Manciano
è un comune che dista dal capoluogo circa 60
km, a 18 km a sud-ovest di Pitigliano e a 40 km a
nord-est di Orbetello. Sorge su una collina che domina
da un lato la piana e la valle dell'Albegna e dall'altro
lato l'Area del Tufo. Nel suo comune rientra la nota
località termale di Saturnia.
ETIMOLOGIA
Deriva dal nome latino di persona Mancius con l'aggiunta
del suffisso -anus che indica possesso.
ALTRI
INTERESSI TURISTICI
il comune è anche noto agli studiosi della
tarda antichità come il luogo di rinvenimento
nel Fosso Castione presso Marsiliana
del celebre piatto d'argento di Ardabur Aspar, console
nel 434. Di grandissimo interesse risulta essere anche
il caratteristico borgo medievale di Montemerano.
Nel territorio comunale, sono da segnalare anche la
Fattoria di Marsiliana, il Castello di Scerpena e
la Fattoria della Campigliola. Fanno parte della "Rete
museale della Maremma" (Colline del Fiora e dell'Albegna)
il "Museo di preistoria e protostoria della valle
del Fiora".
MONUMENTI
Rocca aldobrandesca, monumento simbolo di Manciano,
venne edificata in epoca medievale e si presenta come
un imponente edificio quadrangolare fiancheggiato
da una torre laterale, con le strutture murarie che
culminano con una caratteristica merlatura; attualmente
nel complesso ha sede il Comune di Manciano. Le mura
del paese sono coeve rispetto alla rocca.
Torre dell'Orologio, costruita in epoca rinascimentale
come parte integrante dell'antico Palazzo Comunale,
presenta i segni di recenti ristrutturazioni.
Chiesa di San Leonardo, sorta in epoca medievale,
venne più volte ristrutturata in epoche successive.
Oratorio della Santissima Annunziata, situato fuori
dalle mura, presenta i segni di ristrutturazioni ottocentesche.
Nel paese può essere visitato il Museo di Preistoria
e Protostoria che ospita reperti risalenti a varie
epoche preistoriche venuti alla luce nella valle del
Fiora e in altri territori a sud di Grosseto durante
le varie campagne di scavo.
SATURNIA
Saturnia si trova sulla vetta di una collina a nord
di Manciano, che si innalza nelle vicinanze delle
rinomate sorgenti termali. La località sorse
in epoca romana lungo la Via Clodianelle vicinanze
della necropoli etrusca di Pian di Palma; dellantica
via consolare rimangono alcune pietre conservate presso
Porta Romana. La città romana subì nel
VI secolo una gravissima distruzione e iniziò
un periodo di decadenza. Nel periodo medievale Saturnia
conobbe una fase di rinascita grazie ai conti di Tintinnano
e, nel corso del Duecento, passò alla famiglia
Aldobrandeschi. Nel Trecento venne controllata prima
dai Baschi e poi dagli Orsini; nel secolo successivo
passò sotto il controllo di Siena in seguito
a una violenta distruzione e vi rimase fino a metà
Cinquecento, quando entrò a far parte del Granducato
di Toscana. La Rocca medievale sorge presso Porta
Romana, unica porta della cinta muraria rimasta integra,
sotto la quale sono visibili i resti dell'antica via
Clodia. La Chiesa di Santa Maria Maddalena, sorta
in epoca medievale, venne restaurata nella prima metà
del Novecento; all'interno sono custodite opere d'arte
di vari periodi storici. Nel paese ha sede il Museo
archeologico che ospita reperti dalla preistoria all'età
romana venuti alla luce nelle vicine aree archeologiche,
lungo le valli dellAlbegna e del Fiora e nel
territorio tra Sovana e Pitigliano; le colline intorno
a Saturnia hanno dato alla luce anche numerosi reperti
preistorici risalenti al periodo eneolitico e all'età
del bronzo.
MONTEMERANO
Montemerano si trova a nord-ovest di Manciano e a
sud della località termale di Saturnia. Il
pregevole centro storico è uno dei borghi più
interessanti dellintera Maremma, situato su
una collina circondata da ulivi secolari. Il nucleo
originario del borgo venne fatto edificare in epoca
duecentesca dalla famiglia Aldobrandeschi sulla parte
più alta della collina. Nel Trecento il controllo
del paese passò ai Baschi che lo portarono
sotto la giurisdizione di Orvieto. Nel Quattrocento
i Senesi si impossessarono di Montemerano e lo trasformarono
facendolo diventare unimponente fortezza; nella
seconda metà del Cinquecento, con la definitiva
caduta di Siena, il centro entrò nel Granducato
di Toscana. Il paese conserva mura, torri, rocca ed
edifici in pietra risalenti al Medioevo all'epoca
rinascimentale. La Chiesa di San Giorgio si affaccia
su Piazza della Chiesa e conserva al suo interno notevoli
opere d'arte rinascimentali, tra le quali spicca su
tutte per la sua suggestione la Madonna della Gattaiola,
dipinto quattrocentesco realizzato su una porta, così
chiamata per la presenza di un evidente foro per il
passaggio del gatto. A sud-ovest di Montemerano, fuori
dal centro abitato, sorge nella campagna la quattrocentesca
Chiesa della Madonna del Cavalluzzo.
PALAZZI
STORICI
Castello di Scarceta (ruderi)
Castello di Scerpena
Castello di Stachilagi (ruderi)
Fattoria della Campigliola
Fattoria di Marsiliana
Rocca di Montauto (ruderi)
ORIGINI
E CENNI STORICI
Manciano già in tempi lontani era una città
di una certa importanza commerciale, con un mercato
nell'area delle vallate del Fiora e dell'Albegna,
dotata di una fortezza già esistente nel XII
secolo. Una breve occupazione di Siena (1419-1455)
ha lasciato alla cittadina un'imponente fortificazione
costruita intorno al 1424. Manciano è tra le
Città decorate al Valor Militare per la Guerra
di Liberazione perché è stato insignito
della Croce di Guerra al Valor Militare per i sacrifici
delle sue popolazioni e per la sua attività
nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.La
Città fu toccata nel 1867 dalla Campagna dell'Agro
Romano per la liberazione di Roma guidata da Giuseppe
Garibaldi. La colonna Nicola Guerrazzi sostò
a Manciano. Vedi www.museomentana.it