Reggio
di Calabria comunemente detta Reggio Calabria, o Reggio
in tutto il Meridione d'Italia, è la prima
città calabrese per antichità, estensione
geografica e numero d'abitanti, il capoluogo della
provincia omonima e la sede del Consiglio regionale
della Calabria. E' il quarto più popoloso comune
dell'Italia meridionale peninsulare, il diciottesimo
in Italia. Il territorio comunale (definito dall'inizio
del XX secolo "Grande Reggio") si trova
al centro di una più grande area metropolitana
che comprende numerosi comuni tra Bagnara Calabra
e Melito di Porto Salvo fin sull'Aspromonte. L'influenza
economica, culturale e come polo d'attrazione di Reggio
si estende poi dal Porto di Gioia Tauro alla Locride;
inoltre si va ormai consolidando la fusione con l'area
metropolitana di Messina (separata solamente da un
braccio di mare di poco più di 3 km) con la
quale costituirà l'Area Metropolitana Integrata
dello Stretto o Città Metropolitana dello Stretto,
area che in totale conta oggi circa 730.000 abitanti.
Reggio è al centro di un area turistica di
importanza storico-culturale e balneare, è
una città universitaria, inoltre è situata
al centro di una zona agricola particolarmente fertile
grazie al clima mite, con produzione di olio d'oliva,
vino, agrumi e ortaggi, tra cui tipica è la
produzione dell'essenza di bergamotto, agrume che
rende la sua migliore qualità al mondo esclusivamente
nel territorio reggino, divenuto per questo uno dei
simboli della città. Come per molte città
del "Mare Nostrum", nella cultura locale
Reggio viene spesso identificata come il centro esatto
del Mar Mediterraneo, le cui molteplici e millenarie
culture hanno sempre arricchito l'antichissima storia,
la cultura e lo spirito dei reggini. Anche per questo
motivo l'amministrazione comunale ha scelto come slogan
della città "Reggio Calabria, Città
del Mediterraneo". Reggio viene tradizionalmente
chiamata "Città della Fata Morgana"
perché qui si manifesta il raro fenomeno ottico-mitologico
della Fata Morgana, durante il quale la costa siciliana
sembra distare solo pochi metri rendendo possibile
distinguere molto bene case, auto e persone.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Reggio
Calabria è dopo Cuma la più antica colonia
greca in Italia meridionale, è tra le più
antiche città d'Europa visto che, la colonia
calcidese fondata nell'VIII secolo a.C. manteneva
il preesistente nome di Rhegion, già noto come
Erythrà, sito in cui sorgeva un antichissimo
insediamento risalente al III millennio a.C., precedentemente
occupato da popolazioni autoctone quali gli Aschenazi,
gli Ausoni, gli Itali governati da Re Italo (da cui
il nome di Italia successivamente esteso alla penisola)
e dal mitico re Giocasto, la cui tomba sorgeva sul
promontorio di Punta Calamizzi (Pallantiòn),
punto d'approdo dei coloni greci. Reggio fu una tra
le più importanti città della Magna
Grecia raggiungendo nel V secolo a.C. grande potenza
politica-economica sotto il governo di Anassila ed
esercitando per un certo periodo influenza anche sulla
dirimpettaia città di Zancle (Messina), la
polis raggiunse dunque grande pregio artistico-culturale
grazie alla sua scuola filosofica pitagorica ed alle
sue scuole di scultura e di poesia dalle quali scaturirono
artisti come Pitagora da Reggio e Ibico; divenenne
quindi alleata di Atene nella guerra del Peloponneso
e successivamente fu espugnata dai siracusani di Dionigi
I nel 387 a.C. Città autonoma nelle istituzioni
governative, Rhegium fu importante alleata e socia
navalis di Roma e successivamente in età imperiale
divenne uno dei più importanti e floridi centri
dell'Italia meridionale essendo tra l'altro sede del
Governatore della Regio III Lucania et Bruttii (Regione
di Lucania e Bruzio). In epoca bizantina Reggio divenne
infatti Metropoli dei possedimenti bizantini dell'Italia
Meridionale, Capitale del Ducato di Calabria e perno
del rito greco in Italia; conobbe una certa prosperità
fino all'VIII secolo, quando assurse a sede episcopale.
