Pontremoli
Toscana

Pontremoli è un comune di 7.939 abitanti della provincia di Massa-Carrara. Pontremoli è il comune più settentrionale della Regione Toscana e dell'intera Italia centrale e sorge nell'alta vallata del fiume Magra, all'estremità nord della zona meglio conosciuta come Lunigiana. Il paese si trova in una conca circondata da alti rilievi collinari, ed è ubicato su uno dei più antichi percorsi che collegano la Val Padana con la Liguria e la Toscana, un tempo percorso della Via Francigena ed ancora oggi tracciato di importanti infrastrutture viarie come l'Autostrada A15 e la linea ferroviaria Pontremolese, che collegano direttamente Parma con la Spezia.

MUSEI
Nel Castello del Piagnaro è ospitato il Museo delle Statue stele della Lunigiana.

ARCHITETTURE RELIGIOSE
Chiesa di San Nicolò. Conserva una croce lignea risalente ad alcuni secoli fa.
Chiesa Cattedrale di Santa Maria del Popolo. È il duomo locale, edificato nel diciassettesimo secolo e dedicato a San Geminiano. Contiene alcune sculture e dipinti di valore. La cupola della cattedrale, assieme al campanile, domina il profilo del centro abitato.
Chiesa della Santissima Annunziata, con il monastero Agostiniano.
Chiesa di San Francesco
Chiesa di San Giacomo al Campo
Chiesa di San Giacomo d'Altopascio
Chiesa di San Giorgio
Chiesa di San Martino e San Lazzaro
Chiesa di San Pietro
Chiesa di Santa Cristina
Convento dei Cappuccini
Oratorio di Nostra Donna
Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo e Oratorio di Santa Maria Bianca di Traverde.

CENNI STORICI
Si pensa che i primi insediamenti nella zona risalgano ad un migliaio di anni avanti Cristo. In epoca romana, invece, l'abitato era conosciuto con il nome di Apua. Il comune divenne una repubblica indipendente tra il dodicesimo ed il tredicesimo secolo, favorito dalla configurazione montuosa del territorio circostante. Questa collocazione strategica rese inoltre Pontremoli obbiettivo di numerose conquiste da parte di signori italiani o stranieri. Passò sotto il dominio di diverse famiglie aristocratiche, fra cui quella dei Malaspina (nel 1319) e quella degli Antelminelli (nel 1322). All'inizio del quattordicesimo secolo la rivalità tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini culminò con la costruzione del grande campanile per separare i campi dei contendenti. Proprio in queste epoche medioevali Pontremoli vide spesso il transito dei pellegrini diretti da Canterbury verso Roma. Nel 1331 Pontremoli fu venduta da Giovanni I di Boemia a Mastino II della Scala, signore di Verona, e successivamente (nel 1339 passò ai Visconti di Milano. Nel 1404 la proprietà del borgo passò invece alla famiglia Fieschi di Genova, per ritornare poi nel 1433 di nuovo sotto il controllo dei milanesi. Nel 1495 Pontremoli venne saccheggiata dalle truppe di Carlo VIII di Francia, mentre il territorio era formalmente sotto il controllo degli Sforza, i nuovi signori di Milano; il saccheggio avvenne prima della battaglia del Taro, traccia di questo evento è la targa -recentemente affissa- presente ai piedi del campanile della vicina frazione di Mignegno. Come altre aree dell'Italia settentrionale, anche Pontremoli divenne un territorio francese tra il 1508 ed il 1522. Nel 1526 il paese venne catturato da Carlo V del Sacro Romano Impero. Fu controllata dalla Spagna fino al 1647, allorquando venne acquistata dalla Repubblica di Genova. Tre anni dopo, Pontremoli passò a far parte del Granducato di Toscana. Rimase in questa condizione (eccetto un periodo di controllo francese dal 1805 al 1814) sino all'unificazione dell'Italia, nel diciannovesimo secolo. Con le riforme Leopoldine, Pontremoli divenne una comunità autonoma (sebbene sempre all'interno del Granducato di Toscana) nel 1777, e nel 1778 divenne ufficialmente una città. L'intera zona venne gravemente danneggiata da un terremoto nel 1834, e nel 1847 il paese (insieme a Fivizzano) venne occupato dal duca di Modena in seguito a una disputa su alcune rotte di commercio.

DATI RIEPILOGATIVI

In aggiornamento

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