Valverde
Sicilia

Valverde è un comune in provincia di Catania. Nel territorio comunale si trovano resti di un villaggio primitivo nei pressi della frazione di Casal Rosato.

ETIMOLOGIA
Molti storici dibattono oggi sull'origine dell'antico toponimo bizantino "Vallis Viridis". Il borgo fu chiamato in siciliano "Bedduviddi" (Belverde), e quindi italianizzato, ma non senza polemiche.

CENNI STORICI
Valverde (detta anche Aci Belverde pur se desueta) e le altre Aci trassero la propria origine comune da Xiphonia, misterioso centro greco oggi scomparso. La storia della medievale Jachium e poi dell'araba Al-Yag coincide strettamente con quella del Castello di Aci da cui si può desumere buona parte degli avvenimenti storici. Di questo periodo è la fondazione del Santuario di Valverde. La storia di Valverde sarà praticamente condivisa fino al XVII secolo con quella degli altri casali del territorio di Aci a cui si può far riferimento. Sotto il dominio spagnolo, nel XVII secolo, il notevole sviluppo economico di Aquilia Nuova (Acireale) causò contrasti e rivalità con gli altri casali che chiedevano l'autonomia amministrativa. Vi sarà quindi la separazione dei casali di Aci. Nacquero: Aci Bonaccorsi (1652), Aci Castello (1647) (comprendente anche Aci Trezza), Aci S.Filippo ed Aci Sant'Antonio (1628) (comprendente anche l'allora "Aci"Valverde, Aci S.Lucia ed Aci Catena).

