Aversa
è una città in provincia di Caserta,
distante 16 km dal capoluogo provinciale, e 5 km da
Napoli, capoluogo della Regione Campania. Già
appartenente in passato alla provincia di Napoli,
è al centro di un agglomerato detto "agro
aversano" ed è stata la prima contea normanna
del Mediterraneo. La città è sede vescovile
(Diocesi di Aversa): la Diocesi è retta dall'arcivescovo
Mario Milano. Aversa è situata lungo la linea
ferroviaria storica Roma-Napoli via Formia. Benché
la città non sia particolarmente vasta (solo
8,7km²) ed abbia un tasso di densità abitativa
davvero elevato (7.005 ab./km²), ospita una delle
più belle oasi verdi in territorio urbano di
tutta la provincia di Caserta, il parco urbano "Salvino
Arturo Pozzi". Il parco ospita una variegata
flora nonché piste per corridori immerse nel
verde (corsa campestre), attrezzi in legno per ginnastica/stretching,
un bocciodromo (punto di ritrovo e svago per anziani).
ORIGINI
E CENNI STORICI
Fu fondata ufficialmente nel 1030 da Rainulfo Drengot,
dei principi di Quarrel (vicino Alençon, nella
Bassa Normandia), che ne divenne primo conte, su investitura
prima di Sergio IV, duca di Napoli e poi dell'imperatore
Corrado II. Dodici furono i conti normanni che ressero
le sorti della città di Aversa, che da piccolo
borgo, grazie alla politica di asilo iniziata da Rainulfo,
divenne una piccola capitale, da dove partirono le
conquiste normanne dell'Italia Meridionale. Il più
importante dei conti fu senza dubbio Riccardo Drengot,
l'unico che seppe tener testa a Roberto il Guiscardo.
E fu proprio il conte aversano a condurre, nella battaglia
contro le truppe pontificie a Civitella del Fortore,
nel beneventano, i normanni alla vittoria, imprigionando
lo stesso papa Leone IX. L'astuto Riccardo I però
non trattò il pontefice da prigioniero, ma
lo scortò a Roma con tutti gli onori. Questo
gesto gli valse la conciliazione con la Chiesa, la
cancellazione della scomunica, e l'investitura di
Aversa a Diocesi. Dopo la dinastia normanna e quella
sveva, fu la volta degli Angioini, che scelsero la
città come meta per la caccia. Tanto che il
castello reale, di cui oggi restano poche tracce nella
centralissima via Roma, nei pressi della parrocchia
della Madonna di Casaluce, per lunghi periodi ospitava
la corte angioina. In particolare la regina Giovanna
I, scelse Aversa come sua sede preferita. Ed è
proprio nel castello aversano, che si consumò
uno delle pagine più cruente della storia del
XIV secolo. Infatti alcuni nobili napoletani capeggiati
da Carlo di Durazzo, pretendente al trono di Napoli,
forse in congiura con la stessa regina Giovanna I,
uccisero, lanciandolo da una finestra con un cappio
al collo, il principe conserte dell'angioina, Andrea
d'Ungheria. Il cruento assassinio del giovane principe
non rimase impunito. Il fratello, il re Luigi d'Ungheria,
con l'esercito scese in Italia, e dopo aver attraversato
l'intera penisola, si fermò nel castello di
Aversa. Qui tramò la sua vendetta, con Giovanna
I che scappò ad Avignone, ed i nobili, invitati
ad un pretestuoso banchetto di riconciliazioni, incarcerati
e sommariamente processati. Addirittura Carlo di Durazzo
fu impiccato dalla stessa finestra del principe ungherese.
La presenza della corte angioina, però, non
portò solo tristi vicende. In questo periodo
nacque la Real Casa dell'Annunziata (1315 circa),
istituto benefico, orfanotrofio ed in seguito anche
ospedale, che tanto ha segnato la vita e lo sviluppo
sociale dell'intera comunità aversana. Numerose
furono poi le chiese ed i monasteri edificati per
volere dei d'Angiò. Dalla chiesa di San Luigi
dei Francesi (oggi dedicata a San Domenico), fatta
erigere dal nipote, re Carlo II d'Angiò, a
San Nicola, solo per citarne alcune.
