Sestu
sorge a pochi chilometri da Cagliari, alle porte del basso
Campidano, sul Rio Matzeu. È centro agricolo (vite,
ortaggi, cereali), anche se l'economia gravita prevalentemente
sul capoluogo provinciale.
ORIGINI
E STORIA
I reperti archeologici più antichi ritrovati (vasellame
di uso domestico) risalgono al III millennio a.C., scoperti
in una necropoli nella zona di Corso Italia. Si attribuiscono
quindi le origini della città all'epoca delle invasioni
cartaginesi. Inoltre in altre zone della città sono
state rinvenute monete risalenti al periodo di Caligola
e Domiziano, un cippo funerario romano, una fibbia e la
pietra miliare romana su cui viene spiegata la denominazione
del sito.
Il
nome della città risale all'epoca romana e trae origine
dalla posizione che aveva lungo il percorso della strada
che da Cagliari portava a Porto Torres: Sexto ab urbe lapide,
cioè presso la sesta colonna miliare, trovata nel
paese con la scritta: Ad sextum lapidem. Nel Medioevo Sestu
appartenne al Giudicato di Cagliari e fu inserito nella
Curatoria del Campidano. Dopo la caduta del Giudicato (1257)
il villaggio fu compreso nei possedimenti d'oltre mare del
Comune di Pisa. Successivamente passò agli Aragonesi
che nel 1324 lo infeudarono a Berengario Carroz. Nel 1363
venne creata la Contea di Quirra e la villa di Sestu entrò
a far parte della Baronia di San Michele, infeudata sempre
ai Carroz. Nel 1603 divenne feudo dei Centelles dai quali
passò poi agli Osorio, che lo tennero fino all'abolizione
del feudalesimo (1839). Col riscatto dalla feudalità
Sestu divenne un comune libero nel 1840. Oggi Sestu è
una cittadina che conta 19.005 abitanti. Occupa una posizione
strategica in un contesto territoriale in piena evoluzione.
Centro di forte attrazione e crescente sviluppo socio-economico,
grazie alla realizzazione di nuovi insediamenti abitativi,
industriali e commerciali, è in continua espansione,
non trascurando però la ricerca di un giusto connubio
fra modernizzazione e tradizione.