Siracusa
è un comune capoluogo della omonima provincia,
dal 2005 assieme alla necropoli rupestre di Pantalica
è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità
dall'UNESCO, già definita da Cicerone "la
più grande e bella di tutte le città
greche". È la quarta città della
Sicilia per numero di abitanti. Il nome Siracusa
deriva dal siculo Syraka (abbondanza d'acqua), per
la presenza di molti corsi d'acqua e di una zona paludosa.
In epoca greca la città fu anche chiamata Pentàpoli,
perché una delle più grandi metropoli
del mediterraneo, formata dai cinque grandi quartieri
storici: Ortigia, Acradina, Neàpoli, Tiche
ed Epipoli. La città si sviluppa in parte sul
promontorio-isola di Ortigia e in parte sulla terraferma.
La conformazione della costa determina l'ampia insenatura
del Porto Grande,cinta a nord dall'isola e a sud dal
promontorio del Plemmirio. Il territorio del comune
è attraversato dai fiumi Ciane, Anapo e dal
canale Mammaiàbica, che sfociano all'interno
del Porto Grande favorendo la formazione di zone acquitrinose,
storicamente chiamate Pantanelli. Il comune confina
a nord con Priolo Gargallo e Città Giardino
(frazione di Melilli), ad ovest con Solarino, Floridia,
Palazzolo Acreide, Noto e Canicattini Bagni e a sud
con Noto e Avola. I confini sono delimitati a nord
da contrada Targia; ad ovest da Belvedere, avamposto
panoramico; a sud da Cassibile e Fontane Bianche.
CENNI
STORICI
La città di Siracusa in Sicilia fu fondata
nell'VIII secolo a.C. da coloni greci provenienti
da Corinto. Fondatore del primo nucleo abitativo,
afferma la tradizione storica greca, fu Archia Bacchiada,
nobile di Corinto. La città avrebbe anche unadata
ufficiale di fondazione tra il 733 e il 734 a.C..
Fu città di primaria importanza nella Sicilia
greca. Conquistata dai Romani nel 212 a.C. fu capitale
della provincia di Sicilia. Ancora importante sotto
il dominio bizantino fu presa dagli Arabi nell'878.
Nell'XI secolo fu riconquistata dai Bizantini e passò
quindi sotto il dominio dei Normanni. Dopo un breve
dominio genovese nel XIII secolo, seguì le
vicende di tutta la Sicilia (Regno di Sicilia e Regno
delle Due Sicilie prima e Regno d'Italia poi). La
fama di Siracusa è legata alla sua storia greca,
quando la polis comandava sui mari insidiando la potenza
di cartaginesi e romani. Di quell'epoca restano molte
testimonianze, come la famosissima Fonte Aretusa,
una fonte d'acqua dolce nel cuore di Ortigia, legata
al mito diAretusa e Alfeo celebrato da tanti poeti
e scrittori e l'Acquedotto Galermi. Nell'area archeologica
della Neapolis, l'antico cuore della città
si trovano il Teatro greco,dotato di un'eccellente
acustica era sede di rappresentazioni oratorie e teatrali,
animando la vita politica e culturale della città.
Ad oggi esso è il fulcro delle rappresentazioni
classiche dell'INDA. Anche l'Orecchio di Dionigi,
cavità artificiale ricavata dall'estrazione
della pietra, è spesso sede di spettacoli estivi
di grande suggestione. A pochi passi si trova anche
l'Ara di Ierone un altare monumentale voluto da Gerone
II. La città era anticamente difesa da una
cinta muraria che aveva il suoapice nel Castello Eurialo,
unico esempio di fortezza greca ancora intatta e mai
espugnata, che dominava la città nel punto
più avanzato.
