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San Giovanni Suergiu
Sardegna

San Giovanni Suergiu (in sardo Santu Juanni Sruexu) è un comune italiano di circa 6.000 abitanti della provincia di Carbonia-Iglesias, nella regione del Sulcis-Iglesiente. San Giovanni Suergiu si trova nel Sulcis, a circa 70 km a ovest di Cagliari e a circa 5 a sud di Carbonia. Dal punto di vista morfologico il territorio è pianeggiante, il comune si trova infatti nella piana che termina nella vicina laguna di Sant'Antioco (alcune frazioni, come Matzaccara e Santa Caterina, sorgono proprio a ridosso di essa). Gli unici rilievi che si riscontrano nel territorio comunale si trovano a nord est dell'abitato, al confine con Carbonia: questi colli, come il monte Suergiu e il monte Sirimagus si attestano a una quota inferiore ai 400 metri di altezza. Tra i fiumi da segnalare il rio Palmas, che sfocia non lontano dalle saline di Sant'Antioco. L'economia del comune è ancora basata in buona parte sull'agricoltura e sull'allevamento. Tuttavia un importante ruolo rivestono la piccola industria (sebbene non più presente come nei decenni precedenti) e il settore terziario.

DA VEDERE

Chiesa di San Giovanni Battista (1959): l'attuale chiesa del centro sangiovannese fu costruita nella piazza 4 novembre, di fronte al municipio. Opera dell'architetto Di Tomassi, si distingue per lo stile moderno e per il campanile a pianta quadrata. Al suo interno tra gli altri ospita un mosaico realizzato da Filippo Figari.

Chiesa di Santa Maria di Palmas (XII secolo): chiesa romanica pisana, sita in campagna a poca distanza dalla Statale 195, nell'area di Palmas Vecchia, di cui era il principale luogo di culto.

Vecchia Chiesa di San Giovanni Battista (XIV secolo): situata in via Garibaldi, questa chiesa, di cui oggi rimangono soltanto la facciata e un muro, fu costruita in stile tardo-romanico. Attorno ad essa si sviluppò il nucleo originario di quello che oggi è l'abitato principale di San Giovanni Suergiu, e fu attiva come chiesa parrocchiale sino al 1936.

Castello di Palmas (XI secolo): castello, di cui oggi restano solo alcuni ruderi, fatto erigere dai giudici di Cagliari nei dintorni della allora Palmas di Sols a scopi difensivi.

Postazioni contraerea (XX secolo): resti di alcune fortificazioni antiaeree utilizzate nella seconda guerra mondiale, site ai piedi dei colli a ovest dell'abitato, a poca distanza dal nuraghe Craminalana.

Necropoli di Locci Santu: risalente al neolitico recente, in particolare alla cultura di Ozieri, consiste in una serie di 13 domus de janas.

Nuraghe Craminalana - Nuraghe Is Paras - Nuraghe Loci - Nuraghe Palangianu - Nuraghe Palmas
Tombe dei giganti di Craminalana

Punt'e Trettu: promontorio sulla laguna di Sant'Antioco dotato inoltre di un'ampia pineta.

FRAZIONI
Is Urigus: Località posta al confine con la frazione carboniense di Is Gannaus, a circa 3 km a nord del centro sangiovannese.
Matzaccara: Frazione distante circa 8 km da San Giovanni Suergiu, a poca distanza di Punt’e Trettu
Palmas: Borgo sorto negli anni sessanta per accogliere gli abitanti dell'omonima frazione demolita in seguito al dissesto causato dalle infiltrazioni d'acqua proveniente dalla diga di Monte Pranu, sorge a circa 3 km di distanza dal centro principale.

CENNI STORICI
Già abitato in era prenuragica, punica e romana (come dimostrano alcuni reperti ritrovati nel territorio sangiovannese), nel Medioevo vi fu fondata Villa di Palmas di Sols (l'attuale frazione di Palmas), appartenente alla curatoria del Sulcis del giudicato di Cagliari. Nel 1258 la villa passò sotto il controllo di Ugolino della Gherardesca, dopo la cui morte fu oggetto di vari passaggi di proprietà e di contese, che insieme a vari assalti arrivati dal mare portarono il centro allo spopolamento.