Molti
furono i popoli che si avvicendarono a Reggio in epoca
alto-medievale, ciò testimonia l'interesse
strategico della città. Per cento anni Reggio
fu materia di contesa tra i Saraceni, i Longobardi,
ancora i Bizantini ed i Normanni. Nel 1060 Roberto
il Guiscardo e Ruggero d'Altavilla la sottrassero
per sempre ai bizantini; gli elementi della cultura
e della religiosità greca comunque sopravvissero
fino al XVII secolo, anche se nel 1081 papa Gregorio
VII aveva reistituito il rito latino. Nel 1282 durante
i Vespri Siciliani Reggio si schierò al fianco
di Messina e delle altre città della Sicilia
orientale, con cui condivideva storia, interessi commerciali
e culturali appoggiando nella rivolta anti-angioina
le forze aragonesi; comunque la città venne
assegnata al Regno di Napoli nel XIV secolo ed ottenne
nuovi poteri amministrativi di larga base comunale.
Nel '500 le continue incursioni barbaresche, le epidemie
e l'oppressivo fiscalismo della denominazione spagnola
portarono Reggio ad una decandenza che culminò
con il disastroso terremoto del 1783. Il sisma infatti
danneggò gravemente Reggio e tutta l'area dello
Stretto. Nal 1806 Napoleone occupò la città,
destinandola a ducato e a quartier generale. Reggio
liberale ebbe quindi un certo ruolo nei moti risorgimentali
ed entrò a far parte del Regno d'Italia.
PELLARO
Pèllaro è la XV circoscrizione del comune
di Reggio Calabria. Con circa 30.000 abitanti, comprende
anche il rione di Bocale, ed è il quartiere
più a sud della città. Fu comune autonomo
fino al 1927. Pèllaro è una zona turistica
con le sue spiagge, e produce dell'ottimo vino (Pellaro
IGT) che viene prodotto sfruttando le zone dei vigneti
utilizzate sin dai primi coloni greci. Si tratta di
una zona collinare che degrada dolcemente verso il
mare, formando una baia naturale, dove nel '500 sostò
anche la flotta che avrebbe sostenuto la battaglia
di Lepanto. La "punta" e la "conca"
con lo sfondo dell'Etna, rappresentano il principale
elemento caratterizzante della zona di Pellaro. Le
abitazioni si sviluppano lungo la cosiddetta "Via
Nazionale", strada che partendo dal confine dell'Aeroporto
in località San Gregorio si snoda lungo la
costa, seguendo la ferrovia fino al confine meridionale
del Comune, e confluisce nella SS 106. Lo sviluppo
edilizio segue in parte questo asse, e in parte cresce
in maniera caotica verso le colline retrostanti. Soltanto
nel nucleo centrale di Pellaro (che probabilmente
possedeva precedentemente un piano di fabbricazione)
è possibile riscontrare un modus aedificandi
a scacchiera: le due vie principali e parallele, cioè
Via Nazionale e Via Longitudinale, sono segmentate
da strade minori ortogonali alle principali e parallele
fra loro. La presenza della Ferrovia (parallela anch'essa
alle due strade sopra indicate) crea una fastidiosa
discontinuità fra l'agglomerato urbano e la
Via Marina, separati da un sottopassaggio. La zona
abitata sin dai tempi della Magna Grecia è
sempre rientrata nella sfera politica di Reggio, sulle
colline sorgevano e sorgono ancora oggi dei bellissimi
giardini, dove viene coltivata la vite che dà
il buon vino Pellaro IGT. Con la conquista della città
nel 272 a.C. da parte dei romani, la zona di Pellaro
divenne con i suoi grandi boschi il cuore dell'attività
secondo cui Rhegium doveva fornire a Roma un determinato
numero di navi da guerra, inoltre sulla costa, precisamente
nell'insenatura di Occhio, sorgeva un porto importante
per i traffici con l'oriente. Nel 1908 il terremoto-maremoto
che colpì Reggio Calabria interessò
pesantemente anche Pellaro: sul paese si abbatterono
onde alte fino a 13 metri che, sommate al movimento
tellurico, rasero al suolo il paese e causarono oltre
un migliaio di vittime pellaresi. Nel 1927, l'ammiraglio
Giuseppe Genoese Zerbi con la conurbazione della "Grande
Reggio" incluse Pellaro come circoscrizione del
comune di Reggio. Pèllaro era un ambiente di
valore pesaggistico ed ambientale. Fino ai primi anni
'70, ovvero prima delle campagne di bonifica di questo
territorio, poteva contare molti stagni retrodunali,
dove gli uccelli migratori si fermavano per la riproduzione,