Per
la sua costruzione e per la costruzione degli altri
templi di epoca greca furono edificate diverse latomie,
dicui la più famosa è la Latomia dei
Cappuccini nella quale vennero rinchiusi i soldati
prigionieri della guerra con Atene, lasciati morire
di fame e stenti. Siracusa possiede anche alcuni templi
parzialmente intatti, di cui il più famoso
è il Tempio di Apollo,il più antico
della Sicilia e collocato in Ortigia; mentre il Tempio
di Zeus detto "rui culonne" (due colonne)
perché dell'intera costruzione restano in piedi
solo due colonne, risulta essere il secondo tempio
più antico della città. La stessa Cattedrale
non è altro che lo splendido Athènaion
fatto erigere da Gelone dopola vittoria di Himera:
entrandovi si ripercorre la storia della religione
in Occidente: dal naòs (la cella del tempio
greco) è stata ricavata la navata centrale,
mentre il perimetro delle navate laterali è
segnato dalle possenti colonne doriche dell'antica
peristasi. L'epoca romana ridimensionò vistosamente
lacittà, quanto a splendore e importanza. Tuttavia
restano diverse opere di notevole importanza come,
l'Anfiteatro romano, il terzo più grande in
Italia, dopo l'anfiteatro flavio di Roma (il Colosseo)
e l'anfiteatro di Verona, ma purtroppo del tutto smontato;
usato per le lotte dei gladiatori e gli spettacoli
circensi, e le battaglie navali (naumachia), il Ginnasio
romano e l'intricata rete di catacombe (la più
importanteed estesa dopo quella di Roma) dove i primi
cristiani difendevano il loro diritto di espressione
religiosa. Nel 663 l'imperatore Costante II, sovrano
di Costantinopoli, per un suo preciso disegno politico
che intendeva porre la Sicilia al centro dei suoi
domini, elesse Siracusa come propria sede e, conseguentemente
al costume tardo-antico, la città divenne capitale
dell'Impero dei Romani (questa la corretta definizione
dell'impero bizantino). Fu, questo, momento fondamentale
della storia di Sicilia, in cui Siracusa, sede della
corte imperiale, visse un suo grande periodo di splendore.
Sappiamo già che Belisario nel 535 era entrato
in Siracusa, entusiasticamente applaudito. Costante
quindi trovava una popolazione largamenteellenizzata
in un sito di eccezionale rilevanza geografica per
il controllo del Mediterraneo e l'intervento militare
nelle province vicine. Con Costante II la Sicilia
approfondì le sue radici elleniche, essendo
avvenuto nell'isola il passaggio dal rito latino al
greco. Nel 692 la città divenne capitale del
Thema di Sicilia e il 21 maggio 878, dopo più
di 50 anni dal primo sbarco e al termine d'un lunghissimo
assedio, Siracusa fuconquistata dagli Arabi, che ne
massacrarono circa 5.000 abitanti, suscitando nel
mondo, bizantino e non solo, uno shock che verrà
superato solo nel 1453 con la caduta di Costantinopoli.
Con
la caduta dell'Impero Romano si apre il medioevo e
ha maggiore impulso ilcristianesimo. Siracusa diviene
la prima città dell'occidente in cui viene
eretta una chiesa, ossia l'odierno Duomo edificato
sui resti di un antico tempio greco. Ma sorge anche
la Chiesa di San Giovanni alle catacombe, luogo ove
san Paolo, apostolo e uno dei quattro evangelisti
predicò la fede cristiana, rendendo di fatto
Siracusa, insieme all'opera di San Marciano, suo primo
vescovo, uno dei primi centri di diffusione del cristianesimo.Particolarmente
importante è la cripta di S.Marciano sotto
la chiesa di S.Giovanni alle catacombe che ha accolto
il corpo del primo vescovo fin quando a causa dell'invasione
araba furono traslatea Gaeta. Proprio perché
la cripta fu costruita prima dello scisma d'oriente,è
tuttora frequentato come luogo religioso sia da Cattolici
che Ortodossi. La città conosce anche l'erezione
di una fortificazione voluta da Federico II e posta
all'estrema punta di Ortigia, il Castello Maniace.
Da ricordare anche la nascita di altri importanti
chiese come quella di San Martino, la Chiesa di San
Giovannello, ma soprattutto la Chiesa di Santa Lucia
al Sepolcro costruita per contenere le spoglie di
Santa Lucia attualmente custodite a Venezia. Oggi
ospita il famoso quadro del Caravaggio. Risalgono
a quell'epoca anche i grandi palazzi nobiliari: Palazzo
Montalto e Palazzo Gargallo, nonché la costruzione
del Bagno ebraico (Miqwe),il più antico d'Europa
all'interno dell'antico ghetto di Ortigia. Dopo il
disastroso terremoto del 1693, la città conobbe
un nuovo risorgimento architettonico. Nuovi edifici
e chiese vennero costruiti per riportare all'antico
splendore la città. Le famiglie nobiliari sostennero
l'architettura tramite una serie di edifici, come
il Palazzo Impellizzeri, il Palazzo Beneventano del
Bosco, l'Arcivescovado e diverse chiese quali: Chiesa
dell'Immacolata, Chiesa di San Giuseppe, Chiesa dei
Cappuccini, Chiesa di San Filippo Neri, Chiesa di
Santa Lucia alla Badia, Chiesa del Collegio ecc. Infine
fu realizzato il Palazzo del Vermexio (Municipio),
sede del governo della città.
