Castroreale
è un comune della provincia di Messina. Il
centro abitato principale del comune, Castroreale,
sorge sul colle Torace, un rilievo dei monti Peloritani
nord-occidentali ai cui piedi, presso le sponde del
torrente Longano, Gerone II re di Siracusa sconfisse
i Mamertini nel 265 a.C.. Il tessuto urbano è
dimpronta medievale con strade e viuzze strette
e ripide, lastricate con una caratteristica pavimentazione
in pietra (jacatu nel dialetto locale),
che si aprono su piazze-belvedere dalle quali si può
godere dei molteplici panorami che si dispiegano tuttintorno
al paese. Dellattuale territorio comunale fanno
parte anche i centri abitati delle frazioni di Bafia,
Catalimita, Protonotaro; questultima fu un tempo
feudo baronale e conserva ancora lantica dimora
fortificata.
ETIMOLOGIA
E' un composto di castro e reale riferito al titolo
di "città regia" attribuito da Federico
II d'Aragona che realizzò anche il castello
intorno al quale sorse il paese.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Un casale denominato Cristina o Crizzina risalente
al periodo normanno-svevo costituì linsediamento
originario del centro. Le prime notizie storiche certe
si rinvengono in un diploma datato 1324 con cui Federico
II dAragona ordina la ricostruzione di un (preesistente)
castello. Labitato che si sviluppò intorno
al fortilizio venne rinominato Castro ed in seguito
Castroreale e rimase sempre città demaniale
accrescendo nel corso dei secoli la propria importanza,
prosperità economica ed estensione territoriale
grazie anche alla posizione strategica che rivestiva
sia nel sistema di fortificazioni poste sul versante
tirrenico a difesa della Piana di Milazzo che nel
sistema dei collegamenti con i centri fortificati
del litorale ionico, tramite i percorsi interni alla
catena dei Peloritani. Alla economia del centro contribuì
fino alla fine del XV secolo una attiva e numerosa
comunità ebraica della cui sinagoga, ampliata
nel 1487, resta solo un arco moresco collocato oggi
alle spalle del Monte di Pietà.
Posta a capo di un vasto territorio, capoluogo di
distretto, Castroreale è stata sede di importanti
uffici sino alla metà circa del XIX secolo.
Tuttavia già nel corso dell800 ne inizia
la decadenza con limpoverimento economico e
demografico della parte montana del territorio; il
processo di disgregazione territoriale che ne è
conseguito ha dato luogo alla costituzione di altri
tre comuni: nel 1815 Barcellona, nel 1947 Rodì
Milici e nel 1966 Terme Vigliatore.
MONUMENTI
Oltre alla Torre di Federico II, ultima vestigia del
castello menzionato nel diploma del 1324, numerosi
sono gli edifici di culto. Tra questi: il Duomo, di
gusto manierista con tocchi barocchi, allinterno
del quale sono custodite grandi tele settecentesche
opera di artisti locali e statue marmoree del 500
opera di Antonello Gagini, Andrea Calamech ed altri;
nel Duomo esiste anche una meridiana a camera oscura,
una delle sette meridiane costruite in Sicilia tra
il 1801 e il 1896 ( le altre si trovano a Palermo,
Messina, Acireale, Castiglione di Sicilia e Modica
ed, eccetto quella tracciata nel Duomo di Messina
distrutta nel sisma del 28 dicembre 1908, sono ancora
oggi funzionanti). La meridiana fu ideata nel 1854
dal professore di lettere antiche e appassionato di
astronomia Nicolò Perroni Basquez (1821
1873).
Da citare la chiesa della Candelora, risalente al
quattordicesimo secolo, nella quale si trova un sontuoso
altare maggiore in legno intagliato e indorato in
oro zecchino del XVII secolo ed il complesso costituito
dalle chiese di S. Marina e S. Agata. Nella seconda
è collocato il gruppo marmoreo dellAnnunciazione,
squisita opera realizzata da Antonello Gagini nel
1519 tra le poche firmate dallartista-
e il simulacro in cartapesta del S.S. Crocifisso risalente
al XVII secolo. Limmagine è oggetto della
tradizione religiosa del Cristo Lungo
(U Signuri Longu). Essa viene fissata
su di un palo lungo circa 13 metri che viene poi assicurato
tramite un pesante canapo e inalberato ( per mezzo
di un complicato gioco di lunghe pertiche munite di
forcine maneggiate dai maestri di forcina) su una
vara lignea, del peso di tre quintali
circa, la quale viene poi trasportata a spalla per
le vie strette e in pendenza del paese. La croce inalberata
svetta su tutti gli edifici ad eccezione della torre
campanaria della chiesa del S.S. Salvatore e del Duomo.
Il simulacro viene portato in processione tre volte
lanno: durante la settimana santa e nel mese
di agosto nei giorni del 23 e 25. In questultima
occasione si commemora il miracolo della liberazione
della cittadina dal colera nellanno 1854. Il
Museo Civico e la Pinacoteca di S. Maria degli Angeli
custodiscono pregevoli opere di pittura, scultura
ed arti figurative provenienti da varie chiese non
più dedicate al culto o rovinate a causa dei
sismi verificatisi nella zona nel corso del tempo.
MUSEI
Pinacoteca Parrocchiale
Museo Civico.