Grosseto
Toscana

Grosseto è una città della Toscana, capoluogo dell'omonima provincia e centro principale della Maremma. È il capoluogo più a sud tra quelli della Toscana. Inoltre, è una delle poche città italiane capoluogo di Provincia (Ferrara, Bergamo, Lucca) il cui centro storico è rimasto completamente circondato da un'integra cerchia muraria il cui aspetto è rimasto immutato nel corso dei secoli. La città è posta a circa 12 km dal mare (Marina di Grosseto), al centro di una pianura alluvionale denominata Maremma Grossetana, risultato delle bonifiche apportate dai Lorena (XVIII - XIX secolo) e dal governo fascista (anni venti e trenta). A poca distanza dalla città si trova la località di Roselle, famosa per gli scavi che hanno riportato alla luce resti della civiltà etrusca. Rimangono incomplete da tempo, invece, le termecon acqua sulfurea che scendono da Saturnia e dal Monte Amiata. La città è sfiorata a sud dal fiume Ombrone (161 km), che nasce presso "San Gusmè", nel versante sud-orientale dei Monti del Chianti e, dopo un corso molto articolato, sfocia all'interno del Parco Naturale della Maremma a sud di Principina a Mare. Dista 71 km da Siena, 133 da Livorno, 140 da Firenze, 150 km dall'Aeroporto di Fiumicino e 180 da Roma. Il Mar Tirreno, invece, lo sipuò trovare ad appena 12 km dalla città, a Marina di Grosseto, oppure, più o meno alla stessa distanza, a Principina a Mare. La parte occidentale del territorio comunale è compresa nella Riserva Naturale Diaccia Botrona, mentre l'area sud-occidentale rientra nel Parco Naturale della Maremma, dove si elevano le prime propaggini dei Monti dell'Uccellina. Nel territorio comunale sono incluse anche le Formiche di Grosseto, nel cuore del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano. Il centro cittadino si trova ad un'altezza di circa 10 metri s.l.m., mentre il restante territorio comunale si estende ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 417 metri del Poggio Lecci sui Monti dell'Uccellina, dove sorgono l'Abbazia di San Rabano e la Torre dell'Uccellina; altrorilievo degno di nota è il Poggio di Moscona (317 metri s.l.m.) che, con la sua caratteristica fortificazione, domina l'abitato di Roselle. Comunque, prendendo in esame soltanto le aree urbane e i centri abitati, l'altezza massima si registra a Montepescali con 222 metri s.l.m. Il territorio comunale di Grosseto rientra in ben 4 distinte aree protette. In particolare, va segnalato che la parte nord-occidentale del territorio comunale è compresa nella Riserva Naturale Diaccia Botrona (area umida di grande pregio naturalistico), la parte sud-occidentale rientra nel Parco Naturale della Maremma (tra la foce dell'Ombrone, la linea di costa e i Monti dell'Uccellina), le Formiche di Grosseto che sono incluse sia nel Parco nazionale Arcipelago Toscano che nel Santuario dei Cetacei, area marina protetta a livello internazionale che comprende anche l'intero tratto litoraneo del comune di Grosseto, oltre alle acque antistanti.

ETIMOLOGIA
Diversi autori nel corso dei tempi, hanno variamente chiamato il capoluogo della Provincia grossetana designandola il più delle volte come Grossetum altre Crassetum, mentre taluni la denominarono Rosetum. In ogni caso, le scritture più vetuste e più genuine, le bolle dei pontefici Innocenzo II del 1138, di Celestino II del 1143 e di Clemente III del 1188 indicarono chiaramente essere il vero nome Grossetum.

