Liveri è un comune della
città metropolitana di Napoli in Campania.
Inoltre è uno dei 18 comuni dell'Area Nolana.
La città mariana è da sempre definita
il borgo della luce. Tale appellativo è riconducibile
anche alla vetusta lavorazione della cera. Il particolare
materiale noto fino dall'antichità, si adatta
alle varie esigenze richieste da creazioni di varie
dimensioni e all'attitudine dell'artista che la plasma.
A Liveri le cererie operanti sono 14, la maggior parte
delle quali ubicate nella zona PIP (Piano Insediamento
Produttivo), e producono ceri artistici e liturgici
e, inoltre, paraffine industriali.
ETIMOLOGIA
Non essendo certi dell'origine del nome, si crede
che possa derivare da un nome latino Liber; o che
possa essere collegato al termine Liberi, che è
riferito alla condizione degli abitanti nei tempi
antichi (non schiavi).
ORIGINI E CENNI STORICI
Le origine di Liveri sono incerte, non vi sono molte
e fondate notizie riguardo tale argomento, ma stando
alle narrazioni le sue origini possono essere varie.
Secondo alcune fonti le origini risalgono al tempo
in cui i romani combatterono contro i cartaginesi.
Questi ultimi, guidati da Annibale, durante l'assedio
della ricca Nola, stanziarono gli accampamenti presso
una distesa sita ai piedi del colle ove attualmente
sorge il paesino, tanto è vero che vi è
una spianata denominata "campo di Annibale".
Secondo altre fonti, invece, il piccolo centro deriva
le sue origini da alcuni spostamenti del popolo nolano
verso territori esterni alle mura per sfuggire dalle
invasioni e razzie dei visigoti guidati da Alarico.
Notizie certe sulla storia del paese si hanno a partire
dal XVI sec., quando nel 1514 ci furono varie apparizioni
della Madonna ad Autilia Scala, una pastorella del
luogo. Da allora Liveri è divenuto un frequentato
luogo di culto per il Santuario di Santa Maria a Parete,
costruito nello stesso secolo ed adornato ad opera
del nobile patrizio nolano Girolamo Barone tra il
1603 ed il 1607.
Donna Lucrezia della nobile
famiglia dei Filomarino di Napoli "felicemente
accasata a don Marcello della famiglia patrizia dei
Barone di Nola... lasciò, tra le sue volontà
testamentarie, un legato di trecento ducati, da spendere
per i lavori di abbellimento della cappella della
Vergine e ne onerò il diletto figlio Girolamo,
anch'egli devotissimo alla Vergine. nell'anno 1604,
Girolamo Barone, facoltoso patrizio Nolano, zio dell'omonomo
barone della terra di Liveri, dispose, in esecuzione
della volontà materna e con il beneplacito
e plauso dei Canonici, l'inizio dei lavori di costruzione
della nuova Cappella della Vergine. Il relativo progetto,
allestito "molto probabilmente da qualche allievo
del Bramante" o "da qualche discepolo del
bergamasco Cosimo Fanzaga" [P. C, Canterino "Il
Santuario di S.Maria a Parete regina delle Vittorie"
1927] prevedeva la demolizione dell'originaria Cappella,
conservando intatta la sola parete con l'ornato antico
intorno all'icona della Vergine e la costruzione di
un tempietto a forma rettangolare e "a guisa
della Santa Casa di Loreto" [Ibidem]. Per l'esecuzione
dei programmati lavori egli aveva contattato i migliori
maestri di fabbrica e stucchi, nonché i più
noti e valenti maestri dell'arte pittorica che "godevano
in quel torno di tempo fama di distinti artisti"
[Cav.Camillo Guerra "Memoria sul piccolo Tempio
della Chiesa di Liveri"].
Un incendio di natura dolosa,
la notte del 29 gennaio 1989, ha distrutto in parte
il Santuario, poi ricostruito; si conserva intatto
nei secoli il tempietto della Madonna Regina delle
Vittorie, affrescato da Belisario Corenzio, mentre
sono andate perdute importanti tele del 1500.
Nel 1600 fu casale di Nola,
feudo della famiglia Mastrilli ed in seguito della
famiglia Barone.