Melilli
è un comune di oltre 12.000 abitanti della
provincia di Siracusa. Melilli dista 22 chilometri
da Siracusa, è nel nord ovest della provincia
sui Monti Climiti a 310 m sul livello del mare.
DA
VEDERE
Nonostante la presenza dell'area industriale sul territorio
di Melilli possa far presupporre che sia un argomento
poco rilevante, è interessante considerare
anche l'aspetto naturalistico del territorio. Il fiume
Marcellino, che scorre sul territorio di Melilli,
offre un incantevole ambiente naturale ed una antica
necropoli; una menzione particolare va alle vicine
saline di Augusta, un tempo importante risorsa economica
fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Di
notevole interesse naturale sono da considerare anche:
Grotta
Palombara (presenza di stalagmiti e stalattiti)
Grotta di Mastropietro (presenza di stalagmiti e stalattiti)
Riserva naturale integrale Complesso speleologico
Villasmundo-S. Alfio
"Pirrera" (cava di pietra)
Museo di Scienze Naturali (curato dal Cutgana dell'Università
di Catania)
Fiumi Marcellino - Mulinello
Torrenti e cave Belluzza, Canniolo, Cannizzoli, Càntera,
Fiumara, Fontanelle, Ladroni, Li Margi, Molini, S.Cusumano,
Sorciaro,Vallone delle nevi.
Di
grande rilevanza archeologica è doveroso ricordare
invece:
Megara
Iblea (Megara Hyblaea)- resti della colonia greca
Megara
Necropoli sparse sul territorio
Thapsos (penisola Magnisi - Marina di Melilli).
Chiesa
Madre di San Nicola
Il duomo di Melilli è posto in Piazza Duomo,
un tempo il centro urbanistico e religioso della città,
oggi riveste una posizione di secondo livello dopo
la costruzione della chiesa di San Sebastiano Martire.
La chiesa madre di San Nicola si presenta con una
pianta a croce latina a tre navate ed un campanile
sulla parte posteriore; al suo interno conserva opere
d'arte dogni epoca quali pitture ad olio raffiguranti
vite di Santi e Apostoli,oggi opportunamete restaurate
tra le quali sono da considerare quelle di Olivio
Sozzi; particolare importanza artistica riveste l'altare
posto nella cappella della navata sinistra del quale
è possibile ammirare la presenza delle stalagmiti
patrimonio delle grotte del territorio di Melilli.è
stato rimosso il grande organo in legno che un tempo
sovrastava l'ingresso principale,andato distrutto
a causa del devastante terremoto del 13 dicembre 1990.La
chiesa custodisce la statua della Madonna Immacolata
di Pasqua che viene portarta in processione nella
domenica di resurrezione.Dopo essere rimasta chiusa
per anni a causa dei danneggiamenti del terremoto,
l'attuale amministarzione comunale ha voluto ristrutturare
del tutto la chiesa per renderla nuovamente disponibile
a i suoi parrocchiani.
Chiesa della Madonna del Carmine
Chiesa del Convento dei padri Cappuccini
Chiesa di Sant'Antonio di Padova
Chiesa dello Spirito Santo
Chiesa di San Sebastiano Martire
Particolare per la sua facciata in stile barocco,
quella di San Sebastiano è oggi la principale
chiesa della città. È infatti qui che
ogni anno, per i festeggiamenti in onore del santo
patrono San Sebastiano, centinaia di fedeli accorrono
da ogni parte della provincia (i "nuri")
per venerare la statua. La chiesa di San Sebastiano
è posta sull'omonima piazza, la maggiore della
città, dove si trova anche il monumentale loggiato
ottocentesco a fianco della chiesa.La maestosa facciata,
realizzata in pietra giuggiolona, fu disegnata nel
secondo ordine dallarchitetto siracusano Nicolò
Sapia nel 1762 ed i lavori furono eseguiti dai maestri
muratori siciliani Luciano Alì e Carmelo Modanò.I
tre portali della facciata e quello laterale sono
stati realizzati in bronzo dallo scultore catanese
Domenico Girbino.Linterno della chiesa a croce
latina e a tre navate,sembra essere una pinacoteca
per le numerose opere darte che custodisce.
