Foglianise

Foglianise è un comune in provincia di Benevento. Dista dal capoluogo di provincia circa 15 km. L'abitato di Foglianise è ubicato circa ad ovest di Benevento, in una zona centrale della valle Vitulanese, circondato dai monti del Taburno e da colline che digradano verso il capoluogo sannita; si trova ai margini orientali del Parco Regionale del Taburno Camposauro. Il paese sorge sulle pendici del monte Caruso, alto 600 m, chiamato anche San Michele, per l'eremo ivi esistente. Il nucleo originario è costituito dagli antichi casali, di cui quelli che sorgono più in alto sono Barassano e Palazzo, sotto i quali si trovano, sul versante occidentale, Leschito, Posto, Oliveto e il casale capoluogo, Foglianise. Discendendo si trovano ancora i Cautani e Sirignano. Sul versante orientale si trovano invece i casali Utile e Giovanni Viglione. La parte moderna del paese si trova in una zona pianeggiante, il Prato. Foglianise è raggiungibile dalla SS372 Benevento-Caianello. Inoltre è collegata direttamente alla città di Benevento, ed a Montesarchio tramite la Strada Provinciale Vitulanese, che costeggia il monte Taburno. Il paese ha una propria stazione ferroviaria sulla linea Caserta-Foggia.

ORIGINI
Il territorio è abitato fin dalla preistoria: lo dimostrano reperti del neolitico, quali ceramiche e oggetti in ossidiana ritrovati in località La Palmenta. L'attuale abitato è di origine preromana, forse di epoca sannita: in questo periodo probabilmente tale zona era interessata da forme di pastorizia, favorite da un territorio ricco di acque e pascoli.

ETIMOLOGIA
Un'epigrafe latina, probabilmente del III secolo, dedicata alla dea Fortuna Folianensis, fa risalire il nome di Foglianise ad epoca romana, e in particolare al patrizio Folius Oriens, proprietario di terreni nella zona. Il villaggio ebbe il suo maggiore sviluppo economico e sociale in epoca romana, soprattutto nel III e IV secolo, grazie al passaggio nei suoi confini di un braccio della via Latina che univa Benevento con l'antica città di Telesia. Del villaggio romano rimangono alcune iscrizioni, una stele funeraria, i resti di un serbatoio idrico.

STORIA
Si ritiene che almeno fin quando restò praticabile quel tratto della via Latina, la zona del "fondo di Folianus" mantenne il suo tenore di vita. Nel 369, un forte terremoto distrusse, radendo al suolo, Foglianise come molti paesi del Sannio. Nel 570, con l'invasione dei Longobardi, il territorio di Foglianise fu annesso al distretto (Gastaldato) di Tocco, il più importante centro nella zona, anche sede vescovile. Prima dell'anno 1000, la zona fu ceduta dai principi di Benevento all'orefice longobardo Autolo. Nel 1004 Foglianise subì gravi danni a causa di un altro terremoto. Nel 1138 Ruggiero il Normanno prese possesso dell'intera zona devastandola. Nel 1303, sotto gli Angioini, si tentò di sopprimere la badia di S.Maria in Gruptis, fondata dai Benedettini nel X secolo e molto favorita da Federico II di Svevia, aggregando i monaci a quelli dell'altra badia di Santa Maria, a Mazzocca, presso Foiano di Val Fortore, ma la generale sollevazione degli abitanti della valle lo impedì. Dopo il terremoto del 1456, che distrusse molti paesi, la valle Vitulanese era divisa in 36 casali, raggruppati in 6 Università, tra cui quella di Foglianise. Negli anni successivi, durante il dominio dei Borbone, ci fu un periodo di crisi in cui tutte le risorse del territorio venivano trasferite a Napoli. Intanto, Foglianise passava nelle mani dei vari feudatari; durante la parentesi napoleonica (1806) fu annessa alla provincia del Principato Ultra. Con l'unità d'Italia (1861) si ebbe la riorganizzazione politica ed amministrativa del territorio e l'annessione di Foglianise alla provincia di Benevento. Tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, molti abitanti di Foglianise emigrarono; solo negli anni '70 si è assistito ad una inversione di tendenza.