e una ricca vegetazione pioniera, come ad esempio
i gigli di mare, adesso scomparsi. Su questo terreno
sorgono delle villette a schiera, autorizzate dall'amministrazione
comunale come "polo turistico" ( poiché
insistono su una zona di tipo F ) ma che in realtà
di turistico non hanno nulla. A poco è servito
l'interessamento della LIPU, che non ha potuto evitare
questa
speculazione. L'area è tuttora sotto sequestro
giudiziario in attesa del processo, il quale si pronuncerà
sull'accusa di lottizzazione abusiva, ed in caso di
sentenza di colpevolezza dovrebbe far demolire l'intero
complesso. Negli ultimi decenni questa zona è
meta di sportivi che praticano Windsurf e Kite surf,
poiché la conformazione e la posizione geografica
creano venti favorevoli a questi sport. Nella seconda
metà di agosto 2007 è successo un fatto
di grande importanza. Sulla spiaggia di Punta Pellaro
ha nidificato la tartaruga Caretta Caretta. Intervenuti
gli esperti del CTS Ambiente hanno monitorato la zona
controllando che le piccole tartarughe arrivassero
in mare. Probabilmente il tratto di costa in futuro
verrà dichiarato zona protetta come già
accade in altre zone del mediterraneo.
TURISMO
Il
mercato turistico a Reggio sembra aver avuto negli
ultimi anni una certa crescita. Al 20 settembre 2006
la città si trova al quinto posto in Italia
per incremento di turisti stranieri, con un raddoppio
di presenze rispetto all'anno precedente; le statistiche
della Banca d'Italia confermano inoltre che i flussi
economici in entrata nel 2006 hanno registrato un
sostanziale incremento se confrontati con i dati del
2005; mentre un'indagine del Sole 24 Ore conferma
un certo incremento dalle presenze ai musei e nei
siti archeologici. La recente riscoperta turistica
di Reggio ha ultimamente aperto la strada ad un concreto
sviluppo
nel settore, atteso da molto tempo in considerazione
di una "naturale vocazione turistica" del
territorio, e orientato verso una crescente offerta.
Tra le attrazioni di Reggio i Bronzi di Riace, oltre
al Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia
che li custodisce, sono una delle principali mete
turistiche della città dello Stretto; il Lungomare
del centro storico è invece diventato negli
ultimi anni un'affollata meta balneare e luogo simbolo
di una certa movida estiva. Il turismo a Reggio è
anche distribuito tra la costa jonica e la costa Viola
(tirrenica), all'incirca tra le spiagge di Bova e
Scilla; la montagna dell'Aspromonte alle spalle della
città custodisce invece la riserva naturalistica
del Parco Nazionale dell'Aspromonte, dove a 1.400
m s.l.m. sorge la stazione sciistica di Gambarie con
un panorama sulla città e su tutto lo Stretto
dalla cima innevata dell'Etna alle Isole Eolie. Nell'anno
1464 San Francesco di Paola, non avendo potuto pagare
il traghettamento, partendo dalla spiaggia del quartiere
di Catona attraversò lo Stretto sul proprio
mantello insieme ad un suo confratello. Una nota raffigurazione
dell'evento è nell'arazzo di Edward Steinle
conservato in Vaticano alla Galleria delle Carte Geografiche.
La tradizione francescana ha fatto nascere a Reggio,
proprio nel quartiere Catona, il convento dei Minimi,
edificato 1629 e dopo varie riedificazioni tuttora
esistente. Il miracolo di San Francesco è ricordato
sul lungomare Catona con un monumento di notevoli
dimensioni (circa 15 m) opera di G. Polimeni. Inoltre
un antico monumento alto 3m che raffigura il Santo
mentre naviga sul mantello con il suo accompagnatore,
scolpito in arenaria nel 1702, si trovava lungo il
mare nel punto esatto dove avvenne il prodigio, oggi
con l'ampliamento del litorale il monumento si trova
ad un centinaio di metri dal bagnasciuga all'interno
di una proprietà privata ma aperto ai visitatori.
MUSEI
Museo
Nazionale della Magna Grecia
È
considerato, dopo quello di Berlino, il più
grande e importante museo che conserva i reperti della
Magna Grecia. L'edificio del Piacentini è ricco
di collezioni archeologiche con numerosissimi reperti
provenienti dalle antiche città-stato nei siti
della Calabria, Basilicata e Sicilia.