Una pittura su tela applicata a legno, rappresenta
nel quadrone centrale la gloria di San Sebastiano
il Bimartire portato in gloria dagli angeli verso
la Madonna.
Chiesa della Madonna del Soccorso
Palazzi
Il centro storico di Melilli è ricco di palazzi
sontuosi, indubbia testimonianza di un passato nobile,
in cui molte famiglie signorili vivevano nel centro
ibleo. Molti di questi palazzi sono purtroppo chiusi
a causa dellabbandono da parte di molti nuclei
familiari proprietari. Palazzi signorili, alcuni dei
quali sono susseguenti al terremoto del 1693 e quindi
ricostruiti secondo i canoni architettonici del tempo,
altri sono invece dellottocento e del novecento.Molti
di questi palazzi sono ubicati lungo la Via Iblea,
larteria principale di Melilli, dove si possono
ammirare il Palazzo Vinci, il Palazzo Rossi-Matera-Vinci-Rizzo,
con splendide balconate e mensole in pietra,con figure
grottesche.
Palazzo Municipale (ex convento benedettino)
Loggiato Monumentale - Piazza San Sebastiano
MANIFESTAZIONI
Carnevale
Fra gli appuntamenti laici di maggior rilievo, nel
corso dellanno, spicca il Carnevale Melillese,
che vanta una tradizione antica e consolidata. Il
primo carro allegorico melillese Vivere
Non si muore mai fu allestito dalla comitiva
a Someggiata nel lontano 1936.Lo scoppio
della guerra dAfrica,prima, e della seconda
guerra mondiale, poi,interruppero forzatamente questa
tradizione.Fu solamente nel 1958, con listituzione
da parte del Comune di premi per i carri allegorici,
che si diede nuovo impulso alle festività carnevalesche.La
baldoria per le vie cittadine inizia il giovedì
grasso con la sfilata di Re Carnevale
accompagnato da gruppi mascherati.Il sabato pomeriggio
sfilano i bambini in maschera di età compresa
fra i 3 ed i 6 anni.La domenica pomeriggio sfilano
per il primo giorno i carri allegorici che da Piazza
Don Bosco (o Piazza Umberto I) raggiungono Piazza
San Sebastiano.Il lunedì pomeriggio è
il turno delle comitive, che gareggiano indossando
abiti sfarzosi ed eleganti rappresentando temi di
attualità o di burla politica locale e nazionale.Martedì,
poi, è la serata finale in cui sfilano i carri
allegorici (e la neo categoria minore dei minicarri),
allestiti da veri artisti del ferro e della cartapesta,
che, per bellezza delle figure e la spettacolarità
dellinsieme, possono gareggiare, senza timore
reverenziale, con quelli dei centri più pubblicizzati.Le
manifestazioni in onore del Re Burlone,
che coinvolgono giovani e meno in una sana competizione,
si concludono nella giornata di martedì con
la premiazione dei migliori gruppi in maschera e dei
migliori carri allegorici che hanno preso parte al
concorso.
Presepe vivente (periodo natalizio)
Settimana santa (via crucis vivente-rappresentazione
teatrale-domenica di pasqua "u ncontru")
Festa di San Sebastiano (4 maggio) con pellegrinaggio
da parte di fedeli provenienti da tutta la provincia
(vedi San Sebastiano Martire di Melilli)
Ottava di San Sebastiano (11 maggio) "cunsarbata"
del Santo presso la chiesa San Sebastiano, fuochi
pirotecnici, concerti.
ECONOMIA
A partire dagli anni '70, Melilli ha subito un boom
economico dovuto al crescente sviluppo del più
grande polo petrolchimico d'europa esteso su gran
parte del suo territorio. La popolazione locale, che
prima viveva di agricoltura e pastorizia, ha trovato
occupazione e redditi prima insperati nella grande
industria. Con il passare degli anni però al
boom è seguito un graduale e crescente degrado
dell'ambiente.
