..

 

 

Riva del Garda
Trentino / Alto-Adige - Südtirol

Riva del Garda è un comune della provincia di Trento. Fa parte del Comprensorio Alto Garda e Ledro. Riva del Garda (in Trentino chiamata per lo più semplicemente Riva) è situata nell'angolo nord-occidentale del Lago di Garda. Sul lato ovest si erge a picco il Monte Rocchetta (1575 m) mentre su lato est sorge il Monte Baldo (2218 m). La denominazione del comune fino al 1969 era Riva. La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche:
nel 1929 aggregazione di territori del soppresso comune di Nago-Torbole; nel 1955 aggregazione di territori del soppresso comune di Pregasina staccati dal comune di Molina di Ledro (Censimento 1951: pop. res. 100);
nel 1957 distacco di territori per la ricostituzione del comune di Nago-Torbole (Censimento 1951: pop. res. 1868); nel 1996 distacco di territori aggregati al comune di Tenno (zone disabitate). Di notevole interesse paesagistico sono il Lago di Tenno (6 Km a nord), il Lago di Ledro (5 Km ad ovest) con il suo museo di paleoetnografia e le Cascate del Varone (3 Km a nord) pure di grande interesse geologico. Molto bella la piccola frazione di Pregasina (km. 7 direzione val di Ledro) con spettacolare veduta sul lago di Garda.
Con i suoi due porti, Riva del Garda è assai attrezzata per gli sport della vela e del windsurf (i venti soffiano regolari: al mattino, soprattutto verso la zona di Torbole, il "Pelèr" da nord e al pomeriggio l'"Ora" da sud). La barca "Riva del Garda" ha vinto nel 2002, 2006 e 2007 il giro d'italia a vela e si è sempre piazzata sul podio nel 2003 (terza) e nel 2004 e 2005 (seconda) con il rivano Gianni Torboli [3] al timone. A Riva del Garda sono presenti anche alcune palestre di roccia. La città è anche paradiso per migliaia di ciclisti di tutte le nazionalità, che ogni anno si riuniscono per uno dei festival più importanti nell'ambito della mountain bike: il "bike festival" che ha fatto registrare oltre 20.000 visitatori nell'ultima edizione. Tutto questo grazie alla morfologia della valle che unisce montagne con picchi oltre i 2000 metri con il lago, rendendo la zona unica per le escursioni in mountain bike. Ma lo sport più seguito e "discusso" in città è probabilmente il basket: la principale squadra è la GS Riva Gardacartiere, che milita da ormai 10 anni nel campionato di pallacanestro italiano di Serie B1. L'altra importante squadra rivana è la Virtus Riva , che stà disputando la sua prima storica stagione in serie C1 dopo un'alquanto inaspettata promozione lo scorso giugno.
Il turismo è la voce più importante nell'economia di Riva del Garda. Esistono anche attività manifatturiere quali l'industria della carta, l'artigianato e l'industria del trasporto su gomma.