ORIGINI E CENNI STORICI
Le origini di Grosseto risalgono all'alto Medioevo. Gli sporadici ritrovamenti più antichi effettuati in alcuni punti della città non sono sufficienti a provare un'origine etrusca o romana. Sin dall'agosto 803 la chiesa di San Giorgio e molti suoi beni vennero dati in anfiteuse adIldebrando degli Aldobrandeschi, i cui successori furono conti della Maremma grossetana sino alla fine del XII secolo. Iniziò così il "dominio" degli Aldobrandeschi, con cui la città raggiunse la sua maggior potenza. Un dominio vero e proprio che permise ai grossetani nel 1137, tanta era l'indipendenza del loro governo dai vicari imperiali, di non arrendersi e venire assediati dalle truppe tedesche calate in Maremma con il duca Arrigo di Baviera. Data assai importante è quella del 1138 che segnò il trasferimento a Grosseto della sede vescovile di Roselle. Mentre si profilavano le prime idee di comune, la città prestò nel 1151 giuramento a Siena, con la quale nei primi del XII secolo stipulò accordi per la dogana del sale. Nel 1222 gli Aldobrandeschi concessero ai cittadini la facoltà di nominare un podestà, tre consiglieri e i consoli. Nel giubilo generale l'atto di obbedienza fatto ai senesi venne ripudiato. L'invio di tremila uomini da Siena e certe "buone maniere" ristabilirono nel settembre del 1244 fedeltà e obbedienza. Siena sostituì così gli Aldobrandeschi fermi restando i privilegi imperiali. Ospite di Grosseto fu nel 1224 l'imperatore Federico II la cui fama di mecenate e di uomo di cultura fece "approdare" in questa terra nobili e poeti di ogni parte d'Italia. Mentre guelfi e ghibellini si facevano guerriglia, e sebbene preso dalle lettere e dalla poesia Federico lI riuscì a smascherare la congiura di Capaccio ordita da Pandolfo di Pasanella. Dopo la serena parentesi Umberto e Aldobrandino Aldobrandeschi, morto il padre Guglielmo, cercarono di riconquistare ai senesi i domini perduti; gli eserciti senesi però nel 1259 costrinsero alla resa la città e nominarono podestà un loro concittadino. Di nuovo libera dopo appena un anno, Grosseto combatté a fianco di Firenze nella battaglia di Montaperti; rioccupata, devastata, scomunicata da Clemente IV, recuperata la libertà, dichiarata la repubblica con a capo Maria Scozia Tolomei, assediata da Ludovico il Bavaro e dall'antipapa Nicola V nel 1336, subì la definitiva sottomissione a Siena. Tentativi di rivolta che portarono allo Statuto del 1421, pestilenze, tra le quali quelle del 1430 e del 1527 (a cui seguì l'anno successivo una incursione del corsaro Barbarossa), caratterizzarono il periodo precedente al 1552 anno in cui i grossetani cacciarono gli spagnoli che presiedevano la città. La Pace di Cateau-Cambrésis e la caduta di Siena sotto Firenze fece sì che i Medici trasformassero Grosseto in fortezza. Fu iniziata la costruzione delle mura, venne creato l'Ufficio dei Fossi, mentre prosciugamenti e reti stradali cominciarono a prendere vita. I Medici però trascurarono Grosseto e le sue terre e solo con l'avvento dei Lorena grazie a Pietro Leopoldo, la Provincia di Grosseto fu separata da Siena ed ebbe podesteria e nuovi ordinamenti politici ed economici. Dopo il Congresso di Vienna, Ferdinando III riprese la intelligente politica di risanamento della Maremma giovandosi del prezioso ministro Fossombroni. Leopoldo II continuò poi l'opera di bonifica ed i Grossetani il 1° maggio 1846, gli inaugurarono sulla piazza un monumento a riconoscenza della sua sensibilità e del suo amore verso questa terra. La politica divise in seguito i Grossetani dal granduca, Grosseto partecipò attivamente al Risorgimento e, partito da Firenze Leopoldo II, iniziò ad essere una delle tante piccole città italiane alla ricerca di una identità. L'abolizione dell'estatatura nel 1897 costituì le premesse per lo sviluppo che la città e il territorio hanno conosciuto durante il secolo scorso.

DA VEDERE
Il centro storico di Grosseto è completamente racchiuso entro una cinta muraria fortificata che, a livello urbanistico, lo isola quasi completamente rispetto al resto della città, fatta eccezione per l'area di Porta Nuova dove nel corso dell'Ottocento fu demolita la porta cittadina, riempito il terrapieno del fossato e abbattuto un piccolo tratto di cortina muraria. L'attuale centro storico è il risultato della ricostruzione cinquecentesca delle mura, durante la quale assunsero un perimetro maggiore che allargò la superficie del centro storico cittadino rispetto al tessuto urbano medievale; tuttavia, la realizzazione delle Mura medicee comportò l'abbattimento di molti edifici di epoca medievale, tra cui anche alcuni complessi religiosi, che sorgevano al di fuori del preesistente centro cittadino lungo il perimetro dove poi è sorta l'attuale cinta muraria bastionata di forma esagonale. Nonostante l'ampliamento di epoca rinascimentale, il centro storico di Grosseto risulta ancora oggi di dimensioni piuttosto raccolte e contenute che consentono di poterlo visitare facilmente, grazie anche alla pedonalizzazione totale di molte strade. In passato, il centro storico di Grosseto fu suddiviso in tre terzieri, il Terzo di San Pietro nella parte settentrionale, il Terzo di Città nella parte centrale e il Terzo di San Giorgio nella parte meridionale: tali suddivisioni sono andate via via scomparendo nel corso del tempo.

