Cutigliano
è un comune della provincia di Pistoia in Toscana.
È inserito tra i borghi più belli d'Italia.
ETIMOLOGIA
Deriva dal nome latino di persona Cutilius o Acutilius
con l'aggiunta del suffisso -anus che indica possesso.
LA
CHIESA DELLA MADONNA DI PIAZZA
Risale al secolo XV e si presenta ad una sola navata:
sul suo altare maggiore è collocata una robbiana
raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Antonio
Abate e Bernardino da Siena, attribuita a Benedetto
Buglioni e databile al 1510 circa.
LA
CHIESA DI SAN BARTOLOMEO
Fu teatro nel 1537 di una delle più efferate
stragi nella storia delle lotte fra Panciatichi e
Cancellieri. A seguito di questo evento fu distrutta
da un incendio e ricostruita nella seconda metà
del secolo XVI. Conserva alcune notevoli opere: la
Circoncisione (1620) di Giovanni da San Giovanni;
la Nascita della Vergine di Nicodemo Ferrucci, affiancata
da due sculture in terracotta policroma di bottega
del Sansovino; la Madonna del Rosario di Matteo Rosselli;
la Madonna del Carmine di Onorio Mariani; il San Michele
di Alessio Gemignani; la Madonna col Bambino, San
Giovannino e quattro santi di Giovan Battista Volponi;
un Miracolo di San Bartolomeo (1570) di Sebastiano
Vini.
MUSEI
Museo della Gente dell'Appennino Pistoiese
EDIFICI
STORICI
Palazzo dei Capitani della Montagna
ORIGINI
E CENNI STORICI
Cutigliano si affaccia alla porta della storia intorno
all'anno mille; sono di questo periodo infatti i documenti
storici più antichi che si trovano nell'Archivio
di Stato di Pistoia. Alcune costruzioni risalgono
all'epoca del feudalesimo e l'architettura di Cutigliano
fu influenzata da questo periodo, con la costruzione
di varie torri (a Montestuccioli, a Cacioli ed alla
Cornia), posizionate nei punti dominanti e strategici;
a quell'epoca Cutigliano apparteneva al Comune di
Lizzano, il più importante della Montagna Alta,
con un governatore separato ed indipendente dalla
città di Pistoia. Nessun documento indica con
esattezza l'anno in cui Cutigliano si divise dal Comune
materno; certamente non prima dell'anno 1255, anno
in cui alcuni uomini di Cutigliano vennero eletti,
tra gli altri, per amministrare il Comune di Lizzano;
si ritiene che la scissione sia avvenuta intorno al
1300. Cutigliano dovette affrontare dure battaglie
per mantenere la propria libertà: fra le più
cruente si ricordano quelle avvenute, nel periodo
intercorrente tra gli anni 1320 e 1330, per sconfiggere
ad allontanare dal proprio territorio Castruccio di
Antelminelli, Capitano Generale di Guerra dei Lucchesi
e, sucessivamente, gli scontri avvenuti con i ribelli
della Valdinievole che, rifugiatisi nel castello di
Lucchio, insediavano i popoli della Montagna Alta,
rivolta sedata nel 1330 dal Capitano Angiolo Panciatichi.
L'origine del Capitano di Montagna è incerta.
Alcuni autori la fanno risalire all'anno 1330 con
Angiolo Panciatichi; la sua residenza all'inizio fu
a San Marcello e solo successivamente si alternò
con gli altri paesi. Secondo il Fioravanti l'origine
dei Capitani risale al 1358, dopo la ribellione dei
popoli della Montagna Alta, in quanto Pistoia, constatato
che il governo, attraverso i Potestà, non dava
i risultati voluti, mise un solo ministro, con il
titolo appunto di Capitano della Montagna, il quale
scelse come residenza Castel di Mura; nel 1361 a Lizzano;
e nel 1373, a Cutigliano, con l'obbligo di fare ogni
mese il giro dei castelli. In quell'anno, dopo varie
contestazioni, i Pistoiesi, in accordo con alcuni
mediatori fiorentini e gli anziani, stabilirono che
la carica di Capitano della Montagna doveva essere
ricoperta da una persona di parte guelfa fiorentina.
Dal 1377 la residenza si alternò ogni quattro
mesi tra Cutigliano, San Marcello e Lizzano. Nel 1512,
a seguito di un fatto increscioso, Lizzano perse il
diritto ad ospitare il Capitano e da allora la residenza
si alternò di sei mesi in sei mesi tra Cutigliano
e San Marcello.