Ferentillo
è un comune della provincia di Terni. Il paese
è diviso in due borghi, Matterella e Precetto,
dal fiume Nera.
ETIMOLOGIA
Deriva dal nome latino di persona Ferentillus.
MATTARELLA
Collegiata di Santa Maria XIII secolo - Chiesa ricostruita
nel XVI secolo. Sul portale si trova l'affresco dal
titolo "Madonna e due angeli" risalente al
XV secolo. L'interno è a tre navate divise da
arcate ogivali disposte su colonne e pilastri. Cinque
nicchie aperte nel XVI secolo ospitano affreschi della
Scuola di Raffaello (Jacopo Siculo 1543, Orlando Merlini
1507, Pierino Cesarei 1559), e di Pier Matteo Piergili
(1557).
Rocca medievale della Matterella
PRECETTO
Chiesa di Santo Stefano XIII secolo-XVI secolo - Chiesa
sviluppata su due piani, quello in basso risalente
intorno al XIII secolo, quello in alto intorno al
XVI secolo. Interno a tre navate con affreschi attribuiti
alla scuola del Perugino o di Iacopo Siculo 1559.
Una cripta, lunga quanto l'edificio e divisa da pilastri
in due navate e arricchita da frammenti di affreschi
del XV secolo, fu utilizzata per diverso tempo come
cimitero del comune; oggi ospita il Museo delle mummie.
Da vedere inoltre:
- Chiesa del Gonfalone
- Rocca medievale del Precetto
- Palazzo Montholon
MONTERIVOLSO
Museo degli antichi mestieri e della civiltà
contadina
MACENANO
Abbazia di San Pietro in Valle VI - VIII secolo
Affreschi scuola Romana XIII secolo (i più
antichi dell'Umbria)
Chiostro e convento XIII secolo
Reperti archeologia I secolo a.C. - 111 - IV secolo
d.C.
FRAZIONI
Ampognano, Castellonalto, Castellone Basso, Colle
Olivo, Colli, Gabbio, Leazzano, Le Mura, Lorino, Macchialunga,
Macelletto, Macenano, Terria, Monterivoso, Nicciano,
Sambucheto, San Mamiliano.
TERRIA
Terria è una piccola frazione raccolta intorno
ad un castello. Si trova ad un'altezza di 425 m s.l.m.;
in seguito ad una pesante emigrazione, il borgo e
la vicina Terria di Contra sono oggi popolate da appena
30 abitanti (censimento Istat 2001).
MONTERIVOSO
Monterivoso è un piccolo borgo situato a circa
1 km da Ferentillo. I principali luoghi d'interesse
sono la chiesa di Sant'Antonio, sita nel punto più
alto del borgo e attualmente (2008) ancora in fase
di restauro; la chiesa di Santa Lucia, sita poco fuori
del borgo in mezzo alla campagna; il museo degli antichi
mestieri e della civiltà contadina.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Ferentillo è situato nella parte più
bella della Valnerina, dove il fiume Nera discende
attraverso la gola della "Valle Suppegna".
Nel 740 il re dei Longobardi, Liutprando, lasciata
l'antica città di Ferento, giunse nella Valle
del Nera. Colonizzò questi territori disabitati
circondati da malsane paludi, fondando il nuovo paese
che venne chiamato Ferentillo (dal latino "Ferentum
illi" ovvero "quelli di Ferento") in
ricordo della patria abbandonata. Il paese è
attraversato dal fiume Nera che lo divide in due nuclei:
Precetto e Matterella caratterizzati da palazzetti
gentilizi, artistiche chiese e vicoli a ventaglio.
L'imponente presenza delle due rocche che fin dal
1100 dominano il paese, e di quella di Umbriano serviva
come baluardo per la difesa della vicina Abbazia di
San Pietro in Valle edificata nel 720 da Faroaldo
II, Duca longobardo di Spoleto, che ampliò
la chiesa fondata dagli eremiti Giovanni e Lazzaro
nel 535. Le vicende di Ferentillo seguirono sempre
quelle dell'Abbazia e il feudo abbaziale tentò
di rendersi indipendente sia dal Ducato di Spoleto
sia dal Capitolo Lateranense; il territorio divenne
piccolo stato nel 1484 grazie a Papa Innocenzo VIII
Cybo che nominò primo Signore il suo figlio
naturale (legittimato) Franceschetto Cybo. Questi
sposò Maddalena de' Medici e nel 1515 suo figlio,
Lorenzo Cybo, prese in moglie Ricciarda Malaspina
unendo così Ferentillo al marchesato, poi principato
e ducato, di Massa e Carrara. Grazie al mecenatismo
di questa illustre famiglia Ferentillo acquistò
importanza non solo dal punto di vista culturale ma
anche socio-politico; infatti nel 1563 il principe
Alberico Cybo Malaspina firmò gli Statuti garantendo
l'indipendenza del territorio da ogni interferenza
sia ecclesiastica che spoletina. Un principato libero
e sovrano, con proprie leggi e proprio Statuto, "Status
Ferentilli Serenissimi Ducis Massae Cybo", che
durò fino al 1730 quando Alderano Cybo lo vendette
a Nicolò Benedetti di Spoleto, da cui passò
in eredità ai Montevecchio di Fano. Ritornato
alla Camera Apostolica, nel 1847 Papa Pio IX lo diede
al principe di Montholon conferendogli il titolo di
"Principe di Umbriano e di Precetto". Ferentillo
divenne Comune nel 1860 con l'Unità d'Italia.