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Comano
Terme |
Trentino
/ Alto-Adige - Südtirol
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Comano
Terme è un comune della provincia di Trento
in Trentino-Alto Adige. È una importante località
termale nata dall'unione dei due comuni di Bleggio
Inferiore e di Lomaso in conseguenza del referendum
svoltosi il 27 settembre 2009 e sancito dalla legge
n. 7/2009 della Regione Trentino-Alto Adige.
ORIGINI
DEL COMUNE DI COMANO TERME
La storia del comune di Comano Terme è estremamente
recente. Il nuovo comune è operativo dal 1º
gennaio 2010 come unione dei comuni di Lomaso e Bleggio
Inferiore. Il primo evento degno di nota storica sono
le prime elezioni comunali avvenute in data 17 maggio
2010. La partecipazione alle urne ha sancito la vittoria
politica della lista "Insieme per Comano Terme"
con il candidato sindaco Livio Caldera, già
sindaco del comune di Bleggio Inferiore per il mandato
2005-2009 fino alla fusione ed anche Commissario Straordinario
del Comune di Comano Terme per i suoi primi 6 mesi
di vita. L'altra lista civica presente all'elezione
comunale è stata "Il Ponte tra passato
e futuro" con il candidato sindaco Gianmarco
Trentini.
LA
LEGGENDA DELLE TERME DI COMANO
Secondo la leggenda, tramandata tra gli altri dal
poeta locale Giovanni Prati (1814-1884), la maga Sibilla
si era rifugiata in una gola tra le montagne quando
un giorno fu sorpresa da alcuni malcapitati che si
prendevano gioco di lei finché non sopraggiunse
il Conte di Castel Spine, che assistette alle scena
e fece fuggire i denigratori della Sibilla. Quest'ultima,
volendo ricompensare il suo salvatore, dopo aver notato
alcune macchie rosse sul suo viso, lo invitò
a bagnarsi nell'acqua della sorgente che sgorgava
nella sua grotta, favorendo così la sua guarigione.
La stessa leggenda narra che a seguito di una frana
effettivamente verificatasi nel 1400, la Maga Sibilla
scomparve tra le macerie. Così che il nobile,
ormai vecchio e tornato nella gola insieme al nipotino
colpito da una terribile malattia, dovette scavare
a lungo per trovare una traccia dell'acqua miracolosa
nella quale immergere il bambino, che si ristabilì
immediatamente. Solo nel 1800 quindi si sentì
nuovamente parlare delle Terme di Comano: accadde
che l'acqua termale si era riaffacciata in alcune
infiltrazioni del terreno, ove i contadini lasciavano
macerare la canapa. In seguito, gli stessi contadini
scoprirono che l'acqua era in grado di guarire dalla
scabbia e fu così che iniziarono dei lavori
di scavo che riportarono alla luce dei resti di un
bagno termale romano e dell'antica grotta, che la
leggenda voleva fosse il rifugio della Sibilla Cumana.
Tuttavia la travagliata vicenda delle Terme di Comano
non si era ancora conclusa: i bagni ripristinati furono
infatti messi all'asta dal Comune di Lomaso, che all'epoca
si trovava in difficoltà economiche, ed acquistate
da Gian Battista Mattei, che solo quattro anni più
tardi, nel 1825, li lasciò in eredità
ai poveri delle tre Pievi di Banale, Lomaso e Bleggio.
Più volte ampliate e ristrutturate fino ai
nostri giorni, le Terme di Comano mantengono la loro
vocazione benefica legata all'antica leggenda della
Sibilla devolvendo ogni anno parte del ricavato dell'attività
dello stabilimento ad associazioni umanitarie.
LOMASO
Lomaso è un ex comune di 1.589 abitanti che,
dal 1° gennaio 2010 mediante la fusione con il
comune di Bleggio Inferiore seguita a referendum abrogativo,
cessa la sua attività dando origine al nuovo
comune di Comano Terme. L'economia del comune era
prevalentemente agricola e turistica. Alla data di
unificazione (2010) operavano 55 aziende agricole
e 139 attività tra esercenti, artigiani e lavoratori
in proprio. Tra le aziende di maggior importanza la
ditta Giordani (edilizia) e l'industria Novurania
(gonfiabili) a Campo Lomaso. Tra le attività
in comuni limitrofi vi sono l'industria Tessilquattro
e gli stabilimenti delle Terme di Comano. Il comune
è stato costituito nellanno 1928 coi
territori dei soppressi comuni di Campo, Comano, Fiavè,
Lundo e Stumiaga. La circoscrizione territoriale ha
subito le seguenti modifiche: nel 1952 distacco di
territori per la ricostituzione del comune di Fiavè
comprendendo anche i territori dell'ex comune di Stumiaga.
