Naso
è un comune italiano della provincia di Messina
in Sicilia.
ETIMOLOGIA
Secondo alcuni deriva dal greco nasos, isola; secondo
altri dal latino nasus, naso (con il senso di sporgenza,
estremità).
DA
VEDERE
Prima tappa di un itinerario turistico che la riguarda
è quella relativa alla barocca Chiesa Matrice
intitolata ai Ss. Apostoli Filippo e Giacomo. Al suo
interno essa presenta, tra l'altro, la cinquecentesca
statua marmorea raffigurante "L'Assunta e gli
Angeli", un seicentesco crocifisso ligneo ed
una statua marmorea raffigurante "La Madonna
col Bambino". La Chiesa Madre si trova nei pressi
della Piazza IV Novembre e si presenta con un interno
suddiviso in tre navate. Tra le opere qui raccolte
occorre citare la statua marmorea raffigurante Santa
Caterina da Siena ed un ottocentesco gruppo marmoreo
riguardante l'Annunciazione. La seicentesca chiesa
dedicata al Santissimo Salvatore si presenta con un
sagrato in cotto nasitano, due campanili gemelli che
si ergono a fianco del sagrato con la loro forma incompiuta.
Nel suo interno basilicale si trovano varie opere
d'arte a tema sacro, a partire dalla seicentesca tela
raffigurante "San Girolamo nel deserto"
ed un quattrocentesco trittico riguardante, tra l'altro,
la Vergine col Bambino, San Paolo della Croce, San
Gregorio Magno, i Misteri del Rosario e l'Annunciazione.
Infine, occorre citare la chiesa intitolata a Santa
Maria del Gesù edificata insieme al Convento
di Minori Osservanti. Del complesso d'origine quattrocentesca
attualmente rimangono parte delle mura del convento,
un'ala del chiostro e la Chiesa, meglio conservata,
che presenta il monumento gotico-rinascimentale di
Artale Cardona, rappresentato da quattro statue raffiguranti
le Virtù.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Le sue origini rasentano il mito visto che la tradizione
ci narra che l'antica Agatirso si ergeva in questo
sito grazie alla fondazione attuata da uno dei figli
del dio Eolo, Agathirnos, nel 1218 a.C. Più
accreditata è la fondazione altomedievale della
città, nonché il passaggio sotto il
dominio di feudatari tra cui ricordiamo i Ventimiglia.
In effetti, la baronia di Naso fu elevata a Contea
proprio sotto la signoria di Carlo Ventimiglia. Per
la sua importanza dell'epoca, ricevette l'appellativo
di 'Città'. Naso è inoltre famosa per
aver dato i natali a San Cono, patrono, oltre che
di Naso, del paese omonimo del calatino.