San
Gemini è un comune della provincia di Terni.
Celebre per le terme e l'omonima marca di acqua minerale,
ma notevole soprattutto per la bellezza del centro
storico, ben conservato e caratterizzato da morfologia
e aspetto tipicamente medievali. Il centro abitato
di San Gemini sorge sui resti di un piccolo insediamento
di epoca romana, lungo il tracciato dell'antica via
Flaminia. I notevoli resti di un altro centro abitato
romano, Carsulae, si trovano a circa 4 km di distanza,
in direzione nord. Tra i principali edifici di interesse
storico-artistico si segnalano: la chiesa di S. Nicolò,
collocata a ridosso del centro storico, la quale costituisce
uno dei più significativi esempi di architettura
romanica umbra; la medievale chiesa di S. Francesco,
che si trova nella piazza principale, subito al di
fuori della cinta muraria medievale, ma all'interno
di quella settecentesca, caratterizzata da copertura
a spiovente sostenuta da arcate in muratura con arco
a sesto acuto (una caratteristica tipicamente umbra)
e contenente affreschi quattrocenteschi di scuola
umbra; la settecentesca Porta Romana; la medievale
chiesa di S. Giovanni, derivata da un battistero a
pianta centrale.
L'evento
di maggior richiamo che si svolge a Sangemini è
la Giostra dell'Arme, una rievocazione storica che
- nei giorni precedenti la festa del santo patrono
(generalmente dall'ultimo sabato di settembre alla
seconda domenica di ottobre) - è occasione
di gioco e di svago per gli abitanti - molti dei quali
amano travestirsi per l'occasione in abiti medievali
- e che culmina in una sfida tra cavalieri dei due
rioni in cui è stato suddiviso il paese, la
Rocca e la Piazza.
In
generale, si può dire che i sangeminesi siano
amanti degli eventi pubblici, che vengono organizzati
in ogni periodo dell'anno, spaziando dal raduno di
moto d'epoca alla gara tra bande musicali. Tra i più
interessanti è da citare l'infiorata del Corpus
Domini: in occasione della festa religiosa, la popolazione
si auto-organizza in squadre che competono per la
migliore composizione realizzata a terra, lungo le
strade del centro storico, utilizzando esclusivamente
prodotti vegetali, come petali di fiori.
Il
Santo Patrono
Al patrono cittadino è dedicato il duomo di
San Gemine, risalente al XII secolo e ricostruita
nel 1817, nella cui sacrestia si riporta che fossero
state rinvenute nel 1775 le reliquie del santo: nella
sacrestia si conservano l'urna e la lapide originarie,
mentre le reliquie sono seppellite sotto l'altar maggiore.
Il santo viene commemorato il 9 ottobre. La leggenda
vuole che San Gemine fosse un monaco siriano giunto
presso il borgo di Casventum (nome romano di San Gemini)
per evangelizzare gli abitanti. Secondo tale leggenda
egli sarebbe stato il figlio di un militare siriano
molto in vista. L'intera famiglia di Gemine sarebbe
stata giustiziata, quindi, dalle autorità siriane
che avrebbero voluto così punire l'opera cristiana
di questo monaco. Piu verosimilmente il culto di Santo
Gemine è una trasposizione del culto romano
dei Santi Damiano e Cosma, ritenuti dalla tradizione
due gemelli di origine araba, medici in Siria e martiri
sotto l'impero di Diocleziano. Tuttora i Santi Damiano
e Cosma sono venerati da tutte le Chiese cristiane
che ammettono il culto dei santi. E' verosimile quindi
che il culto dei "Santi Gemelli" Cosma e
Damiano si sia trasformato in quello di "Santo
Gemine". Ad avvalorare tale tesi è la
chiesa di San Damiano (nella zona archeologica della
vicinissima Carsulae. E proprio accanto alla chiesa
di San Damiano furono trovati i tempietti gemini!
Altra coincidenza non trascurabile è quella
che vede Cosma, Damiano e Santo Gemine tutti provenienti
dalla Siria. Ma non solo: Santo Gemine viene festeggiato
proprio il 9 ottobre, ed è possibile notare
che in tutta Italia i Santi Cosma e Damiano vengono
festeggiati in un periodo che va dal 25 Settembre
all'11 Novembre. E' anche verosimile che la leggenda
possa incrociare la realta: nella vicinissima Narni
infatti stazionavano presso l'abbazia di San Cassiano
dei monaci siriani: essi avevano il compito di sorvegliare
il passaggio attraverso il ponte di Augusto. Probabilmente
il forte legame di queste terre con la Siria non fece
che rafforzare la leggenda fondendo, ad esempio, la
figura di qualche monaco siriano ritenuto santo alla
tradizione dei Santi Gemelli.
MUSEI
Museo di Scienza della Terra
EDIFICI
STORICI
Palazzo del Capitano del Popolo
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiesa di Santo Stefano
Chiesa di San Francesco
Abbazia di San Nicolò (XI secolo)
MANIFESTAZIONI
Giostra dell'Arme (dall'ultimo sabato di settembre
alla domenica successiva al 9 ottobre), con spettacoli
rievocativi dell'epoca medievale
GEOLAB
Tra le attrazioni moderne di Sangemini, va citato
il Geolab, uno spazio espositivo permanente dedicato
alla divulgazione delle scienze della terra. Il museo
è collocato all'interno dell'ex ospedale di
Santa Maria della Misericordia, un edificio ottocentesco
che ha svolto tale funzione fino agli anni 20
del novecento, oggi di proprietà del Comune.
Il
Geolab è un luogo speciale, pensato soprattutto
per i ragazzi, con lo scopo di raccontare comè
fatto e come funziona il nostro pianeta, ma anche
comè nata l'Umbria e quali sono i meccanismi
alla base della sua evoluzione.
Al
Geolab, realizzato secondo i più avanzati principi
degli spazi di divulgazione scientifica, è
vietato non toccare: più che un museo, è
infatti quasi un laboratorio, che ospita una serie
di macchine interattive che spiegano divertendo, ma
soprattutto invitano il visitatore ad osservare e
sperimentare con il metodo di uno scienziato.