Peschiera del Garda
Veneto

Peschiera del Garda è un comune della provincia di Verona in Veneto. È il comune più occidentale della regione e il territorio comunale confina con le province di Brescia e Mantova. Peschiera del Garda si trova circa 25 chilometri ad ovest di Verona. Si affaccia a sud del Lago di Garda in un'area riparata dai venti. Presso Peschiera esce l'emissario del lago di Garda, il Mincio. La costruzione della città murata di Peschiera circondata dalle acque ha modificato il percorso naturale del fiume: per permettere la difesa della città, infatti, sono stati costruiti tre rami di uscita dal lago che si riuniscono poi a sud dell'abitato. È inoltre punto d'inizio di una pista ciclabile di 43.5 km, che transita lungo le alzaie del fiume Mincio, tra le città di Peschiera del Garda e Mantova. La partenza, se si segue il tragitto nord-sud, è presso il viadotto ferroviario di Peschiera del Garda. La pista inizia sul lato destro del Mincio, passando nel lato sinistro subito prima del paese di Monzambano, presso la diga di Salionze. La città dispone di un'importante stazione ferroviaria sulla linea Milano-Venezia dove fermano treni Frecciabianca e EC, e anche i regionali e regionali veloci della linea Brescia-Verona. Fino al 1967, vi faceva capo anche la ferrovia Mantova-Peschiera. Peschiera è anche dotata di un casello autostradale sull'Autostrada A4 ed è attraversata dalle strade regionali (ex statali) 11 Padana Superiore e 249 Gardesana Orientale. Dal porto sono raggiungibili tramite battelli tutti i paesi del lago di Garda. Peschiera è ricordata da Dante nel ventesimo canto dell'Inferno dal 70° al 78° verso assieme al Mincio, esprimendo un concetto ripreso più volte nel definire Peschiera e le sue acque. L'economia di Peschiera è essenzialmente turistica. L'accoglienza turistica è basata su alberghi, campeggi e seconde case con una presenza annua di circa 800.000 persone/anno. Si stima che durante l'estate la popolazione di Peschiera più che raddoppi. L'attività agricola è incentrata sulla produzione del vino bianco Lugana (Lugana DOC, Lugana superiore e Lugana spumante), soprattutto nella zona occidentale del comune, al confine con la provincia di Brescia. Sono presenti attività industriali e commerciali.

ETIMOLOGIA
Dal latino piscaria (mercato del pesce) ma, in questo caso, con il significato di vivaio di pesci. La specifica identifica la zona.

EVENTI
Artisti di strada, esposizione di opere di pittori e scultori nel centro storico;
Trofeo di vela città di Peschiera, regata velica organizzata da Il comune assessorato alla cultura;
Regata delle Bisse, regata remiera organizzata dalla Lega Bisse del Garda.Tappa del campionato delle bisse, tradizionali imbarcazioni da voga alla veneta, che si tiene tra luglio ed agosto di ogni anno. L'imbarcazione vincitrice del campionato otterrà come trofeo la bandiera del lago;
Luganeggiando, itinerario guidato in bicicletta e a piedi lungo le cantine di produzione del vino Lugana. La manifestazione è stata interrotta nel 2003, ma è stata organizzata dalla nuova Pro Loco per il 2007;
Ali su Peschiera, manifestazione aerea, con la presenza di vari modelli di aeroplani, comprese le Frecce Tricolori;
Palio delle mura, gara di Voga veneta intorno alle mura della fortezza;
Festa di San Martino, patrono del paese, con spettacoli, stand gastronomici, l'osteria di Porta Brescia, la Regata di voga veneta "Palio di San Martino"e e lo spettacolo pirotecnico-musicale dell'incendio dei Voltoni;
La Dolce Notte, durante il mese di Giugno, dove si alternano spettacoli, musica dal vivo e dj set all'interno delle mura storiche di Porta Verona.

IL LAGHETTO DEL FRASSINO
È un piccolo lago, di origine glaciale, con una superficie di circa 80 ettari e una profondità massima di 15 metri, particolarmente importante dal punto di vista naturalistico per la varietà di specie animali e vegetali che si trovano sulle sue sponde. Per questo, nel 2000 l'Unione Europea l'ha inserito tra i siti di importanza comunitaria (SIC) e le zone a protezione(ZPS). Tuttavia, gli imminenti lavori di realizzazione della linea ferroviaria TAV Milano-Venezia potranno mettere in seria difficoltà il mantenimento degli equilibri naturali dell'area, compresa tra la ferrovia e l'autostrada A4, oltre ad incendi dolosi ed insistenti richieste d'edificabilità fino al 2012.