Pinacoteca Comunale
In attesa di completamento, la Pinacoteca è
attualmente ospitata ai piani superiori del Museo
Nazionale della Magna Grecia; comprende un considerevole
numero di opere di maestri quali Mattia Preti, Luca
Giordano, Vincenzo Cannizzaro, Giuseppe Benassai,
Ignazio Lavagna Fieschi, Andrea Cefaly, Lionello Spada,
due tavolette di Antonello da Messina (Abramo servito
dagli angeli e San Girolamo penitente), frammenti
architettonico-decorativi e sculture in marmo, oggetti
di devozione privata e dipinti su tela e tavola, provenienti
da raccolte private, collezioni civiche e statali,
risalenti a un arco di tempo compreso tra il VII secolo
ed il XIX secolo.
Villa Zerbi
la più importante struttura per esposizioni
temporanee della città che in accordo con la
Biennale di Venezia ospita a più riprese sezioni
dell'importante rassegna di arte moderna e contemporanea;
Castello Aragonese
testimone dell'antica storia cittadina, ospita oggi
numerose mostre d'arte;
Museo San Paolo
nato negli anni trenta è una delle più
importanti esposizioni d'oggetti d'arte in città,
con una ricca collezione di elementi bizantini e normanni;
Planetario Provinciale "Pythagoras"
che svolge un'intensa attività divulgativa
e didattica riguardante l'astronomia e le scienze
a essa collegate;
Museo dello Strumento Musicale
ente che rivolge le sue azioni alla conservazione
e valorizzazione degli strumenti musicali, la concertistica
e la musicoterapia;
Museo dell'artigianato tessile, della seta, del costume
e della moda calabrese
illustra la storia dal periodo greco fino al 1948,
oltre ai tessuti vi sono i macchinari utilizzati per
la lavorazione e campioni di materia prima;
Museo di biologia e paleontologia marina
all'interno della collezione si segnalano fossili
di profondità ed altri provenienti dalle colline,
unici nell'area mediterranea;
Museo Agrumario
Situato all'interno della Stazione Sperimentale per
l'industria delle Essenze e dei derivati Agrumari
(SSEA), ospita diversi macchinari utilizzati per l'estrazione
del succo e delle essenze dagli agrumi tra cui la
Macchina da bergamotti "Gangeri", derivata
dal modello di Macchina Calabrese inventato nel 1840
da Nicola Barillà. Inoltre il museo ospita
una raccolta fotografica che illustra la coltivazione,
la raccolta e la lavorazione del gelsomino e la coltivazione
del papavero da oppio;
Museo Diocesano della Cattedrale
nelle vicinanze del Duomo;
Museo del Presepio
alle spalle della chiesa della Cattolica dei Greci;
Museo Etnografico;
Piccolo Museo della Civiltà Contadina;
MANIFESTAZIONI
San Giorgio
è il patrono della città e viene festeggiato
il 23 aprile;
Reggio Estate - Il più bel chilometro d'Estate
(Estate Reggina)
rappresenta, nelle sue varie forme, un appuntamento
fisso per i reggini. Il comune organizza, per tutta
l'estate, una serie di eventi culturali e di spettacoli;
Reggio Calabria Film Fest - Retrospettiva sul cinema
italiano (www.rcfilmfest.it)
si tiene ogni anno tra giugno e luglio e nasce dall'idea
di mettere a confronto il cinema italiano di ieri
e di oggi, attraverso omaggi e retrospettive ad autori
del passato e una vetrina sulle opere più recenti,
con alcune anteprime. Durante il corso del festival
che dura alcuni giorni viene attribuito il "Leopoldo
Trieste Award-Città di Reggio Calabria"
a due interpreti emergenti del cinema italiano.
Concorso Ippico Città di Reggio Calabria, a
luglio.
Ecojazz
rassegna estiva di jazz nazionale e internazionale
che da molti anni rappresenta a Reggio un punto di
rifermento nel cartellone degli eventi estivi, si
tiene generalmente nel quartiere di Pellaro.
Catonateatro
giunta quest'anno alla XXII edizione, è una
rassegna di teatro e musica con artisti del panorama
nazionale ed internazionale, che si tiene da luglio
a settembre all'Arena Neri, nel quartiere Catona.