Siracusa ha ormai perso terreno rispetto ai fasti
del passato, così anche l'architettura ne risente.
Pochi gli interventi importanti di quest'epoca, se
non il Teatro Comunale, la Tonnara di Santa Panagia
oggi in disuso. La Fontana di Artemide è uno
degli ultimi interventi monumentali della città,
costruita per abbellire l'odierna piazza Archimede.
Negli anni cinquanta del novecento a seguito della
lacrimazione del quadretto della Madonnina, fu iniziata
e successivamente completata, la costruzione dell'imponente
Santuario della Madonna delle Lacrime.
Il
papiro di Siracusa
Papiro alla fonte Aretusa.Siracusa è celebre
nel mondo anche per la presenza del papiro che cresce
rigoglioso tra le sponde del fiume Ciane e in Ortigianella
fonte Aretusa. Secondo alcune ipotesi la pianta fu
importata dall'Egitto verso il 250 a.C. forse mandata
da Tolomeo II Filadelfo a Ierone II; secondo altre
ipotesi sono stati gli arabi ad introdurre la pianta
in Sicilia. Esiste anche un'altra possibilità;
che si tratti di una pianta autoctona e non importata;
ne esiste infatti una varietà anche nella Riserva
Naturale Orientata Fiume Fiumefreddo. La lavorazione
della carta papiro siracusana che nel passato era
apprezzata per i documenti, è oggi valorizzata
a scopo culturale; A Siracusa vi è infatti
un Istituto Internazionale del Papiro ed anche un
Museo del papiro che mantengono la memoria dell'antica
lavorazione del papiro in città e in Egitto.
MUSEI
A Siracusa sono presenti diversi musei che raccolgono
le testimonianze storiche della città: il Museo
Archeologico Regionale Paolo Orsi centro di riferimento
per l'archeologia dell'intera Sicilia orientale grazie
ai vasi, monili, decorazioni e oggetti vari provenienti
da siti che vanno dall'età preistorica sino
a quella romana. Il Museo Bellomo che raccoglie le
opere d'arte delle maestranze locali, tra cui l'Annunciazione
di Antonello da Messina, le opere dei fratelli Gagini
nonché le tele del siracusano Marco Costanzo,
allievo di Antonello da Messina, e di Mario Minniti
amico e collaboratore del Caravaggio che ospitò
e protesse durante il suo arrivo a Siracusa. Da ricordare
anche La casa di Loreto dei veneti Alessandro Padovano
e Giovan Maria Trevisano e l' Immacolata del pittore
fiammingo Guglielmo Borremans. Da qualche anno è
attivo il Museo dell'INDA, in cui vengono predisposte
esposizioni temporanee dedicate alla storia delle
rappresentazioni classiche; nonché il grazioso
"Museo dei pupi siciliani". In gestione
privata vi è il ricchissimo Museo del cinema
(il terzo museo più grande d'Italia), in cui
vengono raccolti cimeli e film di ogni tempo.
SPETTACOLI
Ad oggi si rivivono i fasti del teatro greco grazie
alle rappresentazioni classiche organizzate ogni anno
dall'INDA ("Istituto del Dramma Antico"),
mentre dal 2001 l'Ortigia Festival ospita rappresentazioni
teatrali moderne e spettacoli di musica e danza, tenuti
nei luoghi più suggestivi della città.
Da agosto a settembre, presso la latomia dei Cappuccini,
si tiene la rassegna d'arte, musica e letteratura
LatomiArte. A settembre si tiene il Festival Internazionale
del Balletto. Inoltre per onorare il cinema, viene
organizzato il Corto Siracusano.