SCAVI ARCHEOLOGICI
Sono collocati nel centro del paese, in fianco alla chiesa di San Martino. Nella parte conservata e protetta, si riconosce sul lato nord un impianto di una casa che si affaccia su una corte selciata. Gli ambienti hanno pavimenti diversi: mosaico, battuto di scaglie di pietra e cocciopesto. Il cavedio interno è lastricato. La parte a sud delinea dei vani per cui è improbabile definirne l'utilizzo. La parte ora scoperta è ridotta rispetto a quella originaria: nel 1981 fu interrata una parte meno interessante e fortemente mutata per successivi lavori rispetto all'impianto originale.

SANTUARIO DELLA MADONNA DEL FRASSINO
Il santuario ha tre aspetti importanti, quello religioso, quello artistico e quello storico. Fu eretto nel luogo dove il contadino Bartolomeo Broglia, aggredito da un serpente, avrebbe veduto materializzarsi una statuetta della Madonna l'11 maggio 1510 fra i rami di un frassino. Il contadino pregò la Madonna di salvarlo e subito il serpente si allontanò. Qualche giorno dopo la statua fu portata all'arciprete di Peschiera,che la portò nella chiesa della disciplina, ma durante la notte scomparve e fu ritrovata sullo stesso frassino dove il Broglia l'aveva vista l'undici maggio, e che ora è conservato all'interno del santuario. Poco più di un anno dopo, il 10 settembre 1511, il cattolico Roberto Stuart, figlio di Giacomo di Scozia e comandante generale delle truppe francesi, pose la prima pietra per erigere il Santuario. Vi fu subito un problema con i custodi del convento, e il consiglio di Peschiera chiamò i Padri Minori Francescani a sostituire i Servi di Maria già nel 1514, il 15 giugno. Una bolla di papa Leone X del 14 gennaio 1518 diede facoltà ai francescani di costruire un convento in clausura e di abitarvi in perpetuo. Si creò così un binomio fra i francescani e il santuario interrotto solo da Napoleone con l'esproprio delle Abazie. La chiesa è ricca di opere d'arte, viene definita da alcuni una pinacoteca: sono presenti di Paolo Farinati due tele, La Natività e Madonna e Santi, dodici tele di Giovanni Andrea Bertanza Misteri del Rosario e Santi, una di Zeno da Verona San Pietro e San Giovanni Battista e quattro tele di Muttoni il Giovane. Del Farinati, con l'aiuto dei figli Orazio e Cecilia sono gli affreschi interni presenti anche in ogni cappella. All'interno è notevole il coro in noce del 1652 voluto da fra Bartolomeo Speciani. All'esterno le lunette sono dipinte sempre da Muttoni il giovane. Sui muri interni del santuario vi sono simboli,fotografie,o articoli di giornale che raccontano la presunta miracolazione di diverse persone,avvenuta grazie alla madonnina del frassino. La statua della madonnina è in terracotta, alta una quindicina di centimetri, probabilmente di manifattura francese. L'11 maggio 2010 è stato il 500º anniversario della miracolazione di Broglia, ricordato con due pellegrinaggi svoltisi nelle strade di Peschiera. A parteciparvi sono stati in mattina tutti gli alunni delle scuole arilicensi, ed in serata i fedeli delle tre parrocchie del paese.

CHIESA DI SAN MARTINO VESCOVO (PARROCCHIALE)
È collocata nel centro storico del paese, ed è considerata una delle chiese più antiche della Diocesi di Verona. Sono del 1008 le prime testimonianze di una chiesa dedicata a San Martino: De plebe S. Martini sita in vico Piscaria. Il Papa Eugenio III nel 1145 scrive in una bolla: Plebem de Piscaria cum capellis et decimis et piscationibus et dimidia curte. Nel 1454 era pieve parrocchiale con arciprete. L'attuale chiesa è stata costruita nel 1820-22 sul luogo di una precedente requisita da Napoleone Buonaparte nel 1812 per farne un magazzino militare e un ospedale, ed abbattuta nel 1814 in quanto pericolante. Nel 1930-1933 la chiesa raggiunse l'assetto attuale. Nel 1937 l'interno fu affrescato dal pittore Severino Saoncella e nel 1966 vi fu un'ulteriore ristrutturazione. Nel 2008 sono stati restaurati gli affreschi e gli apparati decorativi. All'interno della chiesa è conservata una reliquia del Beato Andrea da Peschiera.

