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Sorso
Sardegna

Sorso (in dialetto sorsense Sòssu) è una città di circa 14.613 abitanti (fine 2007) e si trova in provincia di Sassari (è il quarto comune per numero di abitanti dall'istituzione delle nuove province), nella antica regione della Romangia. Ha una superficie di 67,1 chilometri quadrati e si affaccia sul Golfo dell'Asinara. Possiede una cantina sociale e per i suoi prodotti è entrata nel novero delle città del vino. Sorso gode di una collocazione geografica di notevole valore paesistico; la sua costa, con le famose spiagge di Marina di Sorso (che è anche frazione del paese) e di Platamona, si estende per circa 18 km. Nei fertili terreni circostanti si coltivano frutta e ortaggi, ma soprattutto l'olivo e la vite. Il comune comprende anche le seguenti frazioni e località: Centro Commerciale, Platamona - Costa Dorata o D'Oro, Arboriamar, Bellisara, Eden Beach, Lu Barrili-Monti, Lu Tuvaraggiu, Marritza, San Michele, Serralonga, Stagno Platamona, Taniga-Malafede, Terrada Sud, Tonnara. La costituzione geologica è data in prevalenza dagli ultimi rilievi calcarei del sassarese affievoliti verso al costa.

ETIMOLOGIA
L' attuale nome Sorso, è stato ritrovato per la prima volta nel condaghe di Silki (XI - XIII secolo). L' origine del toponimo pare abbia avuto origine da una parola Logudorese, josso o zosso (derivato dal latino deorsum, deorso) che significa giù. Questo probabilmente per indicare la posizione di Sorso più in basso rispetto a quella della vicina Sennori.

DA VEDERE
Quartiere della Bicocca: presente nell’ abitato è un quartiere di impianto medievale.
Chiesa di S.Pantaleo: ai margini del quartiere della Bicocca. La chiesa attuale in forme neoclassiche del 1836 è costruita su un'altra risalente al XV secolo.
Fontana della Billellera: è una fontana seicentesca fatta costruire a imitazione di quella di Sassari. Svolse un importante funzione di approvvigionamento per la popolazione. Su questa fontana persistono due simpatiche leggende, entrambe portano alla stessa conclusione cioè che bere l’acqua renda pazzi ma sono contrastanti tra loro.
Palazzo Baronale: nel centro del paese, di fattura seicentesca è stato fatto costruire dagli Amat che vi risieddero. Andato in rovina, è stato recentemente restaurato per farlo diventare centro culturale.
Chiesa della Beata vergine d’ Itria: poco distante dal palazzo baronale è stata costruita nel XVII secolo e la facciata è scandita da lesene.
Chiesa di Noli Me Tollere: anch’ essa del XVII secolo, è sede del simulacro dell’ omonima Madonna oggetto di profonda venerazione popolare.
Cappella di Noli Me Tollere:In località Pedrugnanu risale ai primi del novecento, ed è stata rinnovata pochi anni fa
Oratorio di Santa Croce: XVI secolo, in stile tardogotico, al suo interno è collocato un antico crocifisso ligneo di pregevole fattura.
Chiesa di Sant’Anna: XVII secolo , è completata da alcune cappelle laterali e ha la volta a botte.
Chiesa di San Pasquale Baylon : è una chiesa del 1780 in forme barocche costruita dai gesuiti. Si trova in regione Malafede al confine col comune di Sassari.
Chiesa di Santa Monica: Chiesa di Fattura Moderna, notevolmente ampia, con tetto a cuneo e 3 rondoni sulla facciata.

MANIFESTAZIONI
Beata Vergine di Noli Me Tollere, 26 maggio La festa è in parte agreste e in parte cittadina. Si festeggia il miracoloso simulacro che, la tradizione popolare, vuole essere scomparso da una chiesa in cui era stato collocato al centro cittadino per riapparire nel luogo dove è sorge oggi la cappella dedicata alla Vergine. Sotto i piedi del simulacro, quando venne ritrovato, in una pietra di marmo era scritto “Noli Me Tollere” (non mi spostate).Nel 2008 ne ricorre l'ottavo centenario della apparizione.
Sant'Antonio di Padova, 13 giugno.
San Costantino, 7 luglio . Viene svolta la tradizionale Ardia attorno alla chiesa della Vergine d' Itria.
Sagra della Melanzana: 26 luglio
San Pantaleo, 27 luglio. Patrono del paese, è festeggiato con balli in piazza, albero della cuccagna, e manifestazioni sportive.
Madonna degli Angeli, 2 agosto.
Calici di Stelle: 10 agosto manifestazione di degustazione di vini e prodotti tipici locali in vari punti della città.

