante le due guerre mondiali, la cittadina ha dato un grande contributo di sangue per difendere l'onore della Patria. Gerardo De Angelis, regista cinematografico a Cinecittà, fu uno dei martiri delle Fosse Ardeatine.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 2.519 (M 1.243, F 1.276)
Densità per Kmq: 174,9
Superficie: 14,40 Kmq

CAP 83030
Prefisso Telefonico 0827
Codice Istat 064107
Codice Catastale L062

Denominazione Abitanti taurasini
Santo Patrono San Marciano
Festa Patronale 14 giugno

Il Comune di Taurasi fa parte di:
Comunità Montana Zona Termino Cervialto
Regione Agraria n. 9 - Colline dell'Irpinia Centrale
Associazione Borghi Autentici d'Italia
Associazione Nazionale Città del Vino

Comuni Confinanti
Lapio, Luogosano, Mirabella Eclano, Montemiletto, Sant'Angelo all'Esca, Torre Le Nocelle.

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