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Terralba
Sardegna

Terralba (in sardo Terràrba) è un comune di circa 10.300 abitanti della provincia di Oristano, nella regione del Campidano di Oristano. Dista 23 km da Oristano e 75 km da Cagliari. Da segnalare la concattedrale di San Pietro Apostolo che, ricostruita nel 1821 sull'impianto originale, custodisce capitelli provenienti da Neapolis, il fonte battesimale del 1626, il pulpito ligneo del XVII secolo e una preziosissima croce argentea spagnola.

DA VEDERE
Nelle campagne, nel 1960, in località Pauli Putzu, sono state rinvenute casualmente dieci tombe di età romana con corredo funerario. Il corredo rispecchiava la condizione sociale ed economica del defunto e aveva lo scopo di accompagnarlo nel lungo viaggio nell'oltretomba; comprendeva una moneta, una lucerna, il lacrimatoio, piatti ed anfore. L'opera devastatrice dei tombaroli ha però provocato danni irreparabili alla necropoli. Infatti, solo 33 reperti sono stati recuperati e sono ora conservati presso la Scuola Media Statale di Terralba.

NEAPOLIS
Neapolis era una delle più antiche e importanti città della Sardegna, dislocata a circa sette chilometri ad ovest di Terralba, nel Golfo di Oristano, all'estremità meridionale dela laguna di Marceddì, sulla riva sinistra dello Stagno Santa Maria, una distesa d'acqua che fino a mezzo secolo fa era ancora navigabile, mentre oggi si presenta impaludata, coperta di vegetazione palustre e colmata dai detriti che massicciamente vi apportano il Rio Mogoro e il Fluminimannu. Nonostante la città sia stata distrutta o abbandonata da epoca remota, la memoria storica della dislocazione del sito, al di là delle rovine visibili, si è tramandata fino a noi in virtù della persistenza orale del suo toponimo, anche se un po' deformata. I terralbesi continuano a chiamarla "sa cittadi da Nabi", cioè la città di Neapolis. Il toponimo Neapolis è di origine greca e significa "città nuova". Noi sappiamo che la Sardegna non è stata mai coinvolta dalla colonizzazione greca, e perciò l'origine di questo nome non è da mettersi in correlazione con la fondazione di una colonia, sebbene dobbiamo ammettere che le ricerche archeologiche hanno messo in evidenza l'esistenza di intensi e lunghi rapporti commerciali con la Grecia, in particolar modo con Atene.

QUARTIERI
Cungiau de domus beccias
San Ciriaco
Funtanedda
Giogonì
Sa cora
Sa Ussedda
Sa Gruxi Manna

ETIMOLOGIA, ORIGINI E CENNI STORICI
Il significato del nome è evidente: in latino “terra alba” vuol dire “terra bianca”, e il dosso su cui sorge, ad occidente dell’antico alveo de Rio Mogoro, è composto da un ammasso di argilla bianca, appena ricoperto da una coltre di terra, sabbia, ghiaia non più spessa di un paio di metri. La tradizione popolare racconta che vicino a Marceddì sorgeva il villaggio di Osea, detto anche Orri, fondato da Ercole Libico 364 anni prima di Roma. In seguito alle incursioni dei saraceni i suoi abitanti si trasferirono a Neapolis, città fra le più popolose della Sardegna e sede vescovile. Ma anche questa località fu conquistata dai barbari e gli abitanti superstiti fondarono Terralba, probabilmente nel 1017. Questi fatti non sono stati confermati da fonti ufficiali anche se trovano molto credito fra gli studiosi per il fatto che, a causa delle incursioni degli stranieri sulle coste, la posizione interna di Terralba avrebbe favorito una maggiore sicurezza agli abitanti e reso più propizia l’agricoltura e la pastorizia. Nella Sardegna di fine Settecento il villaggio di Terralba, ripopolato nel 1602, era una maremma paludosa di terre bianche e argillose , battute dai venti e imperversate dalla malaria per la quale Terralba deteneva un triste primato nella toponomastica dell’intera regione. Questo paesaggio comprendeva centinaia di stagni, pantani e sabbie mobili che definivano sentieri e zone di attività produttiva nel territorio agricolo del villaggio. Su queste terre, prevalentemente sabbiose ma anche argillose, si estendevano tanti piccoli appezzamenti vitati, campi di grano, sughereti e molti spazi incolti e cespugliati, alternati a vaste piaghe acquitrinose ricoperte da canneti, appendici pastorali dell’intera Barbagia. Il mare, suo confine naturale, dominava la produzione per la presenza di un porto nella marina di Marceddì, che consentiva alla popolazione agricola locale preziosi scambi commerciali e un ruolo privilegiato nell’economia del circondario. Nella sua storia Terralba non ha avuto tanta benevolenza dalla sorte che, a più riprese, non gli ha risparmiato le afflizioni e i guai. Quindi un paesaggio profondamente vincolato alla realtà geologica e climatica, le cui interferenza, tra terra e mare, divenivano le prime responsabili delle fluttuazioni dei raccolti e dei destini umani di questa comunità. Sessant'anni fa c'è stato l'intervento governativo che ha compito il miracolo fondiario bonificando paludi e stagni circostanti ma per Terralba gli effetti non dono stati completamente benefici. Infatti se da una parte ha prodotto benessere, dall'altra ha depurtato la superficie comunale. Non potendo sfruttare vaste estensioni, i contadini hanno pian piano abbandonato l'attività e la cittadina sta perdendo la sua tradizionale vocazione agricola. Le nuove generazioni stanno abbracciando la via del terziario, la pesca e l'artigianato. Nonostante le sfortune e le disavventure del passato Terralba non si è mai arresa e ha saputo reagire con energia. Oggi, dopo il capoluogo, è il centro più importante della provincia di Oristano e uno dei poli in costante aumento demografico. E' una cittadina fiorente per le attività commerciali, con una agricoltura sviluppata per la produzione ortofrutticola, per la viticultura d'avanguardia, per la produzione ittica di Marceddì. E' ricca di iniziative culturali e sportive e viene apprezzata per la sua ospitalità e vivacità.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 10.229 (M 5.117, F 5.112)
Densità per Kmq: 293,3 (Censimento Istat 2001)

CAP 09098
Prefisso Telefonico 0783
Codice Istat 095065
Codice Catastale L122

Denominazione Abitanti terralbesi
Santo Patrono San Pietro Martire
Festa Patronale 29 giugno

Numero Famiglie (2001) 3.458
Numero Abitazioni (2001) 4.203

Il Comune di Terralba fa parte di:
Regione Agraria n. 5 - Campidano di Oristano
Associazione Nazionale Città del Vino
Area Minoranza Linguistica Sarda

Comuni Confinanti
Arborea, Arbus (VS), Guspini (VS), Marrubiu, San Nicolò d'Arcidano, Uras.