Da alcuni anni sono ripresi gli spettacoli tradizionali
dell'Opera dei pupi, grazie ai discendenti Mauceri,
antica famiglia di pupari. (v. Opera dei pupi).
MANIFESTAZIONI
Le feste popolari più importanti sono quelle
religiose. La più famosa a livello nazionale
è quella del 13 dicembre, la festa e processione
di santa Lucia. La processione che parte dal Duomo
ed arriva alla chiesa di Santa Lucia fuori le mura,
alla quale i fedeli più devoti partecipano
a piedi scalzi. La processione è chiusa da
un corteo di "Cavalieri" in abiti settecenteschi,
che fanno da cornice alla "Carrozza del Senato",
splendido esempio dell'arte barocca siracusana. Il
simulacro rimane esposto ai fedeli per otto giorni,
al termine dei quali viene rifatta una processione
che riporta il simulacro al Duomo. Tra le altre feste
religiose, sono molto interessanti: la festa della
Madonna delle Lacrime, dal 29 agosto al 1 settembre:
nel santuario della Madonna delle Lacrime si tengono
i festeggiamenti in ricordo dell'evento miracoloso
del 1953 che vide un semplice quadretto di gesso raffigurante
il "Cuore Immacolato di Maria" piangere
lacrime ritenute umane; la festa di Santa Lucia delle
quaglie, la prima domenica di maggio, prende il nome
da un evento storico collegato alla fine di una carestia
del XVII secolo: mentre i siracusani portavano in
processione il simulacro di santa Lucia, invocandone
la protezione, un volo di quaglie, proveniente dal
porto, preannunciò l'arrivo di una nave carica
di cereali e si gridò, quindi, al miracolo.
Durante la festa, tuttora vengono liberate delle quaglie,
a ricordo dell'evento.
MERCATI
Il mercato più importante della città
è sempre stato quello di Ortigia, sito in via
Emanuele De Benedictis e vie limitrofe; è sempre
molto visitato da siracusani e turisti per l'acquisto
di pesce e frutta, seppur di meno rispetto agli anni
precedenti, per il fatto d'essere allocato in una
zona degradata e di difficile accessibilità.
Dopo quasi otto mesi di lavori che hanno riqualificato
pienamente l' area mercatale di via De Benedictis
e vie vicine, è tornata a disposizione degli
operatori i quali vi hanno ripreso i loro posti dal
6 novembre 2007. Nel 2008 nasceranno altri due mercati
rispettivamente in via Madre Teresa di Calcutta (rione
Bosco Minniti) e in via Luigi Cassia (rione Mazzarona),
principalmente per permettere ai residenti della zona
di usufruire di un servizio giornaliero che è
sempre stato richiesto per rivitalizzare uno dei quartieri
più carenti e a rischio della città.
Il
secondo mercato giornaliero della città, più
comunemente chiamato il mercatino, è sito in
via Giarre, nel popolare quartiere di Santa Panagia.
Esso è più grande e più assortito
del mercato di Ortigia, considerando il fatto che
contiene circa 132 posteggi e numerose tipologie di
merce in vendita: fiori, giocattoli, abbigliamento,
oltre alle classiche rivendite di pesce, carne e frutta.
Esiste
infine un altro mercato, a carattere settimanale,
sito in viale Algeri, zona Mazzarona. Si svolge ogni
mercoledi ed è la più grande area mercatale
esistente in città (contenente più di
300 posti). Esso però , nei primi mesi del
2008 , dovrebbe traslocare nella sopraccitata area
di Bosco Minniti.
Mercati
futuri
L'Amministrazione comunale ha previsto l'apertura
di altri mercati, sia giornalieri che settimanali,
i quali dovrebbero sorgere rispettivamente nelle zone
di Santa Lucia, Santa Panagia, Mazzarona ed Epipoli-Villaggio
Miano, per fornire un servizio ai residenti delle
zone interessate.
Le
fiere
Si svolgono diverse fiere, legate soprattutto a festività
religiose. La più importante e famosa è
quella che fa da contorno ai festeggiamenti di Santa
Lucia, che si svolge dall'11 al 20 dicembre di ogni
anno, con circa un centinaio di bancarelle che vendono
svariati tipi di merce dislocate in piazza Santa Lucia
e vie circostanti.