Sant'Antimo
è un comune della provincia di Napoli. Sorge
fra agro Napoletano e agro Aversano, nella cinta metropolitana
della pianura Campana. Il comune è a pochi
chilometri da Napoli. Il comune è composto
da un unico abitato, contiguo ad Aversa. Deve il suo
nome al suo santo patrono. Nel comune di Sant'Antimo
sono presenti differenti locali notturni famosissimi
in tutta la Campania quali "Joia", "Bukumba",
"Remake"..sono discoteche di altissimo livello
rinomate a livello regionale.
ETIMOLOGIA
Il nome è legato alla forte devozione verso
il Santo patrono: Sant'Antimo.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Il territorio del comune di Sant'Antimo costituiva
probabilmente parte dell'antica Atella. Questo territorio
era formato da parti degli attuali comuni Afragola,
Frattamaggiore, Frattaminore, Casoria, Grumo Nevano,
Casandrino, Casavatore, Arzano, Caivano, Cardito,
Sant'Antimo, Sant'Arpino, Cesa, Gricignano di Aversa,
Orta di Atella, Carinaro e Teverola. L'origine di
Sant'Antimo è ancora contraddittoria. Due sono
le ipotesi più accreditate: Per alcuni, l'abitato
originale risale all'anno 600, quando alcuni discepoli
di Sant'Antimo si recarono nel territorio di Atella
dove diffusero il culto del santo che divenne tanto
importante da dedicare una parte del territorio atellano
al santo stesso; per altri, il nome dato al paese
è merito del duca di Napoli Antemio che, all'inizio
del IX secolo, volle edificare un tempio in onore
del santo, nel territorio dove ora sorge il paese.
Il
centro si sviluppo' lentamente prima dell'anno 1000
ed in seguito, durante il dominio della dinastia degli
Svevi, divenne un feudo baronale sotto il controllo
della famiglia Filangieri. Dopo l'avvento degli Angioini,
il feudo fu concesso alla famiglia Stendardo fino
al 1566, dopodichè fu venduto alla famiglia
Revertera che ottenne, inoltre, riuscì ad ottenere
il privilegio della "Camera Riservata" dal
viceré spagnolo Filippo IV. Nel 1629 la famiglia
Revertera cedette il feudo alla famiglia Ruffo. Alla
quest'ultima, successe la famiglia Mirelli, a cui
il feudo fu venduto, che tenne il feudo fino al 1807,
anno in cui ci fu la fine del regime feudale.