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Treviso
è un comune capoluogo dell'omonima provincia
della regione Veneto. È sede vescovile della
Diocesi di Treviso. E'
situata nella pianura veneta, a circa 15 km a sudovest
della riva destra del Piave alla confluenza tra il
Sile, fiume di risorgiva, ed altri corsi d'acqua quali
il Botteniga che, ricevuti il Limbraga e la Piavesella
e giunto al cuore della città, si suddivide
in diversi rami e canali (Cagnan grando, Cagnan medio
o Buranelli, Roggia o Siletto, il Canale delle Convertite),
e lo Storga che lambisce il comune ad est. Paragonata
spesso alla vicina Venezia per i numerosi rivi che
la solcano e le conferiscono scorci di rara suggestione,
Treviso si può ancora specchiare nella descrizione
che di lei fu data da un suo illustre cittadino, Giovanni
Comisso, il quale la definì «unagentilissimastruttura
medievale in giuoco bizzarro con le chiare acque dei
fiumi che l'attraversano e né le distruzioni
di guerre né il cattivo gusto degli uomini
riescono ancora a tramutare». Seppure parzialmente
alterata dalla ricchezza e dagli interventi, sovente
contestati, portati avanti negli anni a cavallo del
Terzo Millennio, Treviso mantiene ancora un aspetto
gentile e riservato dove, accanto ad i luoghi più
celebri e frequentati, si celano strade minori, vicoli,
rivali, canali e barbacani che mantengono integro
il fascino di una città ricca di storia. Quasi
gelosa della propria intimità, la città
sembra offrirsi alla lenta indagine di un passeggio
mattiniero di un giorno festivo quando, davvero autentica,
sa stupire e segnare profondamente i ricordi dei suoi
visitatori.
ORIGINI
Si
suppone che il nome Tarvisium sia frutto di una romanizzazione
di un precedente toponimo a sua volta relativo ai
Taurusci, gruppo etnico di area celtica, anticamente
stanziato sui Monti Tauri all'estremità orientale
delle Alpi e che si ipotizza abbia costituito la prima
comunità trevigiana. Non manca peraltro chi
ha ricondotto il nome all'espressione indoeuropea
tarvos (toro) con l'aggiunta di un suffisso -isium
di chiara derivazione romanistica. Una terza opinione
si rifa invece al etimo gallico trev- poi modificato
in tarv- con il significato di villaggio di legno.
È da citare, inoltre, l'ipotesi che vorrebbe
la nascita del nome "Tarvisium" da una statua
a tre volti che doveva campeggiare nella piazza centrale
dell'agglomerato. In ultimo deve altresì citarsi
la tesi di una derivazione dalla combinazione di due
termini romani Ter- e -visi in relazione ai tre colli
(in latino, appunto, visi), corrispondenti agli attuali
Duomo, Piazza dei Signori e Piazza Sant'Andrea, su
cui sarebbe stata edificata la città.Quanto
alle origini, anche Treviso conosce numerose ricostruzioni
mitologiche sui suoi albori, per lo più dovute
a miti formatisi nel corso del Medioevo su impulso
delle più influenti famiglie nobiliari. Il
mito più noto risale alle Antiquitatum variarum
di Giovanni Annio da Viterbo dove si afferma che la
città sarebbe stata fondata dai Taurusci, popolo
di origini orientali e seguace del dio Api, sacro
toro dell'Antico Egitto. I Veneti, infatti, oppressi
dai Giganti dell'Istro, avrebbero invocato l'intervento
della divinità egiziana che, al fianco dei
Taurusci, avrebbe sbaragliato i Giganti in una leggendaria
battaglia. A perenne ricordo delle gesta, i vincitori
fondarono Taurisium, la città del Toro sacro.
