MANIFESTAZIONI
Venerdì Santo: processione della Madonna Addolorata
- Via Crucis vivente per le vie del paese.
18 marzo: falò in onore di San Giuseppe.
domenica successiva alla Trinità: festa in
onore del Corpus Domini.
13 maggio: ricordo popolare della Madonna degli Sposi
(detta dei martiri)
Seconda domenica di maggio e 8 settembre: festa in
onore della Madonna del Carmine.
12 giugno: festa in onore di San Vito.
13 giugno: festa in onore di Sant'Antonio di Padova.
1ª domenica di luglio: festa in onore della Madonna
delle Grazie.
26 luglio: ricordo della consacrazione e della dedicazione
della nuova Chiesa Madre (ricostruita dopo il terremoto
del 23 novembre 1980) a San Laviero martire avvenuta
il 26 luglio del 2009.
6 agosto: festa in onore di Sant'Emidio.
7 agosto: festa in onore di San Donato.
16 agosto: festa parrocchiale in onore di San Rocco
(pellegrinaggi ai santuari del santo a Satriano di
Lucania e Tolve)
27 maggio e 23 agosto: festa parrocchiale in onore
di Santi Primo, Sonzio, Valentino Martiri di Tito.
7 settembre e 17 novembre: Solenni festeggiamenti
in onore di San Laviero martire, patrono e protettore
principale della parrocchia e della città di
Tito.
8 dicembre: festa dell'Immacolata Concezione di Maria
(parrocchia di Tito Scalo)
8 dicembre - 6 gennaio: Accensione Albero di Natale
Luminoso più grande della Basilicata e del
Sud, a cura della locale Associazione A.N.S.P.I. Carità
di Tito. L'Albero illumina le pendici della Torre
di Satriano.
13 dicembre: festa parrocchiale in onore di Santa
Lucia Vergine e Martire.
FESTA PATRONALE DI SAN LAVIERO MARTIRE
È il santo Patrono e Protettore del paese ed
è titolare della Chiesa Parrocchiale. Viene
invocato nei casi di malattie e di pubbliche calamità.
Solenni Festeggiamenti sono a lui riservati il 4-5-6-7
settembre, con la grande festa estiva che è
preparata con un solenne triduo di preghiere, e il
17 novembre giorno della Festa Patronale in cui si
ricorda il suo martirio avvenuto nell'antica città
romana di Grumentum nel 312 d.C. Nelle due date di
festa il popolo partecipa numeroso, con solennità
e devozione per ringraziare il santo della sua protezione
su persone, case e cose. Molto suggestiva è
la processione con la statua del santo che percorre
le vie cittadine del centro storico e della città
moderna.
San Laviero martire si festeggia nelle seguenti date:
26 luglio: Ricordo della Consacrazione e Dedicazione
della Chiesa Madre a San Laviero martire
7 settembre: Festa del Patrocinio e della Protezione
di San Laviero martire sul popolo di Tito
17 novembre: Festa Patronale di San Laviero martire
Solennità e Memoria del Martirio avvenuto nel
312 d.C. a Grumento Nova
CASTELLO
Nell'abitato di Tito, durante il periodo feudale,
sorgeva, nel punto che ancor oggi è denominato
Castello, una fortificazione cinta da mura, ma senza
torri. Tale castello apparteneva in origine alla famiglia
dei principi Ludovisi. Venne acquistato poi dai Principi
di Stigliano, i quali nel 1692 lo cedettero per vendita
al barone Laviano che era pure marchese di Satriano.
Nel 1827 il castello fu venduto dal marchese Pietro
Laviano ai proprietari terrieri Luigi Spera e Francesco
Laurini.
TORRE DI SATRIANO
Resti di edificio risalente al periodo X/VII secolo
a.C.[15]. L'antica Satriano venne rasa al suolo nel
1420 per volere di Giovanna II e non fu mai più
ricostruita. I suoi abitanti si dispersero nei paesi
vicini di Pietrafixa (oggi Satriano di Lucania) e
Tito e del suo glorioso passato non rimasero che il
nome, i resti che ancor oggi possono essere visitati[12]
e i racconti a metà tra la realtà e
la fantasia circa la sua distruzione.
FONTANA DI PIAZZA DEL SEGGIO
Fontana monumentale in pietra che fu costruita nel
XVIII secolo.
ARCO DURAZZESCO
Fu costruito nel XV secolo ed introduce al palazzo
comunale.
CHIESA MATRICE PARROCCHIALE DI SAN LAVIERO MARTIRE
Fu costruita nel 1465 è venne dedicata al patrono
San Laviero martire. Fu gravemente danneggiata dai
terremoti del 1694, del 1826 e del 1857. Anche nel
sisma del febbraio 1963 subì notevoli danni.
Danneggiata anche dal terremoto del 23 novembre 1980,
è stata interamente ricostruita e riconsacrata
e dedicata il 26 luglio 2009 a San Laviero martire.
La chiesa è a tre navate e custodisce un organo
ligneo e una tela del 1700 che rappresenta il martirio
dei fratelli martiri Primo, Sonzio e Valentino. Sulla
navata sinistra si vede il cappellone di San Mattia
Apostolo mentre nella navata destra si apre un corridoio
con le nicchie laterali. Nel transetto laterale destro
si accede al campanile mentre nell'atrio si accede
a una scala che scende nel seminterrato ove ci sono
uffici, depositi e aule parrocchiali. La navata centrale
si presenta con l'abside e la sede dell'altare mentre
da una porta a sinistra si accede alla sagrestia.