Piazza Dante
Principale piazza cittadina, è stata realizzata in forma trapezoidale tra il Duecento e il Trecento. Da sempre il cuore della vita civile e religiosa della città, al centro vi è collocato il Monumento a Canapone; vi si affacciano il Duomo, il Palazzo Comunale, Palazzo Aldobrandeschi (attuale sede della provincia). Il lato meridionale e quello occidentale sono caratterizzati da una serie di edifici che si articolano sopra un comune loggiato-porticato, che si sviluppa ad L senza soluzioni di continuità.

Corso Carducci
Principale via dello shopping cittadino, collega Piazza Dante a Porta Nuova lungo un tratto dell'antico tracciato della Via Aurelia che attraversava il centro storico. Vi si affacciano la Chiesa di San Pietro, alcuni palazzi in stile liberty e neorinascimentale e il Palazzo Vescovile, divenuto sede della Curia diocesana dopo l'abbattimento del Palazzo dei Priori durante il Ventennio fascista.

Piazza Socci
Piccola piazza che si apre lungo Corso Carducci, nelle vicinanze della Chiesa di San Pietro, caratterizzata dalla presenza del monumento in bronzo ad Ettore Socci, realizzato agli inizi del secolo scorso.

Le mura
Le Mura di Grosseto furono edificate a partire dal XII secolo, più volte distrutte e ricostruite, devono il loro aspetto attuale agli interventi effettuati tra il 1574 e il 1593 da Baldassarre Lenci su incarico di Francesco I de' Medici. La cinta muraria presenta un perimetro esagonale, con angoli difesi da bastioni poligonali a forma di freccia, con posti di guardia (garitte o "casini") alla punta, mentre la vecchia cittadella del "Cassero Senese" era protetta inoltre da un secondo bastione della medesima forma, rivolto verso l'interno. Sino al 1757 le mura furono circondate da un fossato esterno e da un argine di terra battuta. Con Leopoldo II, furono demolite nel 1855 torricelle e "casini", ingentilendo l'aspetto della fortezza, che venne trasformata in passeggiata pubblica. Un bombardamento distrusse l'ultimo "casino" rimasto, detto "delle palle", all'interno del quale si conservavano alcuni affreschi. Recenti interventi di restauro hanno riportato l'intera cerchia muraria agli antichi splendori. Si conservano tuttora gallerie di servizio, magazzini e ridotti. Ambienti e percorsi sono pavimentati con mattoni a spina di pesce. Le Mura di Istia d'Ombrone furono costruite, in più fasi, durante il periodo medievale. La parte più antica (cinta muraria interna) delimitava l'area signorile situata nella zona sommitale del borgo che, gradualmente, andava espandendosi verso l'esterno. L'espansione verso la parte inferiore richiese, pertanto, la costruzione di una nuova cinta muraria, esterna, dove vennero aperte le due porte di accesso al borgo. Le Mura di Batignano furono costruite in epoca medievale, a difesa dell'antico abitato. Di forma grossolanamente ellittica, le mura esterne furono costruite tra il Duecento e il Trecento, per proteggere la parte del borgosituata sul pianoro concentrico inferiore, a seguito di una precedente fase di espansione. Del XII secolo era, invece, la cinta muraria interna che racchiudeva l'area signorile sommitale.

Le torri

Tino di Moscona
Caratteristica fortificazione a sezione circolare situata in cima all'omonimo poggio che domina la località di Roselle. Il complesso, recentemente restaurato, secondo alcuni documenti di epoca medievale doveva ospitare la nova città di Grosseto, che doveva essere ricostruita per volere degli Aldobrandeschi; tale progetto non fu mai realizzato.

Forte delle Marze
Situato a nord di Marina di Grosseto, fu costruito in piena battigia nel corso del Settecento e ristrutturato pesantemente durante il secolo scorso. L'arretramento del mare ha fatto sì che il complesso si trovi adesso all'inizio della spiaggia in piena area dunale.

