Bagnoli
Irpino è un comune della provincia di Avellino.
E' ubicato nell'Irpinia centro-meridionale, alla destra
dell'alto Calore, alle pendici nord-occidentali del
monte Cervialto.
ETIMOLOGIA
Deriva dal latino Balneolum o Baniolum (piccolo bagno)
da cui "Bagnolo" in riferimento al lago
di Laceno situato nei pressi o ad altre fonti di acqua.
La specifica Irpino (identificativo geografico) è
sicuramente posteriore e dovuta alla necessità
di distinguere il comune dagli altri omonimi.
LACENO
Laceno è una frazione di Bagnoli Irpino ed
un'area boschiva di montagna, nel contesto del Parco
regionale dei Monti Picentini. Laceno dista circa
8 km da Bagnoli Irpino, 15 da Montella, circa 15 (in
linea d'aria) dal monte Terminio e 40 da Avellino.
Oltre alla strada per Bagnoli, dalla frazione si dipartono
altre strade di montagna che, attraversando il territorio
del parco, portano ad Acerno (SA), Lioni, Calabritto,
Caposele e Nusco.Nella frazione di Laceno è
presente un lago dove vi si trova il comprensorio
sciistico che si spazia da quota 1100 m a quota 1700
m. Le piste sono 10 per un totale di 25km, di cui
quattro nere, quattro rosse, una azzurra e una verde.
È presente anche un campo scuola a 1400 mt
ed un anello per lo sci di fondo a quota 1700 mt.
Il Laceno (detto anche Piano Laceno) è sito
su un pianoro ad oltre 1.000 metri sul livello del
mare. L'abitato della frazione sorge attorno al lago
omonimo, circondato da un'area boschiva prevalentemente
di conifere, betulacee e fagacee. A monte della località,
a 1.667 m, si trova il monte Raiamagra, ed a 1.809
m si trova il monte Cervialto.
DA
VEDERE
La chiesa madre di Bagnoli, dedicata allAssunta,
fu edificata nel XII secolo sulla collina della Giudecca,
luogo in cui si sviluppò il primo nucleo abitato.
Il portone di ingresso originario è quello
che può essere ammirato tuttora. La chiesa,
a tre navate e due transetti, è a croce latina
e fu ingrandita nel XVI secolo, assumendo laspetto
attuale. Allinterno sono conservati numerosi
affreschi e sculture di artisti locali come La Decollazione
di S. Giovanni Battista e L'Addolorata di Andrea D'Asti,
una tela che raffigura l'Immacolata Concezione considerata
la protettrice della comunità bagnolese, opera
di Gustavo Trillo. Tra gli artisti che hanno contribuito
ad arricchire la chiesa madre spicca Giacomo Cestaro,
autore dei quadri raffiguranti la Concezione della
Vergine con S. Luca e S. Nicola di Bari, La Trinità
e Santi, la scultura di S. Francesco da Paola. Da
ammirare anche il Cristo morto di Domenico De Venuta.
Un vero e proprio capolavoro dintaglio è,
infine, il coro ligneo. La
Torre Civica, da tutti conosciuta in paese come Torre
dellOrologio, è una costruzione del XV
secolo che si trova nel centro storico di Bagnoli
e ai cui piedi fa bella mostra di sé la suggestiva
Fontana del Gavitone. In passato era proprio questo
luogo il centro del paese ed il luogo di ritrovo dei
bagnolesi, che accorrevano non solo per la presenza
dellacqua ma anche per godere della frescura
prodotta dalla splendida pianta di carpine che, dal
1700, si snoda verso lalto attraversando il
muro della fontana. Sulla fontana è presente
lo scudo gentilizio che riunisce gli stemmi delle
famiglie Cavaniglia, Orsini e Caracciolo. Ad abbellire
la Fontana, oltre ad una meridiana, una lapide che
riporta alcuni versi di Orazio: "L'anno e l'ora
che rapisce l'almo giorno, ammuniscono a non sperare
in cose mortali".
EDIFICI
STORICI
Palazzo Pescatori
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa di San Domenico
Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta (XV secolo)
MANIFESTAZIONI
Alla fine di ottobre si svolge la sagra delle castagne
e del tartufo di Bagnoli Irpino.
IL
LACENO D'ORO
Il Laceno d'oro - Festival del cinema neorealistico
è stato un festival cinematografico fondato
nel 1959 da Camillo Marino e Giacomo D'Onofrio, chiamato
così dal nome della località Laceno,
frazione di Bagnoli Irpino in provincia di Avellino,
dove si svolsero le prime edizioni.
Quella ventottesima edizione sarà l'ultima
del Laceno d'oro. Le prime edizioni del festival si
svolgono nella località Laceno del comune di
Bagnoli Irpino tra i monti dell' Alta Irpinia. La
sede della manifestazione è suggerita da Pier
Paolo Pasolini al quale quel paesaggio boschivo e
incontaminato ricorda la cultura contadina e i paesaggi
friuliani, luoghi della sua infanzia. Nella prima
edizione Pier Paolo Pasolini, membro della giuria,
ritira il premio vinto da Michelangelo Antonioni con
Il grido e da allora sarà presente a tutte
le prime edizioni. Dal 1966 il festival si sposta
dal Laceno ad Avellino e in altri comuni della provincia.
L'ultima edizione della manifestazione si tiene nel
1988. Nel 2001, a due anni dalla scomparsa di Camillo
Marino, viene istituito il "Premio Camillo Marino
- Laceno d'oro". Tra i vari presidenti della
giuria che si sono avvicendati negli anni, oltre a
Marino, Domenico Rea , Carlo Lizzani, Tinto Brass,
Cesare Zavattini.