DA VEDERE
Chiesa di San Francesco
Entrata della chiesa di S.FrancescoNei primi anni
del XIII secolo il Libero Comune emanò gli
Statuti che permettevano agli ordinireligiosi di insediarsi
all'interno delle Mura. Un gruppo di frati francescani,
inviati dallo stesso S.Francesco, giunse a Treviso
nel 1216 e presero sede in un oratorio dedicato alla
Madonna, in una zona oltre il Cagnan Grande. La comunità
divenne presto numerosa e nel 1231 si cominciò
a costruire la Chiesa e il Convento. Nel 1270 vennero
ultimate le costruzioni. Nel 1797 la Chiesa divenne
di proprietà francese e nel 1806 venne soppressa
dalle leggi napoleoniche. Fu così adibito per
scopo militare e per stalla. Nel 1928, dopo un restauro,
la Chiesa venne riaperta. L'architettura impiegata
per la costruzione è un momento di transizione
fra il romanico e il primo gotico. Nella lunetta sopra
il portale c'è un affresco attribuito a Marco
Veneziano (1235). La struttura della Chiesa è
costituita da un'unica navata e da cinque cappelle.
Sulla parete sinistra c'è un affresco raffigurante
S.Cristoforo, opera romanico-bizantina del fine 1200.
Nella cappella maggiore vi è il dipinto "Quattro
Evangelisti", probabilmente opera di un allievo
di Tommaso da Modena. Nella prima capella a sinistra
è presente un'opera di Tommaso da Modena, l'affresco
" Madonna con il bambino e Sette Santi"
(1350). Nella seconda cappella a sinistra vi è
un affresco di Maestro di Feltro, "Madonna e
Quattro Santi" del 1351. La chiesa di S.Francesco
ospita le tombe di alcune persone celebri: Pietro
Alighieri e Francesca Petrarca i più importanti.
Il primo, figlio di Dante Alighieri, era un giudice,
poeta e commentatore residente a Verona che morì
a Treviso, durante un soggiorno, nel 1364. La seconda,
figlia di Francesco Petrarca, morì di parto
nel 1384.
Loggia
dei Cavalieri
Il simbolo del potere politico assunto da nobili e
cavalieri nel periodo del Libero Comune è la
Loggia dei Cavalieri, esemplare del romanico trevigiano
che risente dell'eleganza bizantina. Fu costruita
sotto il potere del podestà Andrea da Perugia
(1276) come luogo di convegni, conversazioni, giochi
e il popolo non poteva accedervi.
Piazza dei Signori e Palazzo dei Trecento
Piazza dei SignoriA nord della piazza sorge il Palazzo
di Podestà (fine 1400) che conserva caratteristiche
medievali lungo il Calmaggiore. Piazza dei Signori
si chiamava anche Maggiore o della Berlina, in quanto
qui veniva praticata una punizione chiamata appunto
berlina: i colpevoli venivano esposti e umiliati in
pubblico. Nella piazza si possono notare numerosi
leoni con ilVangelo aperto, segno della dominazione
della Serenissima. Iniziata la costruzione nel 1200,
il Palazzo dei Trecento ospitava i membri del Maggior
Consiglio, di cui ne faceva parte anche il podestà.
Era chiamato anche "Palazzo della Ragione"
in quanto questo luogo era il centro sociale-amministrativo
della città. Il giorno 07-04-1944 il palazzo
dei trecento è stato centrato da una bomba
lanciata dagli Americani durante un'incursione aerea
della seconda guerra mondiale (in quell'occasione
la città venne devastata), questa ha sfondato
il tetto del salone principale al primo piano dopodiché
è esplosa prima di sfondare la loggia sottostante.
La parete meridionale e parte di quella orientale
sono letteralmente esplose mentre la parte rimanente
di quella orientale e la parete settentrionale risultavano
avere uno strapiombo in alcuni punti di quasi un metro.
Sono stati costruiti dei pilastri di sostegno per
evitare che le pareti crollassero e ci sono voluti
diversi anni prima che il palazzo venisse restaurato
portando le pareti a piombo e ricostruendo quelle
crollate. Ora rimane solo una cicatrice nelle pareti
esterne del palazzo e purtroppo parte degli affreschi
nella parte interna sono andati distrutti.