Ripopolatasi progressivamente dal Settecento, nell'area della vecchia Palmas di Sols si formarono vari medau e furriadroxius, piccoli borghi che divennero il nucleo dell'attuale Palmas. Il paese nel corso degli anni continuò a espandersi, sino a diventare comune nel 1853. A pochi chilometri di distanza da Palmas intanto altri medau si stavano progressivamente unendo intorno a quello di Suergiu (all'epoca frazione di Palmas), ai piedi dell'omonimo colle. Si stava formando l'attuale centro cittadino, che mutò nome in Palmas Suergiu, dove il Re trasferì con decreto dell’11 marzo 1863 la sede del comune. Tale atto poté compiersi però concretamente solo nel 1889, anno di ultimazione del nuovo municipio.

Nella prima metà del Novecento Palmas Suergiu fu interessata a un rapido sviluppo industriale, che interruppe la monoeconomia agro pastorale sinora presente. Nacquero la centrale elettrica di Santa Caterina, gli impianti di raffinazione del carbone e di lavorazione del magnesio della SAMIS (trasferiti però a Sant'Antioco negli anni trenta). Oltre a ciò la costruzione della rete delle Ferrovie Meridionali Sarde fece della stazione di Palmas Suergiu il principale scalo ferroviario del Sulcis dell'epoca, in quanto da qui si diramavano le linee per Iglesias, per Siliqua e per Calasetta (linee poi chiuse nel 1974). Dal punto di vista agricolo l'INPS bonificò una larga fetta di territorio paludoso nella zona tra Palmas Suergiu e Palmas (divenuta frazione), stabilendovi un importante azienda agraria. Tutti questi insediamenti produttivi portarono a un incremento della popolazione, con un flusso migratorio proveniente anche da oltre Tirreno, facilitato inoltre anche dal grande sviluppo che i vicini bacini carboniferi sulcitani stavano vivendo in quell'epoca.

Nel dopoguerra, nel 1952 al comune fu data l'attuale denominazione di San Giovanni Suergiu. L'attuale toponimo unisce il nome del patrono cittadino, a cui era intitolata l'antica chiesa di San Giovanni Battista, con quello di Suergiu, uno dei medau attorno al quale si era sviluppato il centro, che a sua volta traeva il suo nome dal vicino monte Suergiu, così chiamato per la presenza di querce da sughero presente sul colle in passato[3]. La costruzione dell'invaso di Monte Pranu, nella vicina Tratalias, portò nel 1962 all'abbandono dell'originaria Palmas da parte dei suoi abitanti (trasferitesi a pochi chilometri di distanza nell'omonima nuova frazione), a causa delle infiltrazioni d'acqua che dalla diga avevano minato le fondamenta delle abitazioni (successivamente demolite) di questo e di altri borghi vicini.

La progressiva crisi del settore estrattivo e industriale sulcitano costrinse a emigrare molti sangiovannesi, fenomeno in parte placato con la costruzione del polo industriale di Portovesme.

DATI RIEPILOGATIVI

Popolazione Residente 6.116 (M 3.061, F 3.055)
Densità per Kmq: 86,6 (Censimento Istat 2001)

CAP 09010
Prefisso Telefonico 0781
Codice Istat 107017
Codice Catastale G287

Denominazione Abitanti sangiovannesi
Santo Patrono San Giovanni Battista
Festa Patronale 24 giugno

Numero Famiglie (2001) 2.097
Numero Abitazioni (2001) 2.570

Il Comune di San Giovanni Suergiu fa parte di:
Regione Agraria n. 7 - Colline litoranee del Sulcis

Località e Frazioni di San Giovanni Suergiu
Matzaccara, Is Urigus, Palmas, centro INPS , Is Achenzas, Is Garaus, Is Pistis, Cortiois, Grazia Bullegas, Is Orrus, Riu Sassu, Santa Lucia, Colonie C.B.B.S., colonie I.N.P.S., colonie Marcu Pinna, colonie Munari, Bruncu Teula, Santa Caterina, Campu Frassoi, Is Arribottus, Is Arrubius, Chiccu Collu, Is Collus, Is Cordeddas, Is Gannaus, Is Garau, Nicola Garau, Is Ghisus, Is Imperas, Maria Impera, Is Langonis, Is Lionis, Is Loccis, Is Loccis Diana, Is Loccis Santus, Is Loccis Trottus, Luscia Collu, Is Massaius, Is Melonis, Is Nonnis, Palangiai, Is Peddis, Is Perdiaxius, Is Perdixis, Is Pes, Is Pintus, Is Pirronis, Piscinì, Is Pitzus, Is Pusceddus, Is Spinas, Santu Milanu, Sa Carabia, Su Barraconi, S'Oru de Mari, Is Scarteddus

Comuni Confinanti
Carbonia, Giba, Portoscuso, Sant'Antioco, Tratalias

Luoghi di Interesse
Necropoli di Loccis Santus