Barcellona
Pozzo di Gotto è il più grosso centro
abitato della provincia di Messina, il più
popoloso dopo la stessa Messina.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Nel XVI secolo si assiste all'aggregazione spontanea
di piccoli casali e villaggi, che solo nel XVII secolo
diventeranno un'unica unità territoriale. Lo
sviluppo di questi centri porta ad una forte crescita
demografica e ad un forte sviluppo dei nuclei abitativi,
che fa nascere l'esigenza di dare un solo nome alle
unità dei villaggi. Pozzo
di Gotto sorge così nel 1463 grazie al nobile
Nicolò Goto (di Messina) e Barcellona nel 1522.
Pozzo di Gotto, prima amministrata da Milazzo, diventa
indipendente nel 1639. Ed è nel 1606 che Barcellona
costruisce la Chiesa di San Sebastiano. Agli inizi
del XVII secolo, ad occidente del Torrente Longano,
vi erano i seguenti nuclei amministrati da Castroreale:
i villaggi di Barcellona (nuclei abitativi: Immacolata,
Quartalari, Fondaconuovo, SantAntonino, San
Giovanni, San Sebastiano e Grazia) e i casali di SantAntonio
e di Nasari. Sul versante orientale del Longano esisteva
Pozzo di Gotto, che comprendeva sette villaggi: San
Gaetano, SantAndrea, Pagano, Caldora (l'attuale
Calderà), la Torretta (oggi appartenente a
Milazzo), Oreto, Femminamorta e Serro di SantAndrea
(l'attuale Serro del Carmine). I nuclei abitativi
erano: Panteini, Pizzo Castello, San Vito e Marsalini.
Le abitazioni di questi centri erano per lo più
semplici, suddivise in due parti: quella per il laboratorio
artigianale e quella adibita ad abitazione vera e
propria. Sul fronte della strada le case avevano una
struttura unitaria, mentre la parte retrostante era
occupata da un cortile, via d'accesso alla campagna.
Con il passare degli anni, nascono ed assumono sempre
più importanza i primi conventi: Carmine (1500),
SantAntonio (1600), Cappuccini (1600), Basiliani
(1700). L'unica via di comunicazione tra i due centri,
Barcellona e Pozzo di Gotto, è rappresentata
dalla via Regia delle Poste. Nel 1789 Barcellona ottiene
l'indipendenza ecclesiastica per la Chiesa di San
Sebastiano e nel 1823 quella amministrativa da Castroreale.
Nel
1836 avviene l'unificazione dei due centri: il risultato
è Barcellona Pozzo di Gotto, con 20.000 abitanti.
Dopo due anni, con un Regio Decreto, viene realizzata
la strada provinciale Messina-Patti: il grosso asse
viario che attraversa i due centri, ormai unificati,
permette alla neo Barcellona Pozzo di Gotto di crescere
e sviluppare le sue zone abitative. Nel 1862 nasce
l'esigenza di dare un regolamento allo sviluppo della
nuova città. A dare una prima risposta a questo
problema fu l'architetto Giuseppe Cavallaro, prevedendo
di realizzare una larga via (l'odierna via Operai)
che organizzasse le vie cittadine in modo più
ragionato rispetto all'"aggregato successivo
e disordinato di case". Sulle idee del Cavallaro
si sviluppano le nuove strade di Barcellona Pozzo
di Gotto: via Operai (1869), Statale SantAntonino
(1875), via Regina Margherita (1878) e un tratto della
via Roma (1890). A questi anni risalgono, grazie alle
nuove scoperte tecnologiche, la realizzazione della
linea tranviaria e l'introduzione di elementi urbani
che abbellivano la città e ne permettevano
lo sviluppo. Al 1890 risale la realizzazione della
linea ferroviaria. Il
terribile terremoto del 1908 colpì anche Barcellona
Pozzo di Gotto. Da questo momento in poi, l'incarico
di stendere i nuovi Piani Regolatori per ripristinare
la città e per dare ordine laddove non cera,
fu affidato di volta in volta a vari ingegneri. Quello
che è importante dire è che si cercò
di curare il cuore di Barcellona lasciando ai margini
la periferia e Pozzo di Gotto.
EDIFICI
RELIGIOSI
Basilica
minore di San Sebastiano, inaugurata il 25 marzo 1936
da S. E. Mons. Pajno.
Chiesa e convento dei Carmelitani, sorti nel 1583.
Duomo di Santa Maria Assunta, fondata nel 1620 ma
totalmente ricostruita nel XIX secolo.
Chiesa di Gesù e Maria, del 1600.
Chiesa e convento di Sant'Antonio di Padova, fondati
nel quartiere omonimo nel XVII secolo.
Chiesa di San Giovanni Battista, fondata nel 1635
nell'omonimo quartiere.
Chiesa del Santissimo Crocifisso, costruita nel 1663.
Fu sede di un'omonima confraternita.
Chiesa dei Cappuccini, fondata, con l'annesso convento,
nel 1623.
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo, XVII secolo.
Chiesa di Sant'Antonio Abate, della prima metà
del XVII secolo.
Chiesa ed ex monastero dei Basiliani, edificata tra
il 1776 e il 1791.
Chiesa dell'Immacolata, fine XVIII secolo.
Chiesa di Santa Maria della Visitazione, costruita
negli anni 1955-59 nel quartiere di Centineo.
In passato molte chiese, anche parecchio antiche,
sono state, purtroppo, distrutte e successivamente
ricostruite (è il caso della Basilica minore
di San Sebastiano). Altre invece sono state abbandonate
e ancora oggi, pur rappresentando una preziosa testimonianza
della vita religiosa e culturale della città,
rimangono poco valorizzate se non del tutto dimenticate.
MUSEI
Nel territorio comunale sono presenti anche due importanti
musei:
- Museo
Etnostorico Nello Cassata.
- Parco Museo Jalari.