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Grezzana
Veneto

Grezzana è un comune di circa 10.000 abitanti in provincia di Verona. Grezzana dista 10 chilometri da Verona. Rispetto al capoluogo di provincia è in posizione nord ed è situato in Valpantena. Si trova sulla direttrice che porta ad Erbezzo (attraversando i centri abitati di Stallavena e Lugo) e Bosco Chiesanuova (attraversando i centri abitati di Stallavena, Rosaro, Cerro Veronese). È zona di produzione del vino Valpolicella DOC con l'appellativo Valpantena, dell'Amarone della Valpolicella e del Recioto DOC. Distretto della lavorazione del Marmo nella zona di Stallavena/Lugo

ETIMOLOGIA
Deriva del nome latino di persona Graecius, con l'aggiunta del suffisso -anus che indica appartenenza.

DA VEDERE
S. Micheleto - XI secolo
Chiesa di Santa Elisabetta - XV secolo
Chiesa di San Clemente - XV secolo
Chiesa di Sant'Apollinare - XV secolo
Chiesa di San Pietro - XIX secolo
Chiesa di Sant' Andrea Apostolo - XIX secolo
Villa Pavarana - XV secolo
La Colombara - XVI secolo
Villa Arvedi - XVII secolo
Villa Pellegrini - XVIII secolo
Villa Bevilacqua - XVIII secolo
Rifugio Falasco - XVII secolo
Nelle cavità delle bastionature rocciose si trovano i resti di un rifugio che era utilizzato da una banda di delinquenti. La torre e il riparo risalgono all'epoca medievale, quando fungevano da rifugio, luogo di guardia per il controllo degli accessi alla valle e base per scorrerie banditesche.

Forte S.Viola - XX secolo
Ex bunker del Comando Forze Terrestri Alleate del Sud Europa della Nato, denominato in codice "Black Yard".

MANIFESTAZIONI
Sagra di Grezzana
"Madonna della Cintura" prima domenica di settembre nel centro del paese di Grezzana.

Festa di Santa Viola
in agosto nei pressi di Azzago

Sagra de San Polinar
nei cinque giorni a cavallo della terza domenica di luglio nella frazione di Lugo

Sagra di San Luigi e Sant'Agnese
nel secondo fine-settimana di luglio nella frazione di Alcenago