ORIGINI E CENNI STORICI
Le prime notizie certe vedono Riva (Ripa) aggregata in epoca romana al municipium di Brescia.
Del periodo pre-romano si hanno importanti ritrovamenti, ma non sappiamo con certezza come fosse la cittadina, né se la sua popolazione fosse retica o gallica.
Sono nominate le popolazioni dei Benacenses e dei Sabini, oltre ai Galli Cenomani. Da non sottovalutare influssi etruschi, forse giunti in zona dalla pianura Padana proprio in seguito al calare di stirpi galliche (celtiche) attraverso le montagne lombarde.
Di epoca romana numerosi ritrovamenti, si sa che a Ripa esisteva un collegio nautico e che un certo Metellio, tribuno militare, fece costruire qualcosa (un castello?) nella parte più alta della cittadina, località detta in loco "Marocco" (sasso).
Importanti scavi presso il Monte S.Martino (o Luna), nei pressi della frazione di Campi, stanno mettendo in luce un villaggio-santuario fortificato di epoca preromana e romana, abbandonato successivamente (perché ormai posto "pagano?") anche se nei pressi per secoli funzionerà la chiesetta di S.Martino, assai venerato in epoca longobarda.
Caduto l'Impero Romano, Riva passa di mano più volte seguendo dominazioni di Goti, Longobardi, Franchi... ma entra ben presto nella sfera d'influenza del Principe Vescovo di Trento, pur rimanendo in sostanza un libero comune (Statuti propri). Seguono periodi di dominazione Scaligera veronese, Viscontea, Veneziana.
Di questi ultimi la costruzione del Bastione, edificato agli inizi del 1500 sopra una preesistente fortificazione medioevale, sul dosso detto dei Germandri. Nei pressi, sopra il colle (castelliere preistorico) di S.Maria Maddalena, resiste al tempo l'antica omonima chiesetta, e il torrione (a sua volta utilizzato come chiesetta) di S.Giovanni in località Pinza, lungo la secolare strada che collegava Riva al Bresciano, via Campi/Trat/val di Ledro.
Nei pressi del valico di Trat (punta La Rocca) resistono i resti del piccolo castello costruito dai Rivani nel Medioevo proprio per controllare il passaggio. Nei suoi pressi (valle dei Morti) si svolse una furiosa battaglia tra Viscontei e Veneziani.

DA VEDERE
Notevole è la chiesa Dell'Inviolata, a pianta centrale, con l'interno decorato in stile barocco e che la tradizione vuole progettata da un architetto portoghese. Diversi edifici quali, la centrale elettrica, l'hotel Sole, il complesso della Spiaggia degli Olivi, piazza San Rocco, l'asilo infantile sono opera dell'architetto rivano Giancarlo Maroni, noto come l'artefice del Vittoriale, dimora di Gabriele D'Annunzio a Gardone.

