Castello del Catajo - Via Catajo, 1 - 35041 Battaglia Terme (PD) - tel: 049/ 9100411
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La famiglia Obizzi, originaria della Borgogna (in Francia), si può considerare, nella storia italiana, una famiglia di "Capitani di ventura", giunti in Italia al seguito dell'imperatore Arrigo II nel 1007.

Dopo una prima residenza in Toscana, la famiglia si stabilì nel territorio della Repubblica di Venezia, allora molto potente e raramente in guerra con gli stati Italiani perché più interessata alle conquiste esterne all'Italia, legate alle sue attività marinare.

In un periodo di pace Pio Enea degli Obizzi (il quale impose il nome all'obice, il cannone da assedio), attratto dalla bellezza dei luoghi, decise di costruire un palazzo adeguato alla gloria della famiglia.

Esso fu ideato dallo stesso Pio Enea senza l'aiuto di architetti e quindi sta a metà tra il castello militare e la villa principesca. Fu costruito in soli tre anni fra il 1570 e il 1573 (tranne che per l'ala in alto, risalente al secolo XIX). All'inizio erano previste pitture solo nei muri esterni (ora scomparse) ma nel 1571 Pio Enea chiamò Gian Battista Zelotti (allievo di Paolo Veronese) ad affrescare i muri interni con le gesta della sua famiglia.

La famiglia Obizzi si estinse nel 1805 con il marchese Tommaso, che lasciò il castello agli eredi della casa d'Este (Arciduchi di Modena); sotto Francesco IV fu costruita l'ala visibile più in alto e detta "Castel Nuovo". Alla morte di Francesco V, senza figli, il Catajo passò all'Arciduca ereditario d'Austria Francesco Ferdinando.

Fu per opera di questi due ultimi proprietari che l'armeria ed il museo degli Obizzi, assieme ad una vasta collezione di strumenti musicali e quadri, furonotrasferiti rispettivamente nel castello di Konopischt ed a Vienna. Dopo la prima guerra mondiale il Catajo fu assegnato al governo italiano come riparazione dei danni di guerra ed esso poi lo vendette alla famiglia Dalla Francesca nel 1929.

Chi ci viene a trovare in visita, potrà vedere le stanze del piano nobile accompagnato da una guida, per poi potersi rilassare liberamente nel parco, ricco di piante antiche e con un laghetto al suo interno.

Inutile dire che l'imponente complesso è la cornice ideale dove organizzare non solo riunioni e convention, ma anche eventi post-congressuali, ricevimenti, serate di gala, matrimoni e manifestazioni culturali.

Le sei sale multifunzionali aperte al pubblico offrono fino a 350 posti a sedere: il salone pricipale, chiamato "delle tre forme di governo" in virtù dei magnifici affreschi del soffito, che illustrano la Democrazia, l'Aristocrazia e la Monarchia, può accogliere fino à 164 persone.

Come si conviene a una dimora blasonata, dove vip e eventi di prestigio sono di casa, il servizio è prefetto, il catering all' altezza di qualsiasi situazione.

La terrazza del piano nobile ospita, nella bella stagione, banchetti per 350 persone.

Tutte le attrezzature per il congressuale sono disponibili su richiesta. Offerti sono anche i seguenti servizi accessori: traduzione simultanea, interpreti, servizio di segreteria, hostess.