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Pescia
è un comune in provincia di Pistoia. La città
di Pescia, limite nord-orientale della Piana di Lucca
e confine nord-ovest della Valdinievole, si trova
in provincia di Pistoia nella Toscana settentrionale,
fra Lucca e Firenze, sulle rive del Torrente Pescia;
è rinomata per la floricoltura e per il commercio
dei fiori, per la frazione di Collodi, la località
dove Carlo Lorenzini (Carlo Collodi, Pinocchio) trascorse
parte dell'infanzia, e per il Palio dei Rioni, gara
di tiro con l'arco con relativo corteggio storico
che vi si tiene ogni prima domenica di settembre.
ETIMOLOGIA
Un'antica interpretazione del nome lo riconduce a
picea, ossia pece. Più probabilmente il nome
deriva dal torrente che scorre nei pressi, il cui
nome deriva dal termine longobardo pehhia da pahhi,
ruscello.
DA
VISIATARE
Gli edifici cittadini principali sono il Palazzo del
Vicario (sec. XIII-XIV), attuale sede del municipio
comunale, con la sua torre campanaria, il Palagio
o Palazzo del Podestà (edificato tra il XII
ed il XIII secolo, è ora sede della Gipsoteca
Libero Andreotti), la Villa Sismondi (sede
della Biblioteca comunale), il Duomo (intitolato a
Santa Maria Assunta), la chiesa di San Francesco in
stile gotico, il Teatro comunale Giovanni Pacini (disegnato
dall'architetto pesciatino Giovanni Antonio Tani nel
1717 e poi più volte ristrutturato), l'Ospedale
(edificato in diverse epoche e dedicato ai Santi Cosma
e Damiano) e la Villa e Giardino Garzoni (sec. XVI)
a Collodi. Per l'architettura moderna sono rilevanti
il Mercato dei Fiori Vecchio che si riallaccia ai
temi del razionalismo italiano del secondo dopoguerra
(disegnato da un team di architetti diretti da Leonardo
Savioli e Leonardo Ricci e realizzato nel 1951) ed
il Comicent, attuale sede del mercato dei fiori, progettato
nel 1968 e realizzato nei pressi della stazione ferroviaria
cittadina. All'interno
della citata chiesa di San Francesco si conserva una
pala d'altare del pittore lucchese Bonaventura Berlinghieri,
dipinta nel 1235 e rappresentante sei episodi della
vita di San Francesco d'Assisi. Particolare interessante
di questo dipinto è che risulta essere uno
dei pochissimi realizzati da un contemporaneo del
Santo e giunto fino a noi; si ritiene, quindi, che
tale opera possa raffigurare un'immagine prossima
a quella originale del Santo. Il
centro storico di Pescia è diviso in quattro
quartieri: Ferraia (Piazza Mazzini, Ruga degli Orlandi,
Piazza Santo Stefano), San Francesco (Piazza San Francesco,
via Cesare Battisti, Ricciano), Santa Maria (Piazzetta
Ducci - popolarmente nota come "Sdrucciolo del
Duomo", via Giuseppe Giusti, via Giovanni XXIII)
e San Michele (Borgo della Vittoria, via Giovanni
Amendola, Casacce); i quattro quartieri si sfidano
a settembre nel Palio dei Rioni. Nella
località di Collodi, oltre alla Villa Garzoni,
è presente il Parco di Pinocchio progettato
da Pietro Porcinai con opere di Emilio Greco (Pinocchio
e la Fata), Venturino Venturi (Piazzetta dei Mosaici),
Pietro Consagra (il Carabiniere, il Gatto e la Volpe
e il Serpente), Marco Zanuso e Augusto Piccoli (il
Grande Pescecane). All'esterno del Parco, Giovanni
Michelucci ha disegnato la struttura dove ha sede
il ristorante "Osteria del Gabero Rosso".
