Rometta
è un comune della provincia di Messina in Sicilia.
ETIMOLOGIA
Deriva dal greco (e)ruma o (e)rumatos, ossia fortezza.
DA
VEDERE
Dal punto di vista artistico e culturale la città
si ricorda innanzitutto per la Chiesa bizantina intitolata
comunemente al Santissimo Salvatore, ma la dedica
esatta dell'edificio è per S.Maria dei Cerei,
la sua costruzione è databile tra il V ed il
VI secolo. La Chiesa si presenta con una pianta a
croce greca inserita in un quadrilatero.
Un successivo monumento sacro cittadino degno di nota
è la Chiesa Madre intitolata a Maria Santissima
Assunta. La sua facciata, recentemente restaurata,
presenta dei portali tardo-rinascimentali ed una nicchia
contenente una statua rappresentante la Madonna. L'interno
dell'edificio raccoglie, tra l'altro, una cinquecentesca
acquasantiera ed una cinquecentesca tavola raffigurante
la Madonna col Bambino tra San Pietro e San Paolo.
Sempre a Rometta Marea è presente un'altra
Chiesa intitolata a San Antonio, che è stata
inaugurata il giorno 12 giugno 1932, giorno della
nascita di Sebastiano Romano, insigne cittadino romettese.
Tra le Chiese minori cittadine occorre citare quella
seicentesca intitolata alla Madonna della Scala e
la Chiesa dei Cappuccini inclusa nell'omonimo convento
e contenente, tra l'altro, una tavola raffigurante
la Trasfigurazione.
Al centro del paese, nel punto più elevato,
sono presenti ancora oggi i resti del cosiddetto Palatium
Federiciano, esempio di palazzo fortificato che, sebbene
costruito per rispondere a precise esigenze militari,
offriva spazi e comodità di una sontuosa dimora
civile.
FRAZIONI
Rometta
Marea
Il centro della frazione si estende lungo la Strada
statale 113 Settentrionale Sicula e si è sviluppato,
come gli altri centri costieri adiacenti, soprattutto
negli anni del boom economico, grazie alla combinazione
di vari fattori come il territorio pianeggiante, la
vicinanza del mare, la presenza della ferrovia e dell'Autostrada
A20.
San
Cono
Gimello
Situata a 3 chilometri a sud del centro storico, in
una vallata (415 m.slm) non distante dalle pendici
del monte Dinnammare (dei Peloritani), conta circa
200 abitanti; le origini pare risalgano al periodo
medioevale. Fanno parte di Gimello i piccoli villaggi
Monaci e Acquanova.
Sant'Andrea
Santa Domenica
Sotto Castello
Rapano
Safi
ORIGINI
E CENNI STORICI
Viene fondata in età bizantina, il suo nome
in greco vuol dire le difese, le fortezze (ta erymata).
Dopo lunghissima resistenza viene occupata dagli Arabi
e il suo nome viene pronunciato rimtah, da cui il
medievale Rametta e successivamente nel XVI secolo
Rometta.
Nel territorio romettese sono state trovate testimonianze
di vita che risalgono alla prima età del neolitico,
nella sua prima fase appartenente alla cultura di
Stentinello (4000 anni prima di Cristo), all'età
del ferro, per giungere alla necropoli del V-III secolo
a.C. Intorno al V secolo d.C. a Rometta si formò
la comunità greco-latina che, in fuga dai centri
della costa, venne qui a cercare rifugio dalle devastanti
invasioni vandale. Ben presto Rometta assunse un preciso
ruolo strategico: dall'alto delle sue mura e delle
sue torri controllava un buon tratto dell'antica strada
che da Messina conduceva a Palermo. Chi possedeva
il controllo militare di questa potente città-roccaforte,
possedeva la chiave per prendere Messina. Rometta
era l'ultima fortezza che poteva rallentare la marcia
di un esercito invasore verso la città dello
stretto. Tra il 725 e il 780, a Rometta trovò
asilo il vescovo di Catania, san Leone da Ravenna,
detto il Taumaturgo. Dopo l'opposizione dell'altro
prelato all'istituzione delle disposizioni iconoclastiche
da parte degli imperatori bizantini, Costantino V
di Bisanzio (741-775) ordinò l'arresto del
vescovo oppositore. Dopo essersi rifugiato in alcuni
centri dei Nebrodi, Leone trovò riparo a Rometta.
Qui si ritirò sulle boscose colline peloritane
dove visse per alcuni anni in una grotta, da eremita.
Fece ritorno a Catania dove morì nel 789. Durante
la conquista araba della Sicilia, a Rometta si concentrò
l'ultima difesa bizantina contro l'invasione araba.
Dal 963 al 965, Rometta sostenne un durissimo assedio
e i suoi abitanti si contraddistinsero per un atto
estremo di eroismo. Tra il 24 e il 25 ottobre 964,
fra la spiaggia e la roccaforte assediata, avvenne
una sanguinosa battaglia. L'armata bizantina, forte
di 30.000 uomini, inviata nell'isola da Costantinopoli
per spezzare l'assedio arabo su Rometta e riconquistare
all'impero la Sicilia, impegnò l'esercito assediante
con impeto e con cariche di cavalleria. Ma gli Arabi,
sebbene inferiori di numero, riuscirono a fermare
l'avanzata degli avversari e, incitati dal proprio
condottiero, Ibn ?Ammar, costrinsero i bizantini alla
fuga. Al termine della battaglia, oltre diecimila
soldati di Bisanzio giacevano morti sul campo mentre
il resto fu tratto prigioniero. Si narra che sul campo
fu trovata una spada appartenuta al profeta dell'Islam,
Maometto che era stata catturata dai bizantini in
una precedente battaglia. L'assedio a Rometta continuò
sino al maggio successivo, quando, ormai, i difensori,
senza alcuna speranza di ulteriori aiuti da Costantinopoli,
stremati dalla fame e dai continui assalti portati
dagli assedianti, inviarono fuori dalle mura le donne,
i bambini e gli anziani superstiti che furono accolti
nel campo nemico. All'alba del 5 maggio 965, gli Arabi,
dopo aver offerto ripetutamente la resa ai guerrieri
romettesi e ricevutone da questi il rifiuto, sferrarono
l'attacco decisivo alle mura di Rometta con tutte
le loro forze. I pochi difensori li accolsero con
le armi in pugno: caddero tutti, ad uno ad uno, combattendo.
Rometta fu saccheggiata e data alle fiamme.
Rometta sarà riconquistata dai bizantini nel
1038, grazie alla spedizione imperiale di Giorgio
Maniace che riconquistò parte della Sicilia,
ma il dominio fu breve, tanto che la Sicilia, Rometta
compresa, caddero di nuovo nelle mani degli arabi
nel 1043. Sempre nell'XI secolo Rometta con tutta
la Sicilia fu conquistata dai Normanni. Il 20 luglio
2002 alle 15 pomeridiane, l' Espresso 1932 della Laguna
partito da Palermo e diretto a Venezia, deragliò,
a causa del cedimento di una rotaia mal saldata in
precedenza, proprio all'altezza della stazione di
Rometta Marea. Nel tragico schianto morirono un macchinista
e sette passeggeri.