Susegana
è un comune della provincia di Treviso. Il
territorio è di tipo collinare a nord e pianeggiante
a sud. Ad ovest il confine comunale coincide per gran
parte con il letto del fiume Piave, nel tratto in
cui questo esce dalle colline per allargarsi nella
pianura. Nel capoluogo scorre il Rujo mentre ad est
il confine coincide con il torrente Crevada, che scorre
presso l'omonima località. Il territorio è
un nodo di comunicazione per il traffico stradale
e ferroviario in direzione Venezia-Udine, ed anche
in passato ha avuto un ruolo rilevante, come testimonia
la presenza di resti di infrastrutture dell'età
romana. Nel periodo austroungarico diventò
zona di passaggio della Strada Statale 13 Pontebbana
. Per il traffico ferroviario, Susegana possiede una
fermata in frazione Ponte della Priula.
ETIMOLOGIA
Il toponimo di Susegana secondo alcuni risale all'epoca
della colonizzazione romana della valle del Piave,
e si riferirebbe al nome del proprietario di un appezzamento
(Sosus o Sosius); in alternativa è stata proposta
un'etimologia germanica (da "sig", "vittoria"
o "fortezza"). Oppure potrebbe derivare
dal nome latino di persona Sosicus (da Sosius), con
l'aggiunta del suffisso -anus che indica appartenenza.
DA
VEDERE
Chiesa
della Visitazione della Beata Vergine
Eretta nel XIII secolo e riedificata probabilmente
nel XV, ospita la pala "Madonna fra Santi"
di Giovanni de' Sacchis, detto Il Pordenone (XVI secolo).
Sulla parete della navata sinistra, inoltre, si trovano
resti di affreschi quattrocenteschi, riscoperti nel
corso dei restauri iniziati nel 1984[2]. La Grande
Guerra lasciò a carico di questo edificio ingenti
danni, che recuperò insieme a dei cambiamenti
strutturali. Recentemente questa chiesa arcipretale
ha ricevuto forti lavori di rinforzo delle fondamenta
della facciata di destra e di restauro della facciata
anteriore che, con i suoi fregi e le sue decorazioni,
hanno permesso a questo edificio di ritornare a parte
della sua antica bellezza.
Castello
di San Salvatore
La sua costruzione inizia nel 1323 ad opera di Rambaldo
VIII di Collalto e finisce con il suo successore Schenella
V. Con la sua doppia cinta muraria, copre un'area
di 32.000 m2. Venne progressivamente abbellito e ingrandito
e vi fu inserito il seicentesco "palazzo Odoardo".
Andò quasi interamente distrutto tra il 1917
e il 1918 in seguito alla rotta di Caporetto: l'artiglieria
italiana bombardò pesantemente il castello
di Collalto e questo, causando anche la distruzione
di molte delle opere d'arte custodite.
Ponti
romani
Resti di un ponte sul fiume Piave (località
"Villa Jacur") e "ponte vecchio"
sul torrente Crevada.
MANIFESTAZIONI
Maggio Suseganese: in occasione della festa patronale,
si tiene nel capoluogo una sagra della durata di circa
dieci giorni che termina di domenica con il gioco
della tombola.
Festeggiamenti di San Daniele: per la ricorrenza del
patrono della frazione di Colfosco.
Festa di Sant'Anna: in località Sant'Anna,
si svolge a luglio la festa patronale con serate di
danza.
San Giorgio: festa patronale organizzata nel campo
sportivo della frazione di Collalto.
Millenaria Festa della Tombola: dall'omonimo colle,
si tiene nella frazione di Colfosco in settembre.
Panevin in Amicizia: la sera del 5 gennaio si brucia
il falò e la "vecia", rito propiziatorio
per il nuovo anno dalle origine antichissime. Molto
belli i fuochi artificiali che illuminano la festa
FRAZIONI
Il comune, oltre al capoluogo, è costituito
dalle frazioni di:
- Collalto, frazione storica all'estremo nord del
comune.
- Colfosco, situata alcuni chilometri a sud di Collalto,
vicina al fiume Piave.
- Ponte della Priula è la frazione più
meridionale, attraversata dal Piave e sede della stazione
ferroviaria di Susegana.
- Crevada, località di recente sviluppo, al
confine est del comune.
COLLALTO
All'estremità nord del comune e a circa 6 km
dal capoluogo, il territorio di Collalto è
prevalentemente collinare e boscoso. Esso, nella sua
parte più elevata, si affaccia sul Quartier
del Piave, guardando sulla vasta piana di Pieve di
Soligo, sui relativi colli e sulle Prealpi Bellunesi.