Oltre a Collodi, nel territorio pesciatino si trovano
le frazioni (castella) di Pietrabuona, Medicina, Fibbialla,
Aramo, San Quirico, Castelvecchio, Stiappa, Pontito,
Sorana e Vellano; queste località si arroccano
sulle colline pre-appennininche che Giovan Carlo Leonardo
Sismondi definì "Svizzera Pesciatina"
per la somiglianza con le montagne della sua terra
natale. Queste antiche località posseggono
tutte uno schema ben definito: sono esposte a sud,
sono protette da mura (in molti casi andate distrutte)
ed una torre di avvistamento che nel tempo ha visto
mutare la sua funzione in residenza o in torre campanaria.
Interessante
è anche la Villa La Guardatoia.
MUSEI
Museo del Palazzo del Podestà e Gipsoteca "Libero
Andreotti"
Museo Civico di Scienze Naturali ed Archeologia della
Valdinievole.
AREE
VERDI
Giardino Storico e Villa Garzoni
Parco di Pinocchio (a Collodi)
RIEPILOGO
EDIFICI STORICI
Villa Guardatoia
Palazzo Galeotti, in Piazza Pelagio
Palazzo dei Forti (a Ruga degli Orlandi)
RIEPILOGO
EDIFICI RELIGIOSI
Chiesa di Santa Maria Assunta (a Stiappa)
Duomo, conserva un trittico di Luca della Robbia
Chiesa di San Francesco, nell'omonima piazza
Chiesa della Santissima Annunziata (a Ruga degli Orlandi)
Chiesa dei Santi Stefano e Nicolao, in Piazza Santo
Stefano
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (a Sorana)
Chiesa dei Santi Andrea e Lucia (a Pontito)
Chiesa di Santa Maria Maddalena
TEATRI
Teatro G. Pacini
MANIFESTAZIONI
Palio dei Rioni (prima domenica di settembre)
Festa del Fagiolo di Sorana (ultimo weekend di agosto)
ECONOMIA
Le attività industriali prevalenti nel territorio
pesciatino sono: la già citata produzione floricola
(garofani, gerbere) e la produzione della carta. Grazie
al commercio dei fiori Pescia ha avuto nel corso del
XX secolo uno sviluppo notevole che l'ha portata ad
avere contatti con tutto il mondo. La produzione della
carta, invece, ha radici più antiche tanto
da contendere a Fabriano ed Amalfi il primato della
più antica cartiera italiana; a questo proposito
a Pietrabuona è presente il Museo della Carta,
mentre nelle valli della Svizzera pesciatina sono
tuttora attive alcune importanti cartiere. Inoltre,
nella Svizzera e lungo il greto del Torrente Pescia
vengono coltivati i fagioli di Sorana, fagioli cannellini
dalla buccia molto sottile che hanno ottenuto dalla
Comunità europea il marchio Igp - Indicazione
geografica protetta.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Storicamente Pescia si è sviluppata a partire
da due nuclei funzionali differenti: quello dedicato
alla vita pubblica ed al commercio si affaccia sulla
riva destra del Torrente Pescia di Pescia, quello dedicato
alle attività religiose e monastiche, invece,
si estende sulla riva sinistra. Il primo nucleo si concentra
simbolicamente nella grande Piazza Mazzini, nel Palagio
e nei torrioni, il secondo nel Duomo e nella Porta Fiorentina
(1732); i due centri, attorno ai quali si sviluppano
una fitta rete di vicoli e rughe, sono connessi fra
loro dal caratteristico Ponte del Duomo. Secondo alcuni
ritrovamenti archeologici e testimonianze scritte, si
presume che Pescia sia stata fondata dai longobardi,
che qui vi posero un insediamento. E appunto il nome
del fiume omonimo prima e dell'insediamento poi deriva
da uno storpiamento in latino di una parola longobarda,
pehhia, dalla radice germanica *bak- che significa fiume,
torrente. Poco più di tre secoli dopo la fondazione
dell'abitato, Pescia, indipendente, rimase coinvolta
quindi negli scontri tra guelfi e ghibellini. Di parte
ghibellina, venne a scontrarsi con Lucca, di parte guelfa,
e venne invasa e distrutta nel 1281, ma già pochi
anni dopo cominciò la ricostruzione con l'aiuto
degli stessi lucchesi. Durante il medioevo Firenze e
Lucca si contesero la città, il cui comune sorgeva
al confine tra le due repubbliche. Dopo un tentativo
d'invasione fallito da parte di Pisa, la città
passò sotto il dominio della Repubblica di Firenze.
