Piombino
 

 

 

Piombino è un comune di 34.000 in provincia di Livorno. La città si è sviluppata sull'omonimo promontorio ed è separata dall'isola d'Elba dal Canale di Piombino. È situata sulla costa tirrenica Costa degli Etruschi, nella Maremma livornese, l'antica Maremma pisana o volterrana. Sul promontorio di Piombino è posto il confine morfologico tra Mar Ligure, a nord, e Mar Tirreno, a sud. Tale confine è tradizionalmente indicato molto più a nord: infatti si suole parlare di Mar Tirreno e costa tirrenica per tutta la costa toscana. La cima del promontorio è occupata da piazza Bovio, dalla quale -quando il cielo è limpido- si può ammirare tutto l'Arcipelago Toscano e anche la Corsica. Sulla piazza è in funzione il Faro, mentre fino agli anni Venti vi aveva sede una fortificazione detta La Rocchetta. La città è il capoluogo della Val di Cornia, della quale ospita la sede del circondario. L'importanza della zona è data dalla presenza di giacimenti di minerali ferrosi (Elba); ciò ha portato ad uno sviluppo precocissimo delle attività metallurgiche che sono proseguite nel corso dei millenni, a partire dai periodi etrusco e romano e a seguire fino ad oggi. La zona è sede di importanti siti industriali, come le Acciaierie di Piombino, e di industrie della lavorazione dei metalli, come la Magona d'Italia e la Dalmine. Il Porto di Piombino è il principale imbarco per recarsi all'isola d'Elba; ci si può inoltre imbarcare per la Sardegna e altre isole minori dell'arcipelago toscano.


ETIMOLOGIA

Deriva da Plumbinum da plumbum, ossia piombo. Secondo alcuni deriva da Poplinum o Populinum riferendosi al vicino centro etrusco di Populonia.


MONUMENTI


Nel centro storico della città sono presenti numerose testimonianze architettoniche del passato: il Torrione (1212) la porta principale di accesso alla città,l' antica porta a terra, unica testimonianza dell’età comunale detta anche di Sant’Antonio.
il Rivellino, (1447) fortificazione del Torrione di forma semicircolare costruito per una migliore difesa dalle artiglierie.

Palazzo Comunale l’antico ‘Palazzo dei Priori’ con torre dell’orologio la cui prima edificazione fu nel XVI secolo;l'attuale forma si deve ad un rifacimento in epoca fascista.

la Chiesa della Misericordia

la Cappella della Madonna della Neve o della Madonna del Desco.

Concattedrale di Sant'Antimo (1377) (Duomo di Piombino) e l'annesso chiostro rinascimentale opera di grande rilievo,pregevoli opere di Andrea Guardi, come il bellissimo Fonte battesimale in marmo del 1470 ed alcuni sepolcri degli Appiani i Signori di Piombino che commissionarono la maggior parte delle opere, nella facciata mosaico rappresentante S. Michele Arcangelo .
la Chiesa di Sant'Antimo sopra i Canali la Tarsinata quel che resta dell'antica chiesa nell'antico porticciolo di marina ,chiesa gotica oramai sconsacrata, la più antica della città voluta dalla consorteria della gente di mare,oggi ristrutturata e adibita a pubblica sala.

la Cappella della Cittadella o cappella di s.Anna al cui interno è conservata una terracotta attribuita ad Andrea Della Robbia all'esterno nell'antico chiostro della cittadella oggi la piazza antistante il museo etrusco è presente un pozzo a base quadrangolare uno dei pochi esempi in Toscana.

la Casa delle Bifore (attuale archivio storico della città) o "Palazzo di Martino di Brancaccio" o "Casa Minelli", unica testimonianza in Piombino di architettura civile duecentesca

Palazzo Appiani, prima residenza della famiglia Appiani

le Fonti di Marina eseguite nel 1248 in prossimità dell'antico porticciolo di Marina ,l'acqua sgorga attraverso teste marmoree di animali opera giovanile di Nicola Pisano,anticamente dette anche delle ‘serpi in amore’ come ricorda il bassorilievo raffigurante due serpenti

il Castello di Piombino che trae origine dalla iniziale struttura del "Cassero pisano" del XIII secolo, porta sud della città, successivamente ritoccato da Leonardo da Vinci durante il riordinamento delle difese cittadine, per poi divenire fortezza Medicea a pianta stellare tra il 1552 e il 1557 per volere di Cosimo I de' Medici

Fuori dal centro vanno segnalate la cappella di San Cerbone, a Baratti, e la chiesa di Santa Croce, a Populonia.