Chiesa di San Nicolò
I frati domenicani giunsero a Treviso nel 1221. Già
nel 1231 il Comune finanziava dei progetti per la
costruzione di una chiesa ad unanavata. Secondo una
leggenda, Papa Benedetto XI (Niccolò Boccasino)
elargì 70 000 fiorini d'oro per la costruzione
della chiesa attuale. Lo stile impiegato nella costruzione
è una transizione tra il romanico veneto e
il gotico d'otralpe. La chiesa è formata da
tre navate e cinque cappelle absidi. In questa chiesa
sono presenti molti affreschi importanti di Tommaso
da Modena: San Romualdo, Sant'Agnese e il Redentore,
San Girolamo nello studio. Importante è l'affresco
di S Cristoforo che si trova nella zona orientale
della chiesa: tra questi il più antico affresco
conosciuto in Europa dove sono raffigurati degli occhiali
(vedi). L'organo a due mani, tuttora funzionante,
è stato costruito da Gaetano Callido e le ante
sono state dipinte da Giacomo Lauro.
Duomo
Il
Duomo di Treviso, intitolato a San Pietro, si trova
nell'omonima piazza caratterizzata da una forma piuttosto
asimmetrica. Il Duomo, anticamente, era una chiesa
più piccola costruita in epoca romana. Successivamente,
vennero costruiti la cripta e le cappelle del Santissimo
e del Malchiostro. La prima ospita la tomba del vescovo
Niccolò Franco, il quale, con l'aiuto dei Francescani,
costruì il Monte di Pietà. Notevole
per le decorazioni di gusto rinascimentale è
il monumento funebre del vescovo Zanetti, scolpito
nel 1484 da Pietro Lombardo da Carona, attivo a Venezia.
La seconda cappella venne costruita (1520) dal monaco
Malchiostro. La navata è chiamata anche dell'Annunziata,
perché ospita un quadro omonimo raffigurante
l'annunciazione della nascita di Cristo a Maria (quadro
di Tiziano). Altri dipinti presenti sono le decorazioni
della cupola , da parte di Giovanni Antonio de Sacchis
da Pordenone e la pala del Tiziano. La navata centrale
è stata costruita attorno al 1700, dopo l'abbattimento
dell'edificio romano, con uno stile neo-classico.
Il Duomo è caratterizzato da sette cupole,
cinque poste nella navata centrale ed altre due che
chiudono le cappelle. Attualmente l'unico reperto
dell'edificio romano ancora esistente è l'antico
portale.
Piazza Rinaldi
Piazza Rinaldi è stata costruita dalla ricca
famiglia Rinaldi. Piazza Rinaldi, a differenza di
Piazza Duomo, segue uno schema abbastanza simmetrico.
La piazza ospitava tre palazzi di epoche differenti,
ma tutte in possesso della famiglia Rinaldi. Il primo
è stato costruito nel Duecento ed era la residenza
dei Rinaldi appena giunti a Treviso e fuggiti da Federico
Barbarossa. Il secondo palazzo, di epoca quattrocentesca,
è decorato con curiosi archi ogivali inflessi
in una loggia al primo piano. Il terzo è ultimo
palazzo è di origine settecentesca. Nella piazza
vi era una "stazione di posta". Qui arrivavano
persone che, grazie all'aiuto dei cavalli, smistavano
e trasportavano la posta.Fungeva anche da dormitorio
e osteria. All'inizio del Novecento divenne luogo
di mercato e incontro.
Ponte di Pria
Il "Ponte di Pria" (Ponte di Pietra) è
un ponte situato in una zona in cui confluiscono le
acque del Cagnan (Canale) Grande, il quale ospita
l'isola di Pescheria, il Canale dei Buranelli ed un
altro canale. Qui vi sono delle chiuse, ideate e costruite
da Fra' Giocondo. Le chiuse servivano ad inondare
i dintorni di Treviso per bloccare l'avanzata dei
Francesi.
