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Regalbuto
Sicilia

Regalbuto, comune della provincia di Enna, nella Sicilia centrale. Ha dato i natali a: Gian Filippo Ingrassia, Riccardo Lombardi, Salvatore Citelli, Don Giuseppe Campione. Regalbuto sorge su una collina a 520 mt. di altezza sul livello del mare. Il Comune di Regalbuto confina a Nord con Troina, ad Ovest con Gagliano Castelferrato ed Agira, ad Est con il territorio dei comuni di Centuripe e Randazzo mentre a Sud confina con Catenanuova. Dista circa 15 KM dallo svincolo autostradale di Catenanuova al Km 156+800 della A/19 Palermo-Catania.

ORIGINI E CENNI STORICI
Questa città che Plinio annovera fra quelle soggette a pagare lo "stipendium" (chiamate perciò stipendiarie) a Roma, Tolomeo la pone tra Agira, Centuripe e Mineo. Alcune anzi ritengono che da essa abbia avuto origine Regalbuto. Ma checché ne sia di queste localizzazioni, che soltanto i rilevamenti sicuri potrebbero fare uscire dal campo delle ipotesi, è storicamente certo che Regalbuto non si riallaccia né con Ergezio, né con Amaselo, la quale non sembra essere stata ricostruita dopo la sua distruzione. Regalbuto naque in epoca musulmana; fu un casale (in arabo Butah) formatasi alla prima stazione (arabo Rahal) sulla strada Catania-Palermo,dove ne derivò il nome di Rahl-butah, cioè stazione del Casale. Gli abitanti erano tutti saraceni , come dice esplicitamente il Conte Ruggero nella denominazione al Vescovo di Messina (1090), che porta ancora il titolo di Conte di Regalbuto, e riscuote un censo, gravante su molti fonti, derivate dall'antica decima. Il Conte stabiliva pure che Butah, anche ecclesiasticamente facesse parte della diocesi di Messina, quantunque si trovasse nel territorio della diocesi di Catania: << se avverrà in futuro che lo stesso Casale venga ad essere abitato da Cristiani, e che siano esatte chiese in esso dal Vescovo di Messina >>. Quest'ultima volontà, però, non fu adempiuta: Regalbuto dipese sempre da Catania, e solo nel 1556 il papa Paolo IV concesse al Presule di Messina il privilegio di fare uso delle prerogative di un Vescovo giurisdizionale durante la sua permanenza a Regalbuto. Il paesetto era allora sul declivio della contrada "Monte" ; sulla sommità fu costruita la fortezza, sulle cui rovine venne eretta la chiesa di S. Calogero ( oggi un rudere ), che dà il nome al monte (i ruderi della chiesa hanno l'aspetto di una torre mozzata, che è caratteristica del panorama di Regalbuto). Alcune scritture conservate nell'archivio della Matrice affermano che essa sia stata la prima Chiesa Madre del paese, edificata e dotata dal re Manfredi.I suoi procuratori intrapresero nel 1700 una vivace lite giudiziaria contro il vescovo di Catania per sottrarre la chiesa alla sua giurisdizione ritenendola Cappella Palatina, dipendente quindi dal Cappellano Maggiore. Per la sua fedeltà a Monfredi, Regalbuto fu distrutta nel 1261 dai Centuripini che si erano ribellati allo Svevo. L'anno dopo Regalbuto venne ricostruita, dove sorge adesso, sul versante occidentale del monte S Calogero e sul dorso che si protende a nord-est. I centuripini dovettero cedere, come risarcimento danni, i vasti territori di "Sisto e Criscionà". Frattanto, anche a Regalbuto, si verificava il progressivo allontanamento dei Musulmani, che lasciavano la Sicilia, e il continuo arrivo dei Cristiani, i quali eressero la loro prima Chiesa dedicata al Crocifisso (ancora efficiente fino ai principi del nostro secolo). Cresciuti divennero l'afflusso di Centuripini, dopo la definitiva distruzione della loro città ad opera degli Angioni, i Cristiani eressero la prima chiesa parrocchiale alla Madonna dell'Aiuto (S. Maria dell'Auxilio che è rimasta l'amblema della città), forse sul posto ove nel secolo XV gli Agostiniani costruirono il loro convento con l'ampia chiesa dedicata appunto alla Patrona.

MANIFESTAZIONI
Particolarmente sentita è la festa patronale che si svolge in cinque giorni, dal sette all'undici agosto, la festa di San Vito, che è sicuramente uno degli appuntamenti dell'anno più attesi dai Regalbutesi; di particolare bellezza è la processione dell'alloro che si svolge l'otto agosto.

Un'altro appuntamento di rilievo oramai arrivato alla sua decima edizione è il "Raduno del Cavallo", il quale si svolge nei primi di Maggio di ogni anno lungo le rive del lago Pozzillo nei pressi della Cittadella dello Sport e vede la partecipazione di numerosi cavalieri come avveniva due millenni fa, come ricorda Diodoro Siculo parlando nelle sue opere delle gare di cavalli che si facevano nella "Piana di Egirio" in onore di Eracle, dove oggi sorge il lago Pozzillo.

Molto atteso dai Regalbutesi e dalle popolazioni vicine è il rinomato Carnevale di Regalbuto, manifestazione tra le più importanti della provincia e della regione, che vede la partecipazione di migliaia tra maschere a gruppo e singole.

ECONOMIA
Il settore primario è caratterizzato da un'agricoltura prevalentemente cerealicola, coltivazioni olivicole ed agrumicole; la zootecnia è concentrata sull'allevamento di bovini, ovini e caprini da latte. Nel settore secondario fiorente è l'attività di lavorazione della plastica con stabilimenti che si occupano della produzione di attrezature subacquee, tubi in polietilene per l'irrigazione, supporti per istallazioni elettriche, prodotti per l'antinfortunistica; nel recente passato inoltre si è ben avviata la produzione locale di ceramiche e l'attività della decorazione a mano delle stesse. Per quel che concerne il settore terziario Regalbuto è sede della Banca di Credito Cooperativo "La Riscossa di Regalbuto" che conta 11 filiali ed agenzie dentro e fuori i confini provinciali; è in fase di realizzazione sul territorio del comune un impianto per la produzione di energia eolica costituito da 20 aerogeneratori per una potenza complessiva di 50 MW che si stima possa produrre 75000 Mwh di energia ogni anno; è inoltre in itinere il progetto "Parco Tematico di Regalbuto", il parco a tema più esteso d'Europa che sorgerà sulle rive del Lago Pozzillo, investimento turistico, questo, di oltre 600 Milioni di € cofinanziato dalla Regione Sicilia che farà di Regalbuto uno dei poli turistici più importanti del Mediterraneo.

DATI RIEPILOGATIVI

In aggiornamento

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