Cittanova
è un comune della provincia di Reggio Calabria.
La cittadina si trova ai piedi dell'Aspromonte, posta
su terreni quaternari alluvionali, costituiti da sabbie
e ghiaie incoerenti che coprono gli ampi terrazzi
degradanti verso il Golfo di Gioia Tauro. Cittanova
domina la piana di Gioia Tauro dalla terrazza più
alta, quella confinante col massiccio delle Serre,
quasi a contatto tra le due formazioni litologiche:
alluvionale e cristallina. Questa conformazione geologica
favorisce la propagazione dei sismi, in quanto l'incoerenza
della coltre alluvionale viene aumentata durante i
terremoti dalla formazione cristallina contigua e
sottostante. Cittanova ha quindi un'alta sismicità,
in particolare il territorio è attraversato
dall'omonima faglia che fa parte del sistema di faglie
Serre-Aspromonte, lunga 15km. e tuttora attiva. I
corsi d'acqua principali sono le fiumare Serra e Vacale.
Vette principali: Altopiano della Melìa (m.
1.000), Zomaro (m. 920) e Monte Cùcudo (m.
725).
ZOMARO
Località montana a 12 km. da Cittanova, Zomaro
(dal greco Zomòs - acquitrinoso) è situato
sull'Altopiano della Melìa, all'interno del
Parco nazionale dell'Aspromonte. L'altopiano è
il prodotto di sollevamenti differenziati dovuti all'azione
di faglie dirette, che in un tempo geologicamente
breve hanno sollevato il massiccio di cui fa parte.
La vegetazione è composta da faggi, lecci,
abeti, ginestre ed altre piante mediterranee; il sottobosco
è ricco di muschi e funghi. Una delle piante
che ne caratterizza il paesaggio, è la Woodwardia
radicans, antica e rarissima felce gigante sopravvissuta
al Cenozoico, attualmente inserita tra le specie vulnerabili.
Tra gli animali presenti, particolarmente numerosi
sono i cinghiali oltre a scoiattoli, tassi e volpi.
L'avifauna è ricca di gufi e nibbi. Luogo ricco
di acque sorgive, tra le acque oligominerali qui presenti,
meritano una menzione l' Acqua Bianca e l' Acqua Monreale.
ORIGINI
E CENNI STORICI
La nascita di questa cittadina può essere datata
al 12 agosto 1618 con il bando di edificazione del
"Nuovo Casale di Curtuladi" o Casalnuovo
di Curtuladi, in seguito denominato solamente Casalnuovo,
sorto per iniziativa del primo principe di Gerace,
Giovan Geronimo (Girolamo) Oliva-Grimaldi, come centro
di raccolta delle popolazioni dei casali precedentemente
presenti in zona ma spopolati da una serie di epidemie.
Era infatti intenzione del feudatario costruire nella
zona un casale per poter agevolmente controllare l'importante
via che univa il Tirreno allo Ionio tramite il Passo
del Mercante, per far questo aveva però bisogno
dell'assenso del sovrano Filippo III di Spagna, ottenuto
proprio in conseguenza del terremoto. Il casale, grazie
anche alle immunità elargite nei primi anni
dal principe, si sviluppò abbastanza velocemente
ed ancor più dopo il terremoto del 27 marzo
1638. Furono costruite case molto basse (per paura
di eventuali sismi futuri) e numerose chiese e conventi;
la popolazione continuò ad aumentare e nel
1669 contava già 128 nuclei familiari. Il 5
febbraio 1783 un sisma di incredibile potenza, denominato
il Flagello, distrusse completamente il paese causando
circa 2.000 vittime (tra cui la feudataria Maria Teresa
Grimaldi). Casalnuovo venne comunque ricostruito sullo
stesso sito e ricominciò ad espandersi, tanto
che nel 1807 i francesi disposero che divenisse capoluogo
di governo con giurisdizione su Radicena, Jatrinoli,
Vatoni, Gioia e San Martino. Il 1 aprile 1852 con
decreto ? 129 di Ferdinando II di Borbone, su istanza
del decurionato, il consiglio comunale dell'epoca,
assunse il nome di Cittanuova, in seguito semplificato
in Cittanova.
