Sona
è un comune in provincia di Verona. Il comune
di Sona si trova a metà strada tra Verona ed
il lago di Garda. Il territorio su cui si sviluppa
il comune è composto da colline moreniche di
fondo, formatesi dallo scorrimento verso valle del
ghiacciaio che ha oggi lasciato il posto a lago di
Garda. Le altitudini variano dagli 85 metri di Lugagnano,
che si trova invece in una zona completamente pianeggiante,
sino ai 243 metri delle colline. Il territorio mosso
e le colture di viti, cereali e frutteti sono di grande
effetto paesaggistico, non sono però presenti
corsi d'acqua importanti, a parte canali di irrigazione.
Il territorio, grazie all'estensione ed alla razionalizzazione
dell'irrigazione all'inizio del XX secolo, è
diventata un importante zona agricola: la zona collinare
è stata coltivata a vite ed olivo, mentre la
zona pianeggiante (Lugagnano) è stata coltivata
a pesco. Negli anni sessanta ha cominciato a svilupparsi
il settore industriale e terziario, con un vero boom
negli ultimi anni, che hanno visto la costruzione
di un grande centro commerciale, e lo sviluppo nei
terreni vicini di una zona artigianale/industriale.
SAN
GIORGIO IN SALICI
San Giorgio in Salici è, con 2.403 abitanti,
la più piccola frazione del comune. Si tratta
di un paese tra le colline e immerso nei vigneti e
nella tranquillità della campagna veneta. Nel
borgo (anticamente chiamato San Giorgio in Salcis)
il monumento più importante è la chiesa
opera dell'architetto Luigi Trezza, costruita tra
il 1795 e il 1800. La facciata è invece dell'ingegnere
Iseppo Loredan ed è stata completata nel 1933.
LUGAGNANO
Quello di Lugagnano, oggi il più popoloso paese
del comune di Sona con 8.604 abitanti (la metà
della popolazione comunale), è un borgo sorto
autonomamente, e dalle origini incerte. Anche delle
origini del nome si conosce poco, data anche la sua
rarità: esistono, oltre a questo paese, anche
Lugagnano Val d'Arda e Cassinetta di Lugagnano, mentre
hanno toponimi simili Lughignano, Lugugnana e Lucugnano,
dall'etimologia però diversa. Sono varie le
ipotesi sull'origine del toponimo Lugagnano. La frazione
di Lugagnano è stata a lungo divisa fra i comuni
di Verona, Bussolengo, Sommacampagna e Sona stessa
e solo nel 1974, in seguito a un referendum è
stata interamente aggregata a Sona; un caso unico
in Italia in quanto al massimo vi sono borghi divisi
tra tre comuni. Nel referendum venne appunto chiesto
ai lugagnanesi se volevano essere passare al comune
di Sona, l'unico dei quattro interessato all'aggregazione.
PALAZZOLO
Palazzolo è un piccolo borgo di 2.912 abitanti,
posto in cima ad una collina tra Sona e Bussolengo.
Sul suo belvedere, in cima alla collina, il 30 aprile
1848 era presente il re d'Italia Carlo Alberto, che
da lì osservò la battaglia di Pastrengo.
Ma Palazzolo è nota anche per la sua vecchia
pieve di Santa Giustina, circondata da un rustico
cimitero, un importante monumento dell'architettura
romanica veronese, studiato tra gli altri da Luigi
Simeoni, Edoardo Arslan, Angela Maria Romanini e da
Francesca D'Arcais. La pieve ha la particolarità
di avere due absidi quasi uguali e decorate da lesene,
nonostante la chiesetta sia ad una sola navata. Il
goffo campanile risale probabolmente al XI secolo.
L'interno della chiesa era stato affrescato nel XIII
secolo, infatti dall'intonaco traspaiono le figure
di alcuni santi con vesti di bizantine. La chiesa
potrebbe essere stata costruita addirittura durante
la dominazione longobarda, considerando la presenza
di un frammento di ciborio dell'VIII secolo. Lo testimonierebbe
il nome stesso del borgo che deriva da palatiolum,
che indicherebbe un centro dellautorità
amministrativa veronese.
DA
VEDERE
Pieve di Santa Giustina e San Giacomo - XI secolo
Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta - XII secolo
Chiesa di San Rocco - XVI secolo
Ville [modifica]
Cà Ferrari - XVI secolo
Villa Menegazzi XVII secolo
Villa Schizzi Fiorini XVII secolo
Villa Giusta del Giardino (Guastalla Nuova) - XVII
secolo
Villa Bajetta - XVII secolo
Villa Berzacola (Belvedere) - XVIII secolo
Villa Consolaro - XVIII secolo
Villa Giarola XVIII secolo
Villa Silvestri (La Sellara) - XIX secolo
Villa Sparici (Dei Cipressi) XIX secolo
Villa Trevisan - XIX secolo
Villa Cavallari Guarienti - XIV secolo
Torre scaligera - XIII secolo
Torre Colombara - XV secolo
Forte Lugagnano - XIX secolo
Corte Messedaglia - XV secolo
Corte Beccarie - XVIII secolo
Corte Briggi
CARNEVALE
DI LUGAGNANO
Nella frazione di Lugagnano ogni anno si tiene, durante
il periodo di Carnevale, una grande sfilata, con carri
allegorici provenienti anche da altre nazioni, tanto
che viene mandata in onda da un canale televisivo
locale. La maschera principale della manifestazione
è lo Tzigano, che viene eletto ogni anno dai
cittadini di Lugagnano. Una leggenda vuole che una
carovana di zingari secoli fa arrivò a Lucunianus
(Lugagnano), dove si fermò a far partorire
delle donne, ma questi si integrarono velocemente
con gli abitanti sparsi nella campagna, ed andarono
a formare insieme il centro abitato. Questo andrebbe
a confermare il detto dei vecchi del paese Lugagnan
paese dei sengali, e in effetti nel 1956 ci fu nella
frazione l'incontro di centinaia di zingari per la
celebrazione del matrimonio della figlia della "regina
d'Europa". Lo Tzigano rappresenta il capo di
questi zingari e fondatore di Lugagnano.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Nelle colline della zona sono rimaste testimonianze
di epoca preistorica, in particolare sono stati scoperti
nel 1874 testimonianze del neolitico vicino a S. Giorgio
in Salici: durante alcuni scavi sono stati rinvenuti
oggetti in bronzo, strumenti di selce e alcune ceramiche.
Particolarmente interessanti furono il rinvenimento
di un'ascia tipo Moehlin, un pugnale tipo Peschiera
e soprattutto una tazza carenata tipo Fiorano databile
intorno al V millennio a.C. Sempre presso San Giorgio
in Salici furono trovati anche un martello di porfido
ed una palafitta.
In epoca romana la collina diventa una zona fortificata,
utilizzata per il controllo della via Gallica. Con
la caduta dell'Impero Romano Sona passa sotto il dominio
dei Longobardi ed aggregata amministrativamente alla
Iudicaria Gardensis.
Nel XIV secolo passò sotto la protezione della
signoria scaligera, che provvide a fortificarla, data
la sua importanza come via d'accesso per il Ducato
di Milano. Nel XV secolo Sona, insieme a Verona, divenne
parte della Repubblica di Venezia. In questo periodo
la proprietà della terra venne riorganizzata,
passando per lo più sotto la proprietà
di ricchi mercanti veneziani, che fecero recintare
e canalizzare vaste zone (e che furono quindi messe
a coltivazione).
Nel XIX secolo il territorio divenne teatro più
volte delle guerre d'indipendenza, in particolare
con le sanguinose battaglie di Custoza, poco lontana
da Sona.