Scisciano è un comune
della città metropolitana di Napoli in Campania.
ETIMOLOGIA
Probabilmente deriva dal nome latino di persona Sittius,
proprietario di quelle terre, a cui fu aggiunto il
suffisso -anus, che indica appartenenza. Con il tempo
diventò Sicciano, poi Scisciano.
ORIGINI E CENNI STORICI
Scisciano si perde nelle antichissime vicende che
hanno coinvolto quella parte di territorio campano
passato alla storia come Ager Nolanus, di cui il paese
è stato ed è parte integrante. Riguardo
ai luoghi ove oggi sorge Scisciano e le sue borgate,
in essi si è avuta prima la presenza dell'antico
ceppo Opico - Osco e poi di Etruschi, Sanniti e Romani.
Soprattutto questi ultimi hanno modificato profondamente
l'organizzazione territoriale dell'intero Agro. In
particolare il territorio sciscianese è stato
oggetto nel corso del I secolo d.C. di una vasta centuriazione,
vale a dire un'elargizione di porzioni di territorio
a favore di veterani Romani. Ed era tale la cura con
cui abili agrimensori suddividevano i terreni per
l'assegnazione, che tracce evidenti di questa suddivisione
nonché l'orientamento della stessa (41°
W) si rilevano ancor oggi, analizzando il tessuto
viario e la fitta rete di stradine e viottoli interpoderali.
L'esistenza di una stabile proprietà terriera
e la conseguente costruzione di edifici rurali per
la gestione delle stesse vede il nascere di svariati
praedium ossia poderi con annesse case rurali. Ed
è in questa fase che nasce il toponimo del
paese, infatti, era tipico dei popoli latini denominare
il praedium con il nome del proprietario, trova così
valido sostegno la tesi del prof. Flechia secondo
cui Scisciano derivi da Sittianum, Sittinus per Sicciano,
come assimilazione reciproca tra il suono sibilante
ed il palatino. Ulteriore conferma di quanto scritto
viene da vari e autorevoli filologi, secondo cui le
terminazioni in -ano sono sempre riconosciute come
indicative di proprietà derivanti da nomi gentilizi.
Nei secoli successivi alla
disgregazione dell'Impero Romano troviamo il territorio
di Scisciano appartenente ai Campi Liborini, oppure
Liburia. Ed unitamente a tutto il contado di Marigliano
è stato oggetto di una lunga contesa fra il
ducato Napoletano ed il principato longobardo di Benevento.
Ma è solo più
tardi, verso il XII secolo che il paese comincia a
prendere realmente vita, ed è sempre citato
ed incluso nelle innumerevoli vendite feudali di Marigliano
e Brusciano. Come ad esempio quella del 23 dicembre
1392 in cui Ramondello del Balzo Orsino compra da
Ottone di Brunswick, principe dell'impero e signore
d'Acerra, i casali di Brusciano, Scisciano e San Vitaliano,
Da notare che sempre nel corso del XIV secolo fu condotta
da parte delle autorità ecclesiastiche una
completa rilevazione delle entrate e decime (tributi
da versare per il sostentamento del clero) corrispondenti
a tutte le chiese, per ogni singola diocesi; da questi
documenti risultano già esistenti la parrocchia
di San Germano di Scisciano e la Chiesa di Santa Maria
(l'attuale chiesa in San Martino). Molto importante
è poi la numerazione dei Fuochi avvenuta nell'anno
1522 in cui sono censite le borgate di La Torre, Casola,
San Martino, Li Manganelli di Scisciano (il toponimo
li Manganelli è scomparso già nel corso
del XVI secolo), La Corte de li Seti, o anche de li
Sancti (questa borgata è poi divenuta Masseria
Caliendo, oggi completamente diroccata). Già
in questo periodo si ha la certezza che il Casale
costituiva Università a sé stante retta
da propri amministratori.
Con l'arrivo del XVII secolo
anche le borgate di Scisciano sono colpite per ben
due volte dal flagello della peste; e nell'anno 1633
il giorno 27 settembre Giulio Mastrilli compra la
terra di Marigliano con tutti i suoi casali, e pochi
anni dopo compra anche i casali di Nola unificando
l'agro nolano sotto la sua signoria.
Nel secolo successivo, e precisamente
nel 1746, viene formato il Catasto con una sommaria
descrizione dei beni appartenenti ai cittadini del
casale. Pochi anni dopo, nel 1753, è costituita
la Confraternita di San Giovanni Battista, poi legalmente
riconosciuta nel 1798, in questo secolo vedono la
luce anche le cappelle di S.Giovanni Battista e del
Rosario.
Nei 1816, Scisciano diviene
comune autonomo della provincia di Terra di Lavoro,
da notare che nel periodo immediatamente successivo
ha una popolazione complessiva di circa 1880 abitanti.
Molti anni più tardi nel 1884 il giorno 22
novembre è inaugurato il primo tratto, quello
Napoli - Nola, della ferrovia a scartamento ridotto
Napoli-Nola-Baiano (F.N.N.B.) il secondo tratto quello
Nola - Baiano sarà inaugurato il 13 luglio
1885.
Nel 1927 il Comune di Scisciano
entra a far parte della provincia di Napoli.