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Roncegno
Terme |
Trentino
/ Alto-Adige - Südtirol
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Roncegno
Terme è un comune della provincia di Trento.
Il territorio del comune di Roncegno Terme (535 metri
s.l.m. presso piazza Municipio) è caratterizzato
da una grande escursione altimetrica: partendo dal
fondovalle con i 392.7 metri s.l.m. del punto più
depresso, collocato in prossimità dellalveo
del Brenta vecchio, si raggiungono i 2381 metri s.l.m.
del Gronlait. Dalle pendici nord della dorsale Panarotta
Fravort Gronlait, che costituisce il
confine tra bacino del Brenta e quello dellAdige,
si raggiunge il fondovalle del Brenta per risalire
poi sul ripido pendio del rilievo che separa la valle
principale dalla Val di Sella. Queste caratteristiche
determinano una separazione dellarea rispetto
alle zone geografiche confinanti (Novaledo ad ovest,
Ronchi e Borgo Valsugana ad est); lunica via
di comunicazione agevole è attualmente rappresentata
dalla strada che attraversa il fondovalle, percorrendo
la quale è possibile raggiungere Trento, situata
ad ovest, a circa 30 chilometri di distanza, e Venezia
in direzione est, posta circa a 130 chilometri. Non
si devono poi dimenticare i valichi della Bassa (m
1834) e il Passo Portela (m 2152) che permettono il
passaggio verso la valle del Fersina e la comunicazione
con essa: questi passi ebbero importanza storica,
come diremo nel corso della trattazione.
Lasse
principale di comunicazione è dunque posto
nel fondovalle, lungo il corso del fiume Brenta e
permette unagevole comunicazione tra la valle
dellAdige e la pianura veneta. Si distinguono,
a completamento della via principale, una rete di
fondovalle parallela che collega i vari centri abitati,
una rete viaria più complessa costituita da
strade secondarie a servizio degli insediamenti montani
ed una fitta rete di sentieri, ancora in parte utilizzati
e per i quali è previsto un intervento di recupero.
Se lasse viario principale è destinato
a porre in comunicazione con lesterno, questo
sistema di strade secondarie, di sentieri e di mulattiere
è funzionale alle esigenze della popolazione
che risiede nella zona e, dunque, perfettamente aderente
alla realtà geografica e insediativa del territorio.
Si deve infatti osservare che malgrado le pendenze,
che creano non poche difficoltà, soprattutto
nella stagione invernale, i masi di Roncegno Terme
sono a tuttoggi abitati fino ad unaltitudine
di 1000 metri s.l.m.. Verso monte la rete viaria si
innesta nelle vie di comunicazione che immettono nelle
valli limitrofe.
Nellattuale territorio comunale di Roncegno
Terme si trovano oggi la villa, i masi della montagna
e labitato di Marter posto a valle in direzione
Novaledo. Sulla riva destra del torrente Larganza
sinnalza il colle di San Biagio (m 679), sopra
la zona detta Larganzoni. Qui sorge e forse sorgeva
già nel tardo medioevo la chiesa di San Biagio,
nominata nel 1533 e restaurata di recente. Sul culmine
del dosso si trovano gli scarsi resti del castello
di Tesobbo. Ad occidente è posto il maso Tesobbo
(m. 730) che culmina nel monte Sant Osvaldo.
Su questo monte si trovano la Valle del Diavolo dove
sgorgavano le sorgenti di acqua arsenicale ferruginosa
che alimentò per un lungo periodo il centro
termale di Roncegno, e la cosiddetta Busa del
Tossego, individuabile in una profonda gola,
scavata dal torrente Larganza, oltre il colle di San
Biagio, e caratterizzata dalla presenza di unantica
miniera di arsenico abbandonata. Nellalta Valle
del Larganza, sulla sua riva sinistra sotto il maso
Bernardi, si trovano la Valle del Diavolo e i boschi
di Sturmwolt (Bosco degli uragani). Il
monte di SantOsvaldo (m 1450) si trova sopra
san Biagio, passando dal maso Gretti e Prà
del Voto (m 1181). Qui sorge la piccola chiesa dedicata
a SantOsvaldo, chiesa a carattere devozionale
costruita tra il XIII e il XVI secolo da una popolazione
germanofona. Monte di Mezzo è la parte della
montagna che si trova tra la Valle della Larganza
e quella del torrente Chiavona. È costituita
da molti masi, ricca di sorgenti ed è attraversata
da molte mulattiere. È coltivata fino a 1000
metri circa daltitudine; campi e vigneti si
alternano a boschi di castagni.