Nel 2010 infine, mediante la fusione con il comune
di Bleggio Inferiore seguita a referendum abrogativo,
il comune di Lomaso cessa la sua attività dando
origine al nuovo comune di Comano Terme. Tra le innumerevoli
zone naturali si trova la Val Lomasona dove è
presente una famosa palestra di roccia per appassionati.
Nel 1995 il gruppo Mediaset girò nella frazione
di Lundo una fiction dal titolo La voce del cuore
con la presenza nel comune di personaggi famosi come
Gianni Morandi e Mara Venier. Nelle sequenze si possono
facilmente notare le differenze degli ambienti da
quell'anno ad oggi. A tutt'oggi, però, questa
fiction non viene più ritrasmessa ed è
di difficile reperibilità.
VIGO
LOMASO
Degni di nota l´antica pieve di S. Lorenzo,
la più antica chiesa delle Giudicarie, ricordata
per la prima volta nel 1205. La chiesa, con il pregevole
portale duecentesco, costituisce l´elemento
principale di un più vasto complesso della
Pieve del Lomaso, comprendente il battistero, la canonica
ed il cimitero. Proseguendo in direzione di Lundo
si trova la chiesa di S. Silvestro, del 1400. All´interno
interessanti affreschi (la chiesetta è chiusa
al pubblico; per la visita rivolgersi al parroco di
Vigo Lomaso).
DASINDO
E' il paese natio del poeta Giovanni Prati, alla cui
famiglia apparteneva la casa posta sul lato sinistro
della strada che porta a Fiavé e al quale sta
per essere dedicato un Parco letterario.
BLEGGIO
INFERIORE
Bleggio Inferiore è un ex comune di 1.084 abitanti.
Dal 1º gennaio 2010 forma con Lomaso il nuovo
comune di Comano Terme. Il comune era composto di
una serie di piccole frazioni (Biè, Bono, Comighello,
Cares, Cillà, Duvredo, Sesto, Tignerone, Vergonzo,
Villa), oltre che di parte del nuovo sviluppo della
frazione Santa Croce (facente per il resto parte del
comune di Bleggio Superiore, di cui è capoluogo),
e di parte del centro urbano di Ponte Arche (che sorge
sul territorio di tre comuni), nonché del territorio
boschivo della Val d'Algone. Il municipio, prima nella
frazione Comighello, ora è in Ponte Arche.
Nel 1928 il comune viene soppresso e i suoi territori
aggregati al comune di Bleggio; nel 1947 il comune
viene ricostituito (Censimento 1936: pop. res. 821).
Il Bleggio era una delle "Sette Pievi delle Giudicarie"
che per secoli hanno operato in sintonia con una certa
autonomia dal Principe Vescovo di Trento, alla cui
autorità erano sottoposte e che purtuttavia
esercitava invece un dominio diretto su singoli territori
delle Valli Giudicarie, come il Castello di Stenico
in Banale ed i centri abitati di Storo e Darzo, nel
mentre il piccolo paese di Lodrone era soggetto al
dominio dei conti di Lodron, assieme ad altri territori
fuori del Trentino. Su una collina prospiciente il
punto più stretto della valle del Sarca sorgono
i ruderi di un antico castello, denominato "Castel
Restor". Quasi un terzo del territorio agricolo
del comune è di proprietà della famiglia
Bleggi, che risiedeva (ed in parte risiede ancora)
nella frazione Cillà, la cui origine si narra
derivi da un soldato disertore dell'esercito napoleonico
provvisto di un buon bottino di guerra, che si arricchì
poi con il commercio di cavalli. Il cognome Bleggi
sarebbe stato assunto per nascondere quello originario
ed arrogarsi un'origine locale. Nella prima metà
del XX secolo la famiglia assunse importanti iniziative
economiche nel comune, tra cui la promozione del consorzio
elettrico di Stenico, che assicurò l'energia
elettrica a tutti i comuni circostanti ad un prezzo
favorevole.
DA
VEDERE
Il comune è composto da innumerevoli chiesette.