IL SANTUARIO
Sorge nella piazza principale, su corso Vittorio Emanuele. La tradizione la fa risalire all’apparizione della Beata Vergine a Dionisio, un feroce brigante che poco prima di compiere un efferato delitto si converte. Siamo in tempi sanguinosi e drammatici per la storia della Sicilia. È l’epoca in cui si fronteggiano tre civiltà: quella Araba che vi domina da oltre due secoli, quella Bizantina che tenta di riconquistare l’antico dominio, e la giovane civiltà Normanna che riuscirà vincitrice. In questo grandioso e drammatico scenario si succedono guerre, distruzioni, banditismo, piraterie, furti, assassinii ed ogni genere di violenza.
Le truppe Normanne, alleate di quelle Bizantine, ma indignate per l’ingiusta ripartizione del bottino tolto agli Arabi nella prima battaglia, si ritirano nella loro contea di Aversa. Un soldato però, un certo Dionisio, forse ligure di origine, attratto dall’amenità e ricchezza del luogo, e più ancora per la cupidigia di facili guadagni, rimane nell’isola e si dà ad una vita di brigantaggio, appostandosi nel folto del bosco che costeggia la via che da Catania porta all’antica Aci, in prossimità della sottostante Vallis viridis. Questa zona diventa teatro dei suoi furti, delle sue aggressioni ed assassinii. Ma proprio qui lo attende la Madonna, Madre di misericordia! Un pio cittadino di Catania di nome Egidio, dovendo recarsi ad Aci, pur temendo il pericolo, ma fiducioso nella protezione della Madonna, della quale è gran devoto, si mette in viaggio. Ha già percorso un buon tratto di strada, quando all’improvviso, dal folto della boscaglia gli piomba addosso l’assassino che con il pugnale alzato lo minaccia di morte.
A queste parole Dionisio rientra in se stesso, comprende in un baleno la mostruosità della sua vita, riconosce il suo errore, scaglia lontano l’arma omicida e si prostra ai piedi della vittima, chiedendo perdono. È il primo miracolo: Egidio è salvo e Dionisio è convertito! La Madonna appare in seguito a Dionisio che piange i propri peccati nella caverna dove abita, lo conforta esortandolo ad avere fiducia nella bontà e nella misericordia di Dio: si presenti al sacerdote per ottenere il perdono ed inviti sacerdoti e fedeli di Aci a salire processionalmente sul colle di Valverde. Maria avrebbe indicato, con un prodigio, il luogo dove desiderava che si costruisse una chiesa con i soldi acquistati con la violenza. Quando, alcuni giorni dopo, la devota processione del clero e del popolo di Aci giunge sul colle, uno stormo chiassoso di gru volteggia nel cielo e si posa sul posto dove ora sorge il Santuario: è il segno che Maria desidera avere lì la sua casa! I lavori per la costruzione della primitiva cappella iniziano subito con grande fervore, ma procedono assai lentamente per la mancanza di acqua. La fede di Dionisio si rivolge ancora una volta alla Madonna che interviene ordinando di picconare alla base della roccia che forma la grotta dell’antico brigante. Ne scaturisce una polla d’acqua che non solo permette il proseguimento dei lavori di costruzione della cappella, ma diventa ben presto fonte di guarigione per molti ammalati. I lavori, iniziati nel 1038 sono ultimati due anni dopo, nel 1040, ma la chiesetta rimane ancora priva di un segno della presenza di Maria.
Una notte di agosto, mentre è assorto in preghiera, Dionisio è colpito da un raggio di intensa luce e da una nube nella quale vede la Madonna attorniata da Angeli. Quando la nube si alza, e la luce scompare, una bellissima immagine di Maria è impressa sulla ruvida parete di un pilastro della chiesa.
La primitiva chiesa consisteva in una piccola edicoletta che ospitava l'immagine acheropita della Beata Vergine, si veda a questo proposito lo speciale sull'icona della Madonna di Valverde, Successivamente attorno alla primitiva struttura, nella seconda metà del XIII secolo, venne realizzato il primo tempio.
Nella seconda metà del 1500 la chiesa fu ampliata e la navata venne ad assumere le attuali dimensioni; in tale periodo fu costruito quasi tutto il campanile. Oltre che dalle tre date incise nella chiesa (due, 1559 e 1578, si leggono nelle paraste laviche del campanile; la terza, 1564, in una trave del soffitto), i lavori della fabbrica ci sono testimoniati dalle richieste dei consoli della chiesa al vescovo perché potessero raccogliere nella diocesi di Catania elemosine per "compliri la frabica di detta ecclesia".
Il terremoto del 1693 fece crollare il tetto, ma le mura resistettero: così l'icona della Madonna riuscì a salvarsi. Delle strutture murarie portanti soltanto quelle absidali subirono danni irreparabili, tanto che quando venne avviata la ricostruzione si preferì tagliare l'intera abside così che oggi il presbiterio termina con una parete retta.
La ricostruzione portò altre modifiche. Infatti venne chiuso lo spazio tra il transetto sinistro ed il campanile: la chiesa acquistò un'irregolare navatella a sinistra, con un suo ingresso.
Nei primi decenni del '700 la facciata della chiesa ebbe a subire una sostanziale modifica: infatti ad essa si sovrappose quella porticata del convento degli Agostiniani Scalzi; il campanile allineato al vecchio prospetto venne inglobato nella nuova struttura a portico.

RIEPILOGO EDIFICI STORICI E RELIGIOSI
Palazzo Reggio Carcaci
Chiesa di San Filippo di Agira
Chiesa di Santa Maria del Carmine (in località Carminello), titolata a San Carlo Borromeo
Chiesa di Santa Maria delle Grazie (in frazione Maugeri)
Santuario Madonna di Valverde.
DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 7.246 (M 3.535, F 3.711)
Densità per Kmq: 1.317,5

CAP 95028
Prefisso Telefonico 095
Codice Istat 087052
Codice Catastale L658

Numero Famiglie 2.495
Numero Abitazioni 2.916
Denominazione Abitanti valverdesi
Santo Patrono Santa Maria di Valverde
Festa Patronale ultima domenica di agosto

Il Comune di Valverde fa parte di:
Regione Agraria n. 7 - Colline litoranee di Acireale
Patto Territoriale Comuni di Aci

Località e Frazioni di Valverde
frazione: Maugeri;
nuclei abitati: Verdina, Belfiore, Carminello, Seminara, Fontana, Morgioni, Nìzzeti, Portiere Crocifisso

Comuni Confinanti
A est: Aci Catena; a nord: Aci Sant'Antonio; a nord-ovest: Aci Bonaccorsi; a ovest: San Giovanni la Punta.

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ISTITUTO PARITARIO SAN GIUSEPPE - CATANIA (CT)