LA
VILLA COMUNALE
La Villa Comunale "Carlo Ruggiero" di Cittanova
è un "Monumento Nazionale d'interesse
storiconaturalistico" riconosciuto dal
Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Orto botanico di circa 25 ettari, ospita molte specie
vegetali rare o del tutto uniche in Italia. Grazie
alle particolari condizioni del terreno, oltre alle
tipiche piante della vegetazione mediterranea, sono
presenti numerose piante esotiche (Sequoie della California,
Cedri del Libano, Alberi dei Tulipani, ecc.). Fu costruita
a proprie spese da Carlo Ruggiero e donata al Comune
con delibera del 29 marzo 1880, durante il suo mandato
di sindaco (1880-1885). Il progetto fu dell'ingegnere
svizzero Enrico Fehr, già progettista della
villa Mazzini di Messina.
CHIESA
MATRICE
La Chiesa Matrice di Cittanova, dedicata a San Girolamo,
fu costruita pochi anni dopo il sisma del 1783. L'opera
venne portata avanti da Maria Antonia Grimaldi, figlia
della principessa di Gerace Maria Teresa Grimaldi,
morta a causa del terremoto, le cui spoglie riposano
nella Cappella dell'Immacolata, all'interno della
chiesa stessa. La Chiesa ha un'architettura ottocentesca,
dalle forme pseudo-barocche. In origine era a navata
unica, in seguito vennero aggiunte due navate laterali
e rifatto l'interno in stile neoclassico.
Opere di rilievo:
Crocifisso ligneo del 1600;
Pietà lignea del 1866 opera di Francesco Biangardi;
Statua dell'Immacolata del 1800.
SANTUARIO
DI MARIA SS. DEL ROSARIO
Edificato nel 1823, sul luogo dove sorgeva una chiesa
distrutta dal Flagello. Ad una navata, in stile barocco,
l'interno ospita affreschi, stucchi, angeli e statue
di gesso. La Chiesa è sottoposta a tutela monumentale
(legge 906.1939). Nel 1999 è stata elevata
a Santuario.
Opere di rilievo:
Statua lignea della Madonna del Rosario, scolpita
da Giuseppe Biangardi;
Trinità che incorona la Vergine: statue lignee
realizzate a Napoli nel 1830.
CHIESA
DI SAN ROCCO
A navata unica e tra le più grandi della provincia
di Reggio Calabria, la chiesa venne costruita sul
sito dove sorgeva precedentemente il Convento degli
Alcanterini edificato nel 1728. Il terremoto del 1783
distrusse completamente il complesso monastico, si
salvarono solo le statue di San Rocco e San Pasquale,
un calice di argento cesellato ed una colonna di pietra
sormontata da una croce in ferro. La ricostruzione
fu intrapresa a partire dal 1835, su progetto dell'architetto
Vincenzo Tarsitani, e la Chiesa di San Rocco venne
completata nei primi anni del XX° secolo grazie
all'impegno del sacerdote Giacomo Petropaolo.
FONTANE
MONUMENTALI
Una particolarità di Cittanova sono le fontane
monumentali, presenti sin dalle origini della cittadina.
Nel corso degli anni hanno subito vari spostamenti
rispetto ai luoghi originari di costruzione. Tra le
più importanti, c'è "Fontana dell'Olmo"
sita in piazza Cavaliere (già largo Olmo) costruita
nel 1730. In origine era situata davanti alla Chiesa
Madre dell'antico Casalnuovo. Rimasta integra dopo
il terremoto del 1783, fu spostata nei Giardini Pubblici
e nel 1932 trasferita nella collocazione attuale.
Sulla fontana vennero incise le date dei trasferimenti.
Altre fontane degne di nota: "Fontana di Pietra",
"Fontana Masotta" e le vasche che ornano
la Villa Comunale.
MUSEO
CIVICO DI STORIA NATURALE
Inaugurato nel 1996, il Museo è diviso nelle
seguenti sezioni:
Mineralogia e Petrografia;
Zoologia;
Paleontologia;
Botanica;
Micologia.
La Sezione dedicata ai Vertebrati vanta circa 1.000
esemplari ornitologici (da una collezione dei primi
del '900) e diverse specie di mammiferi. Gli invertebrati
terrestri e marini sono presenti con circa 600 esemplari.