La piazza principale di Riva – piazza Tre Novembre - con i suoi palazzi di gusto lombardo-veneto, si apre sullo specchio del lago sotto gli strapiombi del Monte Rocchetta (m 1575). È delimitata dal lago e dal colle formato d’antichi cumuli di frana (marocche: da qui il nome della contrada Marocco), dove si arrampica pittoresca la vecchia città.
Davanti alla piazza il porto, un tempo tanto importante da essere diviso in tre settori (notizie da uno statuto del 1274): «Portus ad Ponalem», «Portus Desenzani» e «Portus Lazesii».
Sulla parte rivolta al lago sorge il Palazzo pretorio, fatto costruire nel 1375 da Cansignorio della Scala. Sotto l'ampia loggia lapidi romane, medioevali e moderne fra cui una che ricorda le numerose dominazioni a cui la città nei secoli s'è sottoposta.
Sulla facciata est dell'edificio è visibile lo stemma del Principe Vescovo Giorgio III di Neideck.
Collegata da portici quattrocenteschi con Palazzo Pretorio è la Casa Del Comune, fatta ristrutturare fra il 1475 ed il 1482 da Francesco Tron Provveditore veneziano a Riva, e adornata da vari stemmi tra cui quello di Riva. Attraverso la Porta Bruciata, antico archivolto che congiunge i due palazzi, si accede a Piazza San Roccoche conserva l'aspetto rustico-medioevale dell'antica Riva. Da vedere la Chiesa Dei Ss. Rocco E Vigilio distrutta, eccetto l'abside, durante la guerra 1915-18.
Da Piazza III Novembre si sale alla Contrada Maroccosopra menzionata, dove ci sono ancora incorporati tra i «palazzi» i resti di tre torri e di solidissimi muri di difesa della città medievale. Sempre da questa piazza s’imbocca l’erta Via Fiume, strada commerciale del borgo medievale fiancheggiata dalle case di Via Marocco, tra le quali vi era anche una sinagoga per gli stampatori ebrei giunti a Riva al tempo del Concilio di Trento.
Via Fiume termina con la medioevale Porta San Marco, ricostruita dai Veneziani nella seconda metà del XV secolo e restaurata nel 1536 dal Vescovo Bernardo Clesio. Ancora oggi è ben conservata nelle robuste arcate, nelle snelle finestre e nelle incassature per il ponte levatoio; incassato sul lato destro della porta è visibile un sarcofago romano. La Porta è sede della locale sezione della S.A.T. (Società degli Alpinisti Tridentini).
Sul lato est di Piazza III Novembre s'innalza la Torre Apponale, forse così chiamata quale difesa del «Porto a Ponale» (ad Ponalem). Secondo i documenti viene eretta verso il 1200, bassa, merlata, con una porta un tempo alta sul livello del suolo; sopraelevata nel 1555, è alta 34 m ed interrata per 3-4 metri. Caposaldo della difesa cittadina aveva ai suoi piedi i fondachi del sale e del grano, i magazzini e i banchi del cambio dei fiorentini. Prigione prima, viene utilizzata poi come osservatorio nella Prima guerra mondiale. La sovrasta ora un angioletto in lamiera chiamato «Anzolim de la Tor», angioletto che troviamo anche sulle chiese di Arco e in tutto il Trentino. La torre contiene l'orologio e la grossa campana fusa nel 1532.
Da Piazza III Novembre per il lungolago verso ovest, si giunge a Piazza Catena, detta così per la catena che dalla piazza veniva calata alla sera nell'acqua a sbarramento del porto; tale catena andava dalla casa del dazio (ora ufficio biglietteria battelli Navigarda), fino al giardino della Rocca prospiciente il lago. Nel centro della piazza è collocata la statua barocca di S.Giovanni Nepomuceno, protettore delle acque. Da Piazza Catena ha inizio Via Giacomo Cis, dedicata al progettista ledrense e costruttore nel 1851 della strada, scavata nella roccia, che dal lago sale per Pregasina e la Valle di Ledro, oggi chiusa al traffico. In Via Cis, ai piedi del Monte Rocchetta, troviamo l'edificio della Centrale Idroelettrica Del Ponale, costruita in stile gardesano su progetto dell'architetto locale Giancarlo Maroni, amico di D'Annunzio, che utilizza come bacino le acque del Lago di Ledro, con un salto di 500 m. La condotta originale della centrale viene inaugurata nel 1926 da Gabriele d'Annunzio.
Percorrendo Via Gazzoletti, si giunge alla Rocca, costruzione del 1124, eretta dai rivani quale opera di difesa dietro autorizzazione di Altemanno Vescovo di Trento. Successivamente diventa il simbolo del potere militare. Ignota ne è la forma originale a causa dei numerosi rifacimenti subiti, gli ultimi vengono apportati dagli austriaci che la adattano a caserma.
Davanti alla Rocca, sulla sinistra, l'alberata Piazza C.Battisti e a lato Piazza Garibaldi con il vecchio Teatro Sociale, oggi utilizzato come galleria espositiva. Da questa piazza, parte la signorile Via Maffei con i suoi palazzi: Lutti, Armani, Clari, Martiniche mostrano sale ricche di affreschi e dipinti; su questa via si apre Piazza delle Erbe con il Palazzo Menghine la Casa Bettinazzi, dove aveva il suo studio il pittore Giuseppe Craffonara. Da Piazza C.Battisti s'imbocca Viale San Francesco, all'inizio del quale si intravedono i resti della cinta muraria della città; qui si trovava la Porta San Francesco.