Al suo interno si custodiscono diverse statue.
la statua lignea di San Laviero martire, opera di
Giacomo Colombo del 1714)
la statua lignea della Madonna del Carmine, opera
di ignoto intagliatore lucano;
le statue di San Donato e di Sant'Emidio e dei Santi
Martiri Primo, Sonzio e Valentino, in cartapesta,
realizzate tutte attorno al 1852 e completamente restaurate
nel 1992;
la statua in cartapesta leccese della Madonna Addolorata;
il busto settecentesco ligneo di San Biagio;
le statue lignee di epoche differenti di San Pasquale,
San Michele, Sant'Agostino, Santissima Annunziata,
Madonna di Loreto, Sacro Cuore di Gesù e Sant'Anna.
Il campanile della vetusta matrice realizzato in ferro
e metallo si presenta con delle vetrate doppie, al
suo interno sono state collocate il 15 marzo 2009
tre campane con le immagini di San Laviero martire,
della Madonna del Carmine e dei Santi Primo, Sonzio,
Valentino martiri.
CHIESA DEL CALVARIO
Fu costruita nel 1300 ed è uno dei luoghi di
culto più antichi di Tito. Al suo interno si
custodiscono i pregevoli altari lignei dedicati al
SS. Crocifisso con una scultura del 1236 e a San Biagio
vescovo e martire di Sebasten. La statua lignea di
San Biagio è del 1700 circa, all'interno della
chiesa del Crocifisso viene venerata anche una Madonna
Nera, chiamata attualmente dal popolo titese Santa
Brigida. La statua della Madonna è rivestita
con un abito nuziale del 1900 ricamato a mano.
CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE
Fu costruita per devozione verso la Madonna delle
Grazie dalla famiglia Laurino. Originariamente era
privata, ma fu aperta come luogo di culto pubblico
alla metà del XX secolo. All'interno della
chiesa si custodisce un altare in legno dedicato alla
Madonna delle Grazie con una statua in manichino del
1845, altre statue della chiesa sono quelle di Sant'Antonio
abate, di Sant'Agnese martire e di Santa Filomena,
inoltre si custodisce un crocifisso ligneo del 1500
circa di buona fattura, restaurato per devozione nel
1923. Nel 2010 sono state rubate tre statue, la Madonna
delle Grazie, Sant'Agnese e Santa Filomena. Il comitato
feste della Madonna delle Grazie si è adoperato
con una colletta popolare per far ricostruire in vetroresina
una copia della Statua della Madonna.
CONVENTO FRANCESCANO CON ANNESSA CHIESA DI SANT'ANTONIO
DI PADOVA
Venne costruito nel 1514, e venne dedicato a Sant'Antonio
da Padova e a San Francesco di Assisi. Al suo interno
si possono osservare gli artistici e pregevoli altari
barocchi del 1700 dedicati a San Francesco di Assisi
e a Sant'Antonio da Padova. La chiesa è in
stile barocco e ha due navate quella centrale e quella
di sinistra. Le tele che si trovano nella chiesa sono
sei e sono quello di San Michele arcangelo, della
SS. Trinità, dei Martiri di Tito, dell'Immacolata
Concezione, di Santa Chiara di Assisi e di Santa Marta
monaca e della Madonna dei Martiri. Le statue che
si trovano nella chiesa sono quelle lignee del 1769
di Sant'Antonio di Padova, San Francesco di Assisi
e di Santa Rosa da Viterbo. La statua di Santa Lucia
è in legno del 1800 mentre quella di San Rocco
è in cartapesta del 900. Si conservano tre
statue lignee del 1500 raffiguranti la Madonna del
divino amore, la Madonna di Loreto e la Madonna del
Carmine. Si conservano anche le statue del Gesù
risorto, di Gesù bambino, del Cristo flagellato,
e di un sacro cuore di Gesù. Il chiostro del
convento francescano è affrescato con le vite
di Sant'Antonio di Padova, di San Francesco di Assisi
e lodi francescane opera del celebre Giovanni De Gregorio
detto il pietrafesa del 1639. Il campanile del Convento
ha tre campane con le immagini di S.Filomena,S.Antonio
e S.Vito.
ALTRE CHIESE
Chiesa e Santuario della Madonna del Carmine
Cappella di San Vito Martire
Cappella del Santissimo Crocifisso
Chiesa della Madonna degli Sposi
Chiesa dei Santi Primo,Sonzio,Valentino Martiri
Cappella di Santa Filomena
Cappella di San Vincenzo
Chiesa della Madonna Immacolata (Tito Scalo)
Chiesa della Madonna del Rosario
ORIGINI E CENNI STORICI
L'abitato sorgeva originariamente in posizione prospiciente
all'attuale zona industriale sulle alture a sud della
Piana di Santa Loja. A seguito della distruzione dello
stesso (come riportato da Tito Livio), i titesi si
spostarono più a valle, verso sud, nei pressi
della Fiumara di Tito dove sorge l'attuale cittadina
la cui popolazione si incrementò anche grazie
alla distruzione della non lontana Satrianum (1420-1430)
della quale sono presenti importanti resti archeologici
oggetto di campagne di ricerca. A Tito, in Piazza
del Seggio, durante la rivoluzione napoletana del
1799, gridando per l'ultima volta: “Viva la
Repubblica, viva la libertà” venne fucilata
Francesca De Carolis Cafarelli, diventando un'eroina
repubblicana per il paese lucano.