Penna
in Teverina è un borgo medievale, posto sul
crinale di un colle che si affaccia sulla valle del
Tevere. Dista circa 35 km. dal capoluogo Terni.
ETIMOLOGIA
La prima parte deriva dal latino pinna, penna, freccia
o "merlo di muro" oppure dal latino pinnus,
acuto. La specifica si riferisce alla vicinanza al
Tevere.
MANIFESTAZIONI
Festa della Vendemmia (prima domenica di ottobre).
DA
VEDERE
La Porta Civica E' situata accanto alla Chiesa Parrocchiale
ed è costituita da pietre bugnate. Lo stile
è quello classico dell'epoca medioevale che
si evidenzia anche nei sedili in pietra posti tanto
all'interno che all'esterno delle mura. Questi ultimi
riportano alla mente le tradizioni paesane dei piccoli
centri, dove la piazza è vissuta alla stregua
di un salotto allargato a tutto il paese. Il Palazzo
Orsini L'edificio, che porta il nome del successore
diretto del primo acquirente, tale Maharbale Orsini,
è situato nella Via Medioevale. Sulla facciata
è posto in risalto lo stemma araldico delle
due famiglie più potenti della zona, quelle
degli Orsini e degli Anguillara, con i rispettivi
simboli: la rosa schiacciata, per la prima, e l'anguilla
a emblema dell'altra.I Busti dei "Mammalocchi",
colonne marmoree in travertino che rappresentano figurazioni
allegoriche e sono situate all'ingresso di una villa
privata.La porta Novella (o Portanovella) E' stata
eretta in sostituzione di una torre d'avvistamento
sulla Valle del Tevere.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Probabilmente nella valle del Tevere, in epoca romana,
sorgeva un porto: sono stati trovati infatti nei pressi
dell'abitato resti di ville romane e di cippi funerari
(come quello di P. Mellutus Crescens in località
Salsare). In particolare due stele funerarie sono ora
visibile nel palazzo del Comune di Penna in Teverina.
Nei pressi di Penna infatti sono stati identificati
dei resti di un abitato con il sito di Castellum Amerinum,
alla confluenza del Rio Grande nel Tevere, dove si suppone
fosse presente un abitato romano che riforniva Roma
delle merce del sud dell'Umbria. Si hanno notizie certe
dell'abitato intorno al XI secolo: nel Medioevo divenne
feudo dei Colonna, che poi lo cedettero agli Orsini.
Dopo l'estinzione della famiglia il feudo passò
ai Marchesi del Gallo di Roccagiovine Da segnalare il
palazzo di residenza abituale con un bel giardino all'italiana
che conserva i busti delle Quattro Stagioni di fattura
tardo settecentesca; i Mammalocchi, colonne allegoriche
in travertino, del XVIII sec. poste all'ingresso di
una parte della proprietà.