DA VEDERE
Il centro storico di Foglianise è caratterizzato da una particolare conformazione urbanistica di impianto Longobardo costituita da un tessuto edilizio molto compatto con una rete intricata di vicoli e passaggi. Molti portali dei borghi antichi conservano chiavi di volta con interessanti ornamenti scolpiti su pietra locale. Vico Grande: dalla piazzetta Generale Caporaso, in cui è stata edificata la cappella di San Nicola, si inerpica fino alla sovrastante via Silvio Pedicini. Il Vicus doveva essere uno dei quartieri più grandi che formavano l'antico Casale Foglianise. Ripide scalette in pietra, silenziosi cortili ed ombreggiati sottopassaggi conducevano un tempo a piccole ma fiorenti botteghe artigiane.
Vico Russo: situato in Casale Oliveto ("Alevito"), il Vico Russo è uno dei più suggestivi vicoletti di Foglianise. Le sue graziose scalette si fermano al portale in pietra al di là del quale una colonna di epoca romana sorregge il portico dalla volta a crociera.

CHIESA DI SANTA MARIA DI COSTANTINOPOLI
Antico convento dei Padri Carmelitani, custodisce al suo interno preziosi dipinti quali: la Dormitio Mariae (1630), l'Ascensione (XVI secolo), I Misteri del Rosario (XVI secolo). È conservata ancora qui la statua di Sant'Antonio, commissionata nel 1911 come reazione per l'aggregazione del territorio del convento della SS. Annunziata dal tenimento di Foglianise a quello di Vitulano, comune limitrofo. Intorno al 1600, nel fervore della rinnovata devozione in onore della Vergine Maria, alla chiesa venne annesso un eremitorio (oggi sede del Municipio). Le notizie circa la fondazione del Carmine di Foglianise sono contenute in un inventario, redatto dai Padri Carmelitani nel 1650. Circa l'origine di chiesa e convento vi si legge: "Fu fondato questo Convento, et erepto l'anno 1549, ben che have cento cinquanta anni che fu erepto conforme dicono li più antichi, ma io non ritrovo altro che il titolo della Cappella della Chiesa fu fatto l'anno 1549".

Chiesa del SS. Corpo di Cristo e Sant'Anna
Fu edificata nel 1536 e aggregata al Capitolo della Basilica Lateranense. Sede dell'antica Arciconfraternita del Santissimo Corpo di Cristo, è ubicata a sud-ovest dell'abitato di Foglianise e si presenta con pianta a croce latina, in stile classico ionico. La navata è caratterizzata da una volta a botte con cassettoni, mentre il coro è sovrastato da una volta a cupola con pennacchi e le due cappelle laterali da volte a padiglione lunettate. Al suo interno, è conservata una preziosa tela raffigurante la Nascita della Madonna (XVII secolo). Nella sagrestia si trova un'antichissima biblioteca contenente più di 2000 libri e una collezione di pastori del Settecento, opera dei maestri figurinai.

CHIESA DI SAN CIRIACO
Fondata nel XIV secolo, è stata ricostruita e completata nel corso del XVI secolo. Dell'impianto originario restano oggi soltanto le colonne in pietra. La tradizione vuole che sia stata costruita sui resti del tempio della Dea Fortuna. La chiesa è costituita da tre navate di cui, la centrale, ha la soffitta di tavole di pioppo pitturate. Nella chiesa vi sono sette altari; sul maggiore, si trova la statua dell'Immacolata. La cupola è realizzata con cassettoni dipinti nella tonalità dell'azzurro con stelle dorate, simboleggianti la luce divina; nelle vele laterali sono raffigurati i Quattro Evangelisti.

Eremo di San Michele
La costruzione dell'eremo di San Michele Arcangelo risale all'epoca longobarda: i Longobardi infatti identificavano il santo con il dio Odino, signore della guerra. La chiesa è ubicata sul versante meridionale del monte Caruso, in una grotta rupestre, in corrispondenza di una sorgente che si esaurisce nel periodo estivo. Il convento fu consacrato a San Michele dal Cardinale Vincenzo Maria Orsini, poi papa Benedetto XIII, durante i suoi anni a Benevento. L'altare, in pietra viva, conserva ancora un dipinto, in buono stato, di epoca longobarda. Sottostante alla chiesa è annesso un conventino dove, un tempo, dimorava l'anacoreta custode del Santuario. Ristrutturato da qualche anno, l'eremo gode di una suggestiva vista su gran parte della Valle Vitulanese e del Beneventano.