Tornando in Piazza Garibaldi e salendo per Via Mazzini si giunge in Piazza Cavour, dove sorge la Chiesa S.M.Assunta. L'attuale edificio, ricordato per la prima volta nel 1106, è ricostruzione barocca (1728). L'interno presenta una navata unica e una cappella laterale del Suffragio; ha numerosi altari barocchi con fregi e stucchi. Alle spalle dell'altar maggiore spicca il grande quadro dell'Assunta del Craffonara, del quale la chiesa conserva al quarto altare di sinistra l'opera migliore, l'Addolorata.
Nella adiacente Piazzetta Craffonara un busto in bassorilievo del pittore (1790-1837), opera di Francesco Trentini, e un'antica colonna. L'antica chiesa, in seguito distrutta, sorgeva su questa piazzetta. Da Piazza Cavour si apre la Porta San Michele che funge da campanile della vicina chiesa; in origine senza torre viene rifatta più stretta nell'800. In fondo al viale spicca la Chiesa Dell'Inviolata, una delle più singolari costruzioni sacre di tutto il Trentino. La Chiesa viene fatta costruire nel 1603 da Gaudenzio Madruzzo governatore del luogo su progetto di un ignoto architetto portoghese. L'esterno è semplice; l'interno a pianta ottagonale è sfarzoso per la ricchezza di altari, decorazioni e tele dei migliori artisti dell'epoca: al primo altare di sinistra un dipinto di scuola bolognese il Crocifisso al secondo e terzo altare "San Carlo Borromeo" e "San Gerolamo", opere di Palma il Giovane. Dipinti su muro "Le Nozze di Cana", "La Morte di San Giuseppe", etc. di Pietro Ricchi. Gli stucchi sono di Davide Reti. L'altar maggiore è rivestito di marmo verde antico e rosso francese, mentre gli scanni del coro sono di legno intagliato con scene del Testamento. La chiesa si può considerare il più bell'esempio di architettura barocca del Trentino.
Nel centro la Chiesa Di San Giuseppe, trasformata in galleria stradale, collega Viale Dante a Piazza delle Erbe. Già esistente nel 1579 e successivamente sconsacrata, ospitava una congregazione di frati (ordine dei Disciplinati) che si occupavano di cerimonie funebri e di ammalati; pregevoli i frammenti di affreschi di scuola giottesca nella volta. La Chiesa Di San Michelein Viale Martiri 28 Giugno 1944 è molto antica. Edificata nel 1159 e nuovamente nel 1540, ha una piccola abside circolare; il cippo ricorda che qui c'era l'antico cimitero della città; lapide e monumento agli Alpini Caduti. Nei giardinetti poco distanti dalla chiesetta c'è un sarcofago romano trovato durante gli scavi del condominio di fronte.
Dalla circonvallazione, proprio sopra l'antico borgo al Castello, un sentiero ombreggiato da pini conduce in ca. 30 minuti al Bastione, fortezza veneta del 1508; il Bastione esiste già precedentemente (1450), viene rifatto dai Veneziani tondo per sfuggire ai colpi di cannone; minato nel 1703 dal generale francese Vendôme viene preso nel 1796 dalla truppe napoleoniche. Il Bastione di pietra grigia sovrasta la città e il lago; offeso dal tempo e dagli eventi rimane uno dei simboli di Riva. Proseguendo la passeggiata per ancora 1 ora ca. troviamo la Capanna Sociale Di S.Barbara e poco oltre la Chiesetta Di S.Barbara (m 625), costruita nel 1935 dai minatori in una superba posizione panoramica.
Ritornando a valle, s'incontra un sentiero sulla sinistra che in ca. 30 minuti conduce ai ruderi della torre medievale San Giovanni nella quale si possono notare tracce di dipinti di un'antica chiesa. Nel bosco tracce di muri in calce appartenenti ad un presunto castrum tardo-romano o barbarico (monete e fibule).
Sul lato est di Riva il Monte Brione (m 376), una collina in mezzo alla valle del Sarca che gode di un clima particolarmente mite (olivi già nel 1300, lecci, fillirea, eufhorbia ricaensis), è considerato oggi un biotopo di rilevante interesse naturalistico. Anticaglie dell'età romana sono venute alla luce nel punto dove sorgeva la Bastia attualmente devastata. Il Monte Brione venne fortificato dagli austriaci tra il 1862 e il 1911 con opere belliche. Ai suoi piedi la costruzione del Forte San Nicolò , collegato con il sovrastante Forte Garda, a tre piani con quattro cupole corazzate (1907-1909). In cima al Brione il Forte Sant'Alessandro (1860-1862, noto anche come Nord-batterie o Campedell) rimodernato nel 1908-11 con la costruzione di una stazione radiotelegrafica (m 365). Altro fortificazione è il Forte Tombio, che però si trova a est del paese, nei pressi delle frazioni Righi e Campi.
Nell'area sottostante il Monte Brione si raccoglie la frazione di S.Alessandro. La chiesetta, riedificata nel 1856, esisteva già nel 1275 con anesso un eremo.

