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Montecchia di Crosara
Veneto

Montecchìa di Crosara è un comune italiano di circa 4.500 abitanti della provincia di Verona. Montecchia dista 40 chilometri da Verona. Rispetto al capoluogo è in posizione nord est. Si trova nella parte inferiore della Val d'Alpone che prende il nome dall'omonimo torrente. Il paese di Montecchia di Crosara è inserito in un paesaggio unico: vigneti a perdita d'occhio, intercalati a ciliegieti che si ricoprono di miriadi di petali bianchi dal fondovalle sino alla sommità delle colline circostanti creando uno scenario unico nel suo genere durante la fase di fioritura. Ventimila quintali di ciliegie, duecentomila ettolitri di vino sono il risultato di un'attività agricola fiorentissima frutto di una tradizione antica.

ETIMOLOGIA
Incerta è l'origine del nome: secondo alcuni studiosi la denominazione più antica sarebbe Monteculeta, mentre in documenti risalenti al tardo Medioevo ricorrono spesso Montecleda e Montescleda; il termine Crosara, certamente più recente, sarebbe da attribuirsi all'incrociarsi nel centro del comune delle varie vie e dei principali corsi d'acqua. Tra i vini più famosi che vengono prodotti meritano una menzione particolare il Soave, il Lessini Durello, il Trebbiano, il Pinot e lo Chardonnay, il Valpolicella DOC, e il Recioto DOC. Il Comune fa parte dell'associazione città del vino. Inoltre è famosa la produzione cerasicola che da fine aprile fino ai primi di luglio diventa il centro della vita del paese. L'attività industriale era rivolta soprattutto alla produzione calzaturiera ed al settore tessile che hanno conosciuto anni prosperi troncati dagli effetti della globalizzazione; tuttavia riveste una notevole importanza l'indotto artigianale sviluppatosi negli ultimi anni.

MANIFESTAZIONI
Music Festival Monscledense
A gennaio. Evento canoro molto rinomato che vede la partecipazione degli alunni delle scuole elementari e medie. Il Festival ha ricevuto il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia di Verona e dell'amministrazione Comunale. Il Comitato composto da un piccolo gruppo di persone che lavorano tutto l'anno per organizzare il Concorso. Durante le serate viene realizzata una raccolta fondi il cui ricavato finanziare il sostegno a distanza della piccola Fernanda Padhila Cruz.

Sagra delle Ciliegie'
Dal 8 al 11 giugno, con una delle più importanti mostre della regione e il palio delle contrade che si sfidano al lancio della ciliegia in bocca.

Festa della Madonna della Neve
Il 5 agosto. Per ricordate la miracolosa fine dell'epidemia di peste del XIX secolo

Festa del Taio
Dal 10 al 13 luglio. Festa del quartiere Dal Cortivo.

Palio dei Bruiei
Epifania, le contrade si sfidano nella notte accendendo grandi falò detti "Bruiei" sparsi dal fondovalle fino alla cima delle colline.

Carnevale dei ragazzi


DA VEDERE
Chiesa di San Salvatore - X secolo
Situata sulla collina che sovrasta l'attuale centro del paese e denominata Piazza Castello proprio per il fatto che vi sorgeva l'antico maniero. Si tratta di un tipico edificio di puro stile romanico, risalente al X secolo, anche se nel tempo ha subito modificazioni e rifacimenti strutturali che ne hanno alterato, in parte, l'originaria armonia. La parte più antica è individuabile nella piccola cripta sottostante il corpo superiore. Nella parte posteriore l'edificio è completato da piccole absidi. Inconfondibili sono la struttura e il disegno delle finestre del campanile, caratteristico anche per la sua originale pianta rettangolare. L'interno è ad una sola navata, con il soffitto a travature in legno. Vi si conservano preziosi affreschi, recentemente restaurati, attribuiti a Martino da Verona e Battista da Vicenza, allievi del Pisanello. Dal 1855 la chiesa di San Salvatore è meta di pellegrinaggio parrocchiale, ogni 5 agosto, per ricordare la fine di una tremenda pestilenza attribuita dalla religiosità popolare all'intervento miracoloso della Madonna della Neve.