ORIGINI E CENNI STORICI

I primi insediamenti su questo territorio sono molto antichi. Ai tempi degli Etruschi l'insediamento principale era Populonia, sul versante nord del monte Massoncello sul promontorio di Piombino; la traccia più importante che ora rimane del periodo etrusco è la necropoli di Populonia.Successivamente la zona è stata romanizzata e per secoli è stata come il resto della toscana sotto il controllo di Roma. Le prime testimonianze storiche di quello che diventerà Piombino si riferiscono al porto Falesia, oggi Portovecchio. Infatti nel IV d.C. il poeta Rutilio Namaziano, durante la navigazione sotto costa per ritornare nella sua Gallia da Roma, scrive il poema De reditu suo descrivendo il porto Falesia. Sembra ormai accettato che il nome "Piombino" derivi da "Populino", cioè "piccola Populonia", dato dai fuggiaschi, alcune decine di persone, provenienti da Populonia assaltata nel IX secolo dagli Orobiti corsari greci che insieme ai "Saraceni" devastarono e saccheggiarono le coste dell'Italia in quel periodo.
Piombino è attestata nel 1114 nella forma Plumbinum e questo ha dato origine alla leggenda secondo la quale il nome deriva dal peso in piombo (in latino plumbum) da pagarsi come dazio portuale, leggenda che però non sembra avere fondamento. Sulla base della toponomastica locale è stato suggerito che i profughi di Populonia abbiano trovato nella zona tarde sopravvivenze germaniche e precisamente Goti.
Ciò spiegherebbe, ad esempio, il toponimo gotico Tolla, una collina nei pressi del Porto di Piombino. Nel 1022 la fondazione del Monastero di San Giustiniano a Falesia per mezzo di una donazione dei Conti Della Gherardesca che viene dotato di cospicue rendite fondiare,l'edificazione del monastero permette e favorisce l'attività di pescatori, naviganti e lavoratori. Uberto l'abate del Monastero di San Giustiniano cede parte dei beni del monastero all'Opera primaziale pisana retta da Ildebrando degli Orlandi da questo momento la città diviene soggetta alla Repubblica di Pisa e ne diventa di fatto il secondo porto. (Il porto di Falesia a Piombino prese successivamente il nome di Portovecchio nel 1466, quando fu costruito il Porticciolo della Marina). Alla metà del secolo XII il dominio dell'abbazia si trasforma in libero comune con proprie istituzioni regolamentazioni e leggi. Le rivalità tra la Repubblica di Pisa e quella di Genova portarono tra l'XI ed il XII secolo a conflitti che videro Piombino presa e saccheggiata dai Genovesi. In questo periodo la città è sotto l'amministrazione di un governatore civile e militare della Repubblica di Pisa, che porta il titolo di Capitano. Ed è infatti durante il governo uno di questi Capitani, Ugolino Arsopachi, che si costruirono nel 1248 i Canali di marina.
Nel 1376 Papa Gregorio XI visita Piombino, nel suo viaggio da Avignone a Roma.
Al 1377 risale la fondazione della chiesa di S. Agostino poi S. Lorenzo, oggi S. Antimo Duomo di Piombino. Nel 1399 Gherardo Appiano, ceduta Pisa che la famiglia possedeva dal 1392 ai Visconti di Milano per 200.000 fiorini, riserva per sé e i suoi successori Piombino, che il 19 febbraio diveniva Signoria indipendente. Gherardo d'Appiano divenne anche signore di Populonia, Scarlino, Suvereto, Buriano, Badia al fango e delle isole di Pianosa, Montecristo e isola d'Elba ed edificò la propria residenza a Piombino nella Piazzerella (attuale Piazza Bovio). Erede ne fu il figlio Jacopo II, minorenne e quindi sotto tutela della madre, donna Paola Colonna: in questo periodo lo stato fu sotto la protezione di Firenze prima, di Siena poi, e infine nuovamente di Firenze. Morto Jacopo e Paola, nel 1445 gli successe la sorella Caterina Appiano sposata a Rinaldo Orsini, che divenne cosignore di Piombino fino alla morte nel 1450. Dopo questi Emanule Appiano, figlio di Gherardo, prese il potere, che lasciò poi al figlio Jacopo III, il quale incentivò nuova costruzioni militari e non sull'isola. A Jacopo III successe il figlio Jacopo IV, durante il cui governo (tra il 1501 e il 1503) Cesare Borgia occupò Piombino divenendone Signore; alla morte di Alessandro VI tutto tornò nelle mani dell'Appiano. Dopo questi furono signori Jacopo V e suo figlio Jacopo VI: tra il 1548 e il 1557 Cosimo I de' Medici Granduca di Toscana si impossessò dello Stato di Piombino, cedutogli dall'imperatore Carlo V Il figlio di Jacopo VI, Alessandro Appiano mantenne il potere per poco, ucciso in una congiura contro di lui, e gli successe il figlio Jacopo VII, che nel 1594 ottenne il titolo di Principe dall’imperatore Rodolfo II d’Asburgo. Alla sua morte si aprì un periodo trentennale estremamente agitato e confuso, eccetto che durante il governo della principessa Isabella Appiano; dopo alterne vicende il principato nel 1634 venne ufficialmente concesso dall’imperatore del Sacro Romano Impero Ferdinando II d'Asburgo e da Filippo IV di Spagna a Niccolò Ludovisi Ludovisi. Nel 1708 il principato passa ai Boncompagni. Nel 1799 le truppe Francesi penetrano in Italia e nel 1805 Napoleone, assegna il Principato insieme a Lucca alla sorella Elisa Bonaparte Baciocchi: nasce il Principato di Lucca e Piombino. Dopo la definitiva disfatta di Napoleone a Waterloo nel 1815, nonostante le richieste del principe Luigi I Boncompagni-Ludovisi di riavere la sovranità sullo stato, venne sancita l'annessione del territorio dell'ex-principato al Granducato di Toscana degli Asburgo-Lorena retto da Ferdinando III. Dopo la fine del Principato e l'annessione al Granducato, il territorio di Piombino fu inserito nel compartimento granducale di Pisa (i compartimenti granducali corrispondevano nel Granducato di Toscana all'incirca alle odierne province)per poi passare nel 1834 al compartimento granducale di Grosseto. Nel periodo tra il 1831 -1832 iniziò la bonifica del padule di Piombino - lago di Piombino , voluta da Leopoldo II di Lorena granduca di Toscana. Nel 1860 il Granducato di Toscana, e quindi anche il territorio dell'antico stato di Piombino, si unirono al regno d'Italia. Nel 1860 la nuova provincia di Grosseto cedette Piombino e i comuni della Val di Cornia alla neo-provincia di Pisa. La rivoluzione industriale italiana mosse i suoi primi passi anche a Piombino. I primi insediamenti industriali si ebbero tra il 1860 e il 1870 e nel 1893 venne impiantata la fabbrica “Magona d’Italia”. Con l'avvento del Fascismo tutte le funzioni in precedenza svolte dal sindaco, dalla giunta e dal consiglio comunale vennero trasferite ad un podestà. Nell'ottica fascista di un riordinamento amministrativo, nel 1925, per interessamento personale del gerarca Costanzo Ciano, nativo di Livorno, che desiderava ampliare la provincia livornese, Piombino e molte altre località limitrofe vennero inserite nella Provincia di Livorno.