MANIFESTAZIONI
La musica è attività che ha grande spazio a Riva del Garda. Sede di due corpi bandistici, un coro, una scuola musicale civica e di sede staccata del Conservatorio Bonporti di Trento, la città offre durante l'anno varie eventi musicali. Fra questi:

Musica Riva Festival
Si svolge da 27 anni da meta a fine luglio. Un ricco calendario di concerti fa da cornice a numerosi corsi di perfezionamento strumentale tenuti da insegnanti di rilievo internazionale.

Concorso Internazionale per Giovani Cantanti Lirici - R. Zandonai
Si svolge nel mese di maggio da 14 anni. È aperto ai giovani cantanti lirici.

Concorso Corale Internazionale
Il Concorso Corale Internazionale si svolge ogni due anni nella settimana antecedente la Pasqua, è organizzato dall'Associazione Concorso corale internazionale in collaborazione con Musica Mundi.

Alla manifestazione, a testimonianza della stabilità a livello internazionale che ha raggiunto l'evento, partecipano ogni anno una cinquantina di cori provenienti da tutto il mondo. È un'occasione per confrontandosi sul piano qualitativo, per dimostrare le proprie capacità artistiche ma anche per iniziare un rapporto di scambio di esperienze e attività che costituirà certamente un elemento importantissimo per il futuro della propria crescita artistica e umana.

La commissione giudicatrice è formata da esperti - compositori e direttori - di fama mondiale. Il Concorso corale si divide in 4 categorie, cori a cappella con brani d'obbligo, a cappella senza brani d'obbligo, musica sacra e cori giovanili.

Concorso Corale - In...Canto sul Garda
Si svolge da 10 anni nel mese di ottobre. Il concorso è aperto a cori non professionisti che eseguono musica jazz, gospel, moderna e della tradizione. Vede la partecipazione di formazioni provenienti da ogni parte del mondo.

Concorso Bandistico - Flicorno d'Oro
Il Flicorno d'Oro è tra i principali appuntamenti del mondo bandistico europeo e internazionale, tradizionale luogo di incontro di formazioni bandistiche che aspirano a traguardi musicali sempre più prestigiosi e significativi.

Un concorso che cresce di edizione in edizione fino a diventare il secondo per importanza in Europa. Molte sono le bande che ritornano, indice della qualità del concorso e dell'ottima organizzazione. Nel corso delle ultime edizioni il concorso è cresciuto notevolmente nei numeri e nella qualità. Per molte edizioni il concorso si è tenuto ad anni alterni, ma dal 2008 la frequenza del concorso è diventata annuale.

Al concorso possono partecipare bande non professioniste senza limite nel numero dei musicisti che le compongono. È inoltre prevista una categoria interamente dedicata a bande giovanili rappresentative e bande musicali formatisi nelle Scuole di Musica o nei corsi di Orientamento Musicale organizzati da complessi bandistici.