DIALETTO
Caratteristica la parlata locale, il sassarese o turritano dal nome del Giudicato di Torres, con la quale la città trova un'affinità con Sassari, Porto Torres e Stintino in quanto condividono lo stesso idioma. Questa nacque nell'età dei giudicati dalla commistione di elementi toscani, liguri e còrsi e la successiva forte influenza del sardo logudorese nel corso dei secoli, cessato solo nel XX secolo col prevalente utilizzo dell'italiano; si creò così una lingua di confine, di transizione fra il sardo parlato nel resto dell'isola ed il còrso parlato in Gallura e nella vicina isola. Per Sorso è una grande peculiarità, data la brevissima distanza da Sennori, dove si parla sardo logudorese, seppure con la curiosa caratteristica di avere, al plurale, solo sostantivi di genere maschile, fatto unico in Sardegna.

ORIGINI E CENNI STORICI
Il territorio è ricco di testimonianze archeologiche risalenti al periodo prenuragico, l’ attuale borgo però è di origine romana e divenne grosso centro religioso nel Medioevo. Del Prenuragico, rimangono le Domus de Janas di l’ Abbiu e il sito di Gericu tra Sorso e Sassari. Sono invece propriamente riconducibili al periodo nuragico i nuraghi di Bachileddi, Sa Corona Ruja e San Biagio. È presente anche un pozzo sacro denominato Serra Niedda. Altri siti dominano il Golfo dell’ Asinara. Nel V secolo i Cartaginesi trasformarono Sorso in una fortezza di cui oggi ci rimane il sito di Santa Filittica. Il sito di Gericu o Geridu è il più importante sito archeologico della città romangina. Si trova lungo la strada provinciale 25 Sassari-Sorso a 2 Km da Sorso stessa. Gli scavi hanno riportato alla luce un antico insediamento con resti che vanno dal preistorico al romanico originariamente denominato Jelithon. Jelithon o Gelithon (o ancora Heliton) si pensava fosse l' antico nome con cui si identificasse Sorso anche se la storicità di tale affermazione datata XV secolo è stata più volte messa in dubbio. Si è comunque consapevoli di una chiesa denominata S. Andrea d’ Elighe smembrata nel XIX secolo. Per recuperare materiali per la chiesa parrocchiale di San Pantaleo a Sorso, all’ epoca in costruzione. In un condaghe del XVII secolo: Condaghe de lo primeros moradores de ciudad de Sacer veniva, non certo storicamente, spiegata la rivalità tra Sorso e Sassari datata addirittura V secolo, e l’ esistenza di un capostipite della popolazione chiamato Gelidon a cui oltre la fondazione del paese è attribuita un'indole ribelle e folle che ancora contraddistingue i sussinchi. Durante il periodo del 1300 Sorso passò di mano a diversi feudatari e venne più volte attaccata e distrutta sia dall’ irrequietezza degli abitanti di Castelgenovese, sia dalla famiglia Doria. Nel 1436 Sorso e Sennori vennero vendute insieme a Gonario Gambella e da quel momento le sorti dei due paesi furono identiche. Lo stemma di Sorso sia nella versione odierna che in quella antica riporta un gambale simbolo della famiglia Gambella. Dopo numerosi altri passaggi alla proprietà del paese, nel 1527 subì l’ attacco da parte delle truppe francesi di Renzo Orsini per poi passare ancora tra diverse mani prima del riscatto del 1838. Precedentemente, nel 1821 divenne uno dei capoluoghi della provincia di Sassari. Vittorio Angius nel suo Dizionario del Casalis annotava a Sorso (sunto): “durante il periodo delle milizie, Sorso e Sennori, potevano contare su 112 elementi. La storia dell'agricoltura e allevamento sorsere ha portato alla luce terrini attissimi a tutte le colture e scarsi pascoli che provvedevano al sostentamento del paese mentre l’ eccedenza era venduta Sassari e Porto Torres. Nel 1859 Sorso fu inserita nella ricostituita Provincia di Sassari.

STRUTTURE SPORTIVE
Stadio comunale "Salvatore Madau"
Polisportivo Calcio Atletica "Viale Puggioni" o "La Piramide"
Impianto Volley-Basket "Scuole Medie Via Addis e Via Porto Torres"
Campi di Calcetto "Tennis Club Sorso" e "Li Nibari"
Campi da Tennis "tennis Club Sorso"
Pattinodromo "La Marina" (smantellato 2008).

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 12.842 (M 6.420, F 6.422)
Densità per Kmq: 191,5 (Censimento Istat 2001)

CAP 07037
Prefisso Telefonico 079
Codice Istat 090069
Codice Catastale I863

Denominazione Abitanti sorsensi o sorsesi
Santo Patrono San Pantaleo
Festa Patronale 27 luglio

Numero Famiglie (2001) 4.356
Numero Abitazioni (2001) 9.264

Il Comune di Sorso fa parte di:
Regione Agraria n. 13 - Pianura di Sassari
Associazione Nazionale Città del Vino

Comuni Confinanti
Castelsardo, Sassari, Sennori, Tergu

Luoghi di Interesse
Pozzo Sacro Nuragico di Serra Niedda