Attraverso la strada di Collalto-via Tombola, con
una lunga passeggiata naturalistica, dal castello
di Collalto si raggiungono il colle del castello di
San Salvatore e Susegana. La presenza umana a Collalto
è provata sin dalla preistoria e pure in seguito
ebbe una certa importanza come zona di transito commerciale
(presenza di ponti romani in loc. Sant'Anna; toponimo
Mercatelli). Si ipotizza che nell'alto medioevo fosse
presente un insediamento longobardo, cosa testimoniata
dal culto dei santi guerrieri Giorgio e Martino, tuttavia,
in assenza di documentazione certa, si ritiene che
solo attorno al XII secolo si formò un primo
fortilizio da cui poi si sviluppò l'odierno
castello. I nobili trevigiani, insediatisi nel Colle
Alto, assunsero il nome di Collalto. Con Ensedisio
I, considerato il fondatorie del castello di Collalto
(1110, il centro divenne feudo del casato dei Collalto,
con il compito di controllare i guadi del Piave. Nel
1245 i conti acquistarono anche la collina di San
Salvatore in quel di Susegana e nel 1312 i diritti
feudali della casata furono confermati dall'imperatore
Arrigo VII. Al castello di Collalto facevano capo
le ville di Barbisano, Falzè di Piave e Sernaglia,
mentre a San Salvatore spettavano Colfosco, Refrontolo,
Santa Lucia e Susegana. Con la pace raggiunta dopo
l'arrivo della Serenissima, il castello perse d'importanza
e divenne un monastero francescano, importante centro
culturale dove operarono artisti quali il Pordenone
e Francesco da Milano. Con l'arrivo di Napoleone,
da capoluogo di contea Collalto fu ridotta a semplice
frazione di San Salvador (l'attuale Susegana), mentre
il convento veniva soppresso e trasformato in filanda.
Cominciò così un progressivo declino
che culminò con la Grande Guerra: trovandosi
proprio sul fronte del Piave, castello e paese furono
quasi completamente distrutti dai colpi dell'artiglieria
italiana schierata sul Montello. Il tempo tra le due
guerre vide la rinascita della frazione: nel 1927
venne costruita l'attuale chiesa, su progetto di Domenico
Rupolo. Il castello di Collalto non venne però
restaurato e di esso rimane ancora eretta l'antica
torre, simbolo del paese.
ORIGINI
E CENNI STORICI
I primi insediamenti risalgono all'età del
bronzo recente e finale. A conferma di ciò
sono i ritrovamenti sulla collina di San Salvatore
di manufatti come selci, punte di freccia e raschiatoi.
Altri insediamenti preistorici sembrano essere stati
la frazione di Collalto e località Villa Jacur,
entrambe sedi di ritrovamenti come cocci, selci e
tracce di fondi di capanna. La posizione particolarmente
favorevole in prossimità di guadi di attraversamento
del fiume Piave, oltre a facilitare la nascita di
insediamenti, portò probabilmente alla nascita
di commerci nella zona vicina al fiume, da cui potrebbe
derivare il toponimo "Marcadelli", poi trasformatosi
in "Mercadelli" ed infine nell'attuale località
"Mercatelli". In epoca romana il territorio
fu attraversato dalla via Claudia Augusta e da un
tracciato tra Opitergium (Oderzo), Feltria (Feltre)
e Tridentum (Trento), che si incrociavano alla confluenza
del Soligo nel Piave. Ciò è testimoniato
anche dai resti di alcuni ponti dell'epoca in località
"Sant'Anna" e dalla passata esistenza di
un guado sul Piave in località "Mercatelli".
Degli insediamenti dovevano sorgere nei pressi delle
vie, come sembra provare il rinvenimento ottocentesco
(località "Barco") della scultura
di un Lare, attualmente conservata presso il Museo
civico di Treviso. Nell'alto medioevo nuclei longobardi
si stabilirono probabilmente nella zona, a causa della
sua importanza strategica. L'abbazia di Follina effettuò
opere di sistemazione del territorio, che ne accrebbero
la prosperità, fondando inoltre ospizi e ospedali
per pellegrini. Nel XII secolo venne fondato su un'altura
il castello di Collalto (attestato dal 1138), dei
conti di Treviso (poi conti di Collalto) di possibile
origine longobarda. Di questo periodo è la
leggenda di Bianca di Collalto. Il comune di Treviso
nel 1245 cedette ai conti anche la collina di San
Salvatore, sulla quale venne fondato un secondo castello
nel secolo successivo. Nel 1312 i conti di Treviso
furono investiti del possesso dall'imperatore Arrigo
VII. Nel 1806, nell'ambito dell'occupazione napoleonica,
furono istituito il comune di "San Salvador",
che più tardi mutò la denominazione
in "comune di Susegana". La località
di Susegana, scelta come sede del comune, si sviluppò
a partire da quest'epoca. Venne attraversata dalla
strada tra Treviso e Conegliano (oggi SS 13 Pontebbana),
che passa il Piave sul "ponte della priula".
Un secondo ponte venne realizzato il ponte ferroviario
per la linea Venezia-Vienna nel 1885, che favorì
nel secolo seguente lo sviluppo della località
di "Ponte della Priula". I bombardamenti
durante la prima guerra mondiale toccarono duramente
il centro, con la distruzione dei due castelli e del
ponte della priula. Dopo la seconda guerra mondiale
il paese si è sviluppato come centro agricolo
(tenuta Collalto) e quindi, a partire dagli anni sessanta,
come centro industriale (lo stabilimento Zanussi,
ora Electrolux, formò molti posti di lavoro).