Silanus
(in sardo Silanos) è un comune di circa 2.400 abitanti
della provincia di Nuoro, studiato da scienziati di tutto
il mondo per la particolare longevità della sua popolazione;
straordinaria è la concentrazione di ultracentenari
di entrambi i sessi. Silanus è situato nella parte
centrale della catena del Marghine, a 500 metri di altitudine.
La zona dove ora sorge il paese risulta abitata fin dal
periodo prenuragico. Nel suo territorio sono infatti distribuiti
numerosi menhir, domus de janas e tombe dei giganti. Di
particolare interesse il nuraghe denominato "Madrone".
L'economia del centro si basa sulle attività agro-pastorali
e sull'artigianato tipico. Per un facile e rapido accesso
ai servizi online della pubblica amministrazione è
stato creato uno spazio per rendere disponibili i servizi
in funzione delle esigenze del cittadino.
MANIFESTAZIONI
Sant'Antonio Abate il 17 Gennaio
San Lorenzo Martire il 10 Agosto
San Bartolomeo 1^ Settimana di Settembre
Santa Sabina 2^ Settimana di Settembre
EDIFICI
RELIGIOSI
Chiese e altri edifici religiosi silanesi
Chiesa di San Lorenzo
Chiesa di Santa Sabina o Sirbana
DA
VEDERE
Nuraghe Orolio o Madrone
Nuraghe Santa Sarbana
Nuraghe Corbos
Chiesa di Santa Sabina o Sarbana bizantina
Pozzo Sacro di Santa Sabina
Chiesa Sant'Antonio Abate
Chiesa San Lorenzo
Chiesa Sa Maddalena
Chiesa campestre San Bartolomeo
Chiesa S. Itria
ECONOMIA
L'economia del paese si basa sulle attività agro-pastorali
e sull'artigianato tipico con produzione di tappeti, dolci
e pane. Il territorio, molto fertile, è coltivato
a cereali, orzo, fave, legumi, viti e alberi da frutta.
Si fabbrica inoltre dell'ottima calce.
ORIGINI
E CENNI STORICI
Il territorio fu popolato sin dall'epoca preistorica. Lo
dimostrano i numerosi ritrovamenti, come il complesso di
Santa Sabina, costituito da un nuraghe, un pozzo sacro e
una tomba dei giganti (quella di Pedra pinta), i betili
nuragici di San Lorenzo e i nuraghi Corbos, S'ulivera e
Madrone. Nel periodo giudicale la villa di Silanus, denominata
Silano, fece parte della curatoria del Marghine nel giudicato
di Torres. Nel 1259, con la morte della giudicessa Adelasia,
la curatoria, contesa fra i Doria e gli Arborea, fu annessa
al giudicato arborense. La villa passò al visconte
di Narbona nel 1410 e nel 1420 agli aragonesi, che la concessero
in feudo al valenzano Bernardo Centelles. Ceduta nel 1439
a Salvatore Cubello, fu inclusa nel marchesato di Oristano
sino al 1478. A partire da questa data, il paese tornò
ad essere incluso nella contea di Oliva, infeudato prima
ai Centelles, creati conti di Oliva nel 1449, e poi, per
successione, ai Borgia. Estinta la famiglia, la Villa fu
concessa ai Pimentel con Maria Giuseppa, erede dei Borgia
e moglie di Pietro Tellez Giron, ai quali rimase sino al
riscatto definitivo del feudo nel 1843. In base alle successive
suddivisioni amministrative del territorio, fissate dal
governo sardo-piemontese, Silanus fu incluso nel 1821 nella
provincia di Cuglieri. Nel 1848, fu compreso nella divisione
amministrativa di Nuoro, e nel 1859, nella provincia di
Sassari, circondario di Nuoro, mandamento di Bolotana. Istituita
la provincia di Nuoro, nel 1927 il paese entrò infine
a far parte di tale provincia.