Vicopisano
è un comune della provincia di Pisa. Dista
circa 20 Km dal capoluogo ed il suo territorio è
situato tra il corso dell'Arno, che ne delimita il
confine meridionale ed il Monte Pisano, che ne demarca
quello settentrionale. In gran parte collinoso con
altezze medie attorno ai 450 m. vede la gran parte
dei suoi abitati dislocati lungo il corso del fiume
Arno, nei terreni alluvionali creati dal fiume stesso.
Il capoluogo è invece distante dal corso del
fiume c.ca un chilometro, ma è posto nella
pianura lasciata dall'ansa del fiume, che un tempo
scorreva tra Bientina, Calcinaia ed appunto Vicopisano.
È caratterizzato dalla presenza di centri di
produzione di ceramica, meccanici (legati all'indotto
Piaggio) e di imbottigliamento di acqua minerale.
La produzione agricola è rivolta soprattutto
verso la produzione di olio di oliva ed alle colture
cerealicole.
ULIVETO
TERME
Uliveto Terme è una frazione di Vicopisano.
É una località storicamente rinomata
per la fonte termale di acqua bicarbonato-alcalino-ferrosa,
il cui utilizzo ha permesso nel XX secolo la nascita
di una fiorente industria. Collocata nella parte più
occidentale del territorio comunale, si è sviluppata
nei secoli in quello stretto triangolo di terra alluvionale
delimitato a sud dal fiume Arno e a nord dai Monti
Bianchi, estrema propaggine meridionale dei Monti
Pisani. Le prime notizie sembrano risalire all'atto
di fondazione della Badia di San Savino, datato 780,
edificata sulla riva destra dellArno, in località
Cerasiolo, presso un luogo detto "Oliveto".
Alcuni studiosi sembrano comunque scettici riguardo
alla corrispondenza tra questa località e il
nucleo attuale. La località viene con ogni
probabilità citata per la prima volta dal vescovo
di Pisa Alberico in un documento rogitale del 12 aprile
970, in cui vengono elencati anche altri toponimi
del Valdarno pisano. Incontestabile risulta essere
anche il riferimento presente in un documento del
31 ottobre 1096 degli "Annali Camaldolesi":
si tratta di unenfiteusi che il monastero di
San Michele in Borgo aveva in Uliveto, presso la chiesa
di S. Salvatore. Il comune rurale di Uliveto, con
i suoi consoli, compare per la prima volta l'8 maggio
1204 nell'elenco delle località della capitania
della Valdiserchio e del Valdarno sulla destra del
fiume, da Montecchio al mare. La capitania venne divisa
in due nel 1230 e Uliveto entrò a far parte
di quella di Piemonte, comparendovi dal 1282 alla
metà del XIV secolo con i comuni di San Salvadore,
San Prospero e San Martino de Balneo Carcaiole (o
ad Carchaiolam), distribuiti attorno alle omonime
chiese, tutte poste sotto il pievanato di San Cassiano
. Il 26 ottobre 1596 le chiese di S.Salvatore e S.Prospero
vennero collocate sotto il controllo della pieve di
Caprona dall'Arcivescovo Carlo Antonio Dal Pozzo.
Fin dal Medioevo si attestano le testimonianze della
presenza di un "Bagno Antico", nell'attuale
zona delle Terme. Ne parla Ludovico Antonio Muratori
in una sua "Membrana", riferendosi all'antica
chiesa di San Martino di Noce. Il primitivo paese
di Uliveto, o "Oliveto", ha sempre fatto
parte della sfera d'influenza di Pisa e del suo porto
fluviale, seguendone perciò le varie vicissitudini
nel corso dei secoli. Con la sconfitta pisana ad opera
dei Fiorentini, nel 1406, Uliveto diventò parte
del vicariato di Vicopisano, sotto la cui giurisdizione
civile è rimasto fino ad oggi.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Vicopisano sorgeva su un colle alla confluenza di
due importanti corsi d'acqua: l'Arno, che consentiva
il collegamento con Pisa ed il mare e l'Auser che
metteva in comunicazione con il Lago di Sextum, e
quindi con la Piana di Lucca. Per un lungo periodo
del medioevo è stato uno dei centri fortificati
più rilevanti nella zona di Pisa, favorito
dalla antica presenza dell'Arno (poi deviato nel 1560)
ed alla contemporanea confluenza di una via d'acqua
(il Serchio) proveniente dal Lago di Bientina. Questo
'incrocio d'acque' valse a Vicopisano anche una notevole
importanza economica, che ebbe un immediato riscontro
in una notevole qualità edilizia dell'abitato
medievale, caratterizzato da forme edilizie tipiche
di realtà urbane più sviluppate, che
conferirono al borgo di Vicopisano l'aspetto di una
piccola città.