DA
VEDERE
Il maestoso Castello di Ruggero II (o Aragonese),
dotato di spesse mura quadrate, che dall'alto delle
sue quattro torri domina la zona circostante, è
diventato sede della nuova "Scuola di Formazione
e Aggiornamento dell'Amministrazione Penitenziaria",
inaugurata il 16 marzo 2002. Sorto nei pressi della
chiesa di Santa Maria a Piazza, nell'area dei Patibulum,
come limite settentrionale della terza cerchia di
mura, è di forma quadrata, con torri merlate
agli angoli, e orientato, secondo un'antica ripartizione,
sui quattro angoli del Mondo. Fu dimora e rifugio
di svariati principi, regine famose, regnanti e semplici
capitani di ventura, tra cui si ricordano Giovanna
d'Angiò, la regina di Napoli tristemente nota
per il suo carattere volubile e sensuale e Muzio Attendolo
Sforza, padre del più conosciuto Francesco
I Sforza. Nel 700', per le alterne fortune e l'incuria
umana quest'imponente opera architettonica era quasi
completamente rovinata, tanto è vero che nel
1750 Carlo III di Borbone (che volle anche la Reggia
di Caserta), ne affidò il restauro al suo principale
architetto, il noto Luigi Vanvitelli, per farne un
Quartiere di Cavalleria (anche oggi, con l'espressione
"Quartiere", si indica tale zona della città).
Sul finire dell'800' il Castello era nuovamente in
rovina; solo nel 1931 ritornò alla ribalta
per iniziativa ed intraprendenza del noto frenologo
aversano "Filippo Saporito" (di cui portava
il nome), che, dopo averlo fatto restaurare, lo adibì
a casa di cura e custodia per imputati condannati
parzialmente in quanto affetti da forme di malattia
mentale, divenendo così un carcere giudiziario
(Ospedale Psichiatrico Giudiziario) tra i più
famosi d'Italia.
EDIFICI
RELIGIOSI
I mille anni di storia le hanno consegnato un patrimonio
artistico di grande pregio, tanto è, che il
suo centro storico è uno dei più estesi
dell'Italia meridionale. Aversa è nota come
la Città dalle cento chiese.
E
proprio alla Diocesi, la seconda per importanza in
Campania, si riferisce la proprietà delle maggiori
opere artistiche ed architettoniche presenti in città.
Dalla cattedrale di San Paolo, con il suo splendido
deambulatorio romanico e la sua maestosa cupola ottagonale,
alla stupenda chiesa barocca di San Francesco delle
Monache.
Il
Duomo possiede un capolavoro unico: San Giorgio e
il drago, tra le poche sculture preromaniche presenti
nell'Italia meridionale ed è inoltre caratterizzato
da una delle più grandi cupole ottagonali del
mondo. Al suo interno è visitabile l'interessantissimo
museo diocesano che contiene argenti sacri del 600'
e del 700' di importanti botteghe napoletane - tra
cui quella dei Guarriniello -, diversi documenti di
epoca normanna, la Madonna con il Gonfalone - tela
datata e firmata da Francesco Solimena e considerata
un "exemplum" del pittore di Canale di Serino
-, nonché alcune tavole della seconda metà
del quattrocento di Angiolillo Arcuccio, tra cui il
celebre Martirio di San Sebastiano.
I
più importanti pittori sono presenti nelle
chiese aversane, da Giotto e la sua scuola a Guido
da Siena, da Angiolillo Arcuccio a Colantonio. Ed
ancora Polidoro da Caravaggio, Marco Pino da Siena,
Pietro da Cortona, Pietro Negroni detto il Giovane
Zingaro, Josè de Ribeira detto lo Spagnoletto,
Cornelius Smeet, Abram Vink, Teodoro d'Errico nome
d'arte di Dirk Hendricksz, Francesco De Mura, Massimo
Stanzione, Francesco Solimena, Paolo De Majo, solo
per citarne alcuni.