I Buranelli
I Buranelli erano un antico canale navigabile. Questa
via fluviale permetteva gli scambi commerciali con
le isole lacustri e soprattutto con l'isola di Burano.
Veniva praticata questa forma di trasporto in quanto
era più sicura di altre. Le barche utilizzate
per i trasporto delle merci erano chiamate Burci proprio
per la loro provenienza dall'isola veneziana.
Monte di Pietà e Cappella dei Rettori
Nelle vicinanze della Piazza dei Signori si trova
il Monte di Pietà. Esso fu fondato per combattere
l'usura praticata dagli ebrei in quanto era il mercato
dei pegni. Il simbolo del Monte di Pietà è
il Cristo che mostra le sue stigmate. Nel primo piano
dell'edificio si trova la chiesa di S.Lucia, mentre
al secondo piano si trova la Cappella dei Rettori.
Essa non è un luogo sacro; il suo nome deriva
dalla forma ad abside decorata. All'interno della
saletta in cui si riunivano le persone, vi sono degli
affreschi di Ludovico Toeput detto Pozzoserrato (Anversa
1550 Treviso 1605), artista fiammingo che si
ispirò alle ville palladiane. In questo luogo
venivano inflitte le pene capitali, rimane ancora
un piccolo altare che testimonia l'esatto punto in
cui venivano applicate. Il condannato era posto in
modo tale da guardare l'icona del Cristo e pentirsi
dei suoi peccati.
Quartiere latino
Questa è una delle zone di Treviso che ha subito
i maggiori cambiamenti nell'arco degli ultimi anni.
Il nuovo quartiere è stato, infatti, inaugurato
il 30 settembre 2006 dopo otto anni di intensi lavori
di recupero; laddove sorgeva l'ex-ospedale della città
intitolato a Santa Maria dei Battuti (o, anche, detto
San Leonardo) , ora sono stati ricavati negozi, piazze,
bar, uffici, abitazioni ma soprattutto la sede distaccata
dell'Università degli studi di Padova (già
attiva dal 2000) e il Palazzo dell'Umanesimo latino.
Tutto il complesso si caratterizza per la freschezza
e la chiarezza dei materiali utilizzati, uniti ad
un uso sapiente dell'illuminazione che arricchisce
questa parte della città. Nella zona, al di
là del Sile, sorge anche la sede distaccata
dell'Università Ca' Foscari di Venezia.
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Popolazione
Residente 80.144 (M 37.688, F 42.456)
Densità per Kmq: 1.444,0
CAP
31100
Prefisso Telefonico 0422
Codice Istat 026086
Codice Catastale L407
Denominazione
Abitanti trevigiani
Santo Patrono San Liberale di Treviso
Festa Patronale 27 aprile
Il
Comune di Treviso fa parte di:
Comprensorio del Consorzio di Bonifica Destra
Piave
Parco Naturale del Fiume Sile
Associazione Italiana Città Ciclabili
Comuni Confinanti
Carbonera, Casier, Paese, Ponzano Veneto, Preganziol,
Quinto di Treviso, Silea, Villorba, Zero Branco
Musei nel Comune di Treviso
Museo Diocesano d'Arte Sacra
Museo di Santa Caterina
Museo delle Arti e delle Tradizioni
Museo "G. Scarpa, D. Grossa e Campagner"
Giardini
e Orto Botanici
Orto Botanico Conservativo Carlo Spegazzini e
Giardino Fenologico Alessandro Marcello
Chiese
e altri edifici religiosi trevigiani
Santuario Santa Maria Maggiore "Madonna Granda"
Teatri
Teatro Comunale di Treviso
Teatro Eden
Teatro Delle Voci (già La Perla)
Teatro Sociale (già Ariston)
Stadi
di Calcio
Stadio Omobono Tenni
Eventi,
Feste e Sagre
Rogo de la Vecia (giovedì di mezzaquaresima)
Radicchio in Piazza (metà dicembre)
Il
comune è gemellato con
Timisoara (Romania) |
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