Nella Sezione di Mineralogia e Petrografia sono esposte
una collezione di circa 200 minerali ed i campioni
più rappresentativi delle rocce dell'Appennino
Calabro-Peloritano.
Nella sala di Botanica i campioni vegetali propongono
le principali tappe evolutive del regno delle Piante,
con annesso un erbario.
La Sezione di Micologia possiede 150 campioni in resina.
Un ampio quadro dell'evoluzione della vita sul globo
terrestre è consentito dalla Sezione di Paleontologia.
All'interno del museo è possibile ammirare
un diorama che riproduce le peculiarità faunistiche
e vegetali del territorio del Parco Nazionale dell'Aspromonte.
MANIFESTAZIONI
Riti Pasquali
La sera del Giovedì Santo, i fedeli mantengono
viva la tradizionale "visita ai simburchi"
(v. ai sepolcri). All'interno delle chiese vengono
allestiti degli altari con pane azzimo, spighe di
grano, pane e vino. Nella chiesa del Calvario, addobbata
a lutto, viene posto "u simburcu", con la
statua del Cristo morto. Durante la serata, i fedeli
che seguono questa tradizione visitano tutte le chiese
cittadine.
L'alba del Venerdì Santo comincia con la "processione
della Croce", poche ore dopo, la "processione
dei Misteri" parte dalla Chiesa Matrice e arriva
alla Chiesa del Calvario. I Misteri vengono usati
per rappresentare la Via Crucis e sono costituiti
da statue lignee ottocentesche, portate a spalla.
Vengono esposte solo il Giovedì ed il Venerdì
Santo; al gruppo di Varette opera del Biangardi, viene
aggiunta la statua del Cristo Morto di autore sconosciuto.
Il Venerdì Santo si chiude con la "menza
missa", una cerimonia in cui viene deposto dalla
Croce il Corpo del Cristo Morto e consegnato alla
Madre Addolorata.
La mattina di Pasqua ha luogo uno degli eventi più
sentiti dai fedeli, la tradizionale "Affruntata"
[5]. La rappresentazione avviene tra la Chiesa Matrice
e la Chiesa del Rosario e consiste nella simulazione,
con statue portate a spalla, degli incontri tra San
Giovanni, la Madonna ed il Cristo Risorto.
Festa
di San Rocco
La Chiesa dedica tre giorni di ricorrenze religiose
in onore del Santo, in passato le donne si riunivano
la sera della novena per cantare antiche cantilene
che ricordavano la vita di San Rocco. É tuttora
viva la tradizione di appendere ai balconi delle lampade
di carta colorata.
Visita
alla Madonna della Grotta
Un tradizionale pellegrinaggio a piedi, tra fiumare
e sentieri di montagna, viene intrapreso dai fedeli
la notte del 30 aprile. La meta è il Santuario
della Madonna della Grotta di Bombile di Ardore. Il
culto di questa statua risale al 1500 ed è
vivo in tutta la provincia di Reggio Calabria; durante
i giorni di pellegrinaggio i fedeli di solito bivaccano
all'aperto, tra bancarelle e chiassosi suonatori di
tarantella. Il 28 maggio 2004 una frana ha completamente
distrutto il Santuario, risparmiando la statua, recuperata
nel 2007 e trasferita nella Chiesa Parrocchiale dello
Spirito Santo di Bombile.[6]
Tra
i vari eventi culturali che si svolgono a Cittanova,
da segnalare come "appuntamenti fissi":
"LEstate
Cittanovese" (Sagre, Teatro dialettale, Concerti);
"Fiera del libro e dellEditoria Calabrese";
"Sfilata delle Macchine dEpoca";
"Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica";
"Carnevale Cittanovese".
GASTRONOMIA
Uno dei prodotti tipici della zona è il pesce
stocco, utilizzato come ingrediente principale di
diverse pietanze. Importato dalla Norvegia, lo stoccafisso
viene trattato con le acque aspromontane per ammorbidirlo
e renderlo più gustoso. Tra le miriadi di pietanze
a base di questo pesce, si segnalano:
-
stocco e patate;
- stocco crudo in insalata;
- ventricelle di stocco con funghi;
- frittelle di stocco con patate e peperoni.