Asolo
Veneto

Asolo è un comune di 9.225 abitanti della provincia di Treviso, in Veneto. Il territorio si estende sul punto di transizione tra la pianura veneta e l'area collinare sovrastante che anticipa le prealpi bellunesi. Se quindi la metà meridionale, con Villa d'Asolo e Casella, è completamente pianeggiante, con altitudini che variano tra gli 80 e i 100 m s.l.m. (la minima, 74 m, si riscontra al confine con Spineda di Riese Pio X), la metà settentrionale si caratterizza per la presenza di modesti rilievi che culminano con i 379 m del poggio San Martino, a nordest. Il capoluogo stesso si arrocca tra le colline, affacciandosi sulla pianura sottostante, e il municipio è a quota 210 m. Meno elevate le colline dell'area orientale dove sorge Pagnano (colle Cogorer, 176 m). L'unico corso d'acqua di rilievo è il torrente Muson dei Sassi che nasce poco più a nord, in comune di Monfumo, e prosegue tra Pagnano e il capoluogo entrando poi in pianura. Da segnalare qualche sorgente (sorgente Fornet, fontana Breda).

ORIGINI E CENNI STORICI
La civiltà ha fatto la sua comparsa nel territorio di Asolo già nel medio paleolitico (300.000-35.000 anni fa), periodo a cui risalgono i resti di mammuth e i reperti in selce ritrovati presso Pagnano. Sempre a Pagnano è stato individuato un insediamento mesolitico (5.000 anni fa), mentre a Casella sono stati rinvenuti resti di utensili di varia epoca (da 70.000 a 3.000 anni fa). I reperti ritrovati soprattutto presso la Casa Gotica testimoniano che nel capoluogo comunale un insediamento si ebbe però solo a partire dall'età del bronzo (X-IX secolo a.C.). Tra l'VIII e il I secolo a.C. la Asolo paleoveneta era legata forse alla pratica della transumanza, all'allevamento ovino e al commercio della lana, oltre che punto di contatto tra i centri della pianura (Padova e Montebelluna) e l'area retica (Feltre). Mentre l'abitato si trovava in corrispondenza dell'attuale, sulle pendici meridionali sorgevano le necropoli. Passata ai Romani, Asolo crebbe d'importanza divenendo municipium con giurisdizione sulla pianura sottostante sino alla via Postumia se non al Sile, e dal Brenta al Piave. Di questo periodo restano numerosi reperti che testimoniano l'esistenza di terme, di un acquedotto, di un foro e di un teatro. Verso la fine dell'età romana, Asolo fu cristianizzata e divenne sede vescovile. Sul monte Ricco, dove oggi sorge la rocca, sono stati individuati i resti di un edificio di culto risalente al VII-VIII secolo con annesso un cimitero (X-XI secolo) e un nucleo abitativo (XI secolo). Tuttavia la diocesi fu soppressa nel 969 e inglobata all'episcopato di Treviso. Sembra infatti che in questo periodo la città attraversasse una grave crisi, forse dovuta alla calata degli Ungari del IX secolo. Le fonti scritte sono molto scarse, tuttavia non sono pochi i rinvenimenti archeologici. Amministrata dunque dal vescovo di Treviso, Asolo consolida la sua importanza strategica con la costruzione dell'imponente rocca (XII secolo). Il fortilizio, conquistato nel 1239 da Ezzelino da Romano, tornò, alla sua morte, al comune di Treviso che vi insediò un capitano, rafforzò la guarnigione già presente e concesse alla città una certa autonomia. Dopo gli Scaligeri, Asolo passò alla Serenissima, che la eresse a sede di podesteria. Dopo la parentesi dei Carraresi, venne confermato il dominio veneziano. In questo periodo furono rafforzate e completate le mura e ristrutturata la loggia. Nel 1459 venne istituito un consiglio cittadino per rafforzare l'autonomia locale. È questo il periodo di massimo splendore per Asolo. Anzitutto, Venezia favorì, attraverso sgravi fiscali, il popolamento della zona, con famiglie provenienti dal Feltrino, dal Trevigiano e dalle valli bergamasche. A ciò si aggiunse Caterina Cornaro, già regina di Cipro, che dal 1489 abitò nel castello con al seguito una ricca corte di artisti e poeti. La città fu poi al centro degli sconvolgimenti dovuti alla guerra della Lega di Cambrai. Nel 1509 le truppe dell'imperatore Massimiliano giunsero ad Asolo, che si arrese. Tornerà sotto Venezia già l'anno dopo. Già a partire dal Seicento, tuttavia, incominciò un grave declino. La crisi economica derivò da alcuni eventi catastrofici, come carestie e soprattutto il terremoto di Santa Costanza (25 febbraio 1695) che devastò il territorio. Nel 1742 Asolo otteneva il titolo di città. Nel 1750 fu fondata l'Accademia dei Rinnovati che diede impulso all'ambiente letterario del centro. Alla vigilia della caduta di Venezia, il territorio asolano fu teatro degli scontri fra i Francesi di Napoleone e gli Austriaci. L'11 marzo 1797, il Bonaparte soggiornò per una notte in città e raggiunse la cima del monte San Martino per osservare l'armata imperiale che si trovava al di là del Piave. Dopo una serie di sconvolgimenti politici, nel 1815 la zona diviene definitivamente austriaca come parte del Regno Lombardo-Veneto. I nuovi governanti si occuparono di vari interventi edilizi che videro la costruzione di nuove infrastrutture ma anche la demolizione delle antiche vestigia. Nel 1820, ad esempio, viene abbattuta parte del castello, ma nel 1857 è restaurato il Teatro Comunale. Nel 1866 Asolo passa come tutto il Veneto al Regno d'Italia. Dopo questo avvenimento, l'amenità del luogo attira un gran numero di intellettuali, soprattutto stranieri, tra i quali Robert Browning, Eugene Benson, Henry James, Freya Stark e Eleonora Duse. Durante la prima guerra mondiale, Asolo si ritrova a poca distanza dal fronte. Nel 1928 il regime fascista costituì la cosiddetta Grande Asolo, declassando i comuni di Castelcucco e Monfumo a frazioni di Asolo. Nel 1946 fu ristabilita la situazione precedente. Durante la seconda guerra mondiale la città ospitò alcuni uffici della Repubblica di Salò.