La
commistione tra la mancanza cronica di sbocchi occupazionali,
gli interessi economici delle industrie e la corruzione
della classe politica locale hanno generato una situazione
stagnante di clientelismo basato sull'accettazione
del superamento sistematico dei limiti di inquinamento
delle industrie in cambio di posti di lavoro, e quindi
voti, ai politici locali.
Diversi
sono stati gli incidenti pericolosi causati dalla
mancanza di manutenzione e amplificati dalla alta
concentrazione di industrie. Il 20 maggio 1985 l'esplosione
di due serbatoi di etilene causò un grave incidente,
2 feriti ed un morto (da infarto, a causa dello shock).
Più di recente sono state frequenti le emissioni
di nubi tossiche che sono arrivate nei vicini comuni
di Augusta, Priolo e Melilli.
Attualmente
il controllo ambientale viene effettuato dalle stesse
industrie costituite in forma di consorzio (CIPA).
Questo genera un conflitto di interessi a causa della
mancanza di una distinzione tra controllore e controllato.
La
fuga di competenze, la mancanza cronica di figure
imprenditoriali e l'assistenzialismo politico, minano
fortemente l'economia basata attualmente solo sull'occupazione
industriale. Attualmente molte delle industrie chimiche,
a seguito della crisi del settore, stanno dismettendo
gli impianti creando una situazione di crisi lavorativa.
Negli
ultimi anni l'economia locale ha avuto nuovo impulso
dalla nascita di nuove aree commerciali. Grandi catene
di ipermercati hanno aperto sul territorio di Melilli
offrendo un bacino importante, anche se limitato,
di posti di lavoro.
ORIGINI
E CENNI STORICI
La seguente frase campeggia sullo stemma della città:
DAT MEGARA ORTUM HYBLAE LEO MARTEM ALVEARE MELILLI
(Megara dà a Ibla Melilli la nascita; il leone
dà la forza e la prosperità).
Melilli
ha avuto una storia molto variegata dove la presenza
dell'uomo è stata attestata fin dall'età
di bronzo.La sua posizione strategica tra le maggiori
città di Augusta e Siracusa ha svolto un ruolo
cruciale per la sua crescita. Nel periodo feudale
divenne dominio di Augusta e, più tardi, della
famiglia Moncada. Melilli è riuscita a sopravvivere
a due devastanti terremoti nel 1542 e nel 1693. Dal
1842 detiene l'autonomia. Melilli
sorge nellex feudo Mezzamontagna sulle colline
dei monti Iblei, digradanti verso il Mar Ionio e lampio
golfo di Augusta. Il toponimo Melilli,Sentiero
trafficato è probabilmente di origine
berbera(Malilah e Malili), dovuto alla posizione geografica
occupata dal paese tra Catania e Siracusa. Il territorio
di Melilli è stato abitato fin dalla preistoria:
infatti sono molte le necropoli che testimoniano la
presenza delluomo in questa parte della Sicilia.
Il vasto territorio di Melilli, infatti, racchiude
molte necropoli delletà di Castelluccio
(XVII XV sec. a.C.), su cui gli archeologi
hanno puntato i loro studi. La presenza di numerose
necropoli rupestri fece affermare a numerosi storici
e archeologi dei secoli scorsi che allinterno
del territorio di Melilli fosse da ricercare lantica
Hybla sicula, il cui re Hyblon concesse ai megaresi
dellecista Lamis la terra su cui fondare, nella
seconda metà dell VIII sec. a.C. Megara
Hyblaea anche se gli archeologi identificano Hybla
con Pantalica. Nellepoca bizantina, Melilli
doveva essere un piccolo agglomerato rurale, che in
seguito alle incursioni arabe e berbere, iniziate
nell827 d.C. , richiamò per la sua naturale
posizione fortificata gli abitanti dei villaggi circostanti,
di cui restano ancora oggi tracce nelle varie contrade
del territorio melillese. Certamente anche il piccolo
agglomerato di Melilli dovette essere occupato successivamente
da questi popoli che probabilmente diedero nuovo impulso
economico ed edilizio al piccolo centro agricolo con
la produzione del miele e della canna da zucchero,arrivate
in Sicilia proprio grazie a queste popolazioni berbere.