L'economia della città si basava principalmente
sull'allevamento del gelso e del baco da seta, di cui
si racconta che sia stato importato segretamente dall'Oriente
per la prima volta in Europa proprio da un frate pesciatino.
Il 19 febbraio 1699 il Granduca di Toscana Cosimo III
de' Medici la elevò al rango di città;
a lui i pesciatini dedicarono la Porta Fiorentina, una
porta cittadina sul modello di un arco di trionfo, situata
sulla strada che, uscendo dal centro cittadino, prosegue
verso Firenze. Napoleone Bonaparte transitò con
il suo esercito nella Valdinievole e sostò a
Pescia; ordinò però la riconversione della
produzione agricola, facendo sostituire la tradizionale
produzione della seta con la barbabietola da zucchero
per l'approvvigionamento del suo esercito, arrecando
grave danno all'economia cittadina. In seguito all'unione
del Ducato di Lucca al Granducato di Toscana nel 1849,
Pescia e la Valdinievole vennero inseriti nel compartimento
di Lucca, che in seguito all'unificazione italiana divenne
la provincia di Lucca. La città rimase in ambito
lucchese fino al primo dopoguerra quando, in seguito
alla creazione della provincia di Pistoia, l'8 gennaio
1927 venne deciso il passaggio della Valdinievole alla
neonata provincia. I bombardamenti della Seconda Guerra
Mondiale danneggiarono molto gravemente Pescia, poiché
si trovava a ridosso della linea Gotica e le truppe
naziste in ritirata minarono vari edifici del centro
abitato e fecero saltare tutti i ponti sul fiume. Pescia
è tra le Città decorate al Valor Militare
per la Guerra di Liberazione perché è
stato insignito della Medaglia di Bronzo al Valor Militare
per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività
nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
In seguito la città si riprese rapidamente, e
venne costruito il Mercato dei Fiori Vecchio e in seguito
il Mercato dei Fiori Nuovo, iniziando il commercio dei
fiori nel mondo.
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Residenti:
17.428 (M 8.351, F 9.077)
CAP
51017
Prefisso Telefonico 0572
Codice Istat 047012
Codice Catastale G491
Denominazione
Abitanti pesciatini
Santo Patrono Santa Dorotea
Festa Patronale Mercoledì delle Ceneri
Numero
Famiglie 6.937
Numero Abitazioni 8.229
Il Comune di Pescia è:
Bandiera Arancione del Touring Club Italiano
Il
Comune di Pescia fa parte di:
Area Geografica: Bacino Idrografico del Fiume
Serchio
Area Geografica: Bacino Idrografico del Fiume
Arno
Area Geografica: Val di Nievole
Comunità Montana Appennino Pistoiese
Località e Frazioni di Pescia
Alberghi, Aramo, Castellare, Castelvecchio, Collodi,
Fibbialla, Medicina, Pietrabuona, Ponte all'Abate,
Pontito, San Quirico, Sorana, Stiappa, Vellano,
Veneri
Comuni Confinanti
Bagni di Lucca (LU), Buggiano, Capannori (LU),
Chiesina Uzzanese, Marliana, Massa e Cozzile,
Montecarlo (LU), Piteglio, Uzzano, Villa Basilica
(LU)
Cittadini
Illustri
Libero Andreotti (1875 - 1933), scultore.
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