Larciano
è un comune sparso della provincia di Pistoia
in Toscana. La sede comunale è nella frazione
di San Rocco di Larciano. Il comune si trova nella
parte orientale della Valdinievole, dalle pendici
del Montalbano alla zona del Padule di Fucecchio e
all'estremità sud-orientale della Piana di
Lucca.
ETIMOLOGIA
Il nome di Larciano deriva dalla latinizzazione del
nome etrusco Larthial, genitivo possessivo del nome
maschile Larth. Il toponimo nel 941 è documentato
come Arsianus, con il passare del tempo si è
passati al nome attuale.
DA
VEDERE
Chiesa di San Rocco (Larciano)
Pieve di San Silvestro (Larciano)
Chiesa di San Donnino (Larciano)
Chiesa di San Niccolò (Larciano)
Villa Banchieri o di Castelmartini
Castello di Larciano
Monumento ai Martiri del Padule di Fucecchio, inaugurato
nel 2003 a Castelmartini, luogo di uno dei più
cruenti eccidi compiuti dai nazi-fascisti dopo l'armistizio.
Si trova lungo via Francesca. Alla inaugurazione è
stato presente l'allora Presidente della Repubblica,
Carlo Azeglio Ciampi.
Giardino della memoria, inaugurato il 23 agosto 1996,
si trova a Castelmartini e ricorda l'eccidio compiuto
il 23 agosto 1944 dai Nazi-fascisti, nel quale persero
la vita circa 200 persone. È stato realizzato
da Andrea Dami e Simone Fagioli, che hanno recuperato
l'ex cimitero intervenendoci con installazioni artistiche
permanenti.
ORIGINI
E CENNI STORICI
La storia di Larciano ruota intorno a quella dell'attuale
Larciano Castello. Dalla metà del X secolo
Larciano ci è nota come signoria dei conti
Guidi per una donazione che Ranieri e Guido, figli
del conte Tegrimo, fecero alla cattedrale ed al vescovo
di Pistoia. Il Castello di Larciano fu poi confermato
ai Guidi da Arrigo VI e da Federico II. Nel 1225 Larciano
con Cecina, Casi e Collecchio fu venduta dai figli
del conte Guido Guerra di Modigliana al Comune di
Pistoia per 6.000 lire. Per la sua posizione Larciano
divenne uno dei cardini del sistema difensivo di Pistoia
nei "monti di sotto"; così era infatti
chiamato il versante occidentale del Montalbano, ragione
che spinse la città a rafforzare le mura e
le altre opere di difesa. Nel 1302, durante la guerra
che vede la ghibellina Pistoia contro le guelfe Firenze
e Lucca, Larciano fu conquistata subito dopo la resa
di Serravalle. Tuttavia nel 1310 la cittadina venne
recuperata insieme ad altri territori perduti da Pistoia,
dietro il pagamento di 10.000 fiorini d'oro. Verso
il 1391 il castello divenne una solida base organizzata
da Pistoia e Firenze, accomunate dal pericolo di un'offensiva
in Toscana di Gian Galeazzo Visconti. Quando nel 1401
si sottomise a Firenze con tutto il suo contado, Larciano
divenne sede di una delle quattro podesterie in cui
fu organizzato il territorio pistoiese. Tra i podestà,
il più famoso è Francesco Ferrucci.
Successivamente nel quadro istituzionale dello Stato
mediceo troviamo riuniti in un'unica podesteria Larciano
e Serravalle. Nel 1772 quest'ultima divenne unica
sede della podesteria, mentre nel 1774 ebbe vita una
comunità comprendente Larciano e Lamporecchio.
Fu soltanto il 1º Luglio 1897 che Larciano, ottenendo
la separazione da questa località divenne Comune
autonomo, costituito dalle frazioni di Biagiotti,
Biccimurri, Castelmartini, Cecina, Larciano Castello
e San Rocco, che accolse, e accoglie tuttora la sede
del Municipio.
