Nizza
di Sicilia è un comune della provincia di Messina
in Sicilia. In passato si chiamava San Ferdinando.
È un comune costituito da due componenti connesse,
una comprendente un tratto di costa e una nell'entroterra.
ETIMOLOGIA
Chiamato San Ferdinando fino al 1863. Il nome odierno
è un riferimento dotto alla Nizza francese,
dal latino Nicaea che deriva a sua volta dal greco
Nikaia, da Nike, Vittoria.
DA
VEDERE
Chiesa di S. Giovanni
Chiesa dell'Immacolata
Chiesa di San Giuseppe
Chiesa di San Francesco
Piazza Colonnello Interdonato
CASTELLO
D'ALCONTRES
Costruito nei primi anni del XVI secolo, il Castello
appartenne ai Signori di Fiumedinisi prima di diventare
proprietà dei La Rocca, principi D'Alcontres.
La struttura dell'edificio presentava due corpi merlati
più sporgenti verso il mare, rispetto al resto
della costruzione. Uno di questi corpi merlati presentava
anche una garitta. Oggi si possono ammirare solo le
parti del Castello che comprendono la gradinata, la
cappella di famiglia, rappresentata dalla chiesa di
San Giuseppe, la porta principale e uno dei due corpi
merlati.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Tamaricium Palmarum La sede di questo sito
è abbastanza controversa così come incerto
è il toponimo. Tamaritio Palmarum o Palma Tamerici
o Tamaricium Palmarum, identificata da diversi autori
con Phoinix, località in cui secondo Appiano
Alessandrino pernottò l'esercito di Pompeo
prima della battaglia navale contro Ottaviano nel
36 a.C., viene situata da diversi autori lungo una
fascia piuttosto estesa della riviera jonica messinese
compresa tra S. Alessio ed Alì Terme, denominata
un po' da tutti gli studiosi "costa tamariciana".
Secondo Cluverio, però il sito potrebbe localizzarsi
"ad Nisi ostium" quindi alla foce del torrente
Fiumedinisi, in base a quanto è riportato negli
"Itineraria" di Antonino Pio (III secolo
d.C.), che lo posizionano a 20 000 passi da Messina
e 15 000 passi da "Per Tauromenion Naxo".
Questo territorio fu attraversato dalla strada Consolare
Valeria e quindi percorso da viaggiatori almeno fin
dai tempi dei romani come tra l'altro testimonia il
ritrovamento sulla spiaggia di monete risalenti a
quel periodo. E'doveroso puntualizzare che, sulla
localizzazione di Phoinix, non appare condivisibile
la teoria di Filippo Cluverio. Infatti, tutti gli
studiosi sono concordi nell'affermare che Phoinix
era sita un po' più a sud dell'attuale territorio
di Nizza di Sicilia, e cioè nei pressi degli
attuali comuni di Santa Teresa di Riva e Furci Siculo.
Al Igiasah o Al Iggasah ("il susino" secondo
Michele Amari; o "la pera" dall'arabo "I-gasa")
dovrebbe essere il nome della odierna Nizza di Sicilia.
Michele Amari, nel tradurre il lavoro del geografo
arabo Idrisi, identifica questa località con
Marina di Fiumedinisi. Cognomi come Elemicch, denominazioni
come quartiere dei Saraceni, che deriva il suo nome
dalla Via Saraceni, oggi via Medici e quartiere dei
Beduini, situato a ridosso del torrente Fiumedinisi,
lasciano supporre che in questa località vivesse
un gruppo di Arabi. Marina di Fiumedinisi il
15 maggio 1392, re Martino e la regina Maria, concedono
il casale e il castello di Fiumedinisi a Tommaso Romano
Colonna per aver ridotto alla loro ubbidienza la città
di Messina. Questi, per i servigi resi alla Corona,
possiederà anche il territorio che va dal torrente
Fiumedinisi a S. Alessio. Egli cedette fin dal 1408
al figlio Filippo la baronia di Fiumedinisi che comprende
il territorio tra il torrente omonimo e l'odierno
torrente Allume. Il tratto di riviera compreso tra
questi due torrenti è la cosiddetta marina
di Fiumedinisi Questa manterrà il nome fino
al 1613, anno in cui la vedova di Antonino Romano
Colonna, duca di Fiumedinisi sposa Giovanni La Rocca,
proprietario di Lumera o Allumera. Con tale matrimonio
quella parte della marina di Fiumedinisi che si estende
all'odierno castello d'Alcontres al torrente Allume
diventa Marina di Roccalumera. La parte invece che
va dal castello al torrente Fiumedinisi manterrà
ancora per oltre 200 anni la denominazione di Marina
di Fiumedinisi. San Ferdinando in seguito alla
petizione di un centinaio di cittadini delle due Marine,
capeggiati da don Emmanuele Iterdonato, Ferdinando
II di Borbone emana il Real Decreto n. 1405 del 18
dicembre 1849 col quale riunisce le due Marine sotto
il nome di San Ferdinando. Il nuovo comune riceverà
da Fiumedinisi 241 ettari del terreno boschivo, che
assumerà e manterrà il nome di bosco
di San Ferdinado. Nizza di Sicilia con R.D.
1218 del 12 maggio 1863, emanato dal re d'Italia Vittorio
Emanuele II, San Ferdinando cambia nome e diventa
Nizza Sicilia in onore dell'Eroe dei due Mondi Giuseppe
Garibaldi, il quale già l'aveva così
chiamata nel 1860 in una sua ricevuta rilasciata a
una delegazione di sanferdinandesi, che gli aveva
consegnato un contributo in denaro per la causa nazionale.
Nel 1929, in seguito al R.D. 655 del 28 marzo, Nizza
diventa frazione di Roccalumera e lo sarà fino
al 3 dicembre 1948, data in cui riacquista la sua
autonomia grazie alla Legge Regionale Siciliana n.
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