Forte di San Rocco
Costruito lungo l'omonimo canale di Marina di Grosseto in epoca settecentesca, costituiva una struttura di avvistamento con funzioni di difesa ed offesa, oltre ad essere stata una sede logistica durante i lavori di bonifica dell'area acquitrinosa dell'immediato entroterra.
Nel Parco naturale della Maremma si trovano:

Torre della Trappola
Costruita in epoca medievale a sud di Principina a Mare presso l'argine destro dell'Ombrone, era parte integrante di un complesso dove vi erano anche le saline ed una chiesa. Svolgeva funzioni di difesa, offesa e di guardia, potendo comunicare sia a nord che a sud con le altre strutture del sistema difensivo costiero.

Torre di Castel Marino
Costruita nel corso del Duecento su un poggio nel cuore del Parco naturale della Maremma presso Marina di Alberese, svolgeva funzioni di difesa e di avvistamento; con la costruzione della vicina Torre di Collelungo, fu gradualmente dismessa.

Torre di Collelungo
Situata un un modesto promontorio del Parco naturale della Maremma proprio dinanzi all'omonima spiaggia, è una delle torri meglio conservate del litorale grossetano. Fu costruita in epoca cinquecentesca nel luogo dove probabilmente vi era una preesistente fortificazione.

Torre dell'Uccellina
Edificata durante il Trecento lungo il crinale dei Monti dell'Uccellina, con funzioni di avvistamento e di difesa della vicina Abbazia di San Rabano, del cui complesso è parte integrante.

CHIESE PRINCIPALI

Cattedrale di San Lorenzo
Intitolata al santo patrono della città, sorse al posto della più antica chiesa di Santa Maria Assunta, divenuta provvisoria cattedralenel 1138, al tempo del trasferimento a Grosseto della diocesi di Roselle sotto il vescovo Rolando. La nuova costruzione, in stile gotico fu iniziata nel 1294 ad opera dell'architetto e scultore Sozzo Rustichini, di Siena, ma i lavori subirono numerose interruzioni e la chiesa subì estesi rimaneggiamenti e ristrutturazioni fino ad assumere un aspetto gotico unitario.

Chiesa di San Francesco
Situata nell'omonima piazza, sorta in epoca medievale, prima di passare ai Francescani era un importante convento benedettino. Il complesso ha subito vari restauri in epoche successive; il campanile fu ricostruito nella prima metà del Novecento. Molto caratteristico è il tabernacolo ligneo che spicca sulla facciata; all'interno sono custodite opere d'arte di vari periodi storici. Al centro del chiostro sorge il caratteristico Pozzo della Bufala in travertino; un altro pozzo si trova nella piazza antistante la chiesa.

Convento delle Clarisse
Situato all'imbocco di Strada del Vinzaglio presso Piazza San Francesco, nei pressi della suddetta chiesa; annessa al convento si trova la Chiesa dei Bigi. Sia il Convento delle Clarisse che la Chiesa dei Bigi sono attualmente sconsacrati. L'intero complesso si caratterizza per le probabili origini medievali, a cui seguirono una ricostruzione tardo-cinquecentesca e una serie di restauri seicenteschi in stile barocco. Attualmente la struttura è sede del Museolab della città di Grosseto e del polo universitario.

Chiesa di San Pietro
Il più antico edificio religioso di Grosseto, fu edificato lungo il tratto della Via Aurelia che attraversava il centro cittadino ed era originariamente una chiesa plebana e stazionale lungo l'antica via consolare.

Chiesa della Misericordia
Sorta nel XII secolo come oratorio, appartenne a vari ordini religiosi nel corso dei secoli successivi, prima di passare all'omonima confraternita nei primi decenni dell'Ottocento; l'aspetto attuale è dovuto alla ristrutturazione effettuata verso la metà del suddetto secolo. In passato, vi erano conservate alcune opere d'arte attualmente esposte nella sezione dedicata all'Arte Sacra del Museo Archeologico e d'Arte della Maremma.

Chiesa di San Giovanni
Situata a ovest della città in via Orbetello, l'edificio religioso fu costruito nel XII secolo nelle vicinanze delle antiche saline presso il Lago Prile. Ristrutturata nel Settecento e inglobata successivamente in una proprietà privata, si presenta in stile romanico e a navata unica a seguito del ridimensionamento subito.

Chiesa del Sacro Cuore
Imponente edificio religioso realizzato in stile moderno-funzionale durante il secolo scorso, la chiesa si trova lungo via della Pace. Spiccano la cupola rivestita in rame e l'alto campanile, ben visibile anche dall'esterno dell'area urbana.