SAN
ROCCO A LARCIANO
Il Municipio di Larciano nella piazza di San Rocco
Alla fine dell'Ottocento la popolazione che si era
insediata fin dal '600 presso la chiesa di San Rocco
era cresciuta notevolmente; da tempo, infatti, Larciano
Castello vedeva diminuire il numero dei suoi abitanti
che si trasferivano nelle zone pianeggianti,gradualmente
bonificate, liberandole così dalla malaria
e rese coltivabili. La chiesa fu voluta dalla popolazione
nel 1631 dove era la chiesetta intitolata alla "Beata
Vergine" quando la peste, che aveva colpito il
territorio di Larciano, si stava finalmente allontanando
e fu intitolata al santo ritenuto protettore contro
il male. Nel 1884 San Rocco fu staccata da San Silvestro
da cui dipendeva e tre anni dopo venne riconosciuta
parrocchia. Questo evento segnò l'inizio e
il successivo sviluppo del paese di San Rocco distinto
da Larciano Alto. Nel 1897, quando Larciano ottenne
l'autonomia amministrativa da Lamporecchio, il centro
di San Rocco otteneva la sede del Municipio, restaurato
e inaugurato nel giugno del 1997.
LARCIANO
CASTELLO
Ha mantenuto la struttura urbanistica (sviluppata
su un terreno degradante) di borgo medioevale e conserva
la cinta muraria del secolo XII con tre porte di accesso.
All'interno delle mura, nel punto più alto
si trova la rocca, il cui elemento più importante
è l'alta torre quadrangolare, da cui si può
osservare uno splendido panorama che spazia dalla
Valdinievole al Valdarno Inferiore. All'interno della
rocca si trova anche il museo civico, inaugurato nel
1975, in cui sono esposti materiali provenienti essenzialmente
dal territorio della Valdinievole Orientale, che coprono
un periodo che va dalla preistoria al tardo Rinascimento.
Chiesa di San Silvestro Caratterizzata da una pianta
molto semplice ad un'unica navata. Di origine medioevale,
di cui conserva timide tracce nei paramenti murari
esterni, ha subito nel corso dei secoli radicali trasformazioni.
Canonica (ex Palazzo Podestarile) Semplice e massiccia
costruzione che si affaccia sulla piazzetta a destra
della chiesa, era in origine il palazzo podestarile.
Al centro della piazzetta si trova la colonna sostenente
il Marzocco, ricordo della dominazione fiorentina.
CECINA
Borgo medioevale con cinta muraria e due porte d'accesso,
sulle pendici del Montalbano, di probabili origini
etrusche, forse dal cognome dell'antica famiglia gentilzia
etrusca di Volterra Kaiknas (in latino Caecina). All'interno
delle mura si trova la chiesa di San Nicola di origine
romanica, di cui si conserva l'emiciclo esterno dell'abside,
nei secoli è stata rimaneggiata radicalmente.
L'interno, con copertura a volte, ha un'unica navata
alla quale si aggiunge a sinistra la cappella del
San Rosario il cui altare è datato 1632. Nella
seconda campata, a sinistra, entro una cornice seicentesca,
è esposto un espressivo crocifisso ligneo della
fine del 1300, ritenuto miracoloso.
CASTELMARTINI
Centro abitato sviluppato lungo la via statale Francesca
caratterizzato da una forte componente produttiva.
L'originale centro abitato, che risale alla fine del
1200, si trova ad ovest della via Francesca che in
questo tratto corre in direzione nord-sud; nella stessa
zona si trovava l'antico ospedale di S. Donnino in
Cerbaia, ora scomparso di cui si conserva memoria
nel titolo dell'attuale Chiesa Parrocchiale di Castelmartini.
Sorta come cappella intorno al 1200, ha subito un
radicale rifacimento verso la fine del 1800, che le
ha conferito un aspetto ispirato al tardo neoclassico.
Nell'edificio di fianco alla chiesa si trova la sede
del Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione
del Padule di Fucecchio, il cui scopo è quello
di promuovere iniziative tese alla conservazione ed
alla valorizzazione del Padule da un punto di vista
ambientale e naturalistico, come area umida di interesse
nazionale ed internazionale. Procedendo verso il Porto
delle Morette, area particolarmente interessante di
accesso al Padule, si trova la Villa Poggi Banchieri
(cfr. Villa Banchieri o Villa di Castelmartini), realizzata
ampliando e modificando l'antico Castrum Martini che
ha dato il nome alla località.
BICCIMURRI
Piccola frazione alla confluenza tra la strada provinciale
SP28 (Cantagrillo-Biccimurri) e la SP16 (San Baronto-Castelmartini).
COLONNA
Piccola frazione sulla strada provinciale SP25 (denominata
strada prov. San Rocco di Larciano)
BACCANE
Piccola frazione alla confluenza tra la SP25 e la
strada regionale SR436 Francesca.