Sullodierna cittadina, però, si hanno
notizie storiche certe a partire dal XII secolo, quando
il Casale di Melilli venne aggregato dallInfante
Federico II di Svevia, re a soli tre anni sotto la
tutela della regina Costanza,alla cittadina di demanio
regio Augusta da lui stesso fondata. Durante il periodo
feudale Melilli fu feudo di diversi principi e baroni
fino al 1406 quando passò al regio demanio.
Nel 1466 divenne baronia dei Moncada che la mantennero
fino al 1812. Dopo due ricostruzioni in seguito ai
devastanti terremoti del 1542 e del 1693 il reale
decreto del 27 agosto 1842 elevò il Comune
di Melilli a capoluogo di circondario di terza calsse,
con aggregato Villasmundo, fondato nel 1711 dal patrizio
Consalvo Asmundo dei marchesi di San Giuliano. Il
29 luglio 1860, a seguito della spedizione dei Mille
di Garibaldi,conclusasi con la cacciata dei Borboni,
il consiglio comunale di Melilli rinnovò il
suo voto di annessione alle province dItalia
sotto Vittorio Emanuele II, Re dItalia. Gli
ultimi anni del diciannovesimo secolo, poi, registrarono
la partenza di parecchie famiglie di melillesi verso
i paesi extraeuropei. Fu linizio dellemigrazione,
che ad ondate successive e fino agli anni sessanta,
porterà migliaia di melillesi a raggiungere
soprattutto gli Sati Uniti dAmerica, popolando
la cittadina di Mddletown nel Connecticut nel quale
sorgerà la Little Melilli, dove
gli emigrati faranno rivivere le tradizioni del loro
paese di origine. Nel XX secolo gli avvenimenti più
importanti da ricordare sono ovviamente la prima guerra
mondiale, che costrinse molti giovani melillesi ad
abbandonare la loro famiglie per andare al fronte
nel nord Italia, la seconda guerra mondiale, nel corso
della quale Melilli fu bombardata per ben due volte
ed occupata dalle forze alleate. Il bombardamento
navale avvenne il 12 luglio 1943, due giorni dopo
lo sbarco alleato in Sicilia, il secondo più
grave avvenne la sera del 9 agosto 1943, quando gli
aerei tedeschi per alleggerirsi del peso sganciarono
il loro carico di bombe sul quartiere Santa Rosalia,che
fu distrutto. La fine del secondo conflitto mondiale
lasciò lItalia economicamente in ginocchio,
a soffrirne soprattutto furono le classi più
deboli: contadini,braccianti ed artigiani che presero
la via dellemigrazione verso gli Stati Uniti
bloccata durante il ventennio fascista. Lavvio
dellindustrializzazione, nel dopoguerra, trasformò
il territorio di Melilli verso la metà del
1948 con listallazione a Punta Cugno della RASIOM,
la prima raffineria di petrolio. A questa si aggiunsero
successivamente la Sincat, la Montecatini, la Celene,
la Liquigas, lIsab e la centrale termoelettrica
dellENEL.In quasi trentanni dal 1948 al
1796, la fascia costiera del territorio melillese
subì linstallazione di tutte le industrie
chimiche e petrolchimiche che si trovano nella provincia
di Siracusa. La cessione di parte del suo territorio
costiero a Priolo Gargallo che fu eretto a comune
autonomo nel 1979 porto alla perdita da parte della
cittadina iblea di alcune delle industrie che furono
assegnate al nuovo comune, nonché la popolosa
frazione di San Focà. Contemporaneamente gli
abitanti di Marina di Melilli furono costretti a trasferirsi
in altre zone della provincia a causa dei gravi problemi
ambientali provocati dai complessi industriali. Di
Marina di Melilli oggi non resta che un esempio di
archeologia industriale con case abbandonate e sventrate.
Lultimo avvenimento importante di Melilli risale
alla notte del 13 dicembre 1990 alle ore 1,25 quando
una forte scossa di terremoto compresa tra il 6°
e l8° grado della scala Mercalli con epicentro
sul golfo di Augusta, preceduta da un forte boato,
colpì la cittadina che in 45 secondi rimase
gravemente danneggiato.