Abbazia di San Rabano
Situata all'estremità meridionale del comune di Grosseto, nel cuore del Parco Naturale della Maremma, si trova lungo il crinale dei Monti dell'Uccellina. Il complesso religioso sorse in epoca medievale come monastero benedettino, passò successivamente all'Ordine dei Cavalieri di Gerusalemme e venne definitivamente abbandonato nel Cinquecento, a seguito della costruzione della nuova chiesa presso la Villa Granducale di Alberese.

MUSEI

Museo Archeologico e d'Arte della Maremma
Ospitato dal 1975 nel Palazzo del Vecchio Tribunale, custodisce una serie di reperti archeologici provenienti soprattutto dalla vicina Area archeologica di Roselle, nonché una serie di opere pittoriche proveniente soprattutto da palazzi storici.

Museo d'Arte Sacra della Diocesi di Grosseto
Situato anch'esso nel Palazzo del Vecchio Tribunale, costituisce un unico grande complesso museale assieme al Museo archeologico e d'arte della Maremma. Vi sono custoditi arredi sacri e opere d'arte provenienti da varie chiese della Diocesi di Grosseto.

Museo di Storia Naturale della Maremma
Recentemente trasferito nella nuova sede, il museo fu aperto nel 1971 come luogo dove conservare numerose collezioni che illustrano la storia ambientale del territorio grossetano e maremmano, attraverso fossili, reperti minerali e insetti imbalsamati.

Museolab della città di Grosseto
Ospitato nell'antico convento delle Clarisse accanto alla Chiesa dei Bigi, il museo è cogestito dal Polo Universitario Grossetano e rappresenta, mediante anche simulazioni virtuali, le varie fasi storico-artistiche della città di Grosseto.

Acquario Comunale
Sede distaccata del Museo di Storia Naturale della Maremma, ospita numerose specie marine che vivono nelle acque antistanti il litorale grossetano.

Area archeologica di Roselle
Situata nei pressi della frazione di Roselle, include i resti dell'antica città di Roselle, dalle origini etrusche agli splendori di epoca romana, fino alla travagliata storia altomedievale, culminata col definitivo abbandono a vantaggio di Grosseto, dove fu trasferita anche la sede vescovile.
Museo di Storia Locale Ildebrando Imberciadori
Ubicato nella frazione di Montepescali, costituisce il punto di riferimento per la documentazione etnografica dell'intero territorio grossetano.

TEATRI
Teatro degli Industri
Storica istituzione teatrale della città e dell'intera provincia, ospita numerosi spettacoli di prosa. Viene sfruttato eccezionalmente come auditorium per ospitare conferenze tenute da relatori di grande prestigio culturale.
Teatro Moderno
Sorto durante il secolo scorso fuori dalle mura cittadine, il teatro ospita la stagione teatrale comunale oltre ad altri spettacoli, compresi quelli organizzati da scuole e associazioni tearali locali.
Anfiteatro Romano di Roselle
Situato nella parte romana dell'Area archeologica di Roselle, lo storico anfiteatro all'aperto è sede di spettacoli di lirica e di prosa durante la stagione estiva, grazie all'ottima acustica.
Parco di Pietra
Situato nella campagna presso la frazione di Roselle, è sede di concerti musicali di artisti locali ed emergenti.

MARINA DI GROSSETO
Sorta nel 1793 con il completamento della torre voluta da Ferdinando III di Lorena, si caratterizza per un ampio arenile, una vasta pineta disseminata di rosmarini, ginestre e per una ricca ed incontaminata vegetazione mediterranea. La gente, a cominciare dai Grossetani, si è riversata in questo lembo di costa, l'antica San Rocco, già villaggio di pescatori con i suoi capanni di falasco e con qualche casetta in muratura e le caratteristiche baracche, si è trasformata nell'attuale località dove ville, moderni palazzi, ristoranti, banche, hanno creato una dimensione oramai cittadina. Siena, Arezzo, Firenze, Roma e tante altre città, vedono i loro abitanti riversarsi nel periodo estivo in questa ridente località, oramai divenuta un rinomato centro balneare.

DATI RIEPILOGATIVI

In aggiornamento

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SALUMI SUBISSATI - ROCCASTRADA (GR)
AZIENDA VINICOLA AMPELEIA - ROCCASTRADA (GR)
AGRITURISMO IL QUARTO - MANCIANO (GR)
GILETTI - PONZONE BIELLESE - TRIVERO (BI) - CARPI (MO)
PODERE MONTECUCCO di Alissa Mattei - Loc. Castel di Pietra 13 - Gavorrano - GR
TIPOGRAFIA AGNESOTTI
Istituto il Duomo - Firenze