Chiesa di Santa Maria
Eretta dopo aver abbattuto la vecchia chiesa, venne ideata da Don Gaetano Danieli ed eseguita da Paolo Uderzo e l'ingegner De Boni; nel 1885 venne aperta al pubblico. Adornata da pregevoli stucchi di Rocco Pitacco conserva un altare di S. Lucia risalente al XVII secolo ed una statua della Vergine col Bambino ancora più antica.

Chiesetta di San Pietro

ORIGINI E CENNI STORICI
Sono stati rinvenuti presso la cima del Monte Bastia reperti archeologici quali cocci e selci indicanti la presenza di un villaggio neolitico, tali reperti sono conservati presso le scuole medie di Montecchia. Assolutamente certa è la sua origine romana, testimoniata da numerose iscrizioni e pregevoli reperti archeologici conservati nel piccolo museo della chiesetta di S. Salvatore o nei musei di Vicenza e Verona. Tra questi un'ara dedicata a Marte, dio della guerra. Alla fine del X secolo il paese fu concesso, come feudo, a Maltraverso de' Maltraversi, figlio di Umberto Maltraversi, signore di Padova e Vicenza. Passato sotto il dominio degli Scaligeri di Verona, nel XII secolo, si trovò al centro delle violente dispute tra Guelfi e Ghibellini. A questo periodo risalgono il saccheggio dell'intero borgo e la distruzione del castello, nel 1222, ad opera di Vinciguerra Bonifacio. In seguito passò sotto i Visconti di Milano e, infine, alla Serenissima Repubblica di Venezia. Divenne comune autonomo poi nel 1745. Altre tracce di storia medievale sono presenti presso il Monte Bastia, sopra al quale si possono ancora toccare con mano le mura di una fortezza eretta dagli scaligeri per combattere i Visconti. Dell'antico castello invece si può solo vedere qualche pezzo di muro inglobato dalla chiesetta di S. Salvatore. Durante la Seconda guerra mondiale Montecchia di Crosara ospitò un campo di lavoro per prigionieri alleati che lavoravano alla cava basalti, tutt'ora esistente. Il campo, che dipendeva dal campo centrale di Pol di Bussolengo P.G. 148, fu attivo circa da marzo all'8 settembre 1943. Dopo quella data i prigionieri fuggirono tutti dal campo e in larga parte si nascosero presso le famiglie del luogo che diedero loro ospitalià. Sono innumerevoli gli atti di eroismo e coraggio delle famiglie di Montecchia di Crosara. Ancora oggi, seppur sempre più raramente, alcuni ex detenuti tornano a salutare le famiglie di chi li aiutò a fuggire. La loro storia è raccontata in un documentario del regista veronese Mauro Vittorio Quattrina, che ben racconta questa storia dei vari Schindler e Perlasca di Montecchia di Crosara, obliati nel tempo. Del campo di prigionia, tutt'oggi, non rimangono che due casette oramai quasi del tutto fatiscenti ma che potrebbero essere ancora recuperate. Nel 1991 il paese fu sconvolto dal duplice omicidio dei genitori da parte di Pietro Maso.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 4.527 (M 2.367, F 2.160)
Densità per Kmq: 214,5
Superficie: 21,10 Kmq

CAP 37030
Prefisso Telefonico 045
Codice Istat 023049
Codice Catastale F461

Denominazione Abitanti montescledensi o monscledensi
Santo Patrono Natività di Maria Vergine
Festa Patronale 8 settembre

Il Comune di Montecchia di Crosara fa parte di:
Regione Agraria n. 5 - Colline Progno Alpone
Associazione Strada del Vino Soave
Associazione Nazionale Città del Vino

Comuni Confinanti
Cazzano di Tramigna, Gambellara (VI), Monteforte d'Alpone, Roncà, San Giovanni Ilarione, Soave

Il comune è gemellato con
Desulo (in provincia di Nuoro)

 
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