La situazione di prosperità perdurò
sino alla fine del XIII sec., parallelamente allo
sviluppo della città di Pisa, ma quando quest'ultima
si trovò contrastata per mare da Genova e per
terra da Firenze e Lucca anche i piccoli centri che
gravitavano attorno alla città della torre,
si trovarono al centro di scontri e combattimenti,
che contribuirono all'impoverimento ed allo spopolamento
delle campagne ed alla conseguente crisi produttiva
di tutto il territorio.
Vicopisano cadde nel luglio del 1406 in mano di Firenze,
che ebbe in questo modo accesso diretto alla città
di Pisa, (caduta nell'ottobre dello stesso anno),
ed al suo porto.
Firenze sfruttò a proprio vantaggio la posizione
strategica di Vicopisano, ed adottò qui una
politica diversa da altri centri della zona (di cui
furono smantellate le difese militari): Vico fu rifortificato
e per mantenerne un più saldo controllo fu
costruita una Rocca progettata a partire dal 1434
da Filippo Brunelleschi, che lasciò un'impronta
indelebile nelle fortificazioni vicaresi costruendo
la Rocca Nuova. Salvo brevi periodi (1494-1498 e 1502-1503)
Vicopisano rimase in possesso di Firenze, che ne continuò
il ruolo amministrativo che già aveva sotto
Pisa, rendendolo sede del Vicariato del Valdarno Inferiore,
una suddivisione amministrativa del territorio pisano
che comprendeva una zona molto vasta e popolosa. Il
periodo d'oro del borgo era però inesorabilmente
passato, in quanto ben presto iniziò la lenta
trasformazione che ha portato Vicopisano all'aspetto
attuale. Mutata la situazione politica (la formazione
del Granducato di Toscana aveva portato alla cessazione
delle guerre intestine che avevano segnato il destino
e l'importanza di molte fortezze e castelli interni),
ma soprattutto la deviazione del corso dell'Arno,
portata a compimento a partire dal 1560, con l'intento
di migliorare la situazione della zona, modificò
radicalmente l'ambiente, determinando la trasformazione
dell'antica fortezza in centro agricolo.
MONUMENTI
Nonostante le sue ridotte dimensioni, Vicopisano possiede
un patrimonio di monumenti medievali veramente notevole;
solo per elencare le emergenze monumentali più
importanti possiamo annoverare: 12 torri (XI-XV sec.),
due palazzi medievali del XII secolo, una Rocca medievale
progettata dal Brunelleschi, una chiesa romanica anch'essa
del XII sec. alla quale si deve aggiungerne un'altra,
posta nelle immediate vicinanze.
TORRI
Rocca del Brunelleschi
Torre del Soccorso
Torre dell'Orologio
Torre Malanima
Torre dei Seretti
Torre Gemella I
Torre Gemella II
Torre delle quattro porte
Torre dei Boncetani (o del cipresso)
CHIESE
Pieve di Santa Maria
Pieve di Santa Giulia a Caprona
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
Chiesa di San Jacopo a Lupeta
Pieve di San Giovanni Evangelista
Chiesa di San Martino al Bagno
Chiesa e monastero di San Michele alla Verruca
PALAZZI
E VILLE
Palazzo Pretorio
Palazzo della Vecchia Posta
Villa Fehr