Ogni banda in concorso deve eseguire il brano d'obbligo specifico della propria categoria ed un brano a libera scelta. Sulla base di queste esecuzioni la Giuria, composta da personalità di spicco del panorama musicale e bandistico internazionale, esprime un giudizio in centesimi. I parametri di giudizio sono: intonazione, qualità e bilanciamento del suono, tecnica e articolazione, insieme e ritmica, espressione e dinamica e infine interpretazione.

Esiste anche una categoria libera fuori concorso alla quale possono iscriversi i corpi bandistici che, pur non scegliendo di partecipare al concorso, desiderano comunque mettersi alla prova per ottenere una valutazione scritta redatta da una qualificata giuria internazionale. In tale categoria le bande ottengono, in forma privata e senza entrar a far parte della competizione, una valutazione scritta e un giudizio di assegnazione attraverso il quale possono riconoscere il loro livello in riferimento alle sei categorie del Flicorno d'Oro. Lo spirito della categoria libera nasce dal desiderio di favorire l'avvicinamento delle bande alla realtà dell'evento.

Garda Jazz Festival
Il Garda Jazz Festival è una diretta emanazione dello storico Torbole Jazz, uno dei primi festival nati in Italia. La collaborazione tra il Comune di Nago-Torbole e i Comuni di Arco, Drena e Riva del Garda ha portato nel 2000 ad un ampliamento del Festival nelle quattro località dando vita alla prima edizione del Garda Jazz Festival. Il progetto si è sviluppato per merito della Scuola Musicale Civica di Riva del Garda – ArteMusica che ha gestito e gestisce tuttora il Festival, permettendo uno sviluppo, oltre che nelle dimensioni, anche in senso qualitativo. Dalle tre giornate di concerti presenti nelle edizioni precedenti si è passati con il Garda Jazz Festival a tre settimane di eventi distribuiti in luoghi caratteristici della zona, fra Castelli e terrazze sul lago. È ormai diventata tradizione la collaborazione con alcuni locali e pub per la realizzazione dei Jazz Café, appuntamenti con musicisti provenienti dal tutto il Nord Italia. In questi anni il Festival, attraverso l'attività della Scuola Musicale Civica di Riva del Garda, si è occupato di formazione organizzando seminari con diversi artisti passati dal Festival. La novità in questo senso è la nascita nel gennaio 2006 del laboratorio big band.

RadioIncontri
Dal 2004 la città in tarda primavera ospita RadioIncontri, una delle più importanti vetrine del mondo radiofonico italiano; fra l'altro, nei giorni della manifestazione, i network nazionali mandano in onda da Riva del Garda alcune delle loro più importanti e famose trasmissioni, con la presenza di personaggi radiofonici (ma non solo) molto noti come Platinette, Linus, Luca Sofri, Daria Bignardi e tanti altri.

Notte di fiaba
Fin dall'Ottocento è tradizione per i rivani chiudere l'estate e salutare gli ospiti con una grande festa a fine agosto che va sotto il nome di Notte di fiaba. Nel tempo i comitati organizzatori hanno variato la struttura della manifestazione, ma punto fermo della tradizione è lo spettacolo pirotecnico sulle acque del Lago di Garda a chiusura dei festeggiamenti. Dal 1999 la Notte di fiaba ha assunto una nuova forma: ogni anno è rappresentata una fiaba diversa con uno spettacolo teatrale itinerante che anima tutta Riva del Garda con la magia e la spensieratezza dei personaggi delle fiabe più famose ed avvincenti. L'attuale comitato organizzatore è il Comitato Manifestazioni Rivane.

DATI RIEPILOGATIVI

in lavorazione

.
TRENTA SpA - Trento (TN)
DOLOMITI ENERGIA SpA - Trento (TN)
FONDAZIONE MUSEO STORICO DEL TRENTINO - TRENTO
ARCA ENGINEERING - TRENTO
CENTRO SERVIZI CULTURALI SANTA CHIARA - TRENTO (TN)