L'antico
cenobio benedettino di San Lorenzo ad septimum, risalente
al X secolo, famoso per il suo chiostro rinascimentale
di suggestiva bellezza, è oggi sede della facoltà
di Architettura del polo tecnologico della Seconda
università degli studi di Napoli. Il complesso
monumentale dell'abbazia ospita la presidenza, il
corso di laurea in Scienze dell'architettura ed il
corso di laurea specialistica a ciclo unico in Architettura,
mentre la didattica dei corsi di laurea in Disegno
industriale e Disegno industriale per la moda si svolge
a Marcianise). La facoltà di Ingegneria è
invece sita presso la Real casa dell'Annunziata, che
vanta origini risalenti ai primi anni del XIV secolo
ed ascrivibili al periodo di governo angioino.
Altri
edifici di culto di grande importanza sono: la chiesa
di Santa Maria a Piazza, anche essa eretta intorno
all'anno Mille, che custodisce affreschi e frammenti
della prima scuola giottesca; la ex chiesa di San
Audeno (Prima in Italia dedicata al Santo) con il
relativo chiostro *Sito ufficiale del chiostro di
Sant'Audeno in Aversa oggi magnificamente recuperato
e visitabile; l'Arco dell'Annunziata (l'antica "porta"
della città chiamata appunto "Porta Napoli",
che dà inizio a Via Roma).Nel 1650 a spese
di privati cittadini fu costruita la CHIESA DELL'IMMACOLATA
IN FUORI LE MURA DI SAN NICOLA, attuale sede della
omonima Arciconfraternità.
PERSONAGGI
FAMOSI
Aversa è la città natale di famosi musicisti
quali Domenico Cimarosa, Nicolò Jommelli, Gaetano
Andreozzi.
Qui
sono nati personaggi dello spettacolo come Ninì
Grassia, regista di oltre 50 film e scopritore di
talenti come Nino D'Angelo e Gigi D'Alessio, che con
lui hanno recitato in diversi lungometraggi; Maria
Elena Fabi, conduttrice e autrice di programmi di
successo su Rai International; Caterina Balivo (nata
a Napoli e cresciuta ad Aversa) terza a Miss Italia
1999, continuando poi la carriera iniziando a lavorare
nella RAI come conduttrice di programmi pomeridiani.
Lennie
Tristano, fondatore del cool jazz e uno dei maggiori
musicisti della musica jazz, è oriundo della
città normanna, dove ancora oggi esiste un
club a lui dedicato. Per diversi anni visse ad Aversa,
ove morì prematuramente, il leader degli Showman,
Mario Musella, interprete, tra le altre, della nota
Un'ora sola ti vorrei.
In
campo politico, Aversa ha dato i natali agli ex ministri
Antonio Ruberti e Vincenzo Caianiello. Quest'ultimo
si è distinto particolarmente: giurista, giudice,
poi Consigliere di Stato ed infine membro della Corte
Costituzionale dal 1986 al 1995, della quale è
stato anche Presidente. Il primo, è stato Rettore
Magnifico, per oltre un decennio, tra la metà
degli anni settanta e gli anni ottanta, del secolo
scorso, della più grande Universtità
italiana: La Sapienza di Roma. Inoltre dopo essere
stato uno dei ministri più longevi della Repubblica,
ricoprendo per diversi governi il dicastero dell'Univerità,
fu nominato Commissario Europeo per La Ricerca Scientifica
e l'Innovazione. A lui si devono importanti progetti
di interscambio culturale, come Socrate, e tantissime
altre iniziative. Terminato il mandato in sede U.E.,
fu eletto parlamentare, ricoprendo l'incarico di presidente
della Commissione per le politiche Europee ed i rapporti
con l'Unione Europea. Mentre era in visita all'Argentario
con il Presidente della Repubblica di allora, Carlo
Azeglio Ciampi, fu colto da malore, morendo qualche
tempo dopo. Volontà sua e della sua famiglia,
fu quella di ritornare ad Aversa, sua città
natale, dopo i solenni funerali tenutisi in Roma dove
all'Università La Sapienza fu allestita la
camera ardente.
In
campo sportivo si distingue il calciatore Francesco
Ruopolo, qui nato il 10 marzo del 1983. Gioca da attaccante
nell'Albinoleffe (serie B), dopo aver indossato le
maglie della Pro Patria, del Cittadella, del Parma
(debuttò in serie A il 17 ottobre 2004 in Brescia-Parma
3-1. Nella stessa stagione debuttò anche in
Coppa Uefa) e della Triestina. - Fonte: Carlo Infante,
giornalista e fotoreporter leccese.