EDIFICI STORICI
La casa della Divina Eleonora Duse: che riporta sulla facciata la dedica in versi di Gabriele d'Annunzio;
Villa Freya: nel giardino sono presenti delle fondazioni del teatro Romano;
Casa Malipiero:
La Villa Scotti Pasini dove visse Robert Browning
La Villa degli Armeni: del XVI secolo
Palazzo Beltramini: sede del Municipio, era stato donato alla violinista Wilma Neruda.

MUSEI
Museo Civico

EDIFICI RELIGIOSI
Duomo
Chiesa di Sant'Angelo

TEATRI
Teatro Duse

MANIFESTAZIONI
il Palio (terza domenica di settembre), vi partecipano le sei contrade di Asolo (Asolo, Casella, Villaraspa, Villa d'Asolo, Ca' Giupponi e Pagnano).
DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 7.605 (M 3.747, F 3.858)
Densità per Kmq: 300,1

CAP 31011
Prefisso Telefonico 0423
Codice Istat 026003
Codice Catastale A471

Denominazione Abitanti asolani
Santo Patrono San Prosdocimo
Festa Patronale 7 novembre

Numero Famiglie (2001) 2.792
Numero Abitazioni (2001) 3.156

Il Comune di Asolo è:
Bandiera Arancione del Touring Club Italiano

Il Comune di Asolo fa parte di:
Area Geografica: Bacino Idrografico del Fiume Brenta-Bacchiglione
Club I Borghi più Belli d'Italia
Associazione Nazionale Città del Vino

Località e Frazioni di Asolo
Pagnano, Sant'Apollinare, Villa d'Asolo

Comuni Confinanti
A est: Maser; a nord: Castelcucco, Monfumo, Paderno del Grappa; a ovest: Fonte; a sud: Altivole, Riese Pio X.

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COLLEGIO VESCOVILE PIO X - TREVISO (TV)
aurelia edizioni