ORIGINI E CENNI STORICI
Sono incerte le notizie che riguardano la nascita della prima comunità cristiana nella Valpantena. Sembra (abbastanza attendibilmente) che la religione cristiana sia giunta nella Valpantena verso il IV secolo , cioè quando si ebbero le prime conversioni ad opera di missionari provenienti da S. Giustina di Illasi (in onore della più nobile martire veneta di origine padovana e morta nel 304), che ricopriva allora l'incarico di oratorio per la evangelizzazione di tutta la provincia di Verona. In seguito (fine IV secolo) furono istituiti altri oratori per l'evangelizzazione, le cosiddette "pievi pagensi" (della campagna, dette poi anche "pievi mariane"). In questo periodo se ne nota una anche a Grezzana. Infatti, nella nostra provincia, in questo arco di tempo si era passati da due soli centri per l'educazione cristiana (S. Giustina di Palazzolo Sommacampagna e S. Giustina di Illasi) a ben 7 luoghi da cui veniva diffusa e accresciuta la fede dei primi cristiani, i quali trovavano difficoltà in una valle in cui molto fiorente era il culto pagano (anche perché era una zona molto frequentata dai patrizi romani della città a anche per i numerosi tempietti, caverne, fontane e boschi che i nobili romani nel tempo più splendido dell'impero avevano costruito), basta ricordare il "lucus" (bosco sacro agli dei) presso Lugo e il tempietto dedicato a Venere presso Vendri. Verso il V secolo si comincia ad avere notizie di qualche conversione al cristianesimo. Verso l'800 si ha notizia della costituzione a Grezzana (la cui origine è data da un certo patrizio romano Lucio Curio Antilio net II secolo a.C.) di un pieve (l'attuale parrocchia), sufficiente per soddisfare le esigenze dei credenti. Nell'839 il vescovo di Verona Rotaldo conferisce la "plebem S. Martini de Gretiana" (forse il nome del santo san Martino viene tirato in causa da una deformazione, nel tempo, di "mariana", anche considerato che san Martino era il protettore dei militari e siamo al tempo delle invasioni barbariche) al diacono Audone. Fu in questo periodo che frequenti si registrarono i casi di giovani che si consacrarono a Dio a alla Chiesa. Un esempio è offerto dal vescovo Notkerio, figlio di un Ademario, nativo di Grezzana la quale a quel tempo aveva anche un grandioso castello o rocca fortificata. Notkerio divenuto vescovo di Verona con l'approvazione del re Berengario "senza che ci sia stato prima un vincolo feudale (un servizio), ma solo per benevolenza", cioè senza aver sborsato un soldo e senza essere passato attraverso gli uffici di corte, dove di solito si faceva carriera. La sua nomina a vescovo può essere posta attorno al 900, succedendo direttamente ad Adalardo. Fondò un ospedale, donò ai canonici della cattedrale parecchi possessi nella vane, prodigo con i poveri, morì in edificante povertà nel 928 e fu sepolto nella cattedrale di Verona. Il suo testamento è il primo documento nel quale si legge il nome di Grezzana: "dono la mia fattoria nel territorio di Grezzana (in loco Graciana)... e la mia parte di castello". La sua iscrizione nel duomo dice di lui che "salì al cielo spogliato di ogni cosa", compresi i suoi servi, ai quali concedeva non solo la libertà, ma anche un piccolo patrimonio perché non vivessero in miseria. Nel medioevo quindi Grezzana appartenne al Capitolo (specie di confraternita di sacerdoti presso il Vescovado della città) di Verona, poiché il vescovo Nokterio aveva posto il paese sotto la cura e l'amministrazione dell'arciprete a dell'arcidiacono della chiesa Cattedrale di Verona, mentre nel castello gli abitanti potevano rifugiarsi nel pericolo. Il primo sacerdote addetto al paese del quale si parli è un certo Ademperto o Adremperto esistito intorno all'anno 1010. Nel 1214 Grezzana si liberò dalla amministrazione del capitolo della Cattedrale. La parte superiore del campanile è di quest'epoca, la base invece è dell'epoca romana. Fu poi sotto dominazione della Repubblica di Venezia. Nel 1411 viene costruito nella piazza un ospedale (opera eccezionale per quel tempo): l'ospedale di S. Bartolomeo. Verso il 1500 cominciano a staccarsi le prime frazioni (Azzago 1578; Bosco 1612; Erbezzo 1672). Nel 1630 ci fu la terribile peste ricordata anche dai Promessi Sposi. Vi sono poi prepotenze di conti e signorotti che si servono di un certo bandito Falasco. Perfino la rivoluzione francese si fa sentire: il comune di allora retto da fanatici sopprime l'ospedale S. Bartolomeo e si appropria dei beni. Testimonianze dell'epoca e di quelle seguenti mostrano un profondo attaccamento ai valori religiosi della vita e un senso di serenità anche di fronte ad avvenimenti "internazionali" di allora (caduta di Napoleone e impero austriaco). Nel 1866 Grezzana entrò a far parte del regno d'Italia come comune autonomo.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 10.878 (M 5.496, F 5.382)
Densità per Kmq: 209,2
Superficie: 52,01 Kmq

CAP 37023
Prefisso Telefonico 045
Codice Istat 023038
Codice Catastale E171

Denominazione Abitanti grezzanesi
Santo Patrono Madonna della Cintura
Festa Patronale prima domenica di settembre

Il Comune di Grezzana fa parte di:
Comunità Montana della Lessinia
Regione Agraria n. 4 - Colline Valpolicella
Parco Naturale Regionale della Lessinia

Comuni Confinanti
Bosco Chiesanuova, Cerro Veronese, Erbezzo, Negrar, Roverè Veronese, Sant'Anna d'Alfaedo, Verona

Giardini e Orto Botanici
Villa Arvedi

 
ISTITUTO SEGHETTI - FIGLIE DEL SACRO CUORE DI GESU' - VERONA (VR)