MANIFESTAZIONI

Carnevale Piombinese
Il Carnevale a Piombino è ormai ridotto ai minimi termini con la sola sfilata del carro del mascherone di carta pesta Cicciolo, che nell'ultimo giorno di Carnevale viene accompagnato al rogo in piazza Bovio da una folla di festanti e di maschere.

Festa della Patrona
Sant' Anastasia, festeggiata l'8 maggio, è la patrona di Piombino.

Corteo storico
Solitamente durante il mese mese di luglio si svolgono rievocazioni in costume d’epoca di avvenimenti storici della città.

Sagra del pesce
Ultima domenica di luglio,ormai tradizionale festa del pesce con grande padellone per la frittura del pescato locale.

Sagra del Carciofo
manifestazione per la valorizazione del Carciofo Violetto della Val di Cornia varietà del Violetto di Toscana


DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 33.925 (M 16.041, F 17.884)
Densità per Kmq: 261,7
Numero Famiglie 14.611
Numero Abitazioni 15.916

CAP 57025
Prefisso Telefonico 0565
Codice Istat 049012
Codice Catastale G687

Denominazione Abitanti piombinesi
Santo Patrono Santa Anastasia
Festa Patronale 8 maggio

Il Comune di Piombino fa parte di:
Comprensorio del Consorzio di Bonifica della Val di Cornia Venturina
Associazione Nazionale Città del Vino
Associazione Italiana Città Ciclabili
Circondario della Val di Cornia
Ambito Turistico Costa degli Etruschi

Località e Frazioni di Piombino
Riotorto, Populonia Stazione, Fiorentina, Populonia, La Sdriscia, Colmata, Poggio all'Agnello, Baratti

Comuni Confinanti
Campiglia Marittima, Follonica (GR), San Vincenzo, Suvereto

Musei nel Comune di Piombino
Museo Etrusco "Gasparri"
Museo del Castello e della Città
Museo Archeologico del Territorio di Populonia

Ville e Palazzi
Ville delle Delizie o Baciocca, in Piazza Cittadella

Chiese e altri edifici religiosi piombinesi
Chiesa di Sant'Antimo
Chiesina di Cittadella
Chiesa di Santa Maria della Croce (a Populonia)
Chiesa di San Cerbone
Chiesa della Misericordia

Teatri
Cinema Teatro Metropolitan

Il comune è gemellato con
Flemalle (Belgio)

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