Badia di Santa Maria in Gruptis
I ruderi della Badia benedettina di Santa Maria in Gruptis sono situati nello spacco di montagna tra Solopaca e Vitulano. L'abbazia fu fondata tra il 940 e il 944 dal principe longobardo di Benevento Atenulfo II o Atenulfo III. Il monastero, nei secoli passati, aveva sotto il proprio dominio innumerevoli beni sotto forma di feudi inscritti in zone anche lontane, come Capua e Pontecorvino. A causa dello stato di degrado in cui si trovava, e dei continui assalti dei briganti, durante la visita pastorale del 1705 il cardinale Orsini sconsacrò l'abbazia, ordinandone l'abbandono. Essa, oggi, sorge nel territorio di Vitulano ma, secondo la divisione demaniale del 1853, è sotto l'amministrazione del Comune di Foglianise.

Convento della SS. Annunziata
La tradizione vuole che il convento sia stato fondato da San Bernardino da Siena nel 1440. È meta di turisti e di fedeli legati a Sant'Antonio di Padova. È possibile ammirare: il portale antico della chiesa con lunetta raffigurante l'Annunziata, affrescata da F. Salimene nel 1721; il complesso absidale con la tavola dell'Annunziata di scuola rinascimentale toscana (XV secolo); il soffitto in legno dell'oratorio T.O.F. dedicato a San Rocco, costruito dopo il flagello della peste (1656), che conserva tuttora la sua forma strutturale e pittorica; affresco della Madonna con Bambino e santi, di scuola locale (XV secolo, rinvenuto sotto l'intonaco nel restauro del 1930; chiostro e cisterna del VIII secolo. Fino alla metà del XIX secolo, il convento è appartenuto alla parrocchia di San Ciriaco di Foglianise, come attestato dai registri parrocchiali della chiesa. Tuttavia nel 1852, con la formazione dei comuni nella valle, il convento è rientrato nel territorio di Vitulano. Gli amministratori vitulanesi, per consolidare il loro possesso sulla zona, nel 1884 impiantarono, tra non poche polemiche, il cimitero comunale nel giardino del convento.

ECONOMIA
L'economia del paese si regge essenzialmente sull'agricoltura. Il comune ha una superficie agricola utilizzata di 799,36 ettari (ha) (Camera di Commercio di Benevento, dati e cifre aggiornati all'anno 2000). Fa parte della Regione Agraria Provinciale n. 5 - Colline di Benevento. I vigneti e gli uliveti sono da sempre le colture principali; le qualità di vino prodotte sono la Falanghina, il Coda di Volpe, il Greco ed il famoso Aglianico del Taburno. Il paese è anche una meta turistica, per le sue favorevoli caratteristiche ambientali e climatiche, e per l'attrazione costituita dalla tradizionale Festa del Grano.

MANIFESTAZIONI

La Festa del Grano è indubbiamente il principale motivo di attrattiva turistica del paese. Le sue origini si perdono nei riti pagani di età romana di festeggiamento in occasione dei raccolti, che nel XVIII secolo si fusero con il culto di San Rocco, patrono del paese, che viene commemorato il 16 agosto, proprio nel periodo di questi festeggiamenti. La caratteristica saliente della Festa del Grano è la realizzazione, da parte dei vari casali del paese, di carri di grano raffiguranti sofisticate riproduzioni dei grandi monumenti italiani ed esteri, oltre ad altri soggetti legati alla vita agricola o al paese. I carri si uniscono alla processione per il santo nelle vie del paese, in una interessante sfilata dal sapore folkloristico.

Festa di San Michele (8 maggio);
Strafoglianise (6 agosto);
Festa del protettore San Ciriaco (8 agosto);
Settimana Folkloristica (agosto-settembre);
Festa di Maria SS. di Montevergine (8 settembre);
Festa dei Santi Cosma e Damiano (27 settembre)


DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 3.423 (M 1.675, F 1.748)
Densità per Kmq: 291,6

CAP 82030
Prefisso Telefonico 0824
Codice Istat 062030
Codice Catastale D644

Denominazione Abitanti foglianesari
Santo Patrono San Rocco

Numero Famiglie 1.158
Numero Abitazioni 1.471

Il Comune di Foglianise fa parte di:
Comunità Montana Zona del Taburno
Regione Agraria n. 5 - Colline di Benevento
Parco Taburno - Camposauro

Località e Frazioni di Foglianise
Sirignano, Leschito, Golini, Posto, Palazzo, Barassano, Cautani, Oliveto; Utile, Giovanni Viglione, Trescene, Palmenta, Badia, Acquara, Sala, lannilli, Cienzi, Massaria Nuova, Torre Verzillo; Chiaria, Chiariella

Comuni Confinanti
Benevento, Castelpoto, Torrecuso, Vitulano.