ORIGINI E CENNI STORICI
Grazie alla sua particolare collocazione geografica di collegamento tra l'area alpina e la pianura padana, Peschiera ha giocato nel corso della storia un ruolo di rilevante importanza. Già da allora l'area era al centro di scambi e commerci. I primi insediamenti in quest'area sono datati intorno all'età del Bronzo, di cui rendono testimonianza alcuni siti palafitticoli e diversi reperti archeologici. Sono stati riconosciuti almeno sette villaggi palafitticoli, I due più importanti sono denominati Imboccatura del Mincio e Bacino Marina dove furono trovati in abbondanza materiali ceramici, andati persi quasi tutti, e in metallo. Il periodo del ritrovamento, dal 1851, fu in coincidenza del rinforzo dei bastioni da parte degli austriaci, come austriaci furono i primi rilievi fatti da Keller e dall'archeologo barone von Sacken. Peschiera ha dato il nome ad un periodo cronologico recente dell'età del Bronzo: Peschiera-Zeit. La città romana, dal nome di Arilica era situata nell'attuale centro storico ed era un vicus, soggetto come Verona alla tribù Poblilia, sulla via Gallica. Plinio il Vecchio, riguardo alla città, descrive l'abbondanza del pescato complice l'uscita dell'acqua dal lago verso il fiume Mincio. Sembra che lo stemma comunale nasca proprio da queste condizioni favorevoli, due anguille d'argento con una stella d'oro. Nei pressi di Peschiera, verso Salionze, la tradizione riporta che il papa Leone I abbia fermato Attila, senza armi, sul guado del Mincio nel 491 dopo una campagna di conquista e distruzione in cui fu rasa al suolo Aquileia. È attorno al VIII-IX secolo che Arilica cambiò nome in Peschiera. Pare che durante la catastrofica invasione degli Ungari, Peschiera abbia permesso allo sconfitto Berengario I di sopravvivere e riprendere il proprio ruolo.
Peschiera fu una delle località interessate dalle vicende umane e storiche che si svolsero tra il XI secolo e il XIII secolo e dalle numerose proprietà che videro protagonisti i vari componenti della famiglia degli Ezzelini. Proprietà che furono certosinamente accertate, censite e documentate dopo la loro definitiva sconfitta avvenuta nel 1260. Dopo di allora la città fu legata nei destini a filo doppio con Verona, nel 1262 con l'elezione a Capitano del Popolo del futuro Mastino I della Scala (Leonardino), Peschiera diventò un punto vitale per la Signoria Scaligera, con un breve intervallo iniziale con un dominio del sanguinario Ezzelino da Romano. Tantoché la fine della signoria fu frutto anche della caduta della città nel 1387 per mano di Gian Galeazzo Visconti signore di Milano e figlio di Regina della Scala. La Repubblica Veneta entrò in possesso di Peschiera nel 1440 per mano di Francesco Sforza, al soldo della Repubblica di Venezia. La parte più importante delle mura furono erette a partire dal 1549 su progetto di Guidobaldo della Rovere, duca di Urbino, vi furono anche progetti di Michele Sammicheli e Anton Maria Lorgna. Peschiera ha la caratteristica di essere stata una città murata con la presenza stratificata di molti progetti fin dal VI secolo, un sistema di mura fra i più completi in Italia e con la caratteristica di aver mantenuto il suo essere circondata dall'acqua. Quello della città militare forniva aspetti diversi, le servitù militari sempre più pesanti strozzavano ed indirizzavano l'economia verso canali sempre più stretti, ne è prova una supplica del 1589. Età contemporanea [modifica]
Nel 1815, al Congresso di Vienna, passò al Regno Lombardo-Veneto. Entro così a far parte del poderoso sistema difensivo del Quadrilatero. Fu conquistata dai piemontesi il 30 maggio 1848, ma passò all'Italia solo nel 1866 con il trattato di Praga, dopo la III guerra d'indipendenza. Il passaggio all'Italia avvenne con una triangolazione: l'Austria cedette il Veneto alla Francia che subito lo passò all'Italia. Il comune fu denominato fino al 1930 Peschiera sul Lago di Garda.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 9.984 (M 4.793, F 5.191)
Densità per Kmq: 566,3
Superficie: 17,63 Kmq

CAP 37019
Prefisso Telefonico 045
Codice Istat 023059
Codice Catastale G489

Denominazione Abitanti: arilicensi o peschierani o peschierotti
Santo Patrono San Martino
Festa Patronale 11 novembre

Il Comune di Peschiera del Garda fa parte di:
Regione Agraria n. 3 - Morenica Nord Orientale Benaco
Associazione Nazionale Città del Vino

Località e Frazioni di Peschiera del Garda
Fornaci, San Benedetto di Lugana

Comuni Confinanti
Castelnuovo del Garda, Desenzano del Garda (BS), Ponti sul Mincio (MN), Pozzolengo (BS), Sirmione (BS), Valeggio sul Mincio.

Il comune è gemellato con
Villa Carlos Paz (Argentina), dal settembre 2000
Ula Tirso (Provincia di Oristano), dal maggio 2002.

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ACCADEMIA DI BELLE ARTI G. B. CIGNAROLI - SCUOLA BRENZONI - VERONA - VR
ISTITUTO SALESIANO DON BOSCO - VERONA - VR
ISTITUTO SEGHETTI - FIGLIE DEL SACRO CUORE DI GESU' - VERONA - VR
ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI - VERONA
SOLIDEA - CALZATURIFICIO PINELLI - CASTEL GOFFREDO - MN