Sopra
i masi abitati tutto lanno inizia il bosco in
mezzo al quale si trovano delle radure, tenute a prato
con la casara per lalpeggio. Quelle
più in basso dette stalete servono
a tuttoggi, seppur in misura minore rispetto
al passato, per il maggengo, vale a dire la sosta
intermedia tra la sede di partenza e la malga del
pastore con i bovini. Tra le località più
note ricordiamo Cinquevalli, conca montana sulla sinistra
del Rio Argento, dove sono presenti molte miniere
aperte nel XVI-XVII secolo e abbandonate verso la
metà dellOttocento, da cui si ricavava
argento, piombo, materiali zinciferi, pirite, fluorite,
quarzo. Serot (m 1566) si raggiunge dalla località
Pozze che si trova sul versante opposto del monte
Sturmwolt. Qui le pendici sono ricoperte da una fitta
vegetazione con vaste radure, pascoli e molte baite.
La zona di Serot si trova sul versante sinistro della
valle del Larganza, sotto le creste del Gronlait.
Le Prese sono una località della montagna di
Roncegno dove si trova un lago molto suggestivo, lungo
90 metri circa e largo 40 metri, posto allinizio
della valle del Larganza. Sopra questarea si
trova la malga delle Prese Vecchie e salendo ancora
la Val della Portela con lomonimo passo che
consente il collegamento con la Valle del Fersina.
Il
settore orientale della montagna di Roncegno prende
il nome dalla chiesetta che sorge su una collina sulla
riva sinistra del torrente Chiavona, sopra la località
Rozzati, vale a dire Santa Brigida. In questarea,
sulla destra del rio San Nicolò, cè
il dosso (m 698) dove si trovano i resti del campanile
della chiesa di San Nicolò, risalente, secondo
gli ultimi studi condotti dal settore Beni Archeologici
della Provincia Autonoma di Trento, almeno al XIV
secolo. Questa chiesetta sorge su una terrazza posta
una decina di metri sotto il culmine del dosso ed
è attorniata da resti di mura di antiche costruzioni.
Oltre la valle, sotto il maso Montebello (m 716),
su un colle, si trovano pochissimi resti del Castello
di Montebello. Si ritiene che i dossi di San Nicolò
e di Montebello costituissero in origine un unico
complesso sul quale si disponevano le costruzioni
facenti parte del castello. Fu forse unalluvione
a separare le due aree e ad incidere profondamente
la montagna. Il paese, che sorge nellarea di
congiunzione delle strade che scendono dai tre settori,
è chiamato anche ai nostri giorni detto Villa
e si distingue in Vila de Sora e Vila
de Soto. Si trova tra i due torrenti Larganza
e Chiavona, ai piedi di Monte di Mezzo e di Santa
Brigida. Gode di un buon clima perché difeso
dai monti Tesobbo, Fravort, Gronlait e dalle colline
di Santa Brigida. Attorno al paese, nella campagna,
si trovano ancora vaste aree coltivate, vigneti e
campi nelle località Prela, Rorei, Ferme, identificabili
con alcune delle zone nominate nei documenti del XIII
XIV secolo.
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Popolazione
Residente 2.475 (M 1.204, F 1.271)
Densità per Kmq: 65,0
CAP
38050
Prefisso Telefonico 0461
Codice Istat 022156
Codice Catastale H528
Numero
Famiglie 998
Numero Abitazioni 1.606
Denominazione Abitanti roncegnesi
Santo Patrono SS. Pietro e Paolo
Festa Patronale 29 giugno
Il
Comune di Roncegno Terme è:
Città Termale (Casa di Salute Raphael)
Il
Comune di Roncegno Terme fa parte di:
Area Geografica: Bacino Idrografico del Fiume
Brenta-Bacchiglione
Comprensorio della Bassa Valsugana e del Tesino
(C3)
Località e Frazioni di Roncegno Terme
frazioni: Marter, Monte di Mezzo, Santa Brigida;
masi: Albio, Auseri, Beberi, Bernardi, Bocheri,
Cadenzi, Cofleri, Craneri, Crozzeri, Dell'Aria,
Fraineri, Gasperazzi, Gionzeri, Gretti, Groffi,
Lagon, Masetti, Molini, Montebello, Montibelleri,
Muro, Pacheri, Pinzeri, Postai, Rincheri, Robello,
Roneri, Roveri, Rozza, Salcheri, Sasso, Scali,
Scalvin, Smideri, Stralleri, Striccheri, Tesobbo,
Ulleri, Vazzena, Vestri, Zaccon, Zanorgi, Zonti,
Zotteli
Comuni Confinanti
Borgo Valsugana, Fierozzo, Frassilongo, Novaledo,
Ronchi Valsugana, Torcegno.
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