..
Caronia
Sicilia

Caronia è un comune della provincia di Messina in Sicilia. Fa parte del Parco dei Nebrodi. Caronia si trova sull'omonimo monte, che da il nome alla catena montuosa. Infatti i Monti Nebrodi, ovvero parte degli appennini siciliani si chiamano anche monti Caronie. Il comune confina a Nord con il mar Tirreno, dove si trova la frazione di Marina di Caronia, Canneto e Torre del Lauro, a sud con il comune di Capizzi, ad est con il comune di San Fratello e a ovest con il comune di Santo Stefano di Camastra. Il fiume Caronia che attraversa il territorio, ha assunto oramai carattere torrentizio. Agricoltura, pastorizia e artigianato sono le attività principali che si svolgono nel comune. In particolare, la produzione di olio d'oliva è molto apprezzata. Da qualche anno si tenta la produzione di ceramica a livello industriale.

ETIMOLOGIA
Il toponimo Caronia (Al Qaruniah) è rammentato dal geografo arabo Idrisi, famoso per i suoi saggi riguardanti Palermo sotto il dominio islamico.

DA VEDERE
Castello di Caronia costruito in epoca normanna (XII secolo) probabilmente al tempo di re Ruggero. Il castello, oggi di proprietà privata, è uno degli edifici meglio conservati dell'architettura normanna in Sicilia. Museo del Bosco, un museo etnoantropologico delle attività delle genti dei Nebrodi. Ponte Aureliano, importante presenza romana di epoca tardo imperiale, si erge sul torrente Caronia. La navata centrale è crollata.

ORIGINI E CENNI STORICI
La cittadina sorse sul sito dell'antica Calacte (Kalè Akté, "Bella costa", in greco). Secondo lo storico Diodoro Siculo, Calacte fu fondata nel 446 a.C. da Ducezio, condottiero siculo. Ducezio, dopo essere stato sconfitto da Siracusa e mandato in esilio a Corinto, sarebbe tornato con alcuni corinzi per fondare la colonia Calacte. Probabilmente esisteva un piccolo abitato siculo sul sito di Caronia già nell' inizio del V secolo a.C., e questo abitato si è poi sviluppato in un centro urbano nel periodo ellenistico. Dopo la conquista romana, all' inizio del II secolo a.C., ha cominciato a battere una serie di monete di bronzo, la più importante con Dioniso e grappolo d'uva. Durante l'impero Romano fu rilevante centro agricolo e commerciale, esportava soprattutto vino, trasportato in anfore. Anfore vinarie del IV secolo d.C. prodotte a Caleacte sono state trovate a Roma.[3] Probabilmente Caleacte esportava anche il tonno in anfore, tant'è che l'autore Silio Italico nel I secolo d.C. parlava del "litus piscosa calacta." I recenti scavi archeologici a Caronia e Marina di Caronia hanno mostrato che la città ellenistica sul sito dell'odierna Caronia fu distrutta verso la fine del I secolo d.C. da un incendio o un terremoto. Gli abitanti sembrano dopo questo incidente aver traslocato al più comodo abitato sul mare, l'odierna Caronia Marina. Poco dopo la metà del IV secolo d.C., l'abitato portuale di Calacte a Caronia Marina fu distrutto, probabilmente da un terremoto. La vita dell'abitato a Caronia Marina continuava, ma dopo il V secolo d.C. su scala molto ridotta. Nel medioevo fu feudo dei Ventimiglia che lo sfruttarono come scalo commerciale, per poi divenire nel corso della dominazione spagnola feudo dei Pignatelli Aragona Cortez, la cui presenza è attestata dal vessillo comunale che presenta tre pignatte in campo senape.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 3.426 (M 1.602, F 1.824)
Densità per Kmq: 15,1
Superficie: 226,55 Kmq

CAP 98072
Prefisso Telefonico 0921
Codice Istat 083011
Codice Catastale B804

Denominazione Abitanti caronesi
Santo Patrono San Biagio
Festa Patronale 3 febbraio

Il Comune di Caronia fa parte di:
Regione Agraria n. 4 - Montagna litoranea dei Nebrodi
Parco dei Nebrodi
Associazione Nazionale Città dell'Olio

Comuni Confinanti
Acquedolci, Capizzi, Mistretta, San Fratello, Santo Stefano di Camastra

Chiese e altri edifici religiosi caronesi
Chiesa della SS. Annunziata
Chiesa di San Biagio
Chiesa di San Francesco d'Assisi
Chiesa Madre o Chiesa di San Nicolò

Il comune è gemellato con
Montespertoli (Firenze - Toscana).

.