Le più importanti sono le seguenti: Santa Croce
del Bleggio il santo patrono è San Luigi Gonzaga
con cripta dedicata ai martiri SS. SS. Dionisio, Rustico
ed Eleuterio del secolo IX d.C. Inoltre nella chiesa
è venerata una Croce Taumaturgica rinvenuta
sul Monte San Martino (Monte Guarda) nel 1624 sul
quale venne eretto un santuario, tutt'ora meta di
pellegrini. San Luigi, secondo il calendario, dovrebbe
essere celebrato il 21 giugno, ma la Sagra in onore
di San Luigi viene, ormai da secoli, celebrata la
seconda domenica di luglio, perché in passato
la gente non aveva tempo di prepararla a causa dei
lavori in campagna della semina e del primo sfalcio
dei prati. La gente del posto, oltre alla celebrazione,
organizza una festa che per diversi giorni coinvolge
la gente del posto ed i turisti che si recano a Comano
per le cure termali. Bono dedicata a San Felice. Le
particolarità della chiesa sono due. La prima
è data dalle mura interne completamente dipinte
dalla famiglia dei pittori Baschenis, pittori originari
di Bergamo, famosi per la danza macabra dipinta a
Carisolo. Inoltre la chiesa si trova isolata rispetto
al paese di Bono a causa della peste che costrinse
gli abitanti ad abbattere il paese di Fasano e ricostruire
le case in altro luogo prima del 1400. Costrinse anche
a imbiancare di calce le mura esterne della chiesa.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Secondo la leggenda, tramandata tra gli altri dal poeta
locale Giovanni Prati (1814-1884), la maga Sibilla si
era rifugiata in una gola tra le montagne quando un
giorno fu sorpresa da alcuni malcapitati che si prendevano
gioco di lei finché non sopraggiunse il Conte
di Castel Spine che assistette alle scena e fece fuggire
i denigratori della Sibilla. Questultima, volendo
ricompensare il suo salvatore, dopo aver notato alcune
macchie rosse sul suo viso, lo invitò a bagnarsi
nellacqua della sorgente che sgorgava nella sua
grotta, favorendo così la sua guarigione. La
stessa leggenda narra che a seguito di una frana effettivamente
verificatasi nel 1400, la Maga Sibilla scomparse tra
le macerie. Così che il nobile, ormai vecchio
e tornato nella gola insieme al nipotino colpito da
una terribile malattia, dovette scavare a lungo per
trovare una traccia dellacqua miracolosa nella
quale immergere il bambino che si ristabilì immediatamente.
Solo nel 1800 quindi, si sentì nuovamente parlare
delle Terme di Comano: accadde che lacqua termale
si era riaffacciata in alcune infiltrazioni del terreno,
ove i contadini lasciavano macerare la canapa. In seguito,
gli stessi contadini scoprirono che lacqua era
in grado di guarire dalla scabbia e fu così che
iniziarono dei lavori di scavo che riportarono alla
luce dei resti di un bagno termale romano e della antica
grotta che la leggenda voleva essere il rifugio della
Sibilla Cumana. Tuttavia la travagliata vicenda delle
Terme di Comano non si era ancora conclusa: i bagni
ripristinati furono infatti messi allasta dal
Comune di Lomaso che allepoca si trovava in difficoltà
economiche ed acquistate da Gian Battista Mattei che
solo quattro anni più tardi, nel 1825, li lasciò
in eredità ai poveri delle tre Pievi di Banale,
Lomaso e Bleggio. Più volte ampliate e ristrutturate
fino ai nostri giorni, le Terme di Comano mantengono
la loro vocazione benefica legata allantica leggenda
della Sibilla devolvendo ogni anno parte del ricavato
dellattività dello stabilimento ad associazioni
umanitarie.
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Popolazione
Residente 2.880 (M 1.409, F 1.471)
Densità per Kmq: 42,5
Superficie: 67,69 Kmq
CAP
38077
ex CAP (non valido) 38070
Prefisso Telefonico 0465
Codice Istat 022228
Codice Catastale M314
Denominazione
Abitanti bleggiani e lomasini
Il
Comune di Comano Terme Città Termale (Terme
di Comano)
Il Comune di Comano Terme fa parte di: Parco Naturale
Adamello-Brenta
Comprensorio delle Valli Giudicarie (C8)
Località e Frazioni di Comano Terme
Ponte Arche, Terme di Comano, Póia, Godènzo,
Comano, Campo Maggiore, Castel Campo, Vigo Lomaso,
Lundo, Dasìndo, Cares, Comighello, Bono,
Sesto, Biè, Villa, Vergonzo, Tignerone,
Cillà, Duvredo, Santa Croce, Val d'Algone
Comuni Confinanti
Arco, Bleggio Superiore, Bocenago, Calavino, Dorsino,
Dro, Fiavè, Giustino, Massimeno, Ragoli,
San Lorenzo in Banale, Stenico, Tenno, Tione di
Trento
Chiese e altri edifici religiosi bleggiani e lomasini
Chiesa di San Felice di Bono
